E' stato quasi un colpo di fortuna
, così avrai più tempo per non sbagliare!
Bada che con l'accumulo che sceglierai sarà come in un matrimonio: dovrai conviverci per qualche anno, accettandone pregi e difetti e dedicandogli tutte le cure necessarie affinchè non ti lasci
.
Riguardo la tipologia Piombo/acido ti riporto la mia personale esperienza come esempio.
Io possiedo un banco a piastre tubolari da carrello elevatore, acquistato d'occasione nel 2016, che fortunatamente ha sempre funzionato bene. E' composto da 24 elementi da 2V 500Ah nominali in C5, può sopportare una corrente di scarica continuativa di 50A e picchi brevi fino alla massima che il mio inverter può assorbire, ossia 100A.
E fino a qui tutto bello.
Ma esistono anche i contro e purtroppo la lista è più lunga, infatti, anche se teoricamente 500 Ah x 48 V sarebbero 24 kWh, sapendo di non poterlo scaricare oltre il 50%, in realtà sono 12 che, volendo anche tenere conto che il miglior compromesso tra profondità di scarica e durata si ottiene intorno al 30%, di fatto si riducono a meno di 8.
Inoltre si beve oltre 35 litri di acqua distillata l'anno, da rabboccare mensilmente in estate e ogni 40-50 giorni in inverno, tempo oltre il quale si rischia che l'elettrolita scenda fino a far affiorare le piastre con relativa ossidazione delle stesse e accelerazione del degrado.
La verifica del livello, a causa dell'involucro nero di questo tipo di elementi, è tutt'altro che agevole, così come la misura del consumo d'acqua delle singole celle; se gli involucri fossero stati trasparenti per il monitoraggio sarebbe bastato il colpo d'occhio.
C'è poi da tenere conto che, se ad una fase si scarica, più o meno profonda che sia, non segue a stretto giro una fase di carica completa (vale a dire: raggiungimento della tensione di bulk, mantenimento della stessa finchè la corrente si abbassa sotto una soglia predefinita e passaggio alla tensione di mantenimento), il normale processo di solfatazione tipico di questa redox tende ad assumere una connotazione sempre meno reversibile fino a bloccare completamente la reazione; per questo è fondamentale evitare che il banco possa stazionare senza aver completato il ciclo di carica per più di qualche giorno.
Non bastasse quanto già elencato, si aggiunge il fatto che l'efficienza non é proprio entusiasmante e mi restituisce al max il 75% di ogni prezioso kWh accumulato.
Poi, non essendomi onestamente sentito particolarmente limitato da questo, glisso sul fatto che l'emissione della miscela di gas combustibile e potenzialmente esplosiva dovrebbe porre vincoli stringenti anche per la scelta del locale in cui collocarlo.
Penso che per ora possa bastarti
Curiosita: hai poi preso un inverter Zucchetti?