
Ho provato anche con minuterie nichelate come bulloni o ranelle vista la facilità nel reperirli ma la capacità resta sempre microscopica.
Quindi con ulteriore fatica sono riuscito a procurarmi dell'idrossido di nickel, tra l'altro molto costoso, quindi ho messo un pò di questo idrossido dentro all'elettrodo con il filo di nickel avvolto a spirale mischiato assieme alla minuteria nickelata per creare una massa conduttiva mischiata con l'idrossido, anche se la capacità saliva resatava sempre molto bassa, inoltre con riptetute e vigorose ricariche l'idrossido di nichel ha iniziato ad uscire dall'elettrodo.

Quindi volevo trovare un sostituto all'idrossido di nichel per il positivo e allora ho provato con l'ossigeno puro, ho creato una campana sommersa con un tubetto di plastica e vi ho infilato dentro del filo di nichel arrotolato a bobina per aumentare la superfice di scambio, genera tensione ma la corrente di corto non arriva neanche a 1mA, però tolto il corto torna la tensione, segno che l'ossigeno reagiva, per cui ho usato il nickel foam per aumentare la superfice di scambio arrotolandone un pò dentro alla campana sommersa ed in effeti la corrente sale, con questa configurazione ho ottenuto una batteria ossigeno-ferro in cui il nichel non prende parte alla reazione ma serve solo a spostare gli elettroni tra ossigeno e ferro.
Risultato: 0,97V a circuito aperto e 25mA in corto per alcune ore fino ad esaurimento ossigeno.
Se lascio il circuit aperto l'ossigeno resta stabile, ho provato a lasciarlo li a riposo per 1 settimana e il livello non cala, se invece metto in corto nel giro di alcune ore si consuma, guardate le foto in sequenza per vedere l'ossigeno che viene consumato:
Carica completa:

Metà scarica:

Scarica quasi completa:

Quindi è possibile realizzare un ibrido tra batteria NiFe e cella a combustibile fai-da-te, comune paglietta di ferro per lavare i piatti (di quella più economica senza detersivi, quella che fà la ruggine più facilmente, non quella inox) e del nichel poroso "foam" grazie ai venditori cinesi.
http://www.ebay.it/itm/171726438035?ssPageName=STRK:MESINDXX:IT&_trksid=p3984.m1436.l2649
http://www.ebay.it/itm/171585691254?ssPageName=STRK:MESINDXX:IT&_trksid=p3984.m1436.l2649
Però di ossigeno, anche se puro, ma a pressione atmosferica ne serve un enorme volume se quella provetta piena solo di ossigeno delle dimensioni di una comune pila alcalina ha prodotto solo 25mA per 4 ore, e bisognerebbe trovare un modo per tenere l'elettrodo di nichel sempre metà immerso e metà nell'ossigeno stoccando il gas altrove, insomma la cosa diventa un pò complessa.
Quindi mi sono venute in mente le normali pile alcaline formate da zinco al negativo e ossido di manganese al positivo, visto che ne avevo prese alcune per degli esperimenti di ricarica ho pensato bene di sacrificarne alcune per estrarre dell'ossido di manganese e al contempo per curiosare come erano realizzate all'interno, perchè se si potessero far lavorare a vaso aperto sfogando i gas di elettrolisi e rabboccando con acqua (come una comune batteria a liquido) credo possano essere facilmente ricaricate.




L'ago che si vede è il negativo ed è conficcato in mezzo allo zinco gelatinoso, quando lo si estrae attenzione che la cella è leggermente in pressione e quindi schizza un pò di elettrolito (potassa caustica) e zinco, bisogna sfilarlo dentro a un lavandino o a una bacinella tenendo attorno alla cella della carta per evitare di schizzarsi addosso quella roba caustica!
Il biossido di manganese è pressato molto forte sulla circonferenza interna del cilindretto della pila per rimuoverlo bisogna fare molta forza con un cacciavite e allora ho pensato di usarlo così com'è visto che alla fine era già un elettrodo bello che fatto!
Già che c'ero ho provato la coppia ferro-manganese e manganese-manganese:

Manganese-manganese risultati scadenti, ma la Ferro-Manganese funziona alla grande!!!!

Tensioni di riposo e carica molto simili alle NiFe: a riposo oscilliamo da 1,1 a 1,3V a seconda dello stato di carica e in ricarica andiamo da 1,5 a 1,8V
La cosa bella è che stà alimentando un carico di 100mA da ormai 30 ore, questa configurazione mi dà in corto 200mA costanti senza mollare, quindi l'elettrodo di ferro con le pagliette funziona, anche se credo lo debba migliorare.
Ho sempre pensato che il manganese potesse essere un degno sostituto del nichel per le batterie NiFe fai-da-te ma non mi ero mai messo a provarlo, quindi direi che ho trovato un metallo sostitutivo per delle NiFe fai-da-te come da tempo chiedeva Ferrobattuto!

Incoraggiato dai risultati ho subito ordinato dell'ossido di manganese sciolto per fare altre prove e visto che in commercio se ne trova al 99% e al 75% li ho presi entrambi per vedere la differenza:
http://www.ebay.it/itm/131739370189?ssPageName=STRK:MESINDXX:IT&_trksid=p3984.m1436.l2649
http://www.ebay.it/itm/122015660042?ssPageName=STRK:MESINDXX:IT&_trksid=p3984.m1436.l2649
Adesso bisogna capire che metallo usare come collettore di corrente da ficcare in mezzo all'ossido di manganese, sicuramente la lamiera o il foam di nichel funzionerebbe bene perchè non prendendo parte alla reazione sarebbe eterno quindi anche spessori molto sottili durerebbero una vita, oppure il filo di nichel come anima in tubetti riempidi di manganese, un pò come le piombo tubolari ma senza il problema della corrosione delle parti metalliche conduttive.
In una cella alcalina è perfino possibile usare viti e bulloni, a patto che siano nichelati, visto che non sono soggetti a corrosione, proprio come faceva edison nelle sue NiFe del '900
Però tengo a freno il mio entusiasmo perchè resta da vedere come si comporta in managnese con i cicli di carica e scarica, altrimenti visto che dà le stesse tensioni del nichel perchè non lo usano per fare delle batterie economiche, ecologiche, sicure per la salute e longeve?