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da thermo_mill » 30 giu 2016, 11:41
Ciao, ok quindi tengo il cuscinetto montato. Se si rompe lo cambio. Piu che altro se mi si rompe una volta che la trafila é gia cementata, la sede del cuscinetto é standard e quindi basta solo sostituirlo con ralla?
La stima del carico l ho fatta molto a spanne, troppe pippe mentali per arrivare ad un valore abbastanza realistico. Per trovare lo sforzo assiale che supportano i cuscinetti si dovrebbero posizionare degli estensimetri o altra diavoleria sull albero motore in trazione, questi misurano quanto si allunga l albero quando lavora, l allungamento é proporzionale allo sforzo indotto e quindi si trova la forza di compressione, cmq la dilatazione misurata agli estensimetri sarebbe in eccesso perche parte sarebbe dovuta alla dilatazione termica.
Per il carico radiale assorbito dai cuscinetti, questo é dovuto alla non simmetria del lavoro che fanno i rulli, questi scaricano forze asimmetriche sui alberi porta rulli. L albero porta rulli fa da leva sull albero motore creando su quest ultimo un momento flettente che viene assorbito dal cuscinetto a rulli come carico radiale. Se il carico sull albero porta rulli fosse perfettamete simmetrico su entrambi la sovrapposizione dei momenti flettenti si annullerebbe a vicenda senza sottoporre il cuscinetto ad alcun carico radiale. Cosi su due piedi si potrebbe quindi dire che in generale i carichi radiali son bassi.
Il carico limite che va visto nel cuscinetto é quello a fatica, perche il carico a cui é sottoposto é ciclico, o cmq di sicuro non é statico! Per capire la vita utile che ha il cuscinetto la skf sul sito mette a disposizione un software dove in base al modello montato, sforzo a cui é sottoposto, condizioni di lavoro (temperatura, lubrificazione, livello di sporco). La rottura a fatica dei cuscinetti é dovuta al contatto hertziano, in pratica sulla pista di rotolamento gli sforzi di mutua compressione elemento volvente-pista crea a pochi nm sotto lo spessore di questi sforzi tangenziali che inducono al movimento delle dislocazioni del reticolo cristallino con la conseguente nascita di cricche (le cricche da fatica), in genere questa roba nasce prima sulla pista esterna del cuscinetto ...
Cmq (sempre in teoria) una volta convalidato il modello degli sforzi con prove sperimentali (cm quella degli estensimetri detta prima) si puo arrivare all analisi fem (finite element method) in cui il modello della macchinetta viene colorato con gradazione proporzionale allo sforzo a cui é sottoposto, fatto su pc .
Vista la complessita... la roba migliore da fare é savradimensionare e stare a favore di sicurezza. I componenti sottoposti a fatica pero anche se sovradimensionati e quindi sottoposti a sforzi bassi possono comunque rompersi. Piccoli accorgimenti che aumentano la resistenza a fatica sono la finitura superficiale e limitare effetti d intaglio. Mi é arrivato il voltmetro entro meta luglio dovrei montarlo.
Ah la scelta dei rulli conici viene cmq anche da qualche macchina gia vista, mi ricordo su google una pellettatrice a cardano blu rulli fermi trafila rotante che montava due rulli conici contrapposti...