INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Ferrobattuto » 19 lug 2012, 19:34

Quello è un parzializzatore PWM in CC, con controllo tachimetrico di retroazione per controllare la velocità. La pericolosità dipende dalla tensione e dalla potenza.
Se lavori con tensioni elevate sono pericolose entrambe, la CA a 50Hz è dannosissima per il cuore, mentre la CC se la prendi non....... Si ferma! :( Poi se lavori con roba di potenza ci sono i rischi meccanici. :: ) Ecc ecc.

Non lasciarti ingannare dalle tante resistenze e condensatori, dai tanti componenti, basta seguire il percorso della CC dall'alimentazione al motore e a massa tramite il "mosfettone" che gli da gli impulsi. :D ;)
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Bridge » 20 lug 2012, 9:24

Ciao Dolomitico,
alla tua domanda ha risposto con dovizia Ferro, io non avrei saputo fare di meglio.-
Aggiungo solo quanto accennato in un precedente post:

Bridge ha scritto:Innanzitutto il ....buon senso!.-
Non bisogna MAI aver timore, bensì avere la consapevolezza delle grandezze in gioco.- Quando attraversi una strada trafficata o ....no, guardi sempre con attenzione e rapidamente @ dx e sx prima di fare un passo.- Se stai manipolando 12Vdc o 150Vdc stai sempre accorto in egual maniera.- In caso di "inciampo" è solo l'effetto che è diverso.- E' l'inciampo che NON DEVE verificarsi mai, ed è qui che bisogna avere delle precauzioni e NON dimenticarsi mai di metterle in piedi qualunque sia il voltaggio a disposizione.- Non c'è scusante!. ;)


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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Bridge » 25 lug 2012, 12:12

.............ed ancora:

tra nube e nube oggi ho rivisto risalire l'ago dell'amperometro:-
11A su 142.5Volt= di poco oltre 1,5kW dai moduli.
9.6A verso l'accumulo.
1.4A assorbito dall'inverter con congelatore e qualcos'altro in funzione in quel momento,
Non siamo al massimo, comunque è da accontentarsi, un toccasana dopo un paio di giorni di tempaccio.-

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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Ferrobattuto » 25 lug 2012, 12:29

Vedendo quà e là parti del tuo impianto, funzionalissimo anche se abbastanza "artigianale", mi sorge spontanea una domanda:
C'è qualcuno in grado di "ereditare" tutto questo? (Ovviamente il più tardi possibile.....)
Non sono affari miei, naturalmente, e te ne chiedo scusa in anticipo. :blushing:
Ed è chiaro che non stò parlando della "parte materiale"..... :)
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Bridge » 25 lug 2012, 13:28

Ferrobattuto ha scritto:Vedendo quà e là parti del tuo impianto, funzionalissimo anche se abbastanza "artigianale", mi sorge spontanea........


L'artigianalità della costruzione è FIGLIA della..

Ferrobattuto ha scritto:Mi pare ti piaccia proprio la "sperimentazione per la sperimentazione" insomma, ma meglio così...... ;)


La sperimentazione per la sperimentazione è il comburente che veicola verso l'impegno con la I maiuscola, altrimenti .......

Per:
Ferrobattuto ha scritto:C'è qualcuno in grado di "ereditare" tutto questo? (Ovviamente il più tardi possibile.....)


......speriamo!!.-

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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da maxlinux2000 » 15 set 2012, 22:09

ok, bridge, sposto anche questo e lascio il link qui.
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da maxlinux2000 » 19 set 2012, 10:04

ciao bridge... mentre sto lottando con la mia gatta che proprio non vuole lasciarmi scrivere :mrgreen: ...
mi è venuta in mente una idea che ovviamente complicherá i tuoi piani, ma penso che ti piaccia molto :)

recentemente stavo analizzando gli inverter Studer della serie xtender che oltre ad esssere ottimi apparati, hal9000 ci ha fatto notare una particolaritá.... se collegati alla rete enel, sono in grado di "miscelare" le due fonti di energia (Fotovoltaica+enel) e dare la precendenza alla prima, prendendo dalla seconda solo quello che manca.

Praticamente se il tuo sistema fotovoltaico non riesce a dare più di mettiamo 2kW in quel momento perché le batterie sono un po' giù e il sole è debole, mentre il carico richiesto è di 3kW, lo Studer, prende 2kW dal fotovoltaico e 1kW dall'enel.

In questo modo la bolletta enel viene abbassata moltissimo e senza usare un sistema tie-grid... anzi, funziona al contrario...il sistema è ad isola, ma preleva dalla rete quello di cui ha bisogno per non danneggiare le batterie.

Sarebbe bello che anche il tuo inverter potesse farlo :mrgreen: :mrgreen:

Pensandoci un po' su, sono arrivato alla conclusione che sarebbe un casino sincronizzare la forma d'onda delle due fonti e poi discriminare l'energia proveniente dall'enel.

Al che ho pensato... e se aggiungiamo un caricabatterie..variabile.. un alimentatore switching che converta in DC la corrente di rete, e che possa dosare la corrente in uscita, in modo da mantenere le batterie sopra un determinato livello di guardia...come minimo a 12,1V ?

Certo ci sarebbero delle perdite di conversione AC->DC, ma tieni conto che si tratta per lo più di picchi di consumo o di situazione transitorie che vengono compensate economicamente dal risparmio sulla bolletta.
il 90% del tempo l'alimentatore-caricabatterie starebbe in standby

pensaci su :)
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Ferrobattuto » 19 set 2012, 13:26

E invece io, almeno per me, avevo pensato un'altra cosa: fare l'inverter "esuberante", ossia capace di darti tutta l'energia che serve per la casa, poi invece di complicarsi la vita con le "miscelazioni" Isola-ENEL fare un caricabatteria automatico che quando la tensione al banco scende ad un certo livello da prefissare, interviene e "ricarica" la corrente che manca. In questo modo l'inverter resta inserito per tutto il tempo che serve, 24x24h, il fotovoltaico o l'eolico mettono quello che possono, ma se le batterie scendono sotto al 50% scatta la ricarica da rete. A mio avviso il sistema è semplice, funzionale, "robusto", e perché no anche economico. Inoltre interviene solo nei periodi di "magra" dell'alternativa e finché c'è sole e vento non interviene mai..... Ovvio che la Parsimonia resta una "fonte alternativa" insostituibile..... ;)
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Bridge » 19 set 2012, 14:03

Per OffGrid, in parte ti ha risposto Ferro, anche se la difficoltà maggiore consiste nell'ottenere un rendimento di conversione all'altezza "dell'offgrid".- Tempo fa ho avuto la necessità di realizzare un'alimentatore stabilizzato a 51volt-54A, quindi con oltre2,5kW disponibili in modo continuo, ma con rendimento estremamente elevato.- Dopo varie riflessioni, ho scartato a priori lo switching ed dopo un pò è scaturito un'alimentatore, avente tutte le protezioni del caso, che è un connubio tra alimentatore a commutazione ed un'alimentazione con regolazione serie che cambia stato, in modo lineare e dolcemente, in base alla richiesta del carico.- Il tutto estremamente pulito in termini di compatibiltà EM e con un'efficienza intorno al 97/98% ....................a carico!!.-

Questo sarebbe adattabile, per esempio, alla situazione di Hall9000 (48V nomin.).-

Tornando al ragionamento di OffGrid, sarebbe semplice, basta disaccoppiare l'alimentatore esterno tramite diodo e controllare la tensione di intervento.- Lui se ne sta li, buon buono (stoppato dal diodo) ed interviene solo in caso di necessità disciplinato da una "finestra" di intervento che uno può stabilire secondo la situazione reale.-

Peccato che oggi sia tempaccio, ...avevo preparato tutto per entrare nelle pieghe del sistema, ...sarà per un'altra volta.-

Ciao da

Bridge

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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da maxlinux2000 » 19 set 2012, 14:38

perfetto!! le soluzioni che avete prospettato mi sembrano perfette... praticamente un caricabatteria con sensore di soglia che interviene in caso di necessità. :)

mi sono spiegato male, ma volevo intendere la stessa cosa... praticamente stavo suggerendo di mettere un caricabatteria con sensore di soglia ,nella stessa scatola dell'inverter...un combo. Ma certamente è meglio tenerli separati.

dicevo il switching per evitare di mettere un secondo trasformatore :) ma naturalmente gli esperti siete voi...


altra cosa... non per bridge che ha già il suo daffare con il regolatore e l'inverter, ne ermete che tra trasformatori e legna... :barf:

...stavo pensando che non sarebbe male che qualche volenteroso ,mettesse insieme un sensore di soglia regolabile che possa fare scattare un relè... una cosa semplice... con due trimmer si regola la finestra di intervento del relè... attacca ad una certa tensione e stacca ad un'altra. Questo sarebbe utile per abbinarlo ad un caricabatteria commerciale di seconda mano, e volendo anche per fare partire automaticamente un gruppo elettrogeno.

Avrebbe un sacco di usi possibili, anche per l'eolico per esempio come misura di sicurezza per fare entrare in funzione un carico o per mettere in corto le fasi, o per semplicemente fare scattare un allarme in casa.

servirebbe qualche cosa di semplice senza pretendere una precisione assoluta, qualche cosa con componenti discreti (si dice cosí?) e che consumi poco mentre è in standby.

se qualche volenteroso volesse progettarlo.... :mrgreen:
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Ferrobattuto » 19 set 2012, 19:13

In pratica è un "regolatore a finestra", probabilmente in rete si trovano già gli schemi. In passato su N.E. ne sono passati diversi....
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Bridge » 22 set 2012, 20:21

Sai Fabio quante volte ho utilizzato quel circuitino con regolazione dell'isteresi?.- E' semplice e funzionale!.-

Sono sceso dal tetto proprio ora.- Ho buttato all'aria la disposizione dei moduli per aggiornarli alla nuova situazione bisognosa di un aumento di tensione per sfruttare maggiormente il recupero energetico.-
Non ho terminato, ma ho fatto qualche foto verso l'imbrunire.-
E' una faticaccia!.-

Bridge

OffGrid se lo reputi opportuno, togli prure le foto.-
Ciao
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da maxlinux2000 » 22 set 2012, 22:04

Fabio, Bridge,

ho diviso l'argomento e si intitola "Comparatore a soglia".

Bridge, le foto stanno bene dove sono no? Mi piacciono i moduli tondi!! :)

Ho letto quello che dite riguardo ai trimmer che si starano facilmente..... questo sarebbe un problema.... Ma è cosí grave? Che soluzini si potrebbero usare?

Non si potrebbe avere uno schema con la basetta da riprodurre in un millefori?

....In ogni caso continuiamo le eventuali risposte al comparatore di soglia qui: http://offgrid2.altervista.org/viewtopic.php?f=14&t=262
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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Hal9000 » 30 set 2012, 12:50

Bellissimi i moduli con le celle tonde, sicuramente i più "antichi" ma credo anche i più durevoli mai costruiti!!!

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Messaggio da Bridge » 30 set 2012, 16:08

Hal9000 ha scritto:Bellissimi i moduli con le celle tonde, sicuramente i più "antichi" ma credo anche i più durevoli mai costruiti!!!

Voglio loro un "bene dell'anima", ...guai a chi li tocca!!.-
Pensa durante il montaggio dei wafers le bandelle di collegamento sono lasciate un millimetro, o poco più, più lunghe prima di essere saldate per evitare fenomeni di stress causati dalla dilatazione termica e ciò lo si nota per via di una piccola gobba della bandella stessa tra un wafer e l'altro.-
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Messaggio da Hal9000 » 1 ott 2012, 19:20

Ecco ho trovato le foto che dicevi, esatto si notano i 5 pannelli con le classiche celle monocristalline smussate, non pensavo fossero degli Sharp come i miei, cosa ne pensi confrontandoli con gli altri, specialmente con gli ossi duri di bisnonni a celle tonde?
Degli Sharp mi piace la robustezza della cornice e il fatto che le piste collettrici di corrente siano sviluppate a V così da rubare meno superfice captante.

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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Bridge » 2 ott 2012, 23:10

Ma sai Hall, a parte il fatto che non sono disciplinato per questo, ma gli argomenti su topic diversi sono strettamente legati quindi è difficile mantenere la "rotta"!, infatti per trovare qualcosa bisogna sempre spulciare diverse pagine.-
Per gli Sharp ti ho risposto altrove, ...ma dove?, .....ecco vedi, ...ci risiamo, hi!.-
Ciao

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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Hal9000 » 3 ott 2012, 13:05

Bridge,
nel mentre che progetti, testi e revisioni il progetto dell'inverter e del regolatore di carica che mi pare di capire con molta probabilità verranno usati da Ferro per il suo prossimo futuro impianto fotovoltaico potresti prevedere il fatto che se dovessero essere usate batterie fai-da-te come quelle nel secchio essendo la loro resistenza interna più elevata delle comuni batterie commerciali poter gestire l'erogazione di potenza anche con delta V doppi tra carica e scarica rispetto a quanto siamo abituati sulle batterie da commercio.
Mi spiego meglio: durante i test di scarica delle batterie "secchio" ho notato che se invece di fermarmi ai canonici 1,8V elemento prosegui a prelevare corrente fino a 1,5V elemento ottengo ancora un buon 30% in più di energia e quel tipo di batterie risente poco di questi "soprusi", di fatti gli inverter commerciali sotto gli 1,8V si fermano per prevenire danni irreversibili alle batterie, ma nel caso di batterie fatte come dico io questo problema non sussiste e si può estendere la durata di erogazione di energia se per esempio l'inverter riuscisse a lavorare erogando la 220 con un delta maggiore di tensione DC in ingresso.
Lo stesso discorso vale in fase di ricarica, questo tipo di batterie grossolane e robuste si possono portare fino a 2,7V per elemento come fine carica ma questo potrebbe comportare il superamento della soglia massima ammessa dall'inverter commerciale, ma nel caso del tuo progetto si potrebbe prevedere, potrebbe essere un valido sistema per caricare a pieno le batterie dopo una scarica profonda e magari si evita di usare desolfatatori.

Idee come altre buttate lì nella mischia.... ;)

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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da Bridge » 11 ott 2012, 19:21

Scusa Hal, ma mi è sfuggito il tuo messaggio.-
Il range di funzionamento dell'inverter è direttamente proporzionale alla tensione di funzionamento quindi è necessario avere per certo quest'ultimo dato in modo da far coincidere la minima larghezza del PWM con il massimo valore ammesso (V) e viceversa la massima larghezza con il minimo valore della tensione.- Questo in linea di principio può andare, .....ma in pratica bisogna ampliare il range di intervento (soprattutto in presenza di tensioni di basso valore) in modo da essere certi che il controllo automatico riesca ad intervenire in presenza di condizioni limite.- Per esempio nell''inverter qui in funzione, il controllo automatico sfrutta al massimo un 50% della possibilità offerta dal PWM, perchè il tutto è abbondantemente sovradimensionato coadiuvato anche dal valore elevato della tensione di lavoro e ciò facilita notevolmente.-

Nell'esempio da te fatto, considera 6 elementi da 2volt:
-Tensione minima: 1,5x6=9V.
-Tensione massima: 2,7x6=16,2volt
Il delta corrispondente vale=7,2V ....e non sono nè pochi, nè tanti.-
Bisogna considerare il valore del carico inserito a valle dell'inverter; ...un conto 10W e ben altra cosa sono 200W.- La modulazione della larghezza dell'impulso prende il riferimento dal valore efficace della tensione di OUT che a sua volta è condizionato anche dalle perdite introdotte dal valore della corrente circolante e dallo stato di "salute" dell'accumulo.-
Per poter aumentare il range della V di funzionamento è necessario garantire un'efficienza elevata alla massima potenza di targa intervenendo su più fronti batterie comprese.-
Comunque tutto si sistema volendo.
L'inverter è la parte più delicata in un'impianto autonomo ed anche di difficile realizzazione con difficoltà sempre presenti, anche se di tipologie diverse, indipendentemente dal valore della tensione di lavoro.-
Un saluto e scusami per il ritardo nella risposta.-

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Re: INVERTER IN120/155Vdc OUT220AC

Messaggio da maxlinux2000 » 26 gen 2013, 19:28

riprendiamo questa discussione sull'inverter.

a quanto ho capito questo schema è colladudatissimo ed è in funziona da anni a casa di Bridge, e ha queste caratteristiche:

* Tensione di funzionamento da 12 a 155V (cambiando solo il trasformatore)
* Potenza: quasiasi, aumentando il numero di finali e con un trasformatore idoneo
* Forma d'onda: Sinousidale Modificata, ma è abbastanza pura da fare funzionare qualsiasi elettrodomestico e qualsiasi carico induttivo.... quindi per quel che ci riguarda, è da considerare un onda sinousidale pura.
* Bassissimo consumo a vuoto
* il trasformatore fa costruito (o fatto costruire) apposta

Ho detto tutto?

Inutile dire che con queste caratteristiche sarebbe perfetto per qualsiasi offgrider.
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