Approccio anomalo all'inverter sinusoidale

Moderatori: Ferrobattuto, jpquattro

Avatar utente
Bridge
Messaggi: 514
Iscritto il: 8 giu 2012, 19:08

Re: Approccio anomalo all'inverter sinusoidale

Messaggio da Bridge » 26 dic 2012, 15:08

Ferrobattuto ha scritto:ma scendere almeno alla terza armonica,

Non esiste in questo caso il bisogno di realizzare filtri che scendano a ridosso della fondamentale poichè è il concetto che è diverso.- E' sufficente intervenire con un "passabasso" per sopprimere la portante (in questo caso 21kHz), con un'occhio al disguido introdotto dai tempi morti.-
Il prossimo post, rispondendo al Fabio, comprenderà ciò.-
Per il resto, le variabili sono sempre presenti e .....dispettose anche!!.-
Bridge

Avatar utente
Bridge
Messaggi: 514
Iscritto il: 8 giu 2012, 19:08

Re: Approccio anomalo all'inverter sinusoidale

Messaggio da Bridge » 26 dic 2012, 15:15

Ciao OffGrid, ben ritrovato.- Ho trovato il tuo post appena inviato il mio.-
No, non credo possibile ne attuabile, ......se ho compreso bene.-

Avatar utente
Bridge
Messaggi: 514
Iscritto il: 8 giu 2012, 19:08

Re: Approccio anomalo all'inverter sinusoidale

Messaggio da Bridge » 26 dic 2012, 15:53

Fabio13 ha scritto:Però non ho capito, quale sarebbe l'approccio anomalo?
Avevo accennato in questo post:
http://faidateoffgrid.org/viewtopic.php ... 6096#p6096
quanto segue:
""""""""""""""""""""""
Per quanto concerne l'inverter apro un'altro argomento su un sinusoidale "puro"che sto ultimando ora in base ad un'idea, che da tempo mi gironzolava in testa, che ha un accostamento con un trasmettitore RF.- Ho voluto vedere la sua fattibilità ed i risultati sono veramente confortanti.-
L'anomalia è nella gestione e localizzazione del punto di intervento della tensione di errore.-
""""""""""""""""""""""
Quindi ritornando alla domanda:
L'anomalia è proprio nella localizzazione del punto di intervento della tensione di errore, necessaria per ottenere una stabilizzazione della tensione di uscita atta a compensare la caduta di tensione introdotta da uno o più carichi inseriti.-
Normalmente questo punto lo si individua andando a modificare il comportamento del comparatore dove confluisce il segnale triangolare in alta frequenza con la sinusoide a 50Hz, andando ad influenzare l'OUT dello stesso in modo inversamente proporzionale alla variazione della tensione di uscita dell'inverter.- La conseguenza di ciò è un'invadenza sulla modulazione a larghezza di impulso che ha come conseguenza un'out che è qualcosa di diverso dall'informazione originaria introducendo distorsione da compensare poi a posteriori.- Quanto appena detto è il risultato di innumerevoli prove effettuate in tempi diversi che, per MIA incapacità, non mi hanno mai portato ad essere pienamente soddisfatto, al contrario di questa strada di cui si può vedere il risultato nelle foto qui sopra.-
La differenza sostanziale tra le due modalità consiste nel presentare al comparatore un segnale (modulante) con una purezza spettrale di rilievo mantenendone le qualità strada facendo, evitando così la sua manipolazione.-
Fabio13 ha scritto:...e un ponte intero (4 transistor) che genera l'uscita partendo da una sinusoide di riferimento
Gli interruttori del ponte vengono comandati opportunamente ad una frequenza di 21kHz, contenente l'informazione (di interesse) del segnale modulante (50Hz.).- In sostanza i dispositivi di potenza commutano in modo organizzato ad un "RITMO" di 21000 volte al secondo, ma variano il tempo di conduzione secondo un'informazione prestabilita dal PWM non più sottoposto al condizionamento imposto dall'AGC.- Ora è sufficiente filtrare opportunamente (ridimensionare,togliere i 21kHz.) dal segnale composito uscente dal ponte ed il gioco è fatto.-
In queste condizioni i valori dei componenti il filtro di out risultano notevolmente ridotti, come pure a livello dimensionale, costo e peso compreso.-

L'ho fatta lunga per dare la possibilità anche a chi si affaccia solo ora, di comprendere il mio pensiero.-
Fabio13 ha scritto:Per curiosità, l'oscillatore come lo hai realizzato? Perché la sua qualità sarà fondamentale per l'inverter
Per quanto riguarda l'oscillatore campione, ho optato a questa configurazione qui sotto allegata:
GenerRif50Hz copia.jpg
GenerRif50Hz copia.jpg (52.67 KiB) Visto 3509 volte
Potevo partire da un riferimento quarzato a 3.267.800 Hz dividendo opportunamente sino ai 50Hz, ma ho ritenuto più semplice seguire questa strada con risultati eccellenti.-
Nel prossimo post allego tre foto dell'analisi spettrale dell'out dello stadio generatore.-
Fabio13 ha scritto:....ha qualche feedback per compensare, nel caso si ritrovi qualche carico con assorbimenti molto variabili (tipo lo spunto di un motore per intendersi)?
Come detto all'inizio il feedback proviene dall'out dell'inverter e condiziona il valore della tensione del DCBUS che alimenta il Bridge, ma quest'ultimo transita attraverso un "MOLLA ELETTRICA" al fine di smorzare il colpo violento di un'eventuale carico rude e non opportuno.-
Ciò non elimina la necessità dei controlli di sovracorrente sul DC boost e sul ponte.
Bridge

Avatar utente
Bridge
Messaggi: 514
Iscritto il: 8 giu 2012, 19:08

Re: Approccio anomalo all'inverter sinusoidale

Messaggio da Bridge » 27 dic 2012, 11:20

Questo è il contenuto armonico della sinusoide campione, ...contenuto che determina la purezza della stessa.-
Il residuo del primo tratto inclinato alla Sx dello schermo è lo 0 dello strumento. Subito dopo compare il segnale uscente dal generatore campione @ 50Hz.- Proseguendo a Dx si vede la seconda armonica @100Hz oltre 40db sotto alla fondamentale il che significa attenuata di oltre
10.000 (DIECIMILA) volte in potenza.-
La schermata indica una scansione che va da 0 a 500Hz.-
Per poterla discriminare è necessario il supporto di strumenti idonei.
50-1.jpg
50-1.jpg (56.98 KiB) Visto 3503 volte


Ora qui sotto uno sweep da 0 a 10Khz che denota la pulizia del redout.-
50-3.jpg
50-3.jpg (49.35 KiB) Visto 3503 volte

Fabio13
Messaggi: 110
Iscritto il: 19 ago 2012, 18:38

Re: Approccio anomalo all'inverter sinusoidale

Messaggio da Fabio13 » 27 dic 2012, 23:10

Cavolo che strumentazione! :)

Incomincio ad intuire il funzionamento (scrivo intuire perché per capire veramente bisognerebbe averlo davanti) di questo inverter.
Comunque, la mia domanda sul feedback era nata pensando ad una situazione con un carico molto reattivo: la corrente è fortemente sfasata e il ponte potrebbe ridurre la sua uscita (penso..). Allora, a quel punto dovrebbe agire il feedback del "primo stadio".

L'oscillatore è molto HiFi, usa dei pregiati TL072! :)

Rispondi

Torna a “Circuiti elettronici”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 162 ospiti