Primo approccio

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Re: Primo approccio

Messaggio da fotosettore » 18 lug 2016, 19:30

Marko ha scritto:...Secondo me vi state fissando un po troppo con il PIP...

un anno e mezzo fa quando sono approdato a questo forum il pip era sconosciuto. solo Io e qualcun altro avevamo info - tra le altre cose - incomplete.
ho dovuto frequentare altri forum per capire di cosa si trattava e per parlare con qualcuno che lo avesse già installato.
poi inoltre, girando per youtube e forum stranieri, vidi che era usato da moltissimi ...
a più di un anno dalla sua installazione, avvenuta dopo aver visto in lungo ed in largo cosa offriva il mercato, posso confermare che - PER LE MIE NECESSITA' - ho fatto la scelta giusta. (400 euro di bolletta bimestrale - fate i conti).
nel frattempo il pip ha preso piede .... tantissimo !
chi si avvicina al mondo del FV deve avere un "all-inclusive" senza perdersi in regolatori esterni, misurazioni, refilling etc etc.
il pip offre questa specie di allinclusive : si installa "facile", ha una seriale con la quale puoi farci parlare il mondo, il setup fondamentalmente lo può anche capire la signora maria, è parallelabile fino a 6 unità (5kW ogni unità), se vuoi fa la trifase ...
i contro ? soffre un po' il caldo, ha bisogno di batterie agm (le altre le gestisce maluccio, tranne un nuovo modello che arriva mi sembra a 61v), il posizionamento dei cavi nella parte in basso non eccelle in ergonomia, non torna a batteria da enel se non dopo 10 minuti, il regolatore non è dei migliori ma ci si accontenta ...
il suo valore aggiunto è che costa poco e una volta settato non ha bisogno di manutenzione: praticamente te lo scordi.
non vendo inverter, non ho contatti con nessuno, non sono un commerciale, non sono un pubblicitario : sono solo un utente smanettone.
per chi invece vuole divertirsi ci sono altri mille modi per produrre dal sole. ma qui non diventa una necessità ma un hobby. e allora ok, cominciamo a trovare altro materiale, anche separato, che ci può offrire tanto di più ...
ma per chi deve cominciare a basso prezzo con pretese suff-medie e senza perdersi nei meandri di calcoli di carica e fili vaganti il pip va più che bene .
per tutto il resto c'è MasterCard ... ;)

a presto
peppe
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Re: Primo approccio

Messaggio da andrea.genovese » 18 lug 2016, 19:37

Visto che parliamo di primo approccio il pip4048 è l'ideale. Facile, bello e funzionale e con Lucibus puoi fare cose che con altri ti scordi.

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Re: Primo approccio

Messaggio da fotosettore » 18 lug 2016, 20:00

andrea.genovese ha scritto:con Lucibus puoi fare cose che con altri ti scordi.

non esageriamo, dai ;)
il bello di quell'inverter, almeno per quelli come me che smanettano anche il software, è che ha vari documenti molto molto dettagliati (rispetto ad altre marche) e che ti permettono di capire e fare molte cose che altri inverter tengono strette strette quasi fosse un segreto di stato.
so di gente che lo fa dialogare con raspberry, ha scritto cose in python, io l'ho interfacciato con arduino (viator) e poi ho fatto lucibus.
ma anche altri programmi che girano in rete come solar patrol o uno, del quale non ricordo il nome, che gira direttamente su web credo in php.
insomma ... il bello è anche questo : poterlo gestire in modo più costruttivo rispetto agli altri che fanno della porta di comunicazione un opzional costosissimo e segretissimo.
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Re: Primo approccio

Messaggio da eneo » 18 lug 2016, 23:35

Trattore dici che lo steca pi 1100 non va bene? il mio da 6 anni va che e' una bellezza....e lo tratto veramente male.
Io terrei in conto anche il nuovo inverter ups dell'advanse o psw7, ex kemapower....oggi veramente c'e' l'imbarazzo della scelta.
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Re: Primo approccio

Messaggio da trattore » 19 lug 2016, 4:58

Si Eneo, con mio rammarico ho dovuto rimpiazzare presto i miei steca pi, le lampade collegate avevano un leggero sfarfallamento e gli elettrodomestici tipo frigorifero funzionavano in modo rumoroso, la tensione in uscita non era perfettamente stabile,inoltre la centralina che metteva in parallelo i due inverter pur intervenendo prontamente si faticava a ottenere la potenza di spunto per l'avvio dei frigoriferi (teoricamente dovevo disporre di 6000 w per 5 secondi !!!!!), mah....che dire forse era difettato il mio.

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Re: Primo approccio

Messaggio da Ferrobattuto » 19 lug 2016, 13:22

trattore ha scritto:.....mah....che dire forse era difettato il mio.

Oppure c'era qualche "utilizzatore particolare"...... Niente lampade al neon? Phon o altri che utilizzavano una sola semionda?.....
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Primo approccio

Messaggio da trattore » 19 lug 2016, 14:12

Ciao , Ferrobattuto, purtroppo non è questione di apparecchiature che utilizzavano una semi onda raddrizzata, tanto per citarne uno, il frigorifero oltre a essere rumoroso, produceva una leggera strana vibrazione durante il funzionamento, e qui c'è un classico compressore monofase, ho persino provato a mettere condensatori elettrolitici e ceramici sulla linea, risolveva in parte il problema, ma il prezzo era un consumo più elevato, secondo me era proprio nel controllo dei mosfet di potenza il problema, o di una spuria armonica in uscita, non disponendo di un oscilloscopio, non posso essere sicuro, ma a naso l'onda in uscita non era perfettamente sinusoidale, il difetto era minore quando lavoravano in parallelo i due inverter, comunque pace, ora ho il mio PIP 4048 che digerisce carichi da 2-3 kw senza batter ciglio.

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Re: Primo approccio

Messaggio da Marko » 19 lug 2016, 14:34

Peppe, so bene che il pip è un ottimo inverter molto versatile, e che forse 6-7 anni fa quando incominciai, probabilmente lo avrei anche acquistato. Sono perfettamente d'accordo con te. E quando è andato in produzione, io lo ricordo bene, ma chi ha un impianto già impostato, certe soluzioni come il pip poteva anche non essere utile, come me, che ho tre gruppi di batterie, di cui un banco auto e due a semitrazione e collegamenti con i diodi.
Ma nel mercato non c'è il solo pip, sopratutto chi ha bisogno di equalizzare le batterie a 32V.(cosa che sicuramente farà anche il pip tra un po)
Ma la scelta può anche cadere a chi non è molto pratico di modifiche software, di sistemi di controllo, o di programmazione plc....giusto per esagerare..ma solo on off e stop a 32v.

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Re: Primo approccio

Messaggio da fotosettore » 19 lug 2016, 15:20

Marko ha scritto:Ma la scelta può anche cadere a chi non è molto pratico di modifiche software, di sistemi di controllo, o di programmazione plc....giusto per esagerare..ma solo on off e stop a 32v.

certo marko... ma i software per il pip pullulano e chi li usa non deve essere un programmatore. basta dare il run, come mille app degli smartphone. intendo : esistono ... non li devi creare. Che poi io lo abbia fatto a mio uso e consumo è un altro discorso. in ogni caso quasi tutti quelli esistenti sono abbastanza user-friendly e non serve la laurea in ingegneria termonucleare globale per utilizzarli . :lol:
La tua situazione è di certo differente e ti ha portato giustamente a dover fare (si parla anche di molto tempo fa) una scelta direi obbligata, sopratutto in base al tipo di batterie che hai avuto e che hai a disposizione. Sicuramente l'avrei fatta anche io.
Ma se - oggi - mi offrono una macchina senza contakm e contagiri, indicatore di pressione olio, acqua etc etc io "storcio" il muso e preferisco una che mi dia indicazioni su quello che sta succedendo, anche se costa un pò di più (che poi non è il caso del pip, che ha costi accessibilissimi e che ha preso piede in modo esponenziale ----> o siamo tutti matti o ci sarà un perchè).
Il pip non equalizza ... regolatori esterni lo fanno. ottima soluzione, ma per chi ne mastica.
Chi installa la prima volta e non ha esperienza DEVE avere una cosa facile per le mani, sennò butta le batterie in 12 mesi.
Quindi ... non solo: meno male che non esiste solo il pip, ma anche : meno male che esiste ANCHE il pip...
Dico anche perchè il mio primo preventivo (gen 2015) parlava si uno steka da 4000 euro ... troppi per il solo inverter, per quello che dovevo fare.
ok ... è un altro pianeta, ha performances differenti, però ... in tutta sincerità ad oggi non ho mai avuto problemi col pip con i miei costanti carichi da 3 kappa che ho in casa mia.
Un on off stop come dici mi andrebbe anche bene .... ma solo se ho sotto massimo (ed è anche troppo) 300 euro di batterie ... se ho 750 A di agm pagate 4500 euro .. uhm ... forse è un tantino meglio che controllo BENE cosa sta facendo il mio inverter ...
le banche debbono mangiare pane e cipolla, per quanto mi riguarda. :ph34r:
ben vengano altre marche con le stesse features, sia di potenza che di controllo e naturalmente con gli stessi prezzi ...
credimi, sarei il primo a comprarle per provarle ...

a presto
peppe
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Re: Primo approccio

Messaggio da eneo » 19 lug 2016, 17:58

Come si dice ogni scarafone è bello a mamma sua.... :lol:
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Re: Primo approccio

Messaggio da fotosettore » 19 lug 2016, 18:16

eneo ha scritto:Come si dice ogni scarafone è bello a mamma sua.... :lol:

tutti, però, abbiamo detto che è bello anche lo scarafone dell'altra mamma :lol:
certo ... ognuno predilige il suo, ma fondamentalmente ha gli orizzonti allargati verso prospettive non solo personali :rolleyes:
nessuno deve convincere nessuno. chi è smart capisce differenze, pregi e difetti di tutte le possibili soluzioni.
se ci fosse una sola soluzione sai che pizza .... :wacko:
in ogni caso non ci sono molte alternative "solide", oggi ...
o meglio ...ci sono ... ma occorrono DUE MasterCard :ph34r:
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Re: Primo approccio

Messaggio da Ferrobattuto » 19 lug 2016, 22:27

fotosettore ha scritto:.....o meglio ...ci sono ... ma occorrono DUE MasterCard :ph34r:

Oppure molta pazienza, tempo a disposizione, materiale, e qualche conoscenza...... Ma questa è materia per un'altra discussione in un'altra sede. :lol:
Bene, il mondo è bello perché vario, e meno male che ci sono molte "filosofie" differenti e altrettante possibilità. Come abbiamo ripetuto spesso, ogni caso è differente dagli altri, e deve essere studiato "in loco".

@Trattore:
Da quel che descrivi, soprattutto leggendo che mettendone due in parallelo il difetto diminuiva sensibilmente, sono propenso a pensare che il tuo inverter era difettoso. Con buona probabilità il suo filtro in uscita era insufficiente o guasto e buttava fuori molte armoniche, probabilmente anche la frequenza sua di lavoro interna (che di solito si aggirano tra i 20 e i 100KHz.....). Da quì i "rumori strani" negli utilizzatori. Un effetto simile si ha anche quando nell'impianto di casa ci solo lampade al neon, che sono una "bestia nera" per qualsiasi inverter, ma non mi pare il tuo caso. Anche certi motori monofasi con condensatore di avviamento di grossa potenza fanno difetto...... E guastano alcuni modelli di inverter.
Se il PIP4048 risolve.... Ben venga. Specie se da come leggo è anche abbastanza economico e in continua "evoluzione".
Nulla toglie però che anche altri "scarrafoni" in altri casi possano risolvere altrettanto bene.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Primo approccio

Messaggio da fotosettore » 19 lug 2016, 23:24

fotosettore ha scritto:.....o meglio ...ci sono ... ma occorrono DUE MasterCard :ph34r:

ferrobattuto ha scritto:Oppure molta pazienza, tempo a disposizione, materiale, e qualche conoscenza.......

ferro perdonami ... ma per comprare uno steka da 4000 euro non bastano solo pazienza tempo e conoscenza... a roma si dice che CE VONNO ANCHE E SOPRATUTTO I SòRDI :lol: :lol:

sono off topic se ti chiedo - DA "IGNIORIANTE" - se quando parli di "...Anche certi motori monofasi con condensatore di avviamento di grossa potenza fanno difetto. E guastano alcuni modelli di inverter... " intendi parlare del condensatore di rifasamento ?
giusto per capire se stiamo parlando della mia stessa situazione (pompa sommersa con condensatore di rifasamento - credo sia 1,5 hp - consuma circa 2.5 kw - per uso irrigazione).

a presto
peppe
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Re: Primo approccio

Messaggio da Ferrobattuto » 20 lug 2016, 12:01

Caro Peppe, quì nessuno è "maestro", tutti siamo soltanto degli appassionati per lo più autodidatti. Chi ne sa di più su qualcosa e chi ne sa di più su qualcos'altro. Siamo quì apposta per scambiarci le idee....
Tornando al resto: le lampade al neon sono delle bestie nere a causa degli spropositati sfasamenti che inducono sulla tensione alternata che le alimenta. Vengono alimentate tramite un'induttanza che sfasa la corrente in ritardo e riduce la corrente che transita nella lampada, che altrimenti esploderebbe. La lampada di suo ci mette dei "tagli" sulle semionde che peggiorano ulteriormente le cose, trattandosi di vere e proprie commutazioni (due per semionda, quattro ogni periodo), per tentare di "rifasare" il tutto si applicano dei condensatori in serie sull'alimentazione del tutto, che...... Dal nostro punto di vista non fanno altro che peggiorare la situazione. Se l'inverter non è sovradimensionato, molto ben fatto e ben filtrato sull'uscita, si rischia di "vedere un fil di fumo", come nella Butterfly. Il condensatore in serie poi rischia di "beccare" la frequenza fondamentale di lavoro interna dell'inverter di solito molto alta, con conseguenze disastrose. Sfarfallamenti e sbalzi di tensione sono tutt'altro che rari.
Anche il condensatore che c'è nei motori monofasi in realtà serve a sfasare in anticipo la corrente che percorre l'avvolgimento ausiliario del motore, che altrimenti non partirebbe, oppure partirebbe "a casaccio" una volta da un verso e una dall'altro. Oltretutto con un assorbimento di spunto molto maggiore. Cosa questa che succede puntualmente nei motori di frigorifero..... Infatti un frigo da 200W allo spunto supera il KW di assorbimento.
In genere le pompe per l'acqua non hanno bisogno di spunti e sfasamenti elevati, in quanto girano in un liquido che quando è fermo oppone una resistenza relativamente bassa. Ma se si dovesse avviare un motore di quelli con condensatore aggiuntivo (compressori, macchine monofasi da lavoro ecc) di partenza il caso sarebbe ben altro. Molto potrebbe aiutare un "inverter di spunto" di quelli che vengono montati sulle pompe dei pozzi, che danno il "soft start" alla pompa, oltretutto lavorano in CC raddrizzando l'alternata in ingresso (come avviene nelle lampade a basso consumo) ed eliminando a monte sfasamenti e forti spunti.

È vero che probabilmente siamo OT, ma è anche vero che si tratta di un "Primo Approccio", per cui qualsiasi notizia in più può essere utile a prevenire guasti e guai futuri..... ;)
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Primo approccio

Messaggio da trattore » 20 lug 2016, 19:31

Scusate anche il mio OT, recentemente un amico mi ha spiegato che i condensatori se utilizzati a bassa frequenza fanno da filtro, ma più sale la frequenza più conducono corrente fino a diventare un corto circuito, se in uscita al nostro inverter abbiamo una armonica ad alta frequenza può creare guai se incontra un condensatore , correggetemi se sbaglio.

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Re: Primo approccio

Messaggio da Ferrobattuto » 20 lug 2016, 22:54

Diciamo pure che dire "fanno da filtro" è molto riduttivo e molto semplificato. La faccenda è molto più complessa e non è questa la sede per spiegarlo (ci vorrebbe una discussione apposta.....), però è giusto e perfettamente vero che più si sale di frequenza e più conducono, fino a diventare un vero e proprio cortocircuito.
Infatti, quando alludo alla presenza di spurie dovute al cattivo filtraggio alludo proprio a questo: gli attuali inverter ad onda sinusoidale pura in realtà lavorano ineternamente con onde quadre ad ampiezza vaiabile a frequenza molto elevata (di solito intorno ai 50 e più KHz), poi questa ferquenza "fondamentale" di lavoro interna viene filtrata da un gruppo di bobine e condensatori, e in uscita abbiamo la sinusoide a 50Hz. Se il filtro è sottodimensionato (come nei modelli economici) o guasto in qualche componente, e le commutazioni a 50.000Hz sono presenti (ancora miscelate) sulla sinusode di uscita, vengono cortocircuitate dal primo condensatore che trovano, sovraccaricando i mosfet commutatori interni e procurando oscillazioni indesiderate nella tensione in uscita. Questo spiegato in modo sommario..... Poi i casi possono essere molteplici, presenza di armoniche, miscelazione nelle commutazioni tra le armoniche, la frequenza di uscita e la frequenza di lavoro interna, e così via di seguito. Qualsiasi semiconduttore, che siano diodi o transistors o mosfet o IGBT o altri, che lavora in regime di commutazione, nella realtà funziona come un vero e proprio miscelatore di frequenza, e in più genera di suo molte armoniche. Se il tutto non viene filtrato bene lasciando uscire solo la fondamentale utile a 50Hz possono produrso grossi inconvenienti a valle dell'uscita. Infatti per questo motivo quì sono preferibili (e più costosi) gli inverter con uscita su trasformatore (possibilmente toroidale) a 50Hz. La grossa induttanza (avvolgimento, bobina) del primario del trasformatore elimina già di per se quasi tutte le armoniche che potrebbero essere presenti, o comunque le attenua in modo drastico. Caso ben diverso dei soliti filtri fatti con due piccole induttanze toroidale e due condensatori.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Primo approccio

Messaggio da trattore » 21 lug 2016, 11:09

Quindi anche per un primo approccio è vivamente consigliato un inverter a trasformatore toroidale, grazie ferrobattuto per la esauriente risposta, propongo un applauso per te da parte del forum. :clapping: :clapping:

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Re: Primo approccio

Messaggio da fotosettore » 21 lug 2016, 14:54

trattore ha scritto:Quindi anche per un primo approccio è vivamente consigliato un inverter a trasformatore toroidale

mah ... personalmente, se dovessi fare la scelta di un inverter, non metterei come condizione il fatto del primo approccio, piuttosto del tipo di carico che andrò ad alimentare.
se ho apparecchiature medicali, strumenti di precisione etc di certo ho bisogno di un'onda sinusoidale iperpura a 50Hz e quindi DEBBO optare per un inverter con trasformatore toroidale.
Se ho uso "normale casalingo" è sempre preferibile un toroidale, ma può andar bene un inverter meno "patrizio", a favore di uno "plebeo", che non ha il toroidale.
Occorre pesare sulla bilancia anche il tipo di investimento ... insomma una serie di fattori che alla fine non portano ad una decisione scontata. Dovrà essere - al contrario - molto ponderata e - se ne può star certi - non sarà immediata.
grazie ferrobattuto per la esauriente risposta, propongo un applauso per te da parte del forum. :clapping: :clapping:

mi associo e raddoppio ... 59.gif

@eneo : ho dato una occhiata al ADVANCE INVERTER UPS - PSW7 come da te consigliato in qualche messaggio sotto.
non porta info relative al firmware e al comando 10 metri che ho visto si collega ad una rj11 o rj45 (non si vede bene)
prima di chiamare la ditta (anche per loro varrebbe "ogni scarrafone etc etc :) ), per caso conosci più a fondo questo inverter e se si hai qualche info aggiuntiva su cosa fornisce la porta o cosa fa il telecomando ?

a presto
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Re: Primo approccio

Messaggio da andrea.genovese » 21 lug 2016, 15:05

Mi accodo :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping:

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Re: Primo approccio

Messaggio da eneo » 21 lug 2016, 17:58

No fotosettore me lo sto studiando in questi giorni...come telecomando ho capito che si svita il pannellino e lo colleghi con un cavo....cmq ho visto che ha gia' due cose negative consumo eccessivo a vuoto e lo stacco enel fotovoltaico avviene a tensione sui 22v o 11v o 44v...troppp basso.
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