Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

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nibbiox28
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Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da nibbiox28 » 14 giu 2019, 15:05

Salve a tutti!
Pubblico questa mia prima discussione su questo forum con questa domanda, banale ma fino ad un certo punto.
Posseggo un vecchio caricabatterie per batterie ad acido libero di cui in foto, che all' interno è composto da un TR abbassatore connesso ad un ponte a diodi (4 diodi IN5402) un amperometro rudimentale e due morsetti.
Nella sua estrema semplicità, si è rivelato un compagno affidabilissimo negli anni nel caricare batterie anche di 70Ah senza molti problemi.

Vista la banalità del circuito di carica e visto che il segnale in uscita del caricabatterie non è che una doppia semionda positiva a frequenza di 50Hz, mi chiedevo se il suddetto caricatore non abbia una sorta di "desolforazione" intrinseca al segnale in uscita, avendo acquistato da poco un desolfatore clean power (ex CLEN) da 4A per il mio impianto offgrid ma volendolo usare anche per la batteria della mia auto.
Inoltre, domanda secondaria, è normale che questo desolfatore CLEN produca un forte suono a 12kHz durante il suo funzionamento (led pulsing on) ??? Inizialmente credevo ci fosse un buzzer da qualche parte, ma adesso sto seriamente pensando sia affetto da coil whine, nonostante venga pubblicizzato con tecnologia capacitiva...

Buona giornata a tutti, grazie per la disponibilità!
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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da Ferrobattuto » 14 giu 2019, 20:38

Non conosco il clean power ne il clen, per cui su questo non posso aiutarti, forse un aiuto può dartelo Dolomitico, che mi pare che il clen lo abbia usato.
Piuttosto, visto che quel caricabatterie non ha regolazione, ma solo un disgiuntore interno (probabilmente un termostato o un interruttore di massima) è probabile che le semionde della corrente raddrizzata siano troppo forti per il clen.
Un semplice raddrizzatore non credo che possa essere associato ad un desolfatatore, forse una sorta di desolfatazione potrebbe darla se arriva a caricare le batterie oltre i 15,5V, ma non per gli impulsi, semmai per la tensione finale simile a quella di una equalizzazione.

Hai parlato di un tuo impianto offgrid, perché non ce lo descrivi? Grande o piccolo che sia.
Se hai un pannello fotovoltaico con cui carichi le batterie, forse il clen funzionerebbe meglio con quello.
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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da nibbiox28 » 16 giu 2019, 21:26

Ciao! Lieto di fare la tua conoscenza, è da qualche mese che leggo e rileggo discussioni passate su vari forum!
Comunque si, ovviamente sul trasformatore c'è una protezione termica che stacca tutto in caso di surriscaldamento, niente più.
Come hai correttamente intuito, nemmeno il 'clean' riesce ad avviarsi vista la forma d'onda del caricabatterie.
Per il resto, sto provando a resuscitare una batteria ferma da anni che segna 5v con questo caricatore, e visto il fatto che ancora non posso desolfarla, aspetto ancora qualche giorno si carica per vedere come si comporta.
Domanda stupida: e se collegassi un condensatore recuperato da un alimentatore ATX (del rail 12v ovviamente) a valle del ponte a diodi, sarebbe un vantaggio o meno?
La tensione a vuoto del caricabatterie è 14,5v.
Sarei disposto anche a costruitre un desolfatore con pezzi di riciclo, ho qualche esperienza nell'elettronica.
Per il resto, descrivo il mio micro impianto formato da due pannelli da 100Wp, un regolatore Epever MPPT da 30A (per eventuali upgrade), 4 batterie AGM FIAMM da 100A ed un inverter cinese da 1300w (pubblicizzato come 2000w).
Grazie per la gentile risposta!

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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da Ferrobattuto » 16 giu 2019, 21:53

Per sapere la tensione massima di cresta delle semionde in uscita a vuoto dal tuo caricabatterie puoi mettere in parallelo ai morsetti un condensatore elettrolitico da qualche decina di microfarad. Sospetto che se a vuoto ora un tester ti misura 14,5V in quel caso misurerebbe una ventina di Volt.
Non avendo una regolazione della tensione in uscita, il condensatore potrebbe essere controproducente. A meno di usarlo solo temporaneamente per "sbloccare" uan batteria solfatata.
Ma in quella batteria a 5V, col caricabatterie inserito, ci circola corrente? Perché se non circola è pesantemente solfatata, se invece circola ma la tensione non sale, ha gli elementi in corto.

Se hai pratica di montaggi, anche semplici, di elettronica, puoi leggerti questa discussione qui:
viewtopic.php?f=14&t=2307#p39177
La versione definitiva è qui:
viewtopic.php?f=14&t=2307&start=20#p59206

Se invece vuoi autocostruirti un buon desolfatatore, che faccia anche da mantenitore e da piccolo caricabatterie, puoi leggere qua:
viewtopic.php?f=134&t=160

Impiantino fotovoltaico minimo ma funzionale. Potresti dirci che pannelli sono? In genere dietro c'è una targhetta con la sigla e le specifiche di tensione e corrente.
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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da nibbiox28 » 19 giu 2019, 13:06

Sicuramente in questi giorni apro il caricabatterie per avere una lettura sul secondario del trasformatore a vuoto, in modo tale da riuscire a calcolare la tensione picco-picco dopo il ponte a diodi (che comunque credo che sia sulla ventina di volt o più, come hai correttamente intuito).
La batteria a 5v è pesantemenete solfata (batteria del 2004 ferma da 10 anni), all' interno si scorgono dei pezzi interi di materiale che credo sia solfato, magari pubblicherò qualche foto appena la vado a controllare.
La batteria appena collegata al caricatore, assorbiva poco meno di un centinaio di mA, quindi è molto solfata. Motivo per cui ho collegato un paio di batterie AGM in serie per ottenere i 25V e far bollire un poco la batteria per 15-20 minuti (forse troppo poco?). Purtroppo alcune celle hanno impiegato un po più di tempo prima di bollire (per bollire si intende qualche bolla che risale ogni di tanto in tanto), e non avendo al momento a disposizione un densimetro o l'acido per batterie, ho soltanto rabboccato mezzo litro di acqua distillata principalmente in una cella quasi a secco, ma anche nelle altre celle.
Riattaccando il caricabatterie a 12v adesso c'è un assorbimento di 1,2A, ma anche la batteria ha iniziato a fare un ronzio strano quando la collego al caricabatterie, quindi credo che abbia mandato qualche cella in corto... Magari avrei soltanto dovuto invertire la polarità per salvare quella batteria?

Comunque, se sto rispondendo adesso è solo perchè mi sono perso nei meandri dei post che hai linkato.. Adesso sto provvedendo a costruire il desolfatore di Hal9000 nella variante con caricabatterie DC e diodo per far andare il relè. Ma guardando lo schema mi è sorto un dubbio: il reostato da 10k, come viene regolato? E' lineare o logaritmico?

I pannelli sono dei 32 celle, tensione a vuoto 17.5v e corrente massima 5.5A. Non sono il massimo, ma per essermi arrivati a casa dal sol levante ad un prezzo abbastanza conveniente dato che sono pannelli flessibili in PVC non potevo aspirare a meglio...

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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da Ferrobattuto » 19 giu 2019, 14:46

Se scolleghi la batteria solfatata dal caricabatterie e la lasci riposare due o tre ore, a che tensione si stabilizza?
Se resta intorno ai 11 - 11,5V va bene e conviene insistere, se invece scende al di sotto dei 9 - 9,5V inutile perderci tempo, ha sicuramente delle celle in corto.
Il rabbocco si fa solo ed esclusivamente con acqua distillata, non rimettere acido o si peggiora la solfatazione. Un densimetro sarebbe opportuno, ma se la batteria va bene poi basterà guardare il colore delle piastre e magari fare un test di scarica.
Il potenziometro è lineare. Se non sbaglio Hal9000 consigliava di regolarlo con una batteria buona e carica perché assorbisse circa 1 o 2A, credo sia specificato nella discussione in uno dei suoi post.
Comunque qui viewtopic.php?f=134&t=160#p2190 ho specificato che Hal consiglia di regolarlo per una tensione di fine carica, della batteria sotto desolfatazione, di 13,8 o 13,9V.
32 celle sono proprio un po' poche..... Di solito sono 36 per gli impianti a 12V nominali. Forse per questo li hai pagati poco.
Ma, l'importante è che funzionano......
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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da Dolomitico » 20 giu 2019, 11:48

Ciao Nibbio e benvenuto,se ho capito bene hai un trasformatore,un ponte diodi e l'amperometro.
Non preoccuparti,quelli moderni non automatici li fanno ancora cosi,e io ne ho construito di simili con la stessa configurazione.
L'effetto del livellamento lo fa la batteria,se ci pensi,manca il condensatore,e il condensatore lo fa appunto la batteria.
La funzione desolfatante la fa sicuramente se a fondo carica arriva a 16v o giù di lì,anche se a basse correnti,anzi è meglio,il clean io l'ho usato tranquillamente a desolfatare una batteria proprio con un mio caricabatterie,è meno delicato dei megapulse e l'effetto combinato della tensione più alta,più desolfatatore aiuta,se vuoi abbassare un pò la tensione si può collegarci una piccola lampadina 12v,ma non credo serva.
Io a tutti i miei caricabatterie ci collego un voltmetro per avere un'idea sullo stato di carica,e mi meraviglio che non lo mettano di serie,un amperometro solo è un pò poco,il voltmetro serve tanto quanto,cmq basta un tester sui morsetti della batteria per ovviare...

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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da nibbiox28 » 20 giu 2019, 20:40

Ferrobattuto ha scritto:
19 giu 2019, 14:46
Se scolleghi la batteria solfatata dal caricabatterie e la lasci riposare due o tre ore, a che tensione si stabilizza?
Se resta intorno ai 11 - 11,5V va bene e conviene insistere, se invece scende al di sotto dei 9 - 9,5V inutile perderci tempo, ha sicuramente delle celle in corto.
Posso solo dire che dopo 20 minuti buoni di 24v, una giornata intera di carica con il suddetto caricabatterie e 3 giorni di riposo totale (tutto con tappi aperti), l'ho trovata con una tensione di 10,5v, quindi credo che sia abbastanza incoraggiante!
L'unica cosa che mi preoccupa è il ronzio prodotto da qualche cella, non mi inspira nulla di buono. Al momento, riattaccando il caricatore dopo 3 giorni, ha ricominciato ad assorbire i suoi 1,3A dopo qualche minuto di crescita.
La cella sopra il polo positivo è la più attiva di tutte, infatti credo che la stia sovraccaricando, in quanto è l'unica cella che lavora a pieno ritmo, da quanto si vede dalle bollicine che salgono. Tutte le altre sono ancora molto distanti da questo risultato però...
Purtroppo le foto che ho fatto alle celle sono venute veramente male, stasera conto di fare di meglio con una vera fotocamera!
Passando al discorso desolfatore, ho smontato 6-7 alimentatori ATX che avevo in soffitta, ma non sono riuscito a trovare i condensatori adatti e non ho idea del valore delle induttanze che ho smontato (alcuni ATX sono talmente vecchi che trovare il produttore online è un impresa, figuriamoci il datasheet oppure una lista dei componenti...), oltretutto ho trovato anche diversi zener, che però sono di dimensione inferiore rispetto al modello del datasheet. Credo che dovrò prendere quasi tutto nuovo, anche se l'induttanza vorrei farla a mano per quanto sia la mia "prima volta".

Dolomitico ha scritto:
20 giu 2019, 11:48
...il clean io l'ho usato tranquillamente a desolfatare una batteria proprio con un mio caricabatterie,è meno delicato dei megapulse e l'effetto combinato della tensione più alta,più desolfatatore aiuta,se vuoi abbassare un pò la tensione si può collegarci una piccola lampadina 12v,ma non credo serva...
Per me è un piacere avere un dialogo con voi, come già detto prima a Ferrobattuto è da mesi intere che seguo le vostre interessantissime discussioni in giro per il web. Il clean che ho io è la versione 4A di picco, e le cose che non capisco sono due:
1) collegato alla batteria della mia auto emette un fastidiosissimo ronzio alla frequenza di funzionamento (ca 12kHz la portante, misurata con una comune app che mostra lo spettro delle frequenze audio), è normale?
2) collegato alla batteria pesantemente solfata che sto cercando di recuperare, si avvia ma non emette alcuna scarica, proprio perchè come siamo convenuti con Ferrobattuto, non credo che gradisce la forma d'onda del caricabatterie, visto che la batteria non fa l'effetto livellante voluto al momento. Che soluzione potrei applicare temporaneamente, mentre cerco di costruire il desolfatore di Hal9000?

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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da Ferrobattuto » 20 giu 2019, 21:41

Purtroppo quei 10,5V possono indicare proprio che hai un elemento in corto...... E probabilmente è quella più "attiva" di tutte, ossia la più vicina al polo positivo. Forse è anche quella che "ronza".
Comunque insisti ancora un po'. Rimettila in carica (controllando che ci sia l'acqua) e lasciala caricare finché la tensione non sale più.
Non ho capito bene di quanti amperora è la tua batteria, ma per sapere se è stata sotto per abbastanza tempo basta moltiplicare la sua capacità per 1,2 e dividere per la corrente media che ha assorbito. Ti darà le ore necessarie per ricaricarla completamente.
Mi spiego meglio: se la batteria è da 50Ah, moltiplicando per 1,2 fanno 60Ah. Se la corrente assorbita in media durante la carica è di 1,5A per caricarla completamente ci vorranno (60 : 1,5) = 40 ore. Si moltiplica per 1,2 perché il rendimento medio di quelle batterie è intorno all'80%.
A fine tempo di carica (ancora col caricabatterie connesso e acceso) dovrà presentare una tensione di almeno 15 - 15,5V. Staccata e lasciata riposare per due o tre ore, la tensione dovrebbe attestarsi intorno ai 13V.
C'è da dire che si tratta di una vecchia batteria, solfatata e bistrattata, perciò il trattamento potrebbe dover essere ripetuto due o tre volte. Tra una carica e l'altra se ci colleghi una lampadina da faro auto puoi vedere anche se mantiene la carica per un po'.
Se la batteria si riprende alla fine si può fare una sovraccarica fino ai 16,2V, ma con corrente molto bassa nelle ultime ore. Nel caso dei 50Ah anche solo con 1A.
Ovviamente un desolfatatore aiuterebbe moltissimo......

Per "l'effetto livellante" puoi provare a mettere in parallelo ai morsetti un grosso condensatore elettrolitico, di qualche migliaio di microfarad. Ma non garantisco il risultato......
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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da nibbiox28 » 21 giu 2019, 20:51

Sembrano buone notizie quelle che vedo dalla batteria...
Ribadisco che i 10,5V li segnava dopo 3 giorni di riposo totale, non dopo 3 ore, come mi avevi chiesto.
Dopo averla riattaccata per una nottata intera al caricabatterie, ho rimesso il clean per provare a vedere in che condizioni fosse e... SI E' ACCESO!
Per la mancata accensione punterei il dito sulla batteria stessa che essendo stata ferma per almeno dieci anni, non dava l'effetto capacitivo desiderato per far funzionare il desolfatore.
Così dopo 24h abbondanti di desolfazione e di aggiunta di acqua distillata oltre al limite (per favorire la desolfazione e per far espellere alla batteria vari detriti presenti all'interno, dato che una cella è stata dieci anni senza tappo in mezzo alla polvere, ed era anche la cella che prima ronzava ed ora non più) la batteria sembra si stia lentamente rimettendo in forma!
A quanto pare al trasformatore del caricatore non piace molto avere un desolfatore attaccato, infatti il trasformatore risulta più caldo del solito da quando ho messo il desolfatore, ho collegato una ventola per far girare l'aria all'interno.
Oltre a questo, ho preso la prima lampadina che avevo a tiro, una H4 da tipo una 70ina di watt, e l'ho collegata alla batteria per fare una breve scarica fino a 9.7v (ci ha impiegato una ventina di minuti per arrivare a questa soglia), e con mia sorpresa appena ho disconnesso la lampada, la tensione a vuoto della batteria è risalita molto velocemente fino sopra gli 11v!
Ovviamente, nel momento in cui ho ricollegato il caricatore l'assorbimento è stato della corrente massima (3A), e questo mi ha molto rincuorato sulla possibilità di recuperarla!
Allego alcune foto dello stato (preoccupante?) di alcune celle, che al loro interno presentano questi corpi estranei che per quanto ho potuto ho cercato di rompere meccanicamente con l'ago di una siringa e con molta attenzione, ho fatto bene?
In conclusione la batteria è da 70Ah, adesso la corrente di carica media è salita, ed anche dopo la carica iniziale a 3A il caricatore riesce a fornire 1.7A fissi per un bel pò di tempo.
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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da metroman » 22 giu 2019, 8:00

nibbiox28 ha scritto:
19 giu 2019, 13:06
sono dei 32 celle, tensione a vuoto 17.5v e corrente massima 5.5A. Non sono il massimo, ma per essermi arrivati a casa dal sol levante ad un prezzo abbastanza conveniente dato che sono pannelli flessibili in PVC non potevo aspirare a meglio...
potresti darmi qualche info relativa a questi pannelli? link per esempio?

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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da nibbiox28 » 22 giu 2019, 12:44

metroman ha scritto:
22 giu 2019, 8:00
potresti darmi qualche info relativa a questi pannelli? link per esempio?
Ti lascio direttamente il link allo store dato che il regolamento lo consente.
Ovviamente ti ricordo che per le spedizioni da e per stati UE non si paga alcuna dogana.

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Re: Un trasformatore ed un ponte a diodi desolfano le batterie?

Messaggio da nibbiox28 » 24 giu 2019, 21:46

Condivido alcuni aggiornamenti sul recupero della batteria in oggetto. A quanto pare i detriti presenti sulle celle della batteria causano alcuni corti, per questo ho cercato di romperli con l'ausilio di una pinzetta e di una mascherina, migliorando un poco la situazione senza dover rimuovere l'intero coperchio della batteria. Adesso dopo 3 ore in assenza di caricabatterie, la tensione si attesta su 11.9v. Ovviamente i risultati sono ancora molto lontani, ma avendo una batteria da 45Ah della sua stessa età (montata nel 2004, inutilizzata dal 2008) chiedo a voi se non sia più funzionale cortocircuitarne i poli per eseguire una carica invertita, anzichè tentare il recupero a suon di desolfatore, scariche e ricariche.
Grazie per i vostri utilissimi consigli.

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