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da luppy » 23 giu 2016, 17:02
Volevo caricare la traduzione ma mi da sempre errore, la incollo qui, spero vada bene
Perdonate gli errori che potranno esserci, anzi se segnalati io correggo
Per le figure e le tabelle invece bisognerà guardare il pdf
ciao !
Traduzione casareccia documento di qualche post sopra
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Capire le differenze REALI TRA GEL e AGM
INTRODUZIONE
La maggior parte delle batterie al piombo acido regolate da valvola (VRLA) sul mercato o in corso di fabbricazione oggi sono AGM. L'elettrolita è immobilizzato in uno strato di vetro micro-fibra.
La loro vita utile di solito va da 5 a 10 anni,con un ciclo di vita tra i 200 ei 500 cicli (80% DOD)
La loro durata è limitata dalla aumento della resistenza interna e, di conseguenza, la diminuzione della capacità.
Spesso, una parte della batteria si guasta per solfatazione della piastra negativa.
La minoranza di batterie VRLA sono batterie gel, in cui l'immobilizzazione dell'elettrolita è fatta con silice pirogenica.
La loro vita utile è compresa tra 10 e 20 anni;i cicli di vita sono tra 500 e 1500 cicli (80% DOD).
Effetti termici non sono segnalati, le celle mantengono la loro capacità e la resistenza interna stabile nel corso della loro vita
Anche delle piastre tubolari possono essere usate con il gel di tecnologia VRLA.
Perché GEL e AGM si comportano in modo diverso?
È una questione di lavorazione e progettazione ?
Oppure, possiamo spiegare le caratteristiche da parte del diverso sistema di immobilizzazione?
Sì.Noi possiamo.
PROCESSI nelle batterie VRLA DURANTE la carica di mantenimento
Se la piastra positiva è completamente carica, l'acqua è decomposta in ossigeno, ioni idrogeno ed elettroni.
Nelle celle ad elettrolita liquido l'ossigeno gassoso è liberato dalla cella, e gli ioni idrogeno si muovono nell' elettrolita verso la piastra negativa e si riduce lì a gas idrogeno, che lascia anche lui la cella
Ciò si traduce in perdita di acqua.
Solo una piccola quantità di ossigeno gassoso trova il modo di raggiungere la piastra negativa
per ricombinarsi in acqua, poichè la solubilità dell'ossigneo in acqua è molto bassa
Nelle celle VRLA essitono due fasi tra piastre positive e negative: una liquida, in cui gli ioni idrogeno possono
essere trasportati. Poi una gassosa, dove l'ossigeno gassoso si diffonde sulla piastra negativa
Qui l'ossigeno viene ridotto ad acqua, reazione molto più probabile della riduzione degli ioni idrogeno
ad idrogeno gassoso
Questa acqua che si forma torna quindi verso la fase liquida. Solo il 5-10% degli ioni idrogeno vengono trasformati
in gas, che poi lascia la cella attraverso le valvole di rilascio che sono sensibili alla pressione
Figura 1 - ricombinazione in celle VRLA
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La realizzazione della fase liquida, e la fase gassosa nello stesso posto tra le piastre positive e negative fu la svolta per la cella VRLA.
La ricombinazione è abbastanza forte da trasportare il 90% della corrente di mantenimento e quindi non è più necessario il rabbocco di acqua
La facile reazione / facile movimento degli ioni idrogeno in acqua causa però un altro effetto: la depolarizzazione dell'elettrodo negativo. All'inizio dello sviluppo delle batterie VRLA si osservava spesso una polarizzazione zero negativa. Cio comporta che celle con piastre più sottili e meno acido assumono polarizzazione sotto lo zero: in altre parole queste celle sono costantemente leggermente scaricate durante la carica di mantenimento. Queste sono le celle che venivano solfatate, con la conseguenza della perdita di capacità dovuta proprio alla solfatazione delle negative.
Queste celle possono essere individuate utilizzando misure di impedenza e conduttanza.
La Legge di base della carica di mantenimento prevede che entrambi gli elettrodi debbano essere polarizzati per mantenerli carichi, e questo resta certamente valido
La differenza tra voltaggio in carica di mantenimento e voltaggio a circuito aperto è la tensione
di polarizzazione, la quale è condivisa tra i due elettrodi.
Esempio: volt mantenimento 2.25, volt a circuito aperto 2.11, polarizzazione 140mV
All'inizio del loro sviluppo celle ad elettrolita libero piombo / calcio avevano mancanza di
polarizzazione all'elettrodo positivo. Impurezze molto piccole nelle piastre negative
libere da antimonio provocavano una tale alta sovratensione di idrogeno che tutta la polarizzazione
era consumata dalla parte negativa, lasciando l'elettrodo positivo con polarizzazione zero, cioè scarico.
Gli studiosi poterono vedere i cristalli di solfato di piombo al buio, puntando una luce verso
le piastre positive. Aggiungendo cloruro di palladio la polarizzazione negativa venne ridotta,
lasciando minimo 50mV per la polarizzazione positiva.
Nelle celle VLRA le piastre negative sono in pericolo di bassa polarizzazione.
Cosa si può fare aumentarla ?
Primo, l'elettrodo negativo deve essere "pulito", ad esempio avere pochissime impurezze che possano ridurre la sovratensione di idrogeno.
Secondo, l'effetto di depolarizzazione derivante dalla ricombinazione di ossigeno deve essere limitato e
deve essere uguale per tutte le celle della batteria.
Questo è il punto in cui si differenziano le batterie AGM e le GEL
Le GEL hanno generalmente una corrente di ricombinazione inferiore, perchè il separatore microporoso
riduce il flusso di ossigeno alla piastra negativa. Inoltre, tutte le celle iniziano con un GEL umido,
e la ricombinazione è costruita passo per passo.
Vi è anche un effetto regolatore, in quanto celle con capacità di ricombinazione inferiore assumono
maggiori voltaggi di ricarica, con conseguente maggiore perdita di acqua, cosa che le riporta in linea alle altre
Le AGM hanno generalmente una corrente di ricarica più elevata, ed anche una depolarizzazione maggiore.
La maggiore difficoltà è quella di dare a tutte le celle la stessa capacità di ricombinarsi, lasciando
in tutte le celle il 5% di spazio libero nel separatore
E' Interessante una procedura costosa pubblicata da M.Fernandez:
tutte le celle AGM sono riempite con un eccesso di acido e poi sovraccaricate
A causa della perdita di acqua la ricombinazione inizia dopo un certo tempo, e i volt
di ricarica si abbassano. Se il voltaggio di una cella o di un blocco ha raggiunto un livello definito,
la sovraccarica di questa cella o blocco si ferma.
Gli effetti di polarizzazione possono essere riassunti nel grafico di Fig. 2
Per semplicità tutte le celle sono riempite con acido ad una densità di 1.30 g/ml, di conseguenza l'OCV
è di circa 2.15v. Con una carica di mantenimento di 2.30v abbiamo una polarizzazione totale di 150mV.
Ora la domanda è: quale è la percentuale di polarizzazione positiva e di polarizzazione negativa ?
Questo è mostrato nella curva sulla destra. A 2.30V la batteria ad elettrolita liquido ha una polarizzazione
positiva di 80mV ed una negativa di 70mV, per un totale di 150mV.
Qui, abbiamo soddisfatto la regola della carica di mantenimento, per la quale le condizioni migliori
sono quelle di ricaricare con una tensione di polarizzazione simile sul negativo e sul positivo
Figura.2 Polarizatione delle acido libero, GEL e AGM batterie
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La situazione è simile con le batterie al Gel: la polarizzazione negativa inizia
a 60mV e al termine della vita operativa è 30mV. Le batterie Agm iniziano con una polarizzazione
negativa di 25mV che è ridotta a zero al termine del ciclo di vita, diventando instabile
Si deve aggiungere che non tutte le batterie Agm sono uguali: le agm con separatori più
sottili e pori più piccoli hanno una minore ricombinazione dell'ossigenoe diventano più simili a
quelle a Gel
Quale è la ragione del diverso comportamento tra Gel e Agm ?
Gel : immobilizzazione elettroliti con silice pirogenica
La silice pirogenica è una dispersione finissima di silice SiO2 con una densità apparente di
0.05 g/ml. E' formata da particelle con diametro medio di 10 nm o 0,01μm
Questo può essere visto con il microscopio elettronicoin Figura 4
A causa della piccola dimensione delle particelle, la superfice interna è molto ampia, misurata
come superfice Bet 200metri quadri per grammo
Le particelle primarie sferiche di diametro 10nm sono legati insieme in aggregati simili a catene,
con un legame non molto forte fra loro, e formano agglomerati
Questa morfologia à una conseguenza diretta del processo di fabbricazione
Figura 5 - Processo di fabbricazione di silice pirogenica
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Il cloruro di silicio evaporato viene soffiato all'interno di una fiamma di ossigeno ed idrogeno.
Ad una temperatura di circa 1500 gradi centigradi si formano molecole di SiO2
Circa 10.000 molecole di SiO2 si legano fortemente in gruppi silossanici, uniti insieme
a particelle sferiche primarie della dimensione di 10nm.
Appena si muovono verso aree più fredde esse si legano formando gli aggregati con una lunghezza
approssimativa di 1µm. Con un ulteriore raffreddamento formano un aggregato con un diametro variabile
tra 10 e 250µm. La forza che tiene unite le particelle primarie è il legame idrogeno. I gruppi silanolici
(Si-O-H) di due particelle entrano in contatto e creano il legame a ponte scambiandosi le loro
molecole di idrogeno (Fig. 6)
Questi agglomerati aggregati di SiO2 sono miscelati con acido ed acqua, formando un Gel liquido (SOL)
come si vede nella parte sinistra della figura 7. Dopo averli lasciati riposare per parecchie ore i legami
di idrogeno formano una struttura tridimensionale. Questo è il Gel, visibile nella parte destra di Figura 7
L'informazione più importante da tenere a mente è che acqua e acido solforico sono intrappolati nella struttura,
che è formata da catene di diametro di soli 10nm. Vedremo pi+ avanti che il vetro opaco delle
batterie Agm è formato da fibre si SiO2 di un diametro di 1micron, e sono quindi 100 volte più spesse, quindi c'è
un fattore 100.
La struttura Gel è formata da un sol liquido all'interno della cella: questo consente di riempire tutti gli
spazi tra il separatore e le piastre, indipendentemente dalla tolleranza di spessore delle piastre, o che siano esse
piane o tubolari. La lenta perdita di acqua causa nelle batterie VRLA Gel la formazione di rotture proprio del Gel.
Questo processo è molto importante per la ricombinazione dell'ossigeno, come si vede di seguito
Ci sono inoltre altri tipi di silice, come la silice colloidale, che è prodotta in fase liquida. Ha una dimensione delle
particelle di circa 15nm. E' molto più piccola degli agglomerati aggregati di silice pirogenica.
Di conseguenza, la silice colloidale entra nei pori delle masse positive e negative, causando la diminuzione
della mobilità degli ioni dell'acido solforico, causando una riduzione della capacità complessiva della cella
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Figura 8 Immagine 8 REM di una stuoia in fibra di vetro
Figura 9 Distribuzione del liquido a causa della tensione superficiale
Separatori AGM consistono di una disposizione simile alla carta di fibre di vetro con uno spessore di 1 a 4 mm.
Grazie al loro comportamento idrofilo, l'acido solforico diluito viene intrappolato sulle fibre di vetro (Vedere
Figura 9.) I pori più grandi rimangono aperti finchè il separatore è saturo al 100%, e sono i primi ad aprirsi
se inizia il processo di asciugatura.
Le fibre più spesse sono utilizzati per costruire una molla elastica. L'elasticità è necessaria perché il separatore
deve essere premuto sulle piastre per formare una buona interfaccia ionica, od in altre parole,
una buona impedenza della cella. La tolleranza dello spessore delle piastre deve essere messa in relazione
con l'elasticità. Le fibre più sottili vengono utilizzate per ottenere una migliore adesione dell'acido nel separatore.
Durante la carica, l'acido concentrandosi ha la tendenza di andare a stratificarsi sul fondo, per
effetto della forza di gravità: più piccoli saranno i pori, minore sarà il problema della stratificazione
Le celle AGM non hanno alcun separatore supplementare microporoso, quindi il separatore AGM è l'unica
separazione tra le piastre. Per evitare danni al separatore durante la fabbricazione della cella, che potrebbero
in seguito causare dei corticircuiti, è uso comune aggiungere dei leganti organici ai separatori più sottili
Essi danno maggiore stabilità meccanica, ma riducono quantità dei pori più piccoli
Figura 10: separatori AGM con (a sinistra) e senza (a destra) legante organico
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La morfologia del sistema IMMOBILIZZAZIONE modifica alcune caratteristiche della BATTERIA
La struttura di immobilizzazione degli elettroliti è chimicamente formata da SiO2 sia per le AGM che per le GEL
La struttura ed i pori sono 100 volte più piccoli nelle batterie Gel (vedi tabella 1)
Sempre guardando la tabella 1 i pori delle AGM sono più grandi di quelli del materiale attivo,
mentre i pori delle Gel sono più piccoli e simili a quelli del materiale attivo.
Sapendo che il sistema poroso con pori più piccoli attrae il liquido più fortemente, possiamo
facilmente concludere che AGM è soggetto a seccarsi prima del materiale attivo, mentre nelle GEL asciuga
successivamente al materiale materiale attivo.
Ciò ha serie conseguenze per la resistenza interna e la caduta di capacità, come vedremo in seguito.
Tabella 1 Differenze morfologiche di AGM e GEL
Conseguenze della diversa dimensione dei pori delle batterie GEL e AGM
Batterie AGM hanno un limite di altezza.Piastre con un'altezza superiore a 200mm soffrono
di stratificazione dell'acido, mentre le batterie GEL possono essere costruite senza restrizioni pratiche.
Batterie per sottomarini con un'altezza di 1.000 millimetri piatto sono già in costruzione
Batterie AGM hanno un ciclo di vita inferiore.
Anche per le celle con altezze piastra di 100 millimetri fino a 200 mm, può verificarsi la stratificazione
di acido se involontariamente si sono utilizzate piastre troppo sottili o se il contenitore si gonfia
Batterie AGM hanno una vita operativa più breve.
L'asciugamento nel corso dell'invecchiamento si concentra nel separatore (vedi sopra)
Perdendo acqua il separatore si restringe, riducendo il contatto tra esso e le piastre, aumentando quindi
l'impedenza. Come risultato, il dryout è il motivo principale della rottura delle AGM.
Questo spiega il motivo per cui i dati di impedenza della batteria AGM corrispondono meglio alla capacità
residua, rispetto a quanto accade per le Gel
Conseguenze della separazione in più microporoso a batterie al GEL
Il separatore microporoso in batterie GEL agisce come una barriera per la ricombinazione dell'ossigeno.
Come abbiamo discusso insieme con i risultati della misurazione documentati in Figura 2, la minore ricombinazione
dell'ossigeno riduce la depolarizzazione dell'elettrodo negativo ed evita l'effetto PCL 3, che è la
solfatazione prematura delle piastre negative.
La tendenza alla deriva termica è fortemente ridotta per le batterie GEL. Nelle figure 11 e 12 si
confronta il comportamento di due blocchi 6V 68Ah, utilizzando gli stessi piatti, contenitori, coperchi, ecc.
Un blocco ha separatori AGM e l'altro microporosi Gel.
Essi sono stati invecchiati artificialmente mediante sovraccarico fino a che non hanno perso il 10% del
loro contenuto di acqua.
Simulando la situazione di cattivo trasferimento di calore all'ambiente, o di una grande batteria in una stanza piccola, abbiamo
aumentato la temperatura nelle celle applicando un voltaggio di 2.6V per cella
Trattando le due tipologie nello stesso modo la ricombinazione dell'ossigeno delle gel è di circa 1.5A (10 A per le
AGM). Avendo uno sviluppo di calore sei volte superiore nelle celle AGM la temperatura va oltre 100 gradi
centigradi dopo 5 ore, mentre la temperatura delle GEL rimane sotto 50 gradi anche dopo 28 ore (vedi fig 11 e 12)
La tensione di carica di mantenimento delle batterie gel può essere mantenuta costante fino a 50 ° C senza alcun pericolo di instabilità termica.
Mantenendo alta la tensione, si evita lo scaricamento della piastra negativa a temperature più elevate della batteria.
La resistenza interna delle batterie GEL è più alta di quella delle AGM all'inizio della loro vita
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La struttura del gel di SiO2 è inserita nelle celle come SOL
L'elettrolita fissato nel sistema GEL viene riempito in forma liquida nella cella.
Può riempire il vuoto tra le piastre, anche se la tolleranza di spessore è superiore a 0,1mm.
Il contatto ionico è assicurato in ogni caso.
Piastre tubolari offrono un buon contatto intorno a tutto il tubo. I vantaggi
della piastra tubolare sono lunga durata, bassa corrosione, e lungo ciclo di vita
L'elettrolita fissato può anche coprire le lamine e i contatti dei poli, evitando corrosione dovuta a
un differente potenziale elettrochimico.
CONCLUSIONE
Il diverso comportamento tra le batterie GEL e AGM e può essere attribuito alla diversa immobilizzazione
dell'elettrolita. Le catene di SiO2 nelle AGM hanno un diametro di 1µm, mentre nelle GEL 0.01µm
Questo fattore 100 è il principale responsabile delle differenti caratteristiche delle batterie.
Da un punto di vista dell'utente, per una batteria di un UPS di basso prezzo e con aspettativa di vita
di 5 o 10 anni le AGM sono una buona scelta, mentre per applicazioni che debbano durare più di 10
anni è meglio usare le GEL.
Le Gel con piastre piane sono per alte correnti di scarica, quelle tubolari invece dovrebbero essere usate
per scariche di un'ora o più.
Questa differenza permette di fare delle scelte per differenti applicazioni e condizioni ambientali
Non va solo considerata la vita della batteria, ma anche la criticità e la natura del sito in cui si usa,
ad esempio i costi per lasciare il sito senza corrente vanno presi in considerazione
Per tutti i sistemi con alto numero di cicli (es solare, carichi di livellamento ...) sono più adatte le
batterie GEL