Ossidurizione su cella elettrochimica

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 21 giu 2016, 11:20

prima prova di fusione delle compresse :
le compresse messe nel crogiolo.jpg
le compresse messe nel crogiolo.jpg (105.14 KiB) Visto 10247 volte

compresse fuse parzialmente.jpg
compresse fuse parzialmente.jpg (294.15 KiB) Visto 10247 volte

piombo metallico ottenuto.jpg
piombo metallico ottenuto.jpg (116.33 KiB) Visto 10247 volte

come si vede dopo una settimana di attesa il processo è assolutamente parziale forse non siamo neanche al 30% del piombo convertito ...

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 21 giu 2016, 11:25

Ma se si doveva dimostrare che il sistema funziona penso di esserci riuscito , anche il primo volo di un aereplano si alzò da terra per pochi metri ma qualche anno piu tardi ci fu la prima trasvolata atlantica ...
io non mollo !!!

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da Ferrobattuto » 21 giu 2016, 13:22

Va bene, ma dovresti prima pesare quello che metti nel crogiolo, e poi pesare il piombo ottenuto dalla fusione, e fare la differenza e la percentuale di rendimento.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 21 giu 2016, 14:10

Certo lo farò, comumque non butto via nulla , nel senso che il residuo è ossido di piombo e lo riciclo nelle prossime compresse ...
adesso però aspetterò un'altra settimana sperando che una maggiore quantità di ossido si riduca all'interno delle compresse stesse, nel frattempo arrivo a 6 secchi così sarà come aggiungere una batteria in piu al mio banco, perchè come ho già verificato, dopo il primo e anche il secondo giorno che assorbono una gran quantità di corrente , poi si comportano come dei normali accumulatori al piombo.

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 22 giu 2016, 12:03

@LUPPY, l'acido un po' si aumenta la sua concentrazione ma non di molto, come invece avevo pensato all'inizio.

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da luppy » 25 giu 2016, 13:59

Rieccomi qui, dopo la stagionatura del vino dei romani ;)
Ho lasciato quel cucchiaio scarso di ossido nel barattolo con l'aceto da quel giorno ad oggi, e ora l'ho assaggiato per vedere se era buono ... scherzo ! E' un veleno

Allora, il colore dell'aceto dopo questi giorni è più chiaro, e anche i depositi di ossido di piombo sotto hanno assunto una colorazione "giallina" diciamo color sabbia

Ho ripreso gli elettrodi di grafite, e ho ricominciato
A 2.2 volt che pensavo non passava quasi corrente, allora sono salito
Intorno ai 12v su entrambi gli elettrodi si sviluppava gas, ma poi... sul polo negativo ad un certo punto il gas ha smesso, ed ha iniziato a depositarsi un materiale nero ... nero come il piombo diciamo ;)

Salendo ancora di tensione ricominciavano le bollicine anche sul negativo per cui ho riabbassato

In un tempo di uno due monuti si è formato un gran volume di materiale, ecco un po di foto , occhio che per sbaglio il filo rosso dell'elettrodo era collegato al coccodrillo nero dell'alimentatore, per cui non fate caso al colore del filo

DSC04015.JPG
DSC04015.JPG (233.62 KiB) Visto 10202 volte

DSC04017.JPG
DSC04017.JPG (219.81 KiB) Visto 10202 volte


cos'è sta schifezza :lol:

DSC04019.JPG
DSC04019.JPG (190.37 KiB) Visto 10202 volte


Staccata con uno stuzzicadenti, occhio che c'è l'acetato di piombo solubile e che se si tocca si assorbe nella pelle

DSC04020.JPG
DSC04020.JPG (198.01 KiB) Visto 10202 volte

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DSC04021.JPG (187.97 KiB) Visto 10202 volte


Poi ho provato a cuocere questo prodotto spugnoso, sulla sistra nella foto, e a destra ho messo un pezzetto di griglia di piombo della batteria smontata
Si vede che invece di sciogliersi si è seccato e ha cambiato colore, è giallo, l'ho un po schiacciato col cacciavite

- continua -

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da luppy » 25 giu 2016, 14:04

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DSC04022.JPG (243.28 KiB) Visto 10202 volte

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DSC04025.JPG
DSC04025.JPG (251.19 KiB) Visto 10202 volte


Allora ho rimesso l'elettrodo in funzione, un paio di minuti ed ecco altro prodotto, che poi usando due stuzzicadenti ho lavorato come la pasta del pane :woot:

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DSC04026.JPG (178.87 KiB) Visto 10202 volte

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DSC04027.JPG (179.66 KiB) Visto 10202 volte


- continua -

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da luppy » 25 giu 2016, 14:17

Altro materiale e impasto di nuovo

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DSC04028.JPG (196.79 KiB) Visto 10201 volte

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DSC04029.JPG (180.33 KiB) Visto 10201 volte

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DSC04030.JPG (189.33 KiB) Visto 10201 volte


Le foto sono così così, ma si vede la lucentezza del metallo, vero ?

L'alto voltaggio credo sia dovuto ad una sovratensione di scarica dell'idrogeno sul piombo spugnoso, che è cosa buona. Soll'altro elettrodo spero si stia sviluppando ossigeno dallacqua, che andrebbe a ripristinare l'acido usato per attaccare l'ossido di piombo all'inizio, e così il cerchio si chiuderebbe
Osmotico dicevi della puzza di aceto, io con così poca corrente non ne ho sentita, e poi pochi minuti, comunque abbiamo fatto due cose un po diverse, vedremo

Prossimi step
1> Andare a comprare un altro barattolo di frutta sciroppata
2> mangiarsela
3> col barattolo ricavato costruire una cella un po più stabile
4> travasare la soluzione acetica senza depositi nel nuovo barattolo
5> fare elettrolisi, controllare corrente applicata
6> pressare il prodotto tenendolo nel barattolo
7> pesare
8> avendone ricavato una certa quantità, provare a fonderlo
9> pesare il prodotto e calcolare la resa
10> rimettere l'acido nel primo barattolo e rifare tutto dopo una settimana per vedere se c'è ancora l'acido acetico

Sulla fusione in particolare mi servirebbero dei suggerimenti, quel pentolino mi sembra un po grande e il piombo caldo mi sa che si ossida facilmente a caldo, no ? Cerco un coperchio ? Se mi dite, io lo faccio ;)
Se avete anche idee per provare diversamente o altro, idem come sopra

Alla prossima puntata !
ciao

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 25 giu 2016, 14:41

Ottimo bravo Luppy!! :clapping:
Da quello che vedo sei partito da ossido di piombo PbO (giallo) nel fondo del barattolo, purtroppo però la deposizione che hai ottenuto è tropppo spugnosa (nero) quindi quando poi vai a fonderlo si combina rapidamente con l'ossigeno dell'atmosfera e quello che ottieni è ancora ossido di piombo PbO (giallo).
Però nella seconda prova mi pare di vedere del piombo metallico perchè lucido, o forse è un riflesso della foto ? Comumque se tu rallenti la deposizione, diminuendo il voltaggio, dovresti vere la prevalenza di piombo metallico al piombo spugnoso.
Interessante poi quello che dici sull'aceto che a te non ha evaporato, mi viene in mente che io ho messo dentro gli ossidi così come li ho recuperati dalla batteria quindi intrisi di acido solforico e in parte costituiti da solfato di piombo e forse potrebbero aver fatto reazione con l'aceto ... :unsure:

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da luppy » 25 giu 2016, 17:17

nono aspetta
Io sono partito dalle piastre sgretolate, e l'ossido era marrone
Poi ho messo questo marrone nell'aceto, e l'ho lasciato nel barattolo (chiuso) una settimana, ed è diventato giallino
Tra l'altro, già che ci penso, era chiuso solo per evitare che si versi, non so se questo ha influito in qualche modo
Poi ho fatto l'elettrolisi usando due elettrodi di grafite
Nel processo di elettrolisi hanno partecipato quindi solo le cose che erano in soluzione, tra cui certamente dell'acetato di piombo, non far caso a quello che c'è nel fondo del barattolo

La differenza col tuo esperimento, se non ho capito male, è che tu hai usato gli ossidi come elettrodo, mentre io ho usato solo grafite, che quindi teoricamente non partecipa, ed il piombo che è stato dissolto dall'aceto
Tu hai fatto ossidoriduzione circa come avviene all'interno della batteria, però in ambiente di acido acetico, mentre io ho cercato di fare l'elettrolisi del solo acetato di piombo, anche se comunque impurezze di solfati ci sono di sicuro

Poi, prima cosa ti ringrazio per avermi detto che il monossido è giallo, ecco cosa ho nel pentolino !
Seconda cosa, di nuovo ti ringrazio perchè dal tuo esperimento, dove dicevi che se il piombo spugnoso lo lasci all'aria si ossida in fretta, ho capito che dovevo lasciarlo bagnato, e questa è stata utilissima

Nelle ultime foto infatti ho staccato il piombo spugnoso (come quello che avevo messo nel pentolino precedentemente), ma invece di cuocerlo l'ho lasciato bagnato e l'ho solo schiacciato, con gli stuzzicadenti, ottenendo quella cosa lucente

Quindi, nelle nostre due sperimentazioni forse vanno unite le due tecniche, ovvero la mia di far prima sciogliere gli ossidi, e la tua di pressarli bagnati ! :)

Tutto da provare, però sembra che questo mix funzioni

Settimana prossima cerco di fare una prova industriale, la cella deve essere riempita solo di soluzione acetica perchè di quel piombo spugnoso se ne forma tanto proprio perchè è spugnoso, e dopo un po si stacca dall'elettrodo e va a fondo, e se c'è altra roba sul fondo poi si mischia. Se faccio una cella col solo acido allora lo lascio staccare, poi con un pressino (che devo ancora pensare come fare) lo presso nella cella stessa, lasciandolo sempre quindi bagnato e sott'acqua. E dovrei ottenere quella cosa lucente delle ultime foto
Fatto questo però lo devo fondere, e qui non ho ancora capito come fare, oltretutto prima si deve asciugare

Certo è che in un minuto o due ho fatto meno di un grammo, ma la corrente era davvero poca, 1,25w circa istantanei, per cui si tornerebbe ai primi post, e quindi potrebbe convenire davvero, pericolosità a parte

SE... l'acido non si consuma però ... vedremo, altrimenti invece di comprare il piombo compri l'aceto, e quindi non si risparmia granchè, resterebbe solo la (non poca) soddisfazione di aver riciclato gli ossidi ;)
Oppure ... invece dell'aceto va comprato proprio l'acido acetico, allora i calcoli cambiano

spero comunque di avere aggiunto per ora chiarimenti sufficenti per far capire cosa ho combinato, se ho trascurato qualcosa dimmelo pure :)

ciao !

@edit: chissà a pressare il piombo spugnoso così ottenuto con la pressa che hai fatto tu... mi sa che faremmo i lingotti direttamente !! Finiremo sul giornale per nuova tecnica di riciclo, mi sa ;)

riciao !

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 25 giu 2016, 18:20

Si forse ho capito :
l'elettrodo negativo puo essere anche di piombo dato che si accresce con il piombo depositato , mentre per il positivo è meglio la grafite , altrimenti partecipa alle reazioni chimiche e se c'è del solfato di piombo chissa cosa succede all'aceto.
Per quanto riguarda i colori :
Giallo è il monossido PbO
Nero è il biossido PbO2
Rosso è il minio Pb2O3 - che poi è una miscela al 50% fra PbO e PbO2
infatti a seconda di come ci si distanzia dal 50% si hanno tutte le tonalità : arancione se maggioir parte è monossido , marrone se invece la maggior parte è biossido.
nella batterie esauste gli ossidi si ritrovano in genere tutti neri perchè sul positivo si libera ossigeno che ben presto trasforma tutto il monossido in biossido di piombo .
Quindi un'altra cosa interessante del tuo esperimento è che lasciando degli ossidi con prevalenza di biossido (colore marrone) dopo qualche giorno si ha la trasformazione spontanea in monossido (colore giallo).
Però , siccome niente si crea e niente si distrugge , mi viene in mente che l'ossigeno che parte dal biossido di piombo se lo deve prendere l'aceto che necessariamente si andrà ad ossidare .

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da luppy » 25 giu 2016, 19:40

io non vorrei scrivere delle atrocità , se lo faccio chiedo scusa, e tanto prima o poi passa Lupo Solitario e mi tira le orecchie ma soffrirò in silenzio ;)

Per quello che c'è nelle batterie esauste non lo so, ne ho una che mi da problemi da 150 A e una cella è andata, in effetti vedo grigio bianco, ma lascio ad altri, non ho alcuna esperienza

Per il fatto dell'elettrodo negativo sono d'accordo, io sto usando la grafite per avere meno variabili ma credo proprio tu abbia ragione ;)

Per il fatto dell'elettrodo positivo, l'esperimento che hai fatto è diverso, ed è più simile a quello che succede nella normale batteria, essendoci anche l'aceto non ho pensato bene cosa possa capitare, ci sono un po troppe variabili, dovrei ragionarci

Per quello che ho fatto, se Alzaimer non ha fatto troppa strada in me, la reazione è questa, e vale sempre:
Ossido + acido = sale + acqua
Quindi ossido di piombo + acido acetico = acetato di piombo + acqua

Lo scopo era sciogliere l'ossido di piombo, ed in questo modo formi uno dei pochi sali di piombo solubili. Tra l'altro poi dovremo andare a vedere quanto se ne scioglie in funzione di quanto acido metti, quindi vedere il prodotto di solubilità, ma per ora stiamo un po giocando, e lasciamo perdere l'aspetto delle rese che le vediamo in seguito, se tutto funziona. Comunque era per questo che parlavo di acido acetico vero comprato, perchè nell'aceto ce ne è al massimo il 5% e poi ci sono altre cose che non c'entrano e magari danno fastidio, anche se non credo

Il fatto che io abbia ottenuto colore giallo potrebbe anche essere dovuto al fatto che l'acido acetico dell'aceto di vino che ho usato sia "finito" per cui la reazione alla fine si è fermata a metà. Lo scopriremo ! Quando parlavo del barattolo chiuso certamente pensavo all'ossigeno dell'aria, ma non so se e quanto possa influire, ma anche qui, non credo

Tornando alle reazioni chimiche di ossidoriduzione

il piombo trasformandosi da ossido a sale acetato di piombo è una reazione acido base tra ossido e acido acetico, ma non c'è ossidoriduzione.
Si ottiene acetato di piombo e acqua

Ora giustamente dici che marrone è una miscela di ossido e biossido di piombo. A questo punto potrebbe darsi che l'acido acetico sciolga preferenzialmente il biossido, e quindi il monossido resti "indietro" da cui il colore giallo del residuo

Dal libro di Salomone, se non ricordo male, leggevo che li scioglie entrambi, quindi potrebbe essere che nel mio barattolo sia finito l'acido... devo cercare in cantina, ho certamente cartine per misurare il ph, le avevo impacchettate per bene, ma sono passati quasi venti anni... poi ci guardo

Invece la ossidoriduzione avviene quando dal piombo Pb2+ o P4+ cerchi di farlo diventare Pb
A questo punto il Pb(supponiamo 2+) acquista due elettroni (che sono negativii, e dobbiamo mandarlo a zero essendo lui 2 positivi) e si trasforma in Pb metallo mentre qualcosa deve perderli. La mia speranza è che nella cella sia l'acqua a reagire all'altro elettrodo, dove l'ossigeno dell'acqua che è O2- perda i due elettroni e si trasformi in ossigeno gas, lasciando quindi in giro i due ioni idrogeno H+ che quindi ripristinerebbero l'acidità della soluzione

Ragazzi davvero mi sembra di parlare di cose dell'altro mondo, sono andato a memoria, se ho detto castronerie liberi di darmi un martello in testa, e mi spiace davvero avere perso dimestichezza con cose che erano il mio pane quotidiano
Colpa del mondo come è oggi, la legge dei soldi, che governa tutto e ci fa fare una vita diversa da quella che vorremmo fare...
Vabbè, lasciamo perdere quest'ultimo pensiero, fate finta di niente

Lupo solitario se passi di qua... sei il benvenuto ;) grazie ;)

ciao

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da luppy » 29 giu 2016, 13:01

Mi sa che nell'ultimo post un po di cavolate le ho scritte...
Stavo facendo delle riflessioni, cercando anche in internet, ma non si trova un granchè
All'inizio nel barattolo il piombo era marrone, e come dici Osmotico "Rosso è il minio Pb2O3 - che poi è una miscela al 50% fra PbO e PbO2"
Quello che si scioglie con l'acido acetico però è il monossido PbO, almeno a quanto ho letto
Il biossido è un ossidante (come ad esempio la candeggina) e facendo il suo lavoro da ossidante dovrebbe ossidare qualcosa, e lui ridursi almeno a monossido
Osmotico dicevi "l'aceto che necessariamente si andrà ad ossidare"
E questo magari è possibile, però non riesco a trovare niente che parli di questa reazione
La soluzione di aceto era gialla all'inizio ma dopo una settimana è quasi incolore, si vede anche delle foto
Non sarà che il biossido ha ossidato qualcosa presente nell'aceto, non essendo infatti acido acetico puro ?
Oppure se come dici tu ha ossidato l'aceto... è un bel problema, e non so come fare a capire, tranne forse provando a riusarlo varie volte su altro ossido, per vedere se continua a scioglierne
Se non ho sbagliato i conti con un litro di aceto al si dovrebbero sciogliere circa 90 grammi di ossido, potrei pesare 45 grammi di ossido e partire con mezzo litro fresco e vedere se si scioglie tutto, poi gli elettrodi e poi metto altri 45 grammi...
Che faccio ? Lo faccio ?

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 29 giu 2016, 21:06

Bè Luppy sai l'acido acetico CH3COOH è una molecola organica e come tutte le molecole organiche sono prevaletemente costituite da 3 elementi carbonio, idrogeno e ossigeno , non è quindi difficile immaginare come sia possibile l'ossidazione di tali molecole e a quali prodotti finali si giunga, cioè acqua e anidride carbonica.
Per il resto certo fai bene, perchè no, continua le sperimentazioni, tutto va nel bagaglio delle esperienze da condividere !
:) o041

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da luppy » 29 giu 2016, 22:59

OSMOTICO ha scritto: e a quali prodotti finali si giunga, cioè acqua e anidride carbonica....

Sono completamente d'accordo ! Osmotico, sei molto in gamba, come anche tanti altri qui, avete un bel gruppo in questo forum :)

Ma pensavo, se si decompone l'acetico , allora perchè non fa le bolle di co2 ? Io ho messo le cose nel barattolo ed era chiuso, e quando l'ho aperto non c'era pressione/depressione, se c'era era poca perchè l'ho aperto piano piano, proprio per vedere

Poco fa leggevo che se scaldi il PbO2 lo trasformi in PbO, comunque è un passaggio (ed energia) in più, poi però lo dei proteggere perchè si carbonata col co2 dell'aria, almeno mi pare di avere capito questo

Comunque, oggi pomeriggio facevo un ragionamento (che è quello che mi ha portato a chiedere se proseguire con le prove o no..)
Il ragionamento era sulla durata del processo
Usando aceto di vino il trattamento sarebbe su 50 grammi alla volta, mezzo litro di aceto al 5% di acido, sempre se non ho sbagliato i calcoli. Oppure bisognerebbe comprare proprio l'acido acetico, avevo messo un link, costa un sacco

Sono davvero molto perplesso, a parte avere capito che sia teoricamente fattibile (mi pare, che ne pensi ?) e a parte che ancora non ho potuto calcolare una resa fondendo il prodotto, a parte avere capito che effettivamente con pochi ampere si forma tanto materiale per cui la teoria dei tre grammi per ampere potrebbe (forse) essere valida, ma come tempi mi pare che non ci siamo

Ho in cantina sei batterie decisamente rotte da 16/18 ampere, non ricordo esattamente, comunque pesanti, pensavo di trattarle per recuperare il piombo in questo modo ma mi sa che ci metterei un anno

Mi pare che il problema non sia tanto sulla corrente da usare ma sul tempo di trattamento, a parte la pericolosità di quello che si maneggia

Che ne pensi ?
Fattibilità teorica a parte mi sa che il tuo esperimento in corso con le pastiglie pressate sia molto più promettente in termini di risultati e produttività, oppure l'uso già collaudato delle batterie a secchio di Hall9000, che fino ad oggi mi pare ancora la soluzione migliore
Oppure per ottenere piombo metallo il metodo con la fornace come fa Ferrobattuto, se non si hanno vicini di casa che non vogliono essere affumicati ;) Però li si va di legna e in un colpo fai tutto :rolleyes:

Comunque dimmi tu cosa fare e io lo faccio, se può servire come sperimentazione, anche se per ora farei una pausa di riflessione, e ragionare un po sulle cose per vedere se salta fuori un'idea migliorativa sul processo

ci sentiamo, a presto, buona serata

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 30 giu 2016, 0:43

Certo ti capisco, anch'io di pause di riflessione ne ho fatte e parecchie, ma ho anche imparato che tutte le sperimentazioni sono utili, che non si deve dare nulla per scontato, e che spesso ti possono portare a scoprire delle cose inaspettate anche lontano dall'obbiettivo che ti eri proposto inizialmente.
Comumque sia per tutte queste sperimentazioni quello che devi fare io non te lo posso dire, spetta a te, alla tua fantasia e alla tua voglia di fare, poi ci confrontiamo qui le condividiamo e le commentiamo assieme, sperimentare vuol dire esplorare territori sconosciuti anche nel caso si ripetano esperienze codificate c'è sempre qualche aspetto poco noto che può essere messo in evidenza e portare a grandi sviluppi.
Al contrario ti potrei consigliare di provare a costruire la tua prima batteria, perchè ormai qui trovi ben spiegati e con tutte le evoluzioni almeno 5 sistemi differenti, tutti con aspetti positivi e negativi sviscerati nei minimi particolari :
- le Plantè
- le cilindriche, di Hall
- le mie cilindriche a tubi concentrici
- le batterie con positivo ricostruito, di Giuseppe
- le "cilindriche" ... quadrate, di Ferro
Insomma ce n'è di scelta ...
- Un'altra possibilità puo essere se prendi tutte le placche positive, che in genere le si ritrovano intatte anche in batterie molto vecchie e provare a costruire delle nuove batterie facendo come l'omino del Nepal ...
- Come ultima possibilità che mi viene alla mente, forse anche piu semplice come realizzazione di tutte le altre, puoi provare a fare la mia cella elettrochimica che è a tutti gli effetti una cella di batteria al piombo da 2V.

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 30 giu 2016, 9:41

Sai Luppy a cosa stavo pensando stamani mattina quando mi sono svegliato ?
che si è vero che col calore il biossido di piombo si trasforma in monossido, ma tu l'hai provato a fare ? ... io si e sai a che temperatura ? dobbiamo salire sopra i 500°C, mentre per poi trasformare il monossido in piombo metallico le temperatura deve essere superiore ai 900°C, normalmente 1.200°C che è la temperatura dell'altoforno per la ghisa, tu invece hai ottenuto il primo step ( la trasformazione a monossido ) semplicemente lasciando agire l'aceto , magari troviamo qualcosa con potere ancora piu riducente , senza andare a scomodare l'idrogeno, che semplicemente attraverso una reazione chimica trasforma l'ossido di piombo in piombo metallico.

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 1 lug 2016, 12:08

Dopo 2 settimane circa stamani ho fonduto 1 kg di compresse e ne ho ricavato 500 g di piombo metallico !!!
Durante la fusione ho avuto come l'impressione che quasi tutte le compresse fossero trasformate in piombo metallico ma poi, sicuramente perchè avevano una consistenza friabile come polvere, la metà circa si è ritrasformato in ossido durante la fusione.
Comumque a me basta per essere contento e affermare la validità di questo procedimento !!!
FINE

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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da Ferrobattuto » 1 lug 2016, 13:06

Bhè, se per il tuo sistema ti stà bene così, meglio per te, ma col carbone, anche se fatto in modo empirico, si ottengono percentuali sicuramente molto superiori..... In meno tempo e senza dispendio di elettricità.
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Re: Ossidurizione su cella elettrochimica

Messaggio da OSMOTICO » 1 lug 2016, 14:03

OK sono daccordo con te che il sistema col carbone è più rapido e non si consuma elettricità , ma si consuma il carbone però.
Mentre non sono daccordo con te per quanto riguarda la resa perchè nel mio caso il 50% circa di ossido che si riforma nel crogiolo lo riciclo nelle compresse successive, ma nel caso dell'ossido-riduzione col carbone quello che non si trasforma in piombo metallico lo ritrovi nelle ceneri e quindi ormai irrecuperabile.

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