Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

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Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 29 gen 2020, 7:46

Ciao a tutti, da tempo seguo questo forum per incoraggiarmi a fare questo "Passo":

Ho un consumo giornaliero (24H) di C.a 13,5 Kw per lo più il consumo è dato da c.a 300W continui dovuti a centraline ... domotica... router... switch...Ecc.. sempre accesi ai quali non posso e non voglio rinunciare....

L'idea è quella di andare ad immagazzinare il più possibile corrente durante il giorno, ed andare ad utilizzare la corrente delle batterie durante la notte per alimentare solo questa parte di impianto (separato) e quindi limare questi 300W durante il periodo notturno...

Elenco ora il materiale già in mio possesso acquistato a prezzi molto convenienti che hanno fatto sì che mi orientassi su questa scelta.... (so che non è di prima qualità ma la convenienza lo ha fatto diventare..):

Inverter:
https://www.iorisparmioenergia.com/inve ... imit=10000
(MANUALE: https://www.iorisparmioenergia.com/inde ... nto_id=468)

Pannelli (ne ho 10 ma probabilmente posso installarne solo 9 a causa del VOC MAX)
http://www.peimar.com/datasheet/Peimar_IT_SH390M.pdf

Batterie (9):
https://discoverbattery.com/assets/drop ... A-A-PP.pdf

L'idea era di mettere 9 pannelli in serie per un totale di 441.45 VOC TOT andando a rispettare i 450 VOC MAX dell'inverter quindi tenendo la tensione bella alta... avrei potuto fare 2 stringhe da 5 in parallelo ma la tensione sarebbe drasticamente più bassa e non so quanto sia conveniente...

Le 8 batterie in serie per avere i 48V con una capacità TOT di 400A.

L'inverter lo programmerei con una funzione che mi permetta di prelevare corrente dalle batterie nel caso in cui non sia presente luce solare per i pannelli fotovoltaici ... fino ad un minimo di scaricamento delle batterie impostato da me (ancora da capire il minimo ideale....). Per poi passare automaticamente in c.a 10 ms alla rete elettrica di casa (in maniera da non avere minimamente disservizio.)

Cosa ne pensate?

Consigli sulla tensione di scarica delle batterie sotto la quale non scendere per avere una buona vita delle batterie?
Meglio 9 pannelli in serie, oppure 2 stringhe da 5 cadauna in parallelo?

Grazie!!

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da Alain » 29 gen 2020, 13:00

Meglio sicuramente utilizzare tutti i pannelli, anche se in stringhe da 5.
La tensione di stacco su rete che si usa di solito per le piombo è 48V, che alcuni durante i mesi più critici alzano anche a 49 per evitare che il banco possa rimanere troppo a lungo a tensioni scarse.
Poi si cerca di giocare anche con gli altri parametri come il ritorno a batteria che in inverno giova avere un po più alto.

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 31 gen 2020, 7:51

Prima di tutto grazie mille dell'aiuto!

Quindi meglio 2 stringhe da 5 in parallelo bene!... Così all'evenienza potrò investire 2 pannelli alla volta da aggiungere alle due serie in maniera da ricaricare più in fretta le batterie durante il giorno cosa ne dici?

Per quanto riguarda le batterie:

Tramite la scheda tecnica ho provato a cercare di capire come si comportano nella fase di prelievo di corrente da loro... ma non sono riuscito a capire bene :

Mettiamo che ho un assorbimento di c.a 300W sul 230V, quindi sono 1.3A c.a sulla 230V e se non ho capito male sono c.a 6.25A sul 48V delle batterie...

Con questo assorbimento di 6.25 Ah nell'ipotesi di doverlo prelevare per c.a 14 Ore sono in totale 87.5 A giusto?
Se non ho detto cavolate ... come faccio a capire quanto questi 87.5A mi avranno fatto scendere il voltaggio del parco batterie?

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da Alain » 31 gen 2020, 11:50

Si certo, partendo dalle 2 stringhe da 5, man mano che potrai aggiugere altri moduli avrai, sia maggiore produzione istantanea (grazie alla maggiore potenza installata), sia un piccolo incremento del tempo di insolazione utile (grazie all'aumento del voltaggio).

Riguardo ai tuoi calcoli sulle batterie, sono formalmente corretti ma ti suggerirei un altro approccio: indifferentemente da come si potranno concretizzare i tuoi consumi giornalieri, focalizzati su quanti Ah puoi prelevare dal tuo banco in modo da avere un buon compromesso tra prestazioni e durata.
Di solito questo valore, per le batterie al piombo, si aggira intorno al 30%, per cui , nel tuo caso, se hai 400Ah, dovresti fare in modo di passare a rete dopo aver attinto (dal banco perfettamente carico) circa 120Ah (120Ahx48V=5760Wh).
In rete ci sono numerose tabelle che indicano la corrispondenza tra tensione a vuoto e stato di carica di diversi tipi di accumulatori ma alla fine ti troverai quasi sicuramente a scegliere tra il passaggio a rete a 48V o 49V.

Poi, se ti andrà di fare le cose per bene, potrai sempre dotarti di un buono strumento in grado di misurare con una certa accuratezza lo State of Charge (SOC) e sperimentare quale/i voltaggio/i di Back to grid meglio si adatta/no alla tua specifica installazione.

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da maxlinux2000 » 1 feb 2020, 22:18

con quelle tesioni in CC non c'è da scherzare per niente.

DEVI per forza mettere in uscita dai pannelli un doppio interruttore magnetotermico per corrente continua de adeguato amperaggio.
Cogito, ergo NO SUV !!

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 7 feb 2020, 7:55

Eccomi scusate per l'assenza ma ho avuto un pò di lavoro da smaltire :)

Prima di tutto un grazie enorme a tutti voi che mi state aiutando, fa sempre comodo avere consigli da gente che c'è già passata.... ;)

Ciao Alain!:
Alain ha scritto:
31 gen 2020, 11:50
Si certo, partendo dalle 2 stringhe da 5, man mano che potrai aggiugere altri moduli avrai, sia maggiore produzione istantanea (grazie alla maggiore potenza installata), sia un piccolo incremento del tempo di insolazione utile (grazie all'aumento del voltaggio).

Riguardo ai tuoi calcoli sulle batterie, sono formalmente corretti ma ti suggerirei un altro approccio: indifferentemente da come si potranno concretizzare i tuoi consumi giornalieri, focalizzati su quanti Ah puoi prelevare dal tuo banco in modo da avere un buon compromesso tra prestazioni e durata.
Di solito questo valore, per le batterie al piombo, si aggira intorno al 30%, per cui , nel tuo caso, se hai 400Ah, dovresti fare in modo di passare a rete dopo aver attinto (dal banco perfettamente carico) circa 120Ah (120Ahx48V=5760Wh).
In rete ci sono numerose tabelle che indicano la corrispondenza tra tensione a vuoto e stato di carica di diversi tipi di accumulatori ma alla fine ti troverai quasi sicuramente a scegliere tra il passaggio a rete a 48V o 49V.

Poi, se ti andrà di fare le cose per bene, potrai sempre dotarti di un buono strumento in grado di misurare con una certa accuratezza lo State of Charge (SOC) e sperimentare quale/i voltaggio/i di Back to grid meglio si adatta/no alla tua specifica installazione.
Nel mio caso che è una AGM andrebbe bene comunque?

L'unica tabella che sono riuscito a trovare che però non riporta la tensione di 48 V ma 12v.. è questa:
https://docplayer.it/docs-images/41/299 ... page_7.jpg

Di che tipo di strumento si parla? Hai un link o qualche documentazione per iniziare a capire come funziona?
Grazie mille!!


maxlinux2000 ha scritto:
1 feb 2020, 22:18
con quelle tesioni in CC non c'è da scherzare per niente.

DEVI per forza mettere in uscita dai pannelli un doppio interruttore magnetotermico per corrente continua de adeguato amperaggio.
Ciao Max!:

Proprio di questo avevo voglia di parlare anche:

Io pensavo ad una cosa del genere:

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Lato pannelli <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

Per ogni serie da 5 pannelli:

-Fusibiliera 2 poli da "X Ampere? Presumo sui 10 A tenendo conto che le tensione del pannello di picco è 40,2 V e i maxWatt sono 390

-Diodo anti ritorno (Non ho idea di quali e di che dimensioni)

-Saricatori in continua ... anche qui non ho idea di quali...

-I due fili uscenti di ogni stringa li collego in parallelo con gli altri 2 dell'altra stringa composta ad ugual modo

-Poi parto da questa morsettiera (con a monte il parallelo) con 2 cavi per arrivare a monte di un automatico / fusibiliera con teoricamente il doppio di amperaggio ....

-Esco da questa fusibiliera / automatico e vado all'ingresso inverter.

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Lato Batterie <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

-1 Fusibiliera da Non ho idea quanti A e che tipo di fusibili per sezionare le batterie
-Cablato con corte per CC da ??... Ho paura a sapere la sezione...

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Lato Monte inverter <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

-Credo basti un semplice automatico 2P 16A

>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Lato Utenze <<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<

-Anche qui 1 Automatico 2P 16A... intanto a valle sarà già presente un differenziale sempre 2P 16 a ma con differenziale 30mA.

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 7 feb 2020, 8:20

<a href="https://ibb.co/d0xC58B"><img src="https://i.ibb.co/svzxV8j/86-A4-ACD1-9-D ... D700-D.jpg" alt="86-A4-ACD1-9-D81-4-BBE-A104-FE010-A1-D700-D" border="0"></a>

Una cosa del genere

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da Alain » 7 feb 2020, 13:32

AGM_SoC.jpg
AGM_SoC.jpg (23.19 KiB) Visto 10145 volte
Questo è uno dei primi che si trovano googolando "AGM State of charge".
Ovviamente, essendo riferito a una batteria 12V nominali, nel tuo caso di 48V, dovrai moltiplicare per 4 i valori di tensione indicati.
Come puoi notare un banco da 48V nominali è carico al 70% (che equivale a dire averne scaricato un 30%) quando la sua tensione a vuoto è (circa) 49,2V (12,3Vx4)

Lo strumento cui accennavo per avere una misurazione abbastanza accurata dello stato di carica di solito viene chiamato Coulombmeter e quelli validi costicchiano.
Io ad esempio uso un Victron Energy BMV-712 e il suo prezzo è vicino ai 200 euro.

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 10 feb 2020, 7:37

Spettacolo grazie mille!!

Lo strumento son sincero non lo conosco proprio e a dir la verità non riesco a trovare un sito dove vendano solo questi prodotti... esattamente cosa fa? Ti legge il reale stato della batteria? Va parametrizzato? Va collegato su ogni elemento oppure a fine serie?

Qualcuno sa dirmi se i diodi anti ritorno vanno messi tra ogni pannello o solo in punta ad ogni stringa? Come vanno dimensionati? Marche consigliate?

Grazie mille ancora!!

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da Ferrobattuto » 10 feb 2020, 13:51

I diodi anti ritorno vanno messi solo in punta ad ogni stringa.
Per dimensionarli, debbono poter sopportare una tensione inversa almeno del 50% in più della tensione a vuoto della stringa. Ad esempio stringa con tensione a vuoto di 200V, diodo con tensione inversa da almeno 300V. Per la corrente vale più o meno la stessa regola, ossia se la corrente di corto dei pannelli è di, poniamo, 10A, il diodo deve poterne sopportare almeno 15.
Si possono usare tranquillamente dei ponti raddrizzatori del commercio, connettendo il positivo di una stringa ad una delle entrate in alternata e usando l'uscita del positivo per avere il polo +. I ponti sono economici e si trovano facilmente nei negozi di ricambi elettronici. I diodi probabilmente un po' meno. Oltre tutto sono robusti e hanno il corpo metallico isolato dai diodi interni e possono essere montati facilmente sull'aletta di raffreddamento (indispensabile comunque). Se ne trovano a prezzi contenuti da 600 - 800 - 1000V anche da 30 o 50A. Ad un ponte monofase si possono collegare due stringhe, ad uno trifase tre stringhe.
Questo è un esempio di come ha risolto Hal9000 nel suo mega impianto:
https://www.faidateoffgrid.org/viewtopi ... t=56#p3525
Se dai una scorsa alla sua discussione "MY OffGrid n°2" troverai un sacco di idee utili anche per te.
Per dimensionare i fusibili si può usare lo stesso sistema dei diodi, ovvero un 50% in più della corrente di corto. Tanto i fusibili intervengono solo per eventuali scariche elettrostatiche...... Nessun fusibile è mai saltato (ne deve poter saltare) durante il normale funzionamento del sistema. Se metti un fusibile con corrente inferiore a quella massima del pannello al primo sole forte salta e ti lascia a piedi.....
Per lo strumento che indica il SOC (State of Charge - SOC) questo qui è un esempio:
https://www.ebay.it/itm/50-500A-coulomb ... f58448acd7
Ma se ne trovano anche su altri siti di vendita, di qualità differenti e prezzi differenti
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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da Alain » 10 feb 2020, 15:20

MD_CORPORATION ha scritto:
10 feb 2020, 7:37
... a dir la verità non riesco a trovare un sito dove vendano solo questi prodotti...
Mi pare che tu abbia qualche problema con i motori di ricerca :P
O forse sono stato poco preciso io, omettendo che spesso si usa la locuzione abbreviata Coulometer.
esattamente cosa fa?
Allora... come ben saprai, usando gli accumulatori in ambito fotovoltaico, la loro carica è per lo più discontinua, caratterizzata da frequenti alternanze di corrente in ingresso e in uscita, per cui non è banale sapere istantaneamente quale sia la loro percentuale di carica e la sola misura della tensione non è un indicatore sufficientemente affidabile.

Benchè per le batterie al piombo si può ragionevolmente considerare che abbiano raggiunto il 100% di carica quando il regolatore passa nella modalità di mantenimento (detta anche Float), in quasi tutte le altre situazioni intermedie non vi è certezza di quale sia l'effettivo livello di carica.

Questi misuratori del SoC si usano perennemente collegati (all'intero banco), vanno inizialmente impostati alcuni settaggi (come tipologia degli accumulatori, capacità nominale, ecc.) dopodichè cominciano a monitorare, oltre alla tensione, tutti i flussi in entrata e in uscita, riuscendo, fin dai primi cicli di utilizzo, a calcolare e visualizzare in modo istantaneo la percentuale di carica (e spesso anche altri parametri minori).

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 10 feb 2020, 15:53

Ferrobattuto ha scritto:
10 feb 2020, 13:51
I diodi anti ritorno vanno messi solo in punta ad ogni stringa.
Per dimensionarli, debbono poter sopportare una tensione inversa almeno del 50% in più della tensione a vuoto della stringa. Ad esempio stringa con tensione a vuoto di 200V, diodo con tensione inversa da almeno 300V. Per la corrente vale più o meno la stessa regola, ossia se la corrente di corto dei pannelli è di, poniamo, 10A, il diodo deve poterne sopportare almeno 15.
Si possono usare tranquillamente dei ponti raddrizzatori del commercio, connettendo il positivo di una stringa ad una delle entrate in alternata e usando l'uscita del positivo per avere il polo +. I ponti sono economici e si trovano facilmente nei negozi di ricambi elettronici. I diodi probabilmente un po' meno. Oltre tutto sono robusti e hanno il corpo metallico isolato dai diodi interni e possono essere montati facilmente sull'aletta di raffreddamento (indispensabile comunque). Se ne trovano a prezzi contenuti da 600 - 800 - 1000V anche da 30 o 50A. Ad un ponte monofase si possono collegare due stringhe, ad uno trifase tre stringhe.
Questo è un esempio di come ha risolto Hal9000 nel suo mega impianto:
https://www.faidateoffgrid.org/viewtopi ... t=56#p3525
Se dai una scorsa alla sua discussione "MY OffGrid n°2" troverai un sacco di idee utili anche per te.
Per dimensionare i fusibili si può usare lo stesso sistema dei diodi, ovvero un 50% in più della corrente di corto. Tanto i fusibili intervengono solo per eventuali scariche elettrostatiche...... Nessun fusibile è mai saltato (ne deve poter saltare) durante il normale funzionamento del sistema. Se metti un fusibile con corrente inferiore a quella massima del pannello al primo sole forte salta e ti lascia a piedi.....
Per lo strumento che indica il SOC (State of Charge - SOC) questo qui è un esempio:
https://www.ebay.it/itm/50-500A-coulomb ... f58448acd7
Ma se ne trovano anche su altri siti di vendita, di qualità differenti e prezzi differenti
Dunque facciamo qualche calcolo:

Dati pannello:

Potenza di picco (Pmax)** 390 W
Tolleranza di potenza 0/+5 W
Tensione a Pmax (Vmp) 40.2 V
Corrente a Pmax (Imp) 9.71 A
Tensione di circuito aperto (Voc)** 49.05 V
Corrente di corto circuito (Isc)** 10.29 A
Tensione massima di sistema 1500 V
Massimo valore nominale del fusibile 15 A
Efficienza modulo 19.56%

5 pannelli in serie =
9,71 A
245,5 V

Quindi devo cercare dei diodi da mettere a fine delle serie di pannelli (2 serie da 5) da c.a 365V ed 15 A c.a. Corretto?

Forse è una esagerazione.,... però se li prendo con caratteristiche "più capienti èun problema"?
es:
https://www.components-store.com/produc ... B100A.html

Questo è un 1000V e 35A .... e costano relativamente poco... a parer mio se sovradimensionati sono anche più robusti corretto?

Per i fusibili a questo punto dei 15/16 A andrebbero bene (Per ogni stringa).

Corretto?

Grazie ancora!

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da Ferrobattuto » 10 feb 2020, 18:38

Tutto corretto.
Per i ponti, vedi quanto ti costano le spese di spedizione e i tempi di arrivo, che per poco più di quel prezzo li trovi anche al negozio all'angolo......
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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 10 feb 2020, 23:02

Ottimo, !

Mi chiedevo se i fusibili dovevano essere di una specifica “apposta” per la corrente continua oppure vanno bene i comuni ovviamente non per avviamenti motori .. ?

Stessa cosa per le fusibiliere ...?

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 11 feb 2020, 7:19

...non mi lascia più modificare....

** specifica "tipologia" **

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 11 feb 2020, 7:33

Io pensavo ad una cosa tipo questi:

https://www.manomano.it/p/fusibile-103x ... 28-7279707

Mentre mi spaventa un pò capire la fusibiliera per le batterie... se appllico lo stesso ragionamento dei pannelli mi servono fusibili da 600A O.o....?

Ne approfitto e chiedo altre info:
Ho visto alcuni impianti dove vengono messi dei diodi a monte ed a valle di ogni batteria in maniera che non si sentano tra loro.... può servire farlo? Prolungo la vita delle batterie in questo modo?

PS: nel mentre mi sto informando con Victronenergy di questi 2 dispositivi:

https://www.victronenergy.it/upload/doc ... cer-IT.pdf
https://www.victronenergy.it/upload/doc ... art-IT.pdf

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da Ferrobattuto » 11 feb 2020, 9:14

I diodi sulle batterie servono soltanto in caso di batterie usurate di tipo ed età differenti, roba di recupero insomma. Se sono state acquistate tutte insieme e dello stesso tipo non servono.
Il fusibile sul polo positivo del banco basta che possa sopportare una corrente massima del 50% superiore al consumo massimo dell'impianto.
Mi spiego meglio: se il massimo consumo sul banco è di 30A a 48V basta un fusibile da 45 o 50A.
Esistono fusibili appositi "a bullone" da connettere direttamente sul positivo di uscita. Vedi sempre la discussione "My OffGrid n°2"......
Ma ovviamente qualsiasi tipo di fusibile e di fusibiliera, purché sia di corrente adeguata, va bene ugualmente.
Per quei dispositivi non posso aiutarti, non ne uso.
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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 11 feb 2020, 13:57

Ottimo, pensavo che il fusibile sulle batterie fosse per la loro taglia in Ampere.... quindi ipotizzerei un 20A ne ho a sufficienza.
Chiarissimo anche il discorso dei diodi sulle batterie... che fortunatamente non ne ho bisogno.

Grazie mille!

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da Alain » 11 feb 2020, 14:56

Se posso permettermi di darti un piccolo consiglio spassionato: chiedi pure e documentati su tutto quanto può avere attinenza con la tua installazione ma almeno all'inizio cerca di focalizzarti sullo stretto necessario, evitando il tranello di pensare che tutto sia indispensabile e, quando si tratta di comprare qualcosa, sii cauto e procedi soltanto quando, dopo un certo periodo di gestione effettiva dell'impianto, arrivi a sentire realmente la mancanza di quel particolare strumento.
Ovviamente la sicurezza ha la priorità sul resto.

PS guardando con più attenzione il datasheet delle batterie che avevi postato all'inizio, noto che si possono estrapolare tutti i parametri che ti servono, in particolare: corrente di carica tra 39 e 97,5A, tensione di Bulk 58,8V, tensione di Float 54,48V, equalizzazione 62,4V a 3,9A massimi e per massimo 4 ore. Il tutto a 25° C. Tali valori vanno corretti di 0,12V per ogni grado di scostamento da tale temperatura, diminuendoli quando è piu caldo e aumentandoli quando è più freddo.

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Re: Piccolo fotovoltaico per "Limare le bollette"

Messaggio da MD_CORPORATION » 11 feb 2020, 15:49

Mi stai santo consigli d’oro ..

Sto cercando di stare dietro alle tue spiegazioni ogni volta che mi dai consigli ho qualcosa su cui informarmi ed imparare 😁

La nota negativa per te è che mi vengono altre domande in merito 🤣

Tipo: questa variazione dei parametri di “mantenimento” delle batterie è possibile effettuarlo automaticamente tramite un controller stile centralina di equalizzazione batterie come appunto vende la Victron Energy oppure lo devi fare manualmente tramite il controllore “base” di cui mi parlavi ? (BMV)

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