funerale inverter

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Re: funerale inverter

Messaggio da Ferrobattuto » 29 giu 2015, 21:39

Le "bestie nere" per gli inverter sono tutti quei carichi che producono forti sfasamenti in corrente alternata, o che presentano carichi fortemente impulsivi.
Le saldatrici, specialmente quelle di vecchia concezione, con dentro un grosso trasformatore. Quel trasformatore ha il nucleo di lamelle previsto per andare in saturazione magnetica durante il funzionamento, per cui produce grossi sfasamenti di corrente e "strani" picchi di tensione durante il funzionamento. La cosa invece non succede con le moderne saldatrici elettroniche (quelle ad "inverter"....), anche se l'innesco dell'elettrodo produce comunque picchi di assorbimento sul lato 230V. Altri carichi balordi sono i frigoriferi, perché se anche durante la marcia consumano tra i 100 e i 150W, nel momento della partenza del motore il picco di assorbimento è quasi 10 volte più grande. Ma naturalmente se l'inverter è sovradimensionato non dovrebbe (il condizionale è d'obbligo....) risentirne. Altri carichi sbilanciati sono i phon, tanto cari alle nostre signore, perché per ottenere la "metà potenza" usano un diodo commutato dal solito interruttore, che lascia circolare la corrente alternata solo in una semionda, per cui l'inverter si trova completamente sbilanciato, metà inverter funziona l'altra metà no, ma a secondo di come è gestito il circuito può andare a farsi friggere. Se contemporaneamente al phon vci sono altri carichi (bilanciati) connessi e se l'inverter ha una potenza esuberante, normalmente se la scampa. Altro carico schifoso è il microonde, anche quello ha il carico quasi tutto su una sola semionda, in quanto la valvola magnetron interna funziona come un grosso diodo e assorbe la corrente su una sola semionda. Nel suo caso anche il trasformatore di alimentazione interna funziona in saturazione magnetica, coi soliti problemi....
Anche i motori ad induzione monofasi (quelli col condensatore) producono sfasamenti non indifferenti e picchi di assorbimento allo spunto di partenza, che possono danneggiare un inverter non ben dimensionato.
Le "vecchie" luci al neon, quelle coi tubi e lo "starter" tanto per intenderci, NON debbono essere usate sotto inverter, nel loro caso lo sfasamento prodotto dal "reattore" interno è superiore al 55%, se si tratta di una sola lampada di bassa potenza (18-20W) usata insieme ad altri carichi su un inverter molto sovradimensionato, come detto sopra può darsi che se la cavi, in altri casi..... Vedremo "levarsi un fil di fumo", come nella nota opera lirica....

Tornando ai cavi: tu hai circa 1700Ah di accumulo, un inverter da 3000W continui, che se usato a piena potenza o comunque a livelli percentualmente elevati, può arrivare ad assorbire anche 300A. Con un cavo da 25mm² lungo 1m (50cm positivo e 50cm negativo) hai una caduta di tensione di 0,2V, e una dissipazione di potenza in calore sui cavi di 60W. E questa è la prospettiva migliore. Cavi più grossi sarebbero augurabili, e cavi più sottili assolutamente sconsigliabili. Se poi la lunghezza del cavo tra batterie ed inverter è ancora maggiore, ti occorrerebbero cavi ancora più grossi. Altra precauzione (per le batterie, questa volta) è quella di "simmetrizzare" sia la lunghezza che la sezione dei cavi di collegamento tra le batterie e verso l'inverter. Se parti direttamente da ogni batteria verso l'inverter i cavi debbono essere tutti della stessa lunghezza, se invece hai connesse tutte le batterie in parallelo e poi verso l'inverter, i cavi di connessione tra di loro debbono essere molto grossi, poi dovresti prelevare ad esempio il positivo dalla prima da un lato e il negativo dall'ultima dall'altro lato.

Se di tutto questo eri già a conoscenza, allora scusami, ma molto spesso succedono guasti per aver trascurato particolari apparentemente futili.

Tutto ciò non è necessario se invece si usano tensioni "adeguate" alle potenze necessarie. Io al tuo posto con la necessità di un inverter da 3Kw, starei già ad almeno 48V..... Le dispersioni (spreco) di potenza in calore sono proporzionali al quadrato della corrente che scorre nel circuito. Per cui raddoppiando la tensione e dimezzando così la corrente, le dispersioni (e lo "stress" nelle apparecchiature) si riducono ad un quarto, quadruplicando la tensione si riducono ad un sedicesimo, e così via.

Se ti riesce di fare come ha detto Dolomitico, ossia suddividere il parco fotovoltaico in più sezioni di uguale potenza e tensione, puoi pensare di salire in tensione mettendo i banchi da 12V in serie.

P.S.
Non ho capito bene quanti pannelli hai e come sono fatti..... Magari uno schemino, o un paio di foto (fatte anche col cellulare....) chiarirebbero molto.
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Re: funerale inverter

Messaggio da spaccabyte » 30 giu 2015, 5:55

Preferisco rimanere sui 12v con grossi cavi di alimentazione per alimentare anche tutti gli apparecchi che funzionano a 12v che ormai ho sparso un po dappertutto per non passare da un inverter, comunque le batterie sono tutte collegate a due grosse barre di alluminio con cavi di 20 cm. Da 16 mm e le barre stesse ognuna all'inverter con 4 cavi da 16mm. Considera che le tante batterie non mi servono tanto per una maggior potenza istantanea ma più che altro per una buona autonomia, infatti generalmente non arrivo ad assorbimenti maggiori di 1500w.
ho poi deciso di prendere un inverter ups da 8000w nominali 32000 di picco in modo da farlo lavorare al massimo ad un quinto della sua potenza massima cioè circa 1500w. Unico neo non ha la priorità batterie quindi dovrò trovare o costruire un accrocchio che quando l'inverter non genera più passi alla rete nazionale, mi ha detto un mio amico elettricista che esistono per passare da rete nazionale a generatori in caso di Black out, qualcuno sa come si chiamano ed eventualmente dove acquistarli oppure una schema elettrico per autocostruirselo?

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Re: funerale inverter

Messaggio da Ferrobattuto » 30 giu 2015, 13:11

No, mi spiace, ma non so dove acquistarli o come si chiamano, probabilmente ti risponderanno gli altri. Per autocostruirlo puoi cercare sulle riviste di elettronica un "Automatismo per caricabatterie". È un circuito che commuta un relè a due scambi su due livelli differenti di tensione, in genere regolabili a piacere. Con un congegno così quando la tensione alle batterie scende al di sotto di un valore prefissato scatta il relè, che stacca le batterie e passa su rete, e magari accende anche un caricabatterie ausiliario.....

Ma un po' di foto del tuo impianto e di come l'hai fatto ce le fai vedere?
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Re: funerale inverter

Messaggio da spaccabyte » 30 giu 2015, 19:06

Appena ho un po di tempo faccio le foto, comunque qualcosa avevi già visto, ti ricordi il sottomarino con sezionatori?
L'inverter che ho preso ha anche la funzione ups quindi volendo se scende sotto una certa soglia con il relè dovrebbe bypassare la rete Enel e caricare anche le batterie così non si rovinano.....

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Re: funerale inverter

Messaggio da Marko » 1 lug 2015, 17:00

Ho avuto un powerjack come inverter, mi è durato tre mesi. Un 3kw, ma con carichi reattivi, impazziva, poi si è fuso. Però parlo di 4 anni fa circa, magari avranno migliorato la qualità (dubito). http://ludens.cl/Electron/chinverter/chinverter.html
Andrei su un made in taiwan, costruiscono meglio e sarebbero + affidabili.
spaccabyte, perchè non tenti di riparare il tuo? Ci sono le schede di ricambio su ebay e non solo li.

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Re: funerale inverter

Messaggio da spaccabyte » 2 lug 2015, 10:28

Marko ha scritto:Ho avuto un powerjack come inverter, mi è durato tre mesi. Un 3kw, ma con carichi reattivi, impazziva, poi si è fuso. Però parlo di 4 anni fa circa, magari avranno migliorato la qualità (dubito). http://ludens.cl/Electron/chinverter/chinverter.html
Andrei su un made in taiwan, costruiscono meglio e sarebbero + affidabili.
spaccabyte, perchè non tenti di riparare il tuo? Ci sono le schede di ricambio su ebay e non solo li.

Il nuovo modello è un toroidale e a detta del costruttore il trasformatore e made in Taiwan e i mosfet made in germany e poi è un 8000 con 32000 di picco quindi decisamente più potente di quello che a me serve.
Per la riparazione del mio è un problema perché ammesso che sia la scheda di pilotaggio per il mio modello non l'ho trovata....

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