L'Arte del Risparmio

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L'Arte del Risparmio

Messaggio da maxlinux2000 » 19 gen 2013, 13:09

...ovvero come convertirsi in pitocco/avaro/scozzese/genovese..... ecc. :mrgreen:

Compra solo ciò che è necessario, perché ciò che non è necessario anche se costa solo un centesimo, è molto caro.

-- Lucio Anneo Seneca


Partendo da questo aforisma mi piacerebbe ricompilare assieme a voi una serie di trucchi che ogniuno di noi con gli anni ha sicuramente trovato per risparmiare.
Il risparmio lo intendo come mezzo per poter affrontare spese notevoli che altrimenti non si potrebbero fare... un po' come fa il maratoneta, che deve dosare le sue forze in modo esatto, per poter non solo arrivare al traguardo, ma addirittura primo.
Se questo atleta facessi il primo km a tutta birra, inizialmente distanzierebbe i rivali, ma poi non avrebbe più la forza per fare i seguenti 10km prima del traguardo.

Quindi cominciamo con:

Automobile:
L'auto di mia moglie si è rotta e non vale la pena ripararla (cambio rotto e motore con 370.000km)... Per il resto OK. Che fare?
Semplice: si compra di seconda mano un'auto uguale dello stesso modello, ma con molto meno km e poi si usa la vecchia come "donante" di pezzi di ricambio... finora ho risparmiato: 5 ruote, alternatore, luci, fari e alcune plastiche, freni, tergiscristallo.... ma ci sono ancora molti altri pezzi che posso recuperare, come i cuscinetti ruote, l'omocinetica, aria condizionata, radiatore, porte, vetri, sedili, ecc.
Mia moglie è contenta perché ha l'auto "nuova" che si guida come la vecchia :) ed io ogni tanto faccio il meccanico risparmiando.

Latte:
A me non piace il latte intero e lo compra(vo) sempre parzialmente scremato... poi ho letto l'etichetta.
Latte intero: 3.5% di grassi - Prezzo: 1 euro
Latte Parzialmente scremato: 1.8% di grassi - Prezzo 95cents
Al che da quel giorno compro sempre il latte intero, e poi aggiungo acqua :mrgreen: con 1 litro di latte intero faccio quasi 2 litri idi latte parzialmente scremato, e quindi dimezzo il prezzo... 55cents contro 95cents
Ovviamente i prezzi sono di esempio, ma le proporzioni sono +/- quelle.
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da mastrovetraio » 19 gen 2013, 15:35

Bell'argomento, stimolante. Un pò una terapia di gruppo. La prima cosa che mi viene in mente è un pò iperbolica, ma anche io lo sono, ho avuto un ottimo professore di matematica alle superiori che mi ha allenato a guardare i problemi fisico/meccanici ingigantendoli, portandoli a dimensioni estreme, e i difetti li vedi subito. A proposito di risparmio ti cito un proverbio americano, che dice
"Solo chi è molto ma molto ricco si può permettere attrezzi economici"
Pare una presa per il c. Ma è verissimo. Con attrezzi economici il lavoro viene male (se ci si riesce)
E magari si riesce anche a farsi male. E si perde tempo.
Quindi risparmiate dove volete, ma sugli attrezzi no. Usati magari, ma di marca. Un tornio? Cinese no, usato italiano si, anche se costa il doppio di un cinese nuovo.
E per la sicurezza non c'è prezzo.

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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da maxlinux2000 » 19 gen 2013, 15:42

quindi possiamo riassumere che sugli attrezzi:

"Chi più spende meno spende", oppure "l'economico costa caro"

Certo... ovviamente non si può fare economia su tutto... per esempio...il pane, io me lo faccio in casa, ma non è poi quel risparmio... certo, è migliore, ma è più caro se contiamo il tempo impiegato a farlo.


...un'altra di Seneca che ho appena sentito alla Radio:

"Prendere la vita con umorismo, è dal punto di vista filosofico il metodo più serio di vivere"
(tradotto dallo spagnolo, quindi la frase potrebbe essere leggermente differente dalla versione italiana)
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da Ferrobattuto » 19 gen 2013, 17:46

Posso aggiungere che fare da se qualcosa è comunque un risparmio, anche se ci si impiega il doppio del tempo. Molto difficilmente il costo dei semplici materiali sarà uguale o anche solo simile a quello dell'oggetto comprato fatto. Ovviamente però prima di mettersi all'opera (questo lo ripeto da una vita a tutti quelli che vogliono fare da soli...... Ma difficilmente ti ascoltano.....) bisogna documentarsi bene prima, avere bene in mente quello che si vuole fare, averne fatto uno schizzo di progetto, aver visto bene cosa ci serve e quali attrezzi, essersi fatti bene i propri conti e prepararsi spiritualmente a qualche errore, se non ad un fallimento. In ultimo a tutto anche molta attenzione per non farsi male e per la propria ed altrui salute.
Se si ha una discreta manualità, un po' "d'occhio" e molta pazienza, sicuramente si riesce, dopo le prime titubanze si va tranquilli. In altri casi...... Si impara, e questa NON È MAI una perdita di tempo. Se anche si sono spesi dei soldi per il materiale e si è impiegato del tempo, non sarà mai comunque tempo perso. L'esperienza diretta non ha prezzo.....
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da ilbadranuovo » 20 gen 2013, 9:01

mastrovetraio ha scritto:Bell'argomento, stimolante. Un pò una terapia di gruppo.

una sorta di deriva collettiva?
maxlinux2000 il nostro guru?
....si badrone, spiritualòe doniamo a te tutti i nostri averi e ovviamente le nostre donne ( che magari son pure contente di cambiare aria).
vabbè..il risparmio...che di questi temi è il tema principe.
carina e funzionale l' idea del comprare una seconda auto uguale alla prima....mi trovo e mi troverò tra pochi mesi in una sistuazione simile...e
questa poterebbe essere comunque una soluzione per garantirsi...l'allungo di vita automobilistico.
NOn ho al momento esempi pratici.....come avrete capito..non mi intendo di idraulica...di elettronica...di meccanica.....diciamo che le mie esperienze sono state
improntate verso attività "umaniste"....
solo negli ultimi 6 anni ho iniziato a materializzare...a usare le mani (agricoltura...muratura...elettricità).
Il rapporto con il risparmio è sempre stato dettato dal buon senso e da un educazione genitoriale attenta :
...una generazione nata e cresciuta prima e durante la seconda guerra mondiale.
Mio padre ricorda, che mangiava le scatolette di carne avanzate dei soldati americani...mia madre ricorda che erano una famiglia di poveri..ma che non aveva mai visto una famiglia povera quanto quella di mio padre...
è evidente che erano altri tempi....ecc...ecc...e anche che con il passare del tempo i pesci del pescatore diventano sempre più grossi.
ad ogni modo in casa mia si mangiava quel che c'era nel piatto.....se volevi...oppure lo mangiavi il giorno dopo :)
...ed è inutile sottolineare che "quello che ti metti nel piatto va finito...."
che si mangia in un piatto solo....che non si compra di certo i piatti di plastica GIAMMAI!!
che si usa/compra due paia di scarpe per l' inverno.......e d'estate si va in sandalo.
...che tra un bel paio di pantaloni Armani...da 160 euro...e un paio di jeans da mercato a 5 euro....
insomma si potrebbe andare avanti all infinito.
ho avuto una fortuna....mi è stato insegnato a dare un valore, un valore agli oggetti...alle azioni....ai momenti.
..e alla fine della fiera..il valore del denaro era sempre inferiore a quello di un sorriso.
il valore di un oggetto era sempre inferiore a quello di una mattina passata al sole al mare a cercare granchi...o in bosco a cercare funghi.
Facendo il ragionamento inverso ...che per passare una giornata in bosco mio padre era disposto anche a tirar fuori biglietti da 50.000 lire....
non era una questione di prezzo....ma di utilizzo del denaro.
...minchia ...mi sa che son andato un po lontano dal tema....del risparmio...
...cioè puoi pensare di risparmiare se hai un progetto da realizzare che ti sta a cuore.
puoi risparmiare se di fronte a qualunque evento,situazione,oggetto tu riesci a "sentire" capire...qual'è il suo reale valore o il valore che gli attribuisci meglio ancora..
se pensi sia necessario....o se necessario è, sia qualcos'altro.
Penso che un ventennio di "grande Fratello" come fenomeno di massa, ci abbia veramente rincoglioniti.
Penso che quando "l' importante è vincere"...si sia gia fuori strada.
...puoi anche vincere....ad ogni costo...a qualunque prezzo.
vinci tu.... ma ha perso la comunità a cui appartieni, hai perso come uomo.
basta ...via sennò la fo lunga un ora e vi fo du palle.....
buona domenica
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da Ferrobattuto » 20 gen 2013, 10:57

ilbadranuovo ha scritto:basta ...via sennò la fo lunga.....

Buona riflessione, però..... Bel post.
"Terapia di gruppo?".... E perché no? Anche se di solito chi si ferma in un forum come questo difficilmente ne ha bisogno. Quelli che effettivamente ne avrebbero bisogno frequentano altri forum e altri siti...... :barf: Male che vada significa che abbiamo cominciato a riflettere..... O non abbiamo mai smesso. Mosche bianche in un'epoca come questa. ;) Poi non è obbligatorio partecipare, che non ce lo ha mica ordinato il medico. :D A chi non piace può starne fuori.

"Competizione", oppure "Competitività", come la chiamano gli americani, che hanno esportato, anche da noi, molta dell'etica e della mentalità che ci ha reso come siamo adesso. "Competitività", che portata all'oltranza diventa egoismo e sopraffazione. E' quella cosa che serve ai predatori per prevalere sui loro simili e sulle prede, non so quanto possa essere utile in una società "civile" umana, ma tant'è.... E' quella cosa che ha sostituito l'amor proprio, la tolleranza, la comprensione, la disponibilità verso il prossimo e perfino la carità. Ci costringe ad essere il migliore, il più bello, il più "figo" il più invidiato. Se non sei "Er Più" non sei nessuno.... Mi spiace, non ci stò. Tutti siamo "qualcuno", unico ed irripetibile. Mi sento una persona "mediocre", ossia tutt'altro che il meglio, ma sicuramente non il peggio, e sto bene così.
Che c'entra cole risparmio? C'entra, perché per essere così devi avere vestiti firmati e all'ultima moda, il cellulare di ultima generazione, gli occhialetti di moda sulla testa, che sugli occhi non servono a niente e fanno male dietro le oorecchie, devi avere lo scooter figo in estate, il SUV con lo stereo da 1200W, il tablet..... Non so che altro aggiungere perché di tutte 'ste stronzate non mi frega un tubo. Consumismo, spreco ad oltranza, sacchegggio delle risorse umane e mondiali.... E ti costringe a prevaricare gli altri, per "fare carriera", per non "perdere la faccia" davanti ai colleghi o agli "amici", facendoti scendere a pesanti compromessi con te stesso, con tutto ciò che poi ne deriva.....
Io sono del '50, nato un po' in ritardo sui miei tre fratelli, tutti tra il '35 e il '38, i miei genitori erano del '907, con pochi mesi di differenza. Si erano fatti due guerre mondiali..... E anche i miei fratelli si sono sobbarcati ben bene la seconda. Ma sebbene nel '50 le cose cominciassero un po' a migliorare, ricordo benissimo che tra fratelli ci si scambiavano i vestiti, passando man mano dai più grandi a quelli più piccoli, che si rattoppavano i calzoni, che mio fratello maggiore spesso portava i calzoni smessi di mio padre, almeno per andare al lavoro. Che i vestiti "buoni" si "rivoltavano, ossia si scucivano e si ricucivano al contrario, mettendo all'esterno la faccia buona della stoffa. Per i vestiti era una prassi piuttosto rara, ma per le giacche e i cappotti abbastanza frequente. Lavorava il sarto, se la madre di famiglia non era capace, un "normale artigiano" dell'ago e filo, che come tutti gli artigiani del tempo lavorava per vivere, non era un "imprenditore" o un "designer". E lavorava anche il calzolaio, con le stesse modalità, che le scarpe erano "toste" perché di cuoio vero cucite a mano, e che tutto questo costava un botto, ma durava una vita.... E questo non solo in famiglia, ma anche tra parenti ed amici. Nel palazzetto in cui sono nato, di una decina di famiglie, ci si aiutava e ci si tollerava l'un l'altro, e ci si scambiavano i vestiti anche tra conoscenti: "Che vi offendete signora Xxxxx se vi do questi calzoncini dell'ultimo, forse vanno bene al piccolo vostro...". "Ma che scherzate signora Zzzzz?! Vanno bene sicuramente! Anzi, ho un vestitino dalla mia seconda che potrebbe andare bene alla piccola vostra."
Questi erano discorsi all'ordine del giorno, sentiti da piccolo sul pianerottolo di casa tra mia madre e una delle altre donne. Perfino da mangiare ci si scambiava.... Chi aveva qualche parente in campagna era più ricco degli altri, e piuttosto che mandare a male qualcosa (i frigoriferi sarebbero arrivati molto dopo.....) si preferiva scambiarla con gli altri, e in questo modo si aiutava anche chi era in difficoltà, che di mezzi ne aveva pochi e soldi nessuno. E non c'era nessuna vergogna in tutto questo!
Essere poveri è una condizione sociale, non una colpa! Alla base della povertà di molti c'è l'egoismo di pochi. E tanto più è grande la povertà dei molti tanto è più grande l'egoismo dei pochi. Ma questo da parte dei pochi è molto difficile da capire...... E la società attuale ci porta ad emulare ed invidiare i pochi, non a riflettere sulle conseguenze dei loro gesti e dei loro comportamenti.
Ricordo i calzoncini rattoppati e le scarpe lise, sotto al grembiulino che portavamo a scuola, che bene o male ci rendeva tutti uguali, anche se qualche differenza si notava comunque, che si andava a scuola a piedi, e lo facevano anche i "ricchi", e non solo noi poveracci figli di operai. Ci facevamo un paio di Km all'andata e al ritorno, in estate e in inverno, con la mantellina di tela gommata col cappuccio, quando pioveva, che sotto ci andava anche la cartella, rigorosamente di cuoio pesante un accidente, che era stata usata anche dai miei fratelli maggiori. Una mamma a turno accompagnava due o tre bambini, a volte di più. E tutto questo a Roma, ossia una grande città, non un paesino di pochi abitanti come quello in cui, fortunatamente, abito adesso.
A volte rifletto, e sono contento di diventare vecchio.... Nonostante abbia molto lavorato e poco sprecato, ho visto che la tendenza generale attorno è stata ben differente, e sono contento di non dovermene più preoccupare. Ma l'orizzonte è nero.....
E sono contento anche di aver modo di scambiare idee ed esperienze con altri che hanno la voglia di farlo.
L'ho fatta lunga, ma va bene così.
Buona domenica! :D
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da mastrovetraio » 20 gen 2013, 13:39

Io potrei scrivere un libro sull'arte dello spreco. Ufficiale di complemento a vent'anni, se mi fossi turato il naso e messo una firma oggi sarei da un pezzo un ricco pensionato. Ma i sogni costano, e si pagano cari. Geometra, ho messo in piedi una ditta di installazzione di aria condizionata. In un cantiere sono volato da 6 metri, vivo ma ammaccato. Poi in centroamerica, ho imparato a fare vetrate d'arte da un maestro argentino. Per 5 anni in costarica ero artista e Italiano, un'accoppiata vincente all'estero, molto meno in patria. Avevo un ford mustang decappottabile d'epoca, un pikup chevrolet apache del 1956, uno splendore, e una vespa 200. Al mare ci andavo in aereo. Poi con mia moglie(seconda moglie, bellissima, tipo ornella muti, ma più bella) siamo tornati in italia. Aperto laboratorio, grandi lavori di vetrate, il massimo è stato la cupola in arabia saudita. Poi i bottoni in vetro, i forni. Insomma mi sono tolto ogni capriccio, solo in motociclette ho speso pazzie. Poi è arrivato il conto. Per uno che è caduto da sei metri, che è stato mitragliato nel salvador e varie altre avventure quasimortali, scoprire di essersi preso l'epatite C dal dentista in costarica, e quindi di avere un nemico invincibile e mortale........
Vi potete immaginare. Ho affrontato le cure per cinque anni, l'interferone ti rende un vecchio idiota dolorante, ed in più ti manda in depressione, con tanto di tendenze suicide........
Poi mi hanno dichiarato "incurabile" dato che il genotipo del virus che io ho non risponde alle cure.
Ovviamente, chiuso il laboratorio, mi sono trovato un lavoro compatibile (guardia notturna, non armato)
Ed ho tirato avanti. Intanto la mia bellissima moglie nonchè madre dei miei 2 figli mi trattava come un appestato. Sono andato avanti 10 anni, poi l'ho mandata a quel paese. Aveva ereditato una catasta di soldi ed era diventata assolutamente insopportabile. I soldi non sono nulla, ne ho guadagnati troppi e ne ho speso il doppio, non li rimpiango.
Anche perchè mi sono potuto permettere di pagare il conservatorio a mio figlio, incluso il violino e l'archetto (nomino l'archetto perchè l'ultimo che io ho pagato è costato otto milioni di lire. Il violino non ve lo dico) e sopratutto ho permessoa mio figlio di fare ciò che lui ha voluto. Il primo violino gli è stato comperato quando aveva 6 anni, lo aveva chiesto lui. Meglio un violinista felice che un nonsoperchècazzohovissutounavitaintera.
Ora sono portiere in fabbrica, la mia attuale moglie (francobelga) mi impedisce di mangiare porcherie al punto che due anni fa, quando sono stato a farmi rivedere dall'epatologo (non lo vedevo da almeno 3 anni) oltre a stupirsi del fatto che io fossi ancora in vita, è ammattito a cercare di capire come mai i miei
"valori" fossero ultrabassi, come e meglio di un suo paziente strapieno di farmaci.
Non che sia in gran forma, ho scoperto da poco che l'epatite mi sta rendendo dislessico, ho difficoltà con calcoli complessi, ed ogni tanto mi ci vogliono 3 tentativi per fare un numero di telefono.
Ma sono felice della mia vita, ogni giorno è un dono.
Le conclusioni economiche le lascio a voi.
Godetevi la vita.
Mario/mastrovetraio

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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da ilbadranuovo » 20 gen 2013, 18:31

mastrovetraio ha scritto:Poi in centroamerica, ho imparato a fare vetrate d'arte da un maestro argentino. Per 5 anni in costarica ero artista e Italiano, un'accoppiata vincente all'estero, molto meno in patria. Avevo un ford mustang decappottabile d'epoca, un pikup chevrolet apache del 1956, uno splendore, e una vespa 200. Al mare ci andavo in aereo. Poi con mia moglie(seconda moglie, bellissima, tipo ornella muti, ma più bella) siamo tornati in italia. Aperto laboratorio, grandi lavori di vetrate, il massimo è stato la cupola in arabia saudita. Poi i bottoni in vetro, i forni. Insomma mi sono tolto ogni capriccio, solo in motociclette ho speso pazzie.

SEIIIII UN MITOOOOOO.
...daiiiii la ford mustang decappottabile!!!! bastardo.
Il tuo racconto pare un film di Salvatores...Puerto Escondido.
Bello.
eppoi la moglie meglio della Muti......daiiiiiii la Muti era nell' immaginario erotico italiano degli anni 70/80...stanotte rischio di non dormire.
ahh ahhh
Mi son potuto togliere anch'io qualche voglia...non a codesti livelli...ma quel tanto che basta o almeno che a me è bastato per poi dire:
- ok, vorrei fare qualcos' altro della mia vita.-
..mi spiace per i problemi di salute, devono essere un bel fardello da ammortizzare...
se ti va e ne hai voglia a me farebbe molto piacere se tu scrivessi dei mini racconti....nei quali racconti più nel dettaglio questi episodi o altri che ti vengono in mente....
non so se sia il caso di farlo qui nel forum...che dice Mastroffrid2 in proposito?però a me puoi anche farlo con la posta privata.
ti abbraccio Mario.
Luc

...ps..un libro sull arte dello spreco...ah hahh ahh ma roba da matti.

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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da Ferrobattuto » 20 gen 2013, 19:23

Bene bene, in un modo o in un altro in questo forum abbiamo delle persone eccezionali.....
Mi fa piacere. :sweet: :D
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da mastrovetraio » 20 gen 2013, 20:45


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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da calcola » 22 gen 2013, 8:16

mastrovetraio ha scritto:http://www.google.it/search?q=chevrolet+apache&hl=it&tbo=u&tbm=isch&source=univ&sa=X&ei=vUj8UIrXGsHStAbPkICwBA&sqi=2&ved=0CDEQsAQ&biw=1280&bih=800
Il mio era nero.


Di recente ne ho visto uno verde nel cunese, alla guida un collezionista di auto americane civili e militari.

Ferrobattuto ha scritto:Posso aggiungere che fare da se qualcosa è comunque un risparmio, anche se ci si impiega il doppio del tempo. Molto difficilmente il costo dei semplici materiali sarà uguale o anche solo simile a quello dell'oggetto comprato fatto. Ovviamente però prima di mettersi all'opera (questo lo ripeto da una vita a tutti quelli che vogliono fare da soli...... Ma difficilmente ti ascoltano.....) bisogna documentarsi bene prima, avere bene in mente quello che si vuole fare, averne fatto uno schizzo di progetto, aver visto bene cosa ci serve e quali attrezzi, essersi fatti bene i propri conti e prepararsi spiritualmente a qualche errore, se non ad un fallimento. In ultimo a tutto anche molta attenzione per non farsi male e per la propria ed altrui salute.
Se si ha una discreta manualità, un po' "d'occhio" e molta pazienza, sicuramente si riesce, dopo le prime titubanze si va tranquilli. In altri casi...... Si impara, e questa NON È MAI una perdita di tempo. Se anche si sono spesi dei soldi per il materiale e si è impiegato del tempo, non sarà mai comunque tempo perso. L'esperienza diretta non ha prezzo.....


Quoto in pieno idee e metodi di lavoro. Procedendo in modo analogo a quanto descritto sono riuscito a realizzare tante cosette prima semplici poi più complesse. La manutenzione dell'auto, la ristrutturazione della casa di città, l'ampliamento di quella di campagna. Unico problema, la burocrazia.

Un esempio:
acquistare una macchina usata e tenere la vecchia per ricambi qui da noi è un problema. Occorre continuare a versare la tassa di proprietà di quella vecchia, non si possono consegnare solo le targhe senza certificato di consegna al demolitore. E se anche si riesce, poi senza targhe il demolitore non la ritirerà e non resta che tagliarla a pezzi. Altro esempio, avere il rilascio del'abitabilità dopo la chiusura dei lavori se la costruzione è stata veramente realizzata in proprio come affermato nella dichiarazione d'inizio lavori.

Però il far da se, almeno nel mio caso, non è finalizzato al risparmio o almeno non solo, piuttosto al piacere del fare e studiare al come fare.

offgrid2 ha scritto:.

Al che da quel giorno compro sempre il latte intero, e poi aggiungo acqua :mrgreen: con 1 litro di latte intero faccio quasi 2 litri idi latte parzialmente scremato, e quindi dimezzo il prezzo...


Allungando il latte intero non ottieni un alimento con lo stesso valore nutrizionale del latte scremato, la concentrazione del grasso sarà uguale, non tutto il resto.
Nel latte lasciato a riposare in luogo fresco affiora naturalmente la panna, il consumatore non gradisce le goccioline di panna affioranti. Quindi l'alimento viene totalmente sgrassato, la panna frantumata e poi riaggiunta sotto forte pressione con una tecnica definita omogeinizzazione. Nella fase di omogeinizzazione si aggiunge non tutto il grasso estratto in precedenza, solo il minimo indispensabile per farlo rientrare nelle categorie merceologiche del latte scremato o intero. Ecco perchè la differenza in valore tra il parzialmente scremato e l'intero è minima, è riferita solo al minor valore del grasso presente non a tutto l'alimento.

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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da maxlinux2000 » 22 gen 2013, 12:31

ti diró.... per il latte non metto in dubbio che non sia lo stesso aggiungere acqua, che scremarlo in una centrifuga.... ma la differenza sta nei sali minerali, nel senso che se aggiungi acqua, la mistura ottenuta sará un latte più povero di sali minerali.... capirai che differenza...al giorno d'oggi.
Se questo latte fosse un alimento base senza il quale morirei di fame, allora ok, non posso farlo, ma qui nell'europa dell'opulenza mangiare meno grassi e meno sali minerali, è un solleivo per la pancia e per i reni.
Se non assumo i sali minerali dal latte, vorrà dire che li prendo da una mela, o dalla verdura. Che differenza fa?
Tento i sali minerali che assumiamo sono sempre in eccesso, e le eccedenze vengono filtrate dai reni e sciolte nella pipì :mrgreen:
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da Ferrobattuto » 22 gen 2013, 13:03

Il far-da-me invece nel mio caso è iniziato proprio per mancanza di fondi..... Almeno per quel che riguarda certi lavori, che non rientravano nelle mie esperienze precedenti. Meccanica ed elettrotecnica in precedenza sono state il mio "pane quotidiano", ma l'idraulica, opere di carpenteria e di muratura, lavori in pietra, quelli no. Però mi sono trovato a dover fare al volo alcune opere di riparazione e ristrutturazione alla casa dove abito, e senza un quattrino in tasca...... O meglio, non abbastanza per pagare un'impresa o qualche muratore che le facesse, così, chiesti numerosi consigli ad amici e parenti tra cui un geometra, mi sono messo all'opera.
La soddisfazione resta, su quello non ci piove, poi l'appetito vien mangiando e, tempo permettendo, ci si piglia gusto e la fatica diventa relativa. Negli ultimi anni, poi, ho praticamente fatto e stò facendo da me qualsiasi lavoro si debba fare alla casa.
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da calcola » 22 gen 2013, 15:23

Negli ultimi anni, poi, ho praticamente fatto e stò facendo da me qualsiasi lavoro si debba fare alla casa.


Vale anche per me, ormai faccio un poco di tutto. L'ultima impresa, escludendo i pannelli, è stata la realizzazione dell'impianto di riscaldamento a termosifoni della casa di campagna. Prima usavo solo la legna ora... comincio a stancarmi e non ho voglia di fare il boscaiolo come prima, quindi integro con i termosifoni.
Nel mio caso è proprio una passione, il risparmio un utile corollario. Sin da ragazzo ricordo letture tipo "con quattro chiodi... ed un po' d'ingegno", l'enciclopedia del far da se', che era l'edizione italiana di una pubblicazione inglese. L'enciclopedia l'ho trovata preziosa, fonte inesauribile di consigli e tecniche.

X offgrid,
il tuo discorso come principio è corretto nel senso che seguendo un'alimentazione ricca e completa, dimezzare le calorie ed il potere nutrizionale del latte non ha un gran peso. Non sono d'accordo invece quando affermi che si dimezzano solo i sali minerali ed il grasso, non è così, vi sono molte altre sostanze: proteine: caseina, lattoalbumine; vitamine ... In sintesi aggiungendo l'acqua non ottieni latte scaremato, solo metà latte, otterresti lo stesso risultato assumendo mezzo bicchiere al posto di uno intero. Il latte scremato è latte normale è solo inferiore la percentuale di grasso.

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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da maxlinux2000 » 24 gen 2013, 18:51

ho avuto notizia nei giornali spagnoli (sic!) circa un blog italiano molto interessante

http://natural-mente-stefy.blogspot.it/

si trovano molti consigli su come risparmiare, ricette, e molto altro

...ora devo provare il limoni conservati sotto sale!! :mrgreen:
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Re: L'Arte del Risparmio

Messaggio da calcola » 25 gen 2013, 0:39

Mio padre conservava limoni ed arance ponendoli dentro sacchetti di polietilene che seppelliva nella sabbia asciutta, rattrappivano un po' però si conservavano per mesi. Teneva un bidone di ferro per lo scopo dove alternava strati di sabbia e di agrumi fino al riempimento del contenitore.

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