Diodo rettificatore e consumi

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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da maxlinux2000 » 28 gen 2015, 22:50

Guarda se trovi resistene trifase con l'attacco adatto sltuo boiler.
Poi le metti in serie e sei a ppsto
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Ferrobattuto » 28 gen 2015, 23:59

O.K.
Come vedi in questo post: http://www.faidateoffgrid.com/forum/vie ... 307#p39181 nella seconda foto si vedono sullo schermo dell'oscilloscopio le commutazioni di un variatore di luce di quel tipo. In quel momento stà regolando la luminosità, e perciò la potenza assorbita, di una lampadina ad incandescenza, che in pratica è una semplice resistenza.
Senza andare sul costoso o sul complicato, credo che se ne trovano di economici, piuttosto robusti e senza complicazioni eccessive, anche di tipo adatto a regolare le lampadine (ad incandescenza) di una stanza. Credo che basti cercare nei negozi di materiele elettrico, che siano ben forniti. Puoi chiedere a Fede1984, che è l'elettricista del forum, nel caso mandagli un MP.
Però..... Io li ho sempre usati con la tensione di rete, che come sappiamo, data la grande potenza impegnata, è insensibile alle commutazioni e alle parzializzazioni, NON ne ho mai usati con un inverter, per cui NON ho idea di quello che potrebbe succedere. In teoria usandolo con un carico resistivo, ossia una resistenza o una normale lampada a filamento, non si dovrebbero produrre picchi strani o scompensi particolari, dato che lavora su entrambe le semionde della corrente. Penso che sarebbe bene farlo precedere, ossia posto tra il variatore e l'inverter, da un filtro di rete in modo da smorzare le commutazioni.
Non so se li conosci, i fitri di solito sono fatti così:

Filtro.jpeg
Filtro.jpeg (6.56 KiB) Visto 11267 volte


Filtro2.jpg
Filtro2.jpg (74.7 KiB) Visto 11267 volte


Il secondo tipo, a barattoletto e con l'ancoraggio a vite, di solito è già contenuto all'interno delle lavatrici, per cui è facile trovarne nei negozi di ricambi per elettrodomestici. Assicurati che possa reggere la potenza della resistenza del boiler. Inutile metterne uno per potenze maggiori di quella utilizzata.
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da fede1984 » 29 gen 2015, 0:27

la soluzione del varia wbr non dovrebbe andare male, ma a mio avviso la soluzione di arabongolo è più semplice e più "sicura", nel senso che sulla tensione fornita da un inverter è sicuro che funzioni mentre invece quella del vario ci sono possibilità che dia problemi come dice ferro...
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Arabongolo » 29 gen 2015, 19:42

Come diceva qualcuno di mia conoscenza: quello che non c'è, non si rompe.
La resistenza trifase potrebbe essere ancor più interessante... a seconda della configurazione, si può variare l'assorbimento!
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Ferrobattuto » 29 gen 2015, 21:32

Stavo pensando: se è un semplice boiler per acqua sanitaria, non trovando una resistenza di valore differente con flangia corrispondente, si può interporre una flangia intermedia in acciaio inox, coi fori e la sagoma di quella vecchia e il foro e i fissaggi di quella nuova. È vero che l'inox costa caro, ma in questo caso si fa una sola volta.
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da maxlinux2000 » 29 gen 2015, 23:36

ieri ho visto dal brico un boiler da 50litri a 50€.....

...e se invece di stare li a cercare tante soluzioni complicate... ti compri un secondo boiler simile a quello che hai, e poi li colleghi in serie?
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da liviobo » 9 feb 2015, 9:24

scusate, purtroppo ho cercato le risposte i primi giorni e poi non ho guardato più... così intanto, anche per una confusione fra vero variac e questo wbr (che in realtà pare sia un dimmer a triac) ho ordinato e ricevuto il wbr ..lo collauderò a giorni, spero non sia un secondo errore, vi aggiornerò... intanto l'ingegnere della wbr mi ha dato lo stesso consiglio di ferro, interporre una lampadina fra inverter e variatore...altri mi hanno consigliato un condensatore a 66 o 80 microfarad...insomma pare che le soluzioni possibili fossero molte, ho scelto la più pratica e versatile, ma a questo punto, anche da quel che dite, ho molti dubbi che sia la migliore...

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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da liviobo » 9 feb 2015, 15:08

per non sembrare pazzo oltrechè ingrato, visto che i miei messaggi sono del 27-28 e le risposte del 29, preciso che non ho trovato in rete le suddette risposte nei 3-4 gg successivi, suppongo per qualche problema di filtro...

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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da liviobo » 9 feb 2015, 19:27

ferro, ho letto il tuo piuttosto geniale post sull'oscilloscopio - mi è sembrato un esperimento a metà fra quelli di archimede pitagorico e il garage di steve job. per quel che ne ho potuto comprendere, mi sembra che l'onda di questo tipo di variatore sia piuttosto distorta e discontinua, e che quindi l'inverter ne possa in teoria soffrire. il danno però ormai è fatto perchè il wbr l'ho comprato...e posto anche la foto. a questo punto confermi che la cosa migliore sia inserire il filtro (o una lampadina, come dice l'ingegnere...ma in che modo?)? e precisamente cosa devo cercare che sia applicabile al wbr, devo indicare solo i watt?
arabongolo pare che il tuo suggerimento sia stato piuttosto apprezzato, ma per ora così è andata...
idem per quello di maxlinus
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Arabongolo » 9 feb 2015, 20:06

Mmm, bisognerebbe vedere l'attacco. Modificarne una ad hoc?
Ho visto solo ora la tua risposta (abbiamo scritto assieme).
Dire che la lampadina in serie limita si, ma sprechi anche energia per limitare, nel senso che una certa parte non verrebbe utilizzata per lo scopo preposto, ma andrebbe via "per nulla".
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Ferrobattuto » 9 feb 2015, 21:18

Una lampadina o una resistenza in serie, con buona probabilità vanificherebbero qualsiasi tentativo di risparmio energetico, in quanto molta se ne sprecherebbe proprio lì.
Nel mio caso, ossia il caricabatterie, ho inserito in serie al carico una bobina, ossia una induttanza, che in qualche modo ne mitiga le commutazioni. Non so se potrebbe funzionare altrettanto bene anche in questo caso....
Però io al tuo posto un filtro di rete lo usarei, tra la resistenza e il variatore.
Arabongolo, tu cosa ne pensi?
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Arabongolo » 9 feb 2015, 22:25

Si bè, dovresti in teoria diminuire la "bruschezza" delle commutazioni, alla fine è sostanzialmente un filtro passa basso, però comunque l'inverter si trova un carico solo in una porzione dell'onda e non so come la prende (verificherei con l'oscilloscopio, ma penso che dovrebbe prenderla bene).
Non so, a tirarne fuori un'altra, trasformatore 220V-110V, così hai un quarto della potenza assorbita dalla resistenza rispetto a quella di targa, e se fatto bene, il trasformatore ha un'efficienza buona (diciamo a spannoni 85% per un bel trasfo da 500VA?) di sicuro meglio della lampadina in serie alla resistenza. Certamente soluzione non economicissima.
Proverei con un filtro di rete cannibalizzato da un alimentatore per PC e poi variac, e vedi come funziona. Secondo me, potrebbe andar bene.
Purtroppo non ho un inverter sinusoidale per fare prove di questo tipo, per cui posso solo andare per ipotesi e approcciarmi "teoricamente".
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Ferrobattuto » 10 feb 2015, 0:20

In effetti con un trasformatore (o un autotrasformatore) con primario a 230V e secondario a 160V sulla resistenza dello scaldaacqua si avrebbe esattamente la metà della potenza.
Una volta esistevano trasformatori col primario universale, 125V - 140V - 160V - 220V. Con uno così da 250W, usando solo le prese sul primario, si potrebbe gestire un carico (resistivo) da 500W, ma purtroppo ormai non si trovano più..... E farsene avvolgere uno costa sicuramente troppo.
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Arabongolo » 10 feb 2015, 12:55

Quelli a 220-110 si trovano a poco (son ancora molto usati). Però così si ha un quarto della potenza. Troppo poco liviobo?
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da liviobo » 10 feb 2015, 15:12

visto che il 14 dovrei essere giù in salento, credo che la cosa migliore sia se provo...che poi non avendo oscilloscopi o altro mi ridurrei a una prova-rumore e una assorbimento, più qualche verifica dell'elettricista... il trasfomatore a 110v, fra abbattimento potenza, perdita d'efficienza, inverter e batterie non so se m'intiepidirebbe l'acqua....posso cercare questo filtro di rete, se lo trovo... poi resta sempre aperta la soluzione resistenza a 600w, che è indaginosa, ma alla fine praticabile attraverso ricostruttori di resistenze che ci sono in rete...
ma tanto per esaurire le possibilità teoriche, quest'idea di mettere un semplice condensatore a 66 microfarad cui avevo accennato?

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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Arabongolo » 10 feb 2015, 23:56

Mi resta il dubbio che in realtà assorba lo stesso, in quanto hai potenza reattiva. Va a finire che consumi uguale ( chiedo conferma agli elettrotecnici - elettrici ). Per quello ho scritto ma poi tolto, in quanto ho subito pensato a ciò: dimezzo la potenza attiva, ma in realtà, ho potenza reattiva che potrebbe vanificare il tutto.
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da liviobo » 11 feb 2015, 15:21

grazie, fammi sapere, perchè secondo qualcuno sarebbe la più economica, e potrebbe essere un'alternativa valida (poichè, se il variac dimmer non andasse, a questo punto perderei la faccia con me stesso a investire altre cifre...)

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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da Arabongolo » 11 feb 2015, 22:40

Avessi un inverter sotto mano avrei già provato...
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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da liviobo » 16 feb 2015, 15:52

sono riuscito finalmente a fare qualche prova giù in salento... per quel che mi sembra, sarebbe confermato quanto qui si è teorizzato: il diodo non va bene, il dimmer a triac più o meno va...riporto le verifiche, soprattutto "acustiche" (nè l'elettricista, che in realtà è un idraulico, mi ha saputo dire di più).
prova con phon chicco 500 watt: liscio come l'olio
phon con diodo (posizione 1, 250w) : preoccupante sferrragliamento dell'inverter.
boiler 1500w con dimmer (variac wbr) regolato a metà, circa 110 volt: ronzio non forte (fra mosca e vespa) dell'inverter, assorbimento 42 ampere (500 w) , t di riscaldamento dell'acqua circa 2 ore, temperatura dell'inverter dopo 2 ore 45°.
ho tuttavia verificato che lo stesso ronzio me lo dà con la pompa del pozzo, 750w, che uso cmq da 5 anni senza particolari problemi - anche se in genere per tempi di 30 min, max 1-2 ore, per cui al momento ho lasciato montato il dimmer .... beh, dopo 7 anni di lavaggi gelati e tempranti mi sono rassegnato anch'io all'edonismo e consumismo termico!
secondo voi il ronzio è normale o è indice cmq di uno stress?

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Re: Diodo rettificatore e consumi

Messaggio da unimatrixzero » 29 set 2017, 1:44

@ferrobattuto , qua c'è di nuovo un collegamento contestuale al caricabatterie PWM alimentato da gruppo elettrogeno del forum che avevo pubblicato qualche giorno fa, in sostanza un diodo in serie allo scaldabagno produce un impulso che a sua volta crea notevole scompiglio a cosa effettivamente produce alimentazione , proprio come l'impulso PWM del caricabatterie per il gruppo elettrogeno, nel caso di enel e potenze in gioco grossine e impedenze del tutto diverse nemmeno ce ne accorgiamo, con un generatore che ha un misero sistema (anche di controllo potenza) embeh.... forse il problema è solo quello.. nn centra nulla l'alternatore senza spazzole (a condensatore) ecc :) e ha specificato anche nell'ultimo messaggio, quello precedente a questo insomma che tale accorgimento (il diodo) crea casino anche al resto dei dispositivi alimentati dalla stessa sorgente , in questo caso la pompa.. perchè l'alimentazione diventa impulsiva, si sballa di brutto l'onda... quindi posso dire con certezza che il vero problema dei caricabatterie è il sistema PWM ... il quale lavora a frequenze forse anche più dannose di queste qua menzionate.
Riposa in pace Bob Harte .

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