Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plastica

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Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plastica

Messaggio da Ferrobattuto » 20 mag 2011, 20:34

Ovviamente non si tratta di un riciclaggio vero e proprio...... Purtroppo!
Oggigiorno siamo praticamente sommersi di rifiuti di plastica, molti dei quali sono costituiti da bottiglie, contenitori vari e tanichette di tutti i tipi e forme.
Sono fatti generalmente di Polistirolo, Polipropilene, Poliuretano, Polietilene (PE), Polietilene tereftalato (PET). Il Polistirolo è rigido ma fragile, si usa per contenitori di cioccolatini o dolciumi vari, anche in forme fantasiose e simpatiche, ma praticamente poco riutilizzabili. In generale dopo un po' finiscono per rompersi e si buttano, oppure li si riutilizza per mettere ricordini e cose simili. Il Polipropilene, in generale conosciuto come "Moplen" che è il nome specifico con cui lo commercializzava la Montedison, viene usato per secchi e bacinelle di tutte le forme e dimensioni, per lavare panni o piatti, o per contenere acqua saponata ecc ecc. E' un tipo di plastica che non ha una vita particolarmente lunga, se lasciato al sole si scolorisce e si screpola, se lasciato al gelo si indurisce e si spacca facilmente, è molto flessibile e non ha una buona resistenza meccanica, infatti in tutti questi oggetti di solito la prima cosa che si rompe sono i manici..... Specie se pressofusi con la forma del contenitore. Il Poliuretano è rigido, si usa per contenitori commerciali, cassetti di scaffalature, o contenitori per oggetti metallici tipo viti e raccordi ecc ecc. Si possono riutilizzare tali e quali, a meno che non abbiano forme particolari e dedicate ad usi specifici.
Di Polietilene (PE) sono fatte praticamente tutte le taniche che si trovano in giro, e le bottiglie dei detersivi liquidi, di molti solventi e di molti reagenti, come disgorganti, soda caustica, alcool, acetone per unghie, acqua ossigenata, ecc ecc...... E' una plastica molto stabile, poco intaccabile dagli agenti atmosferici, dai raggi UV, dalle differenze di temperatura, dai solventi e dagli acidi. Una tanica dimenticata in un angolo starà li per decenni, piena o vuota che sia, specialmente se al coperto, pronta a farvici inciampare sopra al momento giusto. Quella che la batte però è il (PET), o "Polietilentereftalato". Di PET sono fatti tutti i contenitori per i liquidi alimentari, acqua minerale, latte, bibite gassate e non, poi vaschette per affettati, per formaggi freschi...... Ecc ecc. Il PET è praticamente indistruttibile, non reagisce agli UV, ne ai reagenti o ai solventi, non rilascia sostanze di sorta negli alimenti, non viene intaccato dai succhi o dai liquidi biologici. E' stato detto che una bottilgia di PET, se sottoposta ai soli agenti naturali per dissolversi impiega 2000 anni!!! In spessori consistenti è anche piuttosto rigido, in un supermercato toscano ho visto cestelli e carrellini realizzati con PET riciclato dalle bottiglie, ed erano leggeri e molto resistenti. Poter fare un riciclaggio vero e proprio fatto in casa sarebbe una meraviglia, ma è una plastica abbastanza ostica da trattare.....
Però si possono riutilizzare tali e quali, oppure con un po' di fantasia e qualche taglio trasformarli in qualcos'altro.

Queste sotto sono bottiglie di PET, contenenti ogni sorta di liquido di uso comune.

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Come si vede sulle scritte, ipoclorito di sodio, acido cloridrico, usato e non, acido solforico diluito, benzina, gasolio, olio per motori, antigelo, acqua ossigenata a 130 volumi, miscugli di tutte le cose possibili. Non si intaccano minimamente. Ho solo un piccolo dubbio: in un caso ho lasciato una soluzione di soda caustica concentrata per alcuni mesi in una di quelle bottiglie, e alla fine sembrava molto più fragile e sottile, in un punto in corrispondenza di un'acciaccatura e perciò di una piega, si era prodotto un forellino microscopico e perdeva, ma non so se per corrosione vera e propria o per difetto della bottiglia.

A me capita spesso di usare pennelli con vernici di tutti i generi, dall'impregnante per il legno agli smalti per metallo, al catrame diluito per impermeabilizzare pali da conficcare nel terreno o per impermeabilizzare qualche tetto. Vernici all'acqua, sintetiche, alla nitro, ecc ecc. I pennelli vanno puliti spesso e volentieri, e il diluente costa.... Oltretutto può capitare di dover lasciar perdere di verniciare la sera e riprendere la mattina seguente. Tutte le volte pulire il pennello e sprecare solvente..... Se il pennello non viene pulito il giorno appresso è indurito e si butta.

Si può tagliare con un taglierino e un po' di attenzione una ex bottiglia di PET del latte a metà, ed usarla come barattoletto per il diluente, in cui immergere il pennello.

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Ma si può fare di meglio..... :)

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Se si ha l'accortezza di tagliare la bottiglia dentro una delle costolature trasversali di rinforzo, perciò in un punto in cui è più stretta, poi tagliandone un'altra (o rifilando il resto della stessa) in un punto in cui è più larga, si possono incastrare le due parti l'una sull'altra!
La foto credo che spieghi meglio di molte parole.... In questo modo il solvente non evapora, si può lasciare il pennello dentro fino al giorno dopo senza perdere molto tempo a pulirlo ed asciugarlo. Anche dovendolo pulire bene alla fine del lavoro si può sempre richiudere la bottiglia e conservare il diluente per il prossimo "lavaggio". Cosa utile in caso di piccoli oggetti da verniciare.
Nel caso di pennelli grandi o con manico lungo si possono ritagliare due bottiglie differenti, togliendo ad una solo il collo e all'altra solo il fondo, e ottenendo una bottiglia più lunga, come nel caso del pennello al centro.
Volendo con questo sistema si possono conservare dentro pennelli puliti al riparo dalla polvere, o come nel mio caso, dalla segatura.

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Se si debbono proteggere oggetti lunghi dall'aria o dall'acqua piovana, quelle bottiglie si possono "assemblare" in una specie di "tubi" di foggia differente.

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Oltretutto se i colli delle bottiglie sono sottili si possono usare anche come imbuti estemporanei.

Dovendo impermeabilizzare la cima di un paletto di legno o di un tubo di ferro esposti alle intemperie, si possono usare come termorestringenti di grosso diametro.

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Con molta delicatezza e una fiamma a gas, o meglio ancora con una pistola per aria calda, si fanno restringere attorno all'oggetto da proteggere.

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Alla fine avranno aderito precisamente, e dato il tipo di plastica usata, tranquilli che si rovinerà tutto il resto ma non la parte ricoperta. :D

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Il seguito alla prossima. ;)
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Re: Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plas

Messaggio da maxlinux2000 » 20 mag 2011, 21:46

bellissimo!! :D

soprattutto l' idea del termorestringente per i paletti. mi sa che lo metto in pratica presto :D
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Re: Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plas

Messaggio da Ferrobattuto » 22 mag 2011, 23:34

Anche senza usarle come termorestringenti, naturalmente nessuno vieta di usarle tali e quali sono. Uso molto delle grosse canne di bambù come sostegni alle piante giovani o alle pergole. Sono leggere, pratiche, resistenti sia meccanicamente che alle intemperie, e soprattutto per me sono gratis, a differenza dei normali paletti in castagno o altro materiale. Le canne di bambù, con qualche accorgimento, durano come e più dei pali di legno, ossia diversi anni.
A tutte quelle che sono piantate in terra verticalmente infilo alla sommità una bottiglietta di misura adeguata, per impedire l'infiltrazione di acqua e l'infradiciamento. Questo è un "tutore" per un giovane Kaki.

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Questa protegge una canna che sorregge una vite, vicino al muro di cinta.

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Questa è una delle canne che sorregge la pergola dei Kiwi, la bottiglia è da un litro, perché la canna è molto grossa.

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Canne di bambù sullo sfondo..... :D
Tornando ai contenitori, queste erano due bottiglie quadrate per olio di semi, da due litri, tagliate sono diventate degli ottimi porta oggetti per il laboratorio, matite, penne, pennarelli, taglierini, tagliavetri, ecc ecc.

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La carta vetrata si vende in rotoli, a metraggio, ha la scomoda tendenza a srotolarsi nei posti e nei momenti più imprevisti, ed ecco che qualche bottiglia di PET del latte viene utile. Si taglia dove comincia a restringere, si pratica un taglio laterale in cui infilare l'inizio del rotolo e si trasformano in comodi contenitori da cui estrarne un pezzo della lunghezza che si vuole senza che si srotoli tutto.
Conviene che stia con l'abrasivo dalla parte esterna, intralcia di meno l'uscita dal taglio. Se la grana è sottile ce ne vanno anche cinque o sei metri, via via che la grana diventa più spessa i meri che ci si possono contenere diminuiscono.

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Nella bottiglia di destra, tagliata e richiusa come per i pennelli, c'è della "paglia d'acciaio", quella specie di ovatta di ferro che si usa a volte per pulire superfici di metallo o di legno duro, o per disincrostare il fondo di pentole sbruciacchiate. Se lasciata nella confezione originale, una semplice busta di plastica, ha la tendenza a sbriciolarsi ed arruginirsi per l'umidità dell'aria. In quel modo si conserva integra e lucente.
Sui contenitori della carta vetrata ho scritto il numero corrispondente alla grana, così non si è costretti a srotolarne un pezzo per vedere di che grossezza è, dentro ho messo degli spezzoni di lame di seghetto per metalli, usate, che servono a tagliare il nastro. Non si può tagliarlo con forbici o lame da taglio, che ne rovinerebbero il filo, per cui si piega il nastro su se stesso con la parte abrasiva all'esterno, alla lunghezza voluta, e dall'interno si taglia con la seghettatura.

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Ovviamente nessuno vieta di richiuderle nel "solito" modo così che non si riempiano di polvere o di segatura.... :D

Alcuni contenitori di polietilene (PE) si possono riusare tali e quali, o con poche modifiche. E' il caso di una vecchia tanica da 20L, a cui è stata asportata la parte superiore col solito taglierino e trasformata in un contenitore quadrato da tenere in un angolo in cui buttare i ritagli di legno, o di qualsiasi altra cosa.

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Usando il tornio avanzano sempre pezzi di metalli vari, tondi e tondini di varie misure, utili per ricavarci perni e boccole, se lasciati in giro finiscono per ossidarsi o arruginire, si perdono o finiscono buttati. Un barattolo vuoto da 5Kg di vernice per pareti è ottimo per tenerli a portata di mano tutti insieme,lontani da polvere umidità o grassi.

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Questi sopra la rastrelliera delle chiavi fisse erano dei contenitori per bustine di enzimi per fosse settiche, ora contengono bulloni dadi e rondelle, ordinati per diametro delle filettature. Nel vasetto ex stucco per legno posto sopra ci sono invece fascette stringi tubo metalliche a vite.
Prima usavo i barattoli di vetro, come quello con i dadi autobloccanti da 6mm, ma sono fragili e sensibili agli urti, specialmente quando sono pieni. Il PE invece è flessibile e resistente.

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Queste sotto erano due taniche da 5L di olio per motori, a cui sono stati ritagliate le imboccature coi tappi.

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Ora sono diventate contenitori per chiodi. In posizione "da scaffale", coricate tipo cassetto......

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In questo modo è facile "pescare" dentro i chiodi con la mano.

In posizione "da trasporto", in piedi col manico in alto per portarseli dietro, magari con l'aggiunta degli attrezzi necessari.

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Per oggi basta..... :D Qualche altra idea in seguito.
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Re: Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plas

Messaggio da maxlinux2000 » 23 mag 2011, 12:44

Vedo che dopo la buffera, stai facendo ordine nel tuo laboratorio :lol:

Ottime idee, e mi fai sentire in colpa per il casino che ho .... nei miei appartamenti :mrgreen:
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Re: Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plas

Messaggio da Ferrobattuto » 23 mag 2011, 14:09

L'importante è cominciare, anche in un angolo, più che altro fare mente locale, poi le cose iniziano ad andare da se e pian piano arrivi alla fine. Nel frattempo sviluppi la "mentalità" e le cose rimangono a posto da sole. ;)
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Re: Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plas

Messaggio da Peppermint » 16 dic 2011, 12:10

Bellissima idea quella del riutilizzo delle bottiglie PET, sei una miniera d'idee....
Quella delle tanichette per i chiodi l'avevo già utilizzata per tenere i piccoli attrezzi per l'orto...
Saluti
Peppermint
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Re: Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plas

Messaggio da maxlinux2000 » 16 dic 2011, 15:07

benvenuto peppermint, si, il nostro amico è veramente un pozzo di idee :D
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Re: Recupero e riutilizzo di bottiglie e contenitori di plas

Messaggio da Ferrobattuto » 16 dic 2011, 15:21

offgrid2 ha scritto:....si, il nostro amico è veramente un pozzo di idee :D

Grazie ragazzi.... 8-)
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