eco-villaggio in quasi black out
Moderatori: Ferrobattuto, Dolomitico
Re: eco-villaggio in quasi black out
solo gli elementi sottoposi a desolfatazione segnano 1200 grammi litro, ma dagli ultimi esperimenti uno deve essere morto...
ovvero ricordandomi di un tuo post dove dicevi che l'elemento più vicino al positivo dell'inverter è quello che soffre di più, ho provato (visto che in nessun modo l'inverter si accendeva) a fare un ponte dove escludevo i primi 6 elementi e li rimpiazzavo con una batteria gel ermetica, 300 ampere 12 volt... l'inverter ha ripreso a funzionare...
risultato sicuro almeno un elemento è crepato...pace all'anima sua
2 sono le prossime domande...
anzi di più...
può essere stato il desolfatore a uccidere l'elemento (o gli elementi)?
ha senso cambiare quel solo elemento?
posso per il momento lasciare quella batteria a gel (usata e molto vecchia) e quindi sostanzialmente differente dalle altre... (anche se dice che ha un ciclo di fine carica di 14.9 volt)?
...ce la farò un giorno a far funzionare il tutto?
a domani..vi tengo informati...
ovvero ricordandomi di un tuo post dove dicevi che l'elemento più vicino al positivo dell'inverter è quello che soffre di più, ho provato (visto che in nessun modo l'inverter si accendeva) a fare un ponte dove escludevo i primi 6 elementi e li rimpiazzavo con una batteria gel ermetica, 300 ampere 12 volt... l'inverter ha ripreso a funzionare...
risultato sicuro almeno un elemento è crepato...pace all'anima sua
2 sono le prossime domande...
anzi di più...
può essere stato il desolfatore a uccidere l'elemento (o gli elementi)?
ha senso cambiare quel solo elemento?
posso per il momento lasciare quella batteria a gel (usata e molto vecchia) e quindi sostanzialmente differente dalle altre... (anche se dice che ha un ciclo di fine carica di 14.9 volt)?
...ce la farò un giorno a far funzionare il tutto?
a domani..vi tengo informati...
- maxlinux2000
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Re: eco-villaggio in quasi black out
si a volte la desolfatazione dà il colpo di grazia, ma si tratta di un vero colpo di grazia, erano mesi che il tuo impianto non funzionava bene e probabilmente ora hai trovato la causa: uno degli elementi stava per cedere.
Secondo me si che vale la pena cambiare un solo elemento, basta che sia uguale o per lo meno con le stesse caratteristiche.
Facendo un parallellismo con le batterie automobilistiche, tieni conto che quando si "rompono¨ in realtà si è rotto un solo elemento dei 6 che le compongono, quindi se fosse possibile cambiarne uno la batteria tornerebbe nuova.
Prova a leggere quello che dice Dolomitico nel tread "Come si ricaricano le batterie al piombo" (o qualche cosa del genere
)
nel manuale in pdf de 1929, si legge chiaramente come facevano a riparare le batterie con ossidi "riportati" (le nostre "moderne").
Quindi secondo me cambiare un solo elemento non è una idea pellegrina affatto. Il problema al massimo sarebbe che forse non è un solo elemento ad essere rovinato. Forse sarebbe il caso di costruire prima un Tester batterie da 2V. Non credo che esistano in commercio, ma l'autocostruzione non è difficile, e potrebbe essere utile a molti di noi nella versione a 12V.... aspettiamo Ferro e vediamo che ne dice.
Per il momento potresti invece di mettere quella povera batteria al gel/agm, ricollegare gli elementi originali escludendo con un ponte l'elemento guasto. In questo modo trovi quello guasto e l'inverter funziona lo stesso visto che una perdita di 2V non compromette il funzionamento.
Praticamente, con un tester cerca l'elemento guasto ed escludilo dalla serie. Ricolleghi l'inverter e vedrai che funziona come prima e per un po'di tempo non dovresti avere problemi, sempre che non ci sia un secondo elemento che sta per partire.
facci sapere
ciao
Secondo me si che vale la pena cambiare un solo elemento, basta che sia uguale o per lo meno con le stesse caratteristiche.
Facendo un parallellismo con le batterie automobilistiche, tieni conto che quando si "rompono¨ in realtà si è rotto un solo elemento dei 6 che le compongono, quindi se fosse possibile cambiarne uno la batteria tornerebbe nuova.
Prova a leggere quello che dice Dolomitico nel tread "Come si ricaricano le batterie al piombo" (o qualche cosa del genere

nel manuale in pdf de 1929, si legge chiaramente come facevano a riparare le batterie con ossidi "riportati" (le nostre "moderne").
Quindi secondo me cambiare un solo elemento non è una idea pellegrina affatto. Il problema al massimo sarebbe che forse non è un solo elemento ad essere rovinato. Forse sarebbe il caso di costruire prima un Tester batterie da 2V. Non credo che esistano in commercio, ma l'autocostruzione non è difficile, e potrebbe essere utile a molti di noi nella versione a 12V.... aspettiamo Ferro e vediamo che ne dice.
Per il momento potresti invece di mettere quella povera batteria al gel/agm, ricollegare gli elementi originali escludendo con un ponte l'elemento guasto. In questo modo trovi quello guasto e l'inverter funziona lo stesso visto che una perdita di 2V non compromette il funzionamento.
Praticamente, con un tester cerca l'elemento guasto ed escludilo dalla serie. Ricolleghi l'inverter e vedrai che funziona come prima e per un po'di tempo non dovresti avere problemi, sempre che non ci sia un secondo elemento che sta per partire.
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Re: eco-villaggio in quasi black out
il problema è che con il tester mi danno tutte la stessa tensione..meglio aspettare un paio di giorni che si autoscarichino e vedere cosa mi torna a dire l'amico tester...avevo pensato anch'io la stessa cosa ma escludendo la prima non ho ottenuto risultati positivi, così che prima di smontare gli altri 5 che sono un po difficili da raggiungere...poi oggi c'è di nuovo il sole...
- maxlinux2000
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Re: eco-villaggio in quasi black out
Barabba ha scritto:il problema è che con il tester mi danno tutte la stessa tensione..meglio aspettare un paio di giorni che si autoscarichino e vedere cosa mi torna a dire l'amico tester...avevo pensato anch'io la stessa cosa ma escludendo la prima non ho ottenuto risultati positivi, così che prima di smontare gli altri 5 che sono un po difficili da raggiungere...poi oggi c'è di nuovo il sole...
si, qui ti servirebbe un tester con carico come quelli degli elettrauti, ma da 2V... so se se esistono.
Ferro.... stavo pensando... ma le resistenze dei ferri da stiro contengono un filo di costantina avvolto dentro alcuni fogli di mica, giusto?
E se ne smontassimo una a el riavvolgessimo a seconda delle esigenze per fare uno di questi "Prova-batteria" da 2 o 12V?
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Re: eco-villaggio in quasi black out
Sono rientrato..... Stasera. Stanco, ma ci sono.
Però..... Io credo che non si tratti di un elemento in corto, bensì di un elemento interrotto. Come dice Offgrid, se un elemento va in corto è come se al posto suo ci fosse un pezzo di ferro, la corrente degli altri ci circola dentro, la tensione si abbassa di 2V e l'inverter non se ne accorge nemmeno, in quanto è come se il banco fosse un pochino più scarico. Con un elemento interrotto invece la corrente non circola. A vuoto misura 2V perché il tester consuma praticamente niente (infatti misura il voltaggio e non la corrente) e anche se c'è solo un pezzetto di piombo ammollo all'acido la tensione te la da ugualmente. Sotto sforzo invece quel pezzetto di piombo non lascia passare abbastanza corrente e la catena s'interrompe. Ci vorrebbe un tester col carico, come dice Offgrid. Una volta si usava un voltmetro a forcella come quello in figura, dentro aveva una resistenza di carico che scaricava tra i 50 e i 100A, a secondo della potenza, e ti dava la tensione dell'elemento sotto carico.
Prendi 2m di filo di ferro da viti da 2mm di diametro, lo arrotoli come una molla su un manico di scopa o qualsiasi altra cosa isolante che non si bruci, facendo in modo che le spire non si tocchino, poi lo colleghi tra un polo e l'altro di ogni elemento da provare, contemporaneamente ai puntali del tester. La prova deve durare pochi secondi per ogni elemento, in quanto così si scaricano circa una quarantina di A, e le stazionarie non lo digeriscono bene. Il filo tenterà di arroventarsi, ma non lo devi far scaldare troppo, e ti conviene farlo raffreddare un po' tra una prova e l'altra. In questo modo vedi la tensione sotto carico. Gli elementi "buoni" dovrebbero darti una tensione tra 1,75 e 2V, gli altri te la daranno di sicuro più bassa, e quello interrotto probabilmente zero, o poco più..... Se il filo che hai è un poco più spesso di 2mm ne arrotoli di più, diciamo 2,5m, e se invece è più fino ne arrotoli un po' meno, tipo 1,5m o giù di lì. Dovresto ottenere una resistenza intorno a 0,05 Ohm, che con 2V sono circa 40A.
Stò pensando: 8 batterie da 12V in serie danno 96V..... Anche se sono da 150Ah invece che da 200.... Anche se sono al gel invece che a liquido..... Basta che non scarichi più di 15A al massimo, ossia non ci carichi più di 1400-1500W (poco più di un cavallo e mezzo circa.....) al massimo. Non è che potresti sopperire temporaneamente in questo modo intanto che si testano bene le altre? La corrente alla cucina ce la potresti portare con un cavo?..... Spero di non aver detto cavolate.
Ancora: se l'elemento è interrotto (il che significa che è pesantemente corroso....) non è colpa del desolfatatore. Se fosse in corto.... Forse. Ma sempre se ci fossero una marea di fanghi sotto.

Però..... Io credo che non si tratti di un elemento in corto, bensì di un elemento interrotto. Come dice Offgrid, se un elemento va in corto è come se al posto suo ci fosse un pezzo di ferro, la corrente degli altri ci circola dentro, la tensione si abbassa di 2V e l'inverter non se ne accorge nemmeno, in quanto è come se il banco fosse un pochino più scarico. Con un elemento interrotto invece la corrente non circola. A vuoto misura 2V perché il tester consuma praticamente niente (infatti misura il voltaggio e non la corrente) e anche se c'è solo un pezzetto di piombo ammollo all'acido la tensione te la da ugualmente. Sotto sforzo invece quel pezzetto di piombo non lascia passare abbastanza corrente e la catena s'interrompe. Ci vorrebbe un tester col carico, come dice Offgrid. Una volta si usava un voltmetro a forcella come quello in figura, dentro aveva una resistenza di carico che scaricava tra i 50 e i 100A, a secondo della potenza, e ti dava la tensione dell'elemento sotto carico.
Prendi 2m di filo di ferro da viti da 2mm di diametro, lo arrotoli come una molla su un manico di scopa o qualsiasi altra cosa isolante che non si bruci, facendo in modo che le spire non si tocchino, poi lo colleghi tra un polo e l'altro di ogni elemento da provare, contemporaneamente ai puntali del tester. La prova deve durare pochi secondi per ogni elemento, in quanto così si scaricano circa una quarantina di A, e le stazionarie non lo digeriscono bene. Il filo tenterà di arroventarsi, ma non lo devi far scaldare troppo, e ti conviene farlo raffreddare un po' tra una prova e l'altra. In questo modo vedi la tensione sotto carico. Gli elementi "buoni" dovrebbero darti una tensione tra 1,75 e 2V, gli altri te la daranno di sicuro più bassa, e quello interrotto probabilmente zero, o poco più..... Se il filo che hai è un poco più spesso di 2mm ne arrotoli di più, diciamo 2,5m, e se invece è più fino ne arrotoli un po' meno, tipo 1,5m o giù di lì. Dovresto ottenere una resistenza intorno a 0,05 Ohm, che con 2V sono circa 40A.
Stò pensando: 8 batterie da 12V in serie danno 96V..... Anche se sono da 150Ah invece che da 200.... Anche se sono al gel invece che a liquido..... Basta che non scarichi più di 15A al massimo, ossia non ci carichi più di 1400-1500W (poco più di un cavallo e mezzo circa.....) al massimo. Non è che potresti sopperire temporaneamente in questo modo intanto che si testano bene le altre? La corrente alla cucina ce la potresti portare con un cavo?..... Spero di non aver detto cavolate.

Ancora: se l'elemento è interrotto (il che significa che è pesantemente corroso....) non è colpa del desolfatatore. Se fosse in corto.... Forse. Ma sempre se ci fossero una marea di fanghi sotto.
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Buone realizzazioni a tutti!
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Re: eco-villaggio in quasi black out
offgrid2 ha scritto:Ferro.... stavo pensando... ma le resistenze dei ferri da stiro contengono un filo di costantina avvolto dentro alcuni fogli di mica, giusto?
E se ne smontassimo una a el riavvolgessimo a seconda delle esigenze per fare uno di questi "Prova-batteria" da 2 o 12V?
L'altra sera ero stanco e anche un po' rinco..... di sonno, e mi sono dimenticato di risponderti quì.
Le resistenze dei ferri da stiro "erano" fatte con dei fogli di Mica su cui erano arrotolati dei fili o meglio ancora dei nastri di costantana, effettivamente si potevano recuperare sia i fili che i fogli di mica per altri usi. Altri tempi...... Infatti a quell'epoca i farri si riparavano. Ora invece le piastre di sotto, quelle che si passano sui panni, hanno delle scanalature in cui c'è un collante, a volte tipo cemento altre tipo silicone, in cui c'è affogato dentro il filo avvolto come una lunga molla. Una volta che si brucia o comunque si rovina e non scalda più, si "dovrebbe" poter sostituire la piastra intera. La realtà è che di solito su quella piastra è imperniato tutto il resto del ferro, e se si dovesse sostituire costerebbe più che acquistarlo nuovo..... Consumusmo, come al solito. Le fabbriche risparmiano e noi spendiamo di più, non si capisce il perché, visto che se risparmiano loro a noi dovrebbe costare meno.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: eco-villaggio in quasi black out
allora...le batterie sembrano davvero aver giovato parecchio dell'effetto desolfatore e della pulizia dei morsetti...
poi ho montato il generatore eolico (aprirò un post a part appena riesco a fargli delle foto) e anche quello aiuta..insomma riesco a lavorare parecchio senza scendere troppo nel livello di carica che poi la mattina dopo è già a livelli ottimali...
non ho ancora trovato l'elemento problematico perchè ho avuto 1000 cose da fare e ora mi concedo le ferie forzate della classica influenza invernale...vado in letargo un paio di giorni...
poi ho montato il generatore eolico (aprirò un post a part appena riesco a fargli delle foto) e anche quello aiuta..insomma riesco a lavorare parecchio senza scendere troppo nel livello di carica che poi la mattina dopo è già a livelli ottimali...
non ho ancora trovato l'elemento problematico perchè ho avuto 1000 cose da fare e ora mi concedo le ferie forzate della classica influenza invernale...vado in letargo un paio di giorni...
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Re: eco-villaggio in quasi black out
molto bene!!
sono contento dei tuoi risultati. Curati 


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Re: eco-villaggio in quasi black out
Ora, mi vestirò da palombaro, e sfiderò la bora e il freddo (-6 alle 10.48 di mattina) e andrò a trovare quell'elemento problematico...intanto ieri misuravo l'acidità di altri 2 pacchi sottoposti a desolfatazione e ottimi risultati...tutte le batterie risultano incrementate di almeno 50 grammi/litro...e l'eolico con questa bora tiene tutto costantemente in carica...bene bene
grazie a tutti dei consigli
grazie a tutti dei consigli
Re: eco-villaggio in quasi black out
trovata col sistema di Ferro, la batteria morta, ma, mentre rimettevo le altre a posto, vuoi per il freddo cane, vuoi per i guanti sporchi di vaselina, beh una batteria si è rovesciata e si è rotta....è una crepa longitudinale lunga 15 cm, dalla quale fouriesce l'acido (che ho prontamente travasato in una damigianetta di vetro)...
come la riparo? attack? silicone? gomma da masticare...poi ci rimetto dentro l'acido no?
come la riparo? attack? silicone? gomma da masticare...poi ci rimetto dentro l'acido no?
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Re: eco-villaggio in quasi black out
il silicone tiene senza problemi l'acido, ma anche la colla trasparente per i tubi in pvc.
Potresti fare una prova. porta la batteria (vuota) in casa o in un ambiente riscaldato e poi prova a metterci una goccia di colla trasparente in un angolo pulito da grassi (con alcool/acetone/nitro) e lasciala asciugare. Se il giorno dopo e ben attaccata e va via solo con lo scalpello, allora taglia fuori un pezzo di tubo in pvc e scaldalo in modo da farlo diventare piano. poi taglia fuori una pezza abbastanza grande da coprire la crepa della batteria e incolla lasciandola presata con un peso per 24 ore. Ticordati di pulire per bene la zona prima di incollare.
A quel punto riempi di nuovo la batteria con l'acido, e amettila a caricare con le altre.
Tienila d'occhio per un po'di tempo. Per sicurezza mettila dentro ad una vaschetta in plastica, in modo che se trafilasse l'acido, tu lo possa recuperare.
Potresti fare una prova. porta la batteria (vuota) in casa o in un ambiente riscaldato e poi prova a metterci una goccia di colla trasparente in un angolo pulito da grassi (con alcool/acetone/nitro) e lasciala asciugare. Se il giorno dopo e ben attaccata e va via solo con lo scalpello, allora taglia fuori un pezzo di tubo in pvc e scaldalo in modo da farlo diventare piano. poi taglia fuori una pezza abbastanza grande da coprire la crepa della batteria e incolla lasciandola presata con un peso per 24 ore. Ticordati di pulire per bene la zona prima di incollare.
A quel punto riempi di nuovo la batteria con l'acido, e amettila a caricare con le altre.
Tienila d'occhio per un po'di tempo. Per sicurezza mettila dentro ad una vaschetta in plastica, in modo che se trafilasse l'acido, tu lo possa recuperare.
Cogito, ergo NO SUV !!
Re: eco-villaggio in quasi black out
Ed ecco il riassunto conclusivo…
Devo dire che ora, il magico mondo degli accumulatori, mi è molto più chiaro, che in 2 mesi di “emergenza elettrica” mi sono girate in testa mille idee, ho chiesto mille consigli e credo di aver quasi “sfinito” non solo il pacco batterie in questione ma anche gli utenti del forum
Ricapitolando…
3 mesi fa mi ero finalmente reso conto che il pacco batterie di riciclo, che alimenta il mio piccolo laboratorio di falegnameria era sfinito (appunto)…cercando in rete ho pensato che queste batterie potessero essere solfatate, in quanto ne avevano i sintomi e erano state mesi e mesi sotto la pioggia e senza carica, prima che mi venissero regalate (48 elementi da 2 volt per 218 ampere)
Era il caso di comprare un desolfatore da 96 volt (non esiste…) o 2 da 48..alla fine ne ho presi 2 da 12 volt 250 ampere, pagati 50 euri, così li potrò sempre riutilizzare per batterie normali (tipo auto o quelle gel agm).
Ho pulito tutti i contatti e ho messo piattine di rame da 50mm/3 al posto di quelle di ferro da 100.
Intanto c’era anche il problema di ricaricare queste batterie nei 3 mesi invernali, quando l’impianto fotovoltaico non riesce a fare il suo lavoro al 100%...altrimenti si sarebbero risolfatate…Mi hanno suggerito di procurarmi un gruppo elettrogeno, ma l’idea di avere un attrezzo così rumoroso che funziona tutto il tempo, sia che usi un traforo da 100 watt sia che usi una pialla da 2hp…NO!!
Volevo ricaricare le batterie, così da non sprecare nemmeno un watt…
Ho chiesto a un paio di officine che realizzano caricabatteria per carrelli elevatori..hanno promesso di mandarmi un preventivo e dopo 3 mesi ancora l’aspetto…
Ma Ferro (grazie grazie grazie) aveva a casa un generatore di corrente americano (vedi topic alternatore 110 volt)…l’ha modificato ed ora, attaccato al trattore che brucia olio riciclato mi carica perfettamente le batterie con una corrente di 110 volt per 18 ampere (2 kilowatt!!!)…lo uso quando fuori è brutto tempo e non rinuncio a lavorare…
Intanto è arrivato anche il generatore eolico (250 watt nominali) che per 15 giorni ha fatto il suo bravo lavoro, caricando anche 5ampere (per 100 watt = 500 watt!!!) e lavorando tutta la notte..ma è arrivata la BORA più forte degli ultimi 100 anni e ha strappato la coda dell’aereo generatore che ha poi spappolato un elica (mi aspetta già in italia quella di ricambio…15 euri)…
Intanto i desolfatori, instancabili lavoravano…lavoravano giorno e notte, in nero e senza contributi…chiusi dentro un armadio quasi fossero cinesi….e ora dopo aver misurato gli ultimi 2 pacchi da 12 volt…
Gli elementi, prima della desolfatazione avevano una densità dell’acido di 1150-1180 grammi litro…ora sono tutti tra i 1210 e 1230….PERFETTO…
Un elemento è deceduto durante la desolfatazione (pace all’anima sua..che vada nel paradiso delle batterie esauste) ma gli altri 47 sopperiscono perfettamente alla sua mancanza…
Morale della favola…con un grosso regalo da parte di Ferro (60 kili di ferro tedesco…l’alternatore) con i 100 euri dei 2 desolfatori e 5 del densimetro, abbiamo salvato accumulatori per un valore di 3500 euro..che il fantasma del capitalismo avrebbe gettato nella “munnezza”
Grazie a tutti e non mi stancherò mai di dirlo…GRAZIE ERMETE
Devo dire che ora, il magico mondo degli accumulatori, mi è molto più chiaro, che in 2 mesi di “emergenza elettrica” mi sono girate in testa mille idee, ho chiesto mille consigli e credo di aver quasi “sfinito” non solo il pacco batterie in questione ma anche gli utenti del forum
Ricapitolando…
3 mesi fa mi ero finalmente reso conto che il pacco batterie di riciclo, che alimenta il mio piccolo laboratorio di falegnameria era sfinito (appunto)…cercando in rete ho pensato che queste batterie potessero essere solfatate, in quanto ne avevano i sintomi e erano state mesi e mesi sotto la pioggia e senza carica, prima che mi venissero regalate (48 elementi da 2 volt per 218 ampere)
Era il caso di comprare un desolfatore da 96 volt (non esiste…) o 2 da 48..alla fine ne ho presi 2 da 12 volt 250 ampere, pagati 50 euri, così li potrò sempre riutilizzare per batterie normali (tipo auto o quelle gel agm).
Ho pulito tutti i contatti e ho messo piattine di rame da 50mm/3 al posto di quelle di ferro da 100.
Intanto c’era anche il problema di ricaricare queste batterie nei 3 mesi invernali, quando l’impianto fotovoltaico non riesce a fare il suo lavoro al 100%...altrimenti si sarebbero risolfatate…Mi hanno suggerito di procurarmi un gruppo elettrogeno, ma l’idea di avere un attrezzo così rumoroso che funziona tutto il tempo, sia che usi un traforo da 100 watt sia che usi una pialla da 2hp…NO!!
Volevo ricaricare le batterie, così da non sprecare nemmeno un watt…
Ho chiesto a un paio di officine che realizzano caricabatteria per carrelli elevatori..hanno promesso di mandarmi un preventivo e dopo 3 mesi ancora l’aspetto…
Ma Ferro (grazie grazie grazie) aveva a casa un generatore di corrente americano (vedi topic alternatore 110 volt)…l’ha modificato ed ora, attaccato al trattore che brucia olio riciclato mi carica perfettamente le batterie con una corrente di 110 volt per 18 ampere (2 kilowatt!!!)…lo uso quando fuori è brutto tempo e non rinuncio a lavorare…
Intanto è arrivato anche il generatore eolico (250 watt nominali) che per 15 giorni ha fatto il suo bravo lavoro, caricando anche 5ampere (per 100 watt = 500 watt!!!) e lavorando tutta la notte..ma è arrivata la BORA più forte degli ultimi 100 anni e ha strappato la coda dell’aereo generatore che ha poi spappolato un elica (mi aspetta già in italia quella di ricambio…15 euri)…
Intanto i desolfatori, instancabili lavoravano…lavoravano giorno e notte, in nero e senza contributi…chiusi dentro un armadio quasi fossero cinesi….e ora dopo aver misurato gli ultimi 2 pacchi da 12 volt…
Gli elementi, prima della desolfatazione avevano una densità dell’acido di 1150-1180 grammi litro…ora sono tutti tra i 1210 e 1230….PERFETTO…
Un elemento è deceduto durante la desolfatazione (pace all’anima sua..che vada nel paradiso delle batterie esauste) ma gli altri 47 sopperiscono perfettamente alla sua mancanza…
Morale della favola…con un grosso regalo da parte di Ferro (60 kili di ferro tedesco…l’alternatore) con i 100 euri dei 2 desolfatori e 5 del densimetro, abbiamo salvato accumulatori per un valore di 3500 euro..che il fantasma del capitalismo avrebbe gettato nella “munnezza”
Grazie a tutti e non mi stancherò mai di dirlo…GRAZIE ERMETE
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Re: eco-villaggio in quasi black out
Si, ermete è un mito!!
me ne sono reso conto molto tempo fa. 8)
Sono contento per il risultato ottenuto e per averla fatta franca, non tanto al capitalismo, quanto al consumismo.
Il capitalismo di per se non è ne buono ne cattivo, dipende dall'uso che ne fanno le persone, e visto che le persone normalmente sono cattive, il capitalismo non può esserne da meno.
Il consumismo invece è sempre cattivo, in quanto tutti gli sprechi sono una pessima idea.
... Ricordati appena puoi di comprare un elemento simile a quello da buttare... 2V in meno sono pochi, ma non bisogna neppure esagerare.

Sono contento per il risultato ottenuto e per averla fatta franca, non tanto al capitalismo, quanto al consumismo.
Il capitalismo di per se non è ne buono ne cattivo, dipende dall'uso che ne fanno le persone, e visto che le persone normalmente sono cattive, il capitalismo non può esserne da meno.
Il consumismo invece è sempre cattivo, in quanto tutti gli sprechi sono una pessima idea.
... Ricordati appena puoi di comprare un elemento simile a quello da buttare... 2V in meno sono pochi, ma non bisogna neppure esagerare.
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Re: eco-villaggio in quasi black out
Ragazzi.... Così mi fate sentire in imbarazzo..... :blushing: Grazie per i complimenti.
Ma l'esperienza, unita ad un pizzico di buona volontà, di cui la nostra società attuale avrebbe tanto bisogno, a volte sembra fare miracoli, semplicemente trovando la soluzione giusta, o quantomeno quella più confacente.
Hai fatto un buon riassunto, Barabba, e Offgrid ti ha dato l'ultimo consiglio utile, cioè ripristinare quell'elemento della serie che non funziona più. Ora ti mancherebbe un'ultima prova, per testare definitivamente il tuo banco, non è indispensabile, ma ti metterebbe in guardia per eventuali futuri guasti, e magari prevenirli. Si tratterebbe di fare una prova di capacità. Collegare un carico che assorba tra le 10 e le 20A e controllare quante ore impiega il tuo banco ben carico a scendere alla tensione minima (85V). Durante la scarica, diciamo a metà, con molta pazienza misurare tutti gli elementi, uno per uno, in modo da individuare quelli più deboli, e magari segnarci sopra le tensioni e le densità, o numerarli e farti una tabella. In questo modo saprai con discreta sicurezza quali saranno quelli che ti lasceranno a piedi in un prossimo futuro. Se dovesse essere d'estate il problema sarebbe minimo, ma di solito succede sui periodi di maggior consumo, ossia invernali, e allora sarebbe un disastro..... La misura della tensione unita a quella della densità ti dirà con sicurezza la natura del danno, se sono solo consumate o interrotte.
Se ho capito bene hai una batteria rotta ma funzionante e una probabilmente interrotta, bene, Hal9000 in passato ha fatto degli interventi "dentro" i suoi elementi stazionari, per cui seguendo i suoi consigli potresti tentare di ripristinare quello interrotto, o al limite scambiarne i contenitori. Ma devi sentirtela di farlo, è un lavoretto abbastanza delicato..... Se devi rincollare l'elemento con il contenitore rotto, forse ti conviene lasciar perdere il silicone (se l'hai già fatto e tutto va bene lascia pure così.....) ma usare colle che "puzzino di acetone", tipo quella per il PVC (quì in Italia una delle più diffuse è il Tangit.....), pulendo prima bene la superficie da incollare con dell'acetone o diluente per vernice alla nitro, in questo modo dovresti anche vedere se la plastica del contenitore si scioglie con l'acetone. La "pezza" la puoi fare sia di PVC, come ti ha detto Offgrid, sia di polistirolo duro. Lo vendono in lastre da 3 o 4mm dal ferramente. Il Plexiglass invece non s'incolla bene. Comunque, qualsiasi cosa ci incolli sopra per chiudere la crepa, prova sempre prima con un po' di acetone a vedere se si "squaglia" la superficie, in quel caso si incollerà sicuramente.
Caro offgrid, mi permetto di dissentire da te sul capitalismo: non si possono accumulare capitali se non si tolgono "risorse" a chi abbiamo intorno. Perché pochi abbiano molto, molti debbono avere poco. Perché pochi vivano nell'opulenza, molti debbono vivere nell'indigenza, e tanto più sarà il divario, tanti di più saranno quelli che stanno male, e tanto più avranno quelli che hanno tanto, e tanto meno avranno quelli che hanno poco...... O niente. E' ampiamente dimostrato dalla storia, e anche dall'attuale situazione internazionale, dove il 20% della popolazione mondiale detiene l'80% delle risorse, dove si permette che milioni di persone muoiano di fame o di malattie per carenza di cure (con le scuse più assurde: non hanno voglia di fare niente, sono razze inferiori, ci sono abituati, tanto loro non soffrono come noi.......). Nel mondo muore di fame, di malattia e di indigenza, una persona ogni pochi secondi, e la meggior parte di queste sono bambini. Solo la "ridistribuzione delle risorse" potrebbe mettere fine a questa carneficina. Il "Capitale" di per se è già un orrore......
Chiedo scusa per l'OT.

Ma l'esperienza, unita ad un pizzico di buona volontà, di cui la nostra società attuale avrebbe tanto bisogno, a volte sembra fare miracoli, semplicemente trovando la soluzione giusta, o quantomeno quella più confacente.
Hai fatto un buon riassunto, Barabba, e Offgrid ti ha dato l'ultimo consiglio utile, cioè ripristinare quell'elemento della serie che non funziona più. Ora ti mancherebbe un'ultima prova, per testare definitivamente il tuo banco, non è indispensabile, ma ti metterebbe in guardia per eventuali futuri guasti, e magari prevenirli. Si tratterebbe di fare una prova di capacità. Collegare un carico che assorba tra le 10 e le 20A e controllare quante ore impiega il tuo banco ben carico a scendere alla tensione minima (85V). Durante la scarica, diciamo a metà, con molta pazienza misurare tutti gli elementi, uno per uno, in modo da individuare quelli più deboli, e magari segnarci sopra le tensioni e le densità, o numerarli e farti una tabella. In questo modo saprai con discreta sicurezza quali saranno quelli che ti lasceranno a piedi in un prossimo futuro. Se dovesse essere d'estate il problema sarebbe minimo, ma di solito succede sui periodi di maggior consumo, ossia invernali, e allora sarebbe un disastro..... La misura della tensione unita a quella della densità ti dirà con sicurezza la natura del danno, se sono solo consumate o interrotte.
Se ho capito bene hai una batteria rotta ma funzionante e una probabilmente interrotta, bene, Hal9000 in passato ha fatto degli interventi "dentro" i suoi elementi stazionari, per cui seguendo i suoi consigli potresti tentare di ripristinare quello interrotto, o al limite scambiarne i contenitori. Ma devi sentirtela di farlo, è un lavoretto abbastanza delicato..... Se devi rincollare l'elemento con il contenitore rotto, forse ti conviene lasciar perdere il silicone (se l'hai già fatto e tutto va bene lascia pure così.....) ma usare colle che "puzzino di acetone", tipo quella per il PVC (quì in Italia una delle più diffuse è il Tangit.....), pulendo prima bene la superficie da incollare con dell'acetone o diluente per vernice alla nitro, in questo modo dovresti anche vedere se la plastica del contenitore si scioglie con l'acetone. La "pezza" la puoi fare sia di PVC, come ti ha detto Offgrid, sia di polistirolo duro. Lo vendono in lastre da 3 o 4mm dal ferramente. Il Plexiglass invece non s'incolla bene. Comunque, qualsiasi cosa ci incolli sopra per chiudere la crepa, prova sempre prima con un po' di acetone a vedere se si "squaglia" la superficie, in quel caso si incollerà sicuramente.
Caro offgrid, mi permetto di dissentire da te sul capitalismo: non si possono accumulare capitali se non si tolgono "risorse" a chi abbiamo intorno. Perché pochi abbiano molto, molti debbono avere poco. Perché pochi vivano nell'opulenza, molti debbono vivere nell'indigenza, e tanto più sarà il divario, tanti di più saranno quelli che stanno male, e tanto più avranno quelli che hanno tanto, e tanto meno avranno quelli che hanno poco...... O niente. E' ampiamente dimostrato dalla storia, e anche dall'attuale situazione internazionale, dove il 20% della popolazione mondiale detiene l'80% delle risorse, dove si permette che milioni di persone muoiano di fame o di malattie per carenza di cure (con le scuse più assurde: non hanno voglia di fare niente, sono razze inferiori, ci sono abituati, tanto loro non soffrono come noi.......). Nel mondo muore di fame, di malattia e di indigenza, una persona ogni pochi secondi, e la meggior parte di queste sono bambini. Solo la "ridistribuzione delle risorse" potrebbe mettere fine a questa carneficina. Il "Capitale" di per se è già un orrore......
Chiedo scusa per l'OT.

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: eco-villaggio in quasi black out
h aperto la batteria interrotta, con tutte le precauzioni del caso...ma ora, non riesco a capire dove potrebbe essere interrotta e fino a che punto posso agire...ovvero, senza fare peggio di quel che è già...domani provo a postare delle foto (che ho fatto mailissimo...ovviamente...)
voi avete alcune idee in proposito?
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- maxlinux2000
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Re: eco-villaggio in quasi black out
hal9000 so che ha riparato alcune di quelle batterie, ma non so quanto sono durate, perché non puoi saldare a stagno, e saldare con piombo puro è impossibile a mano. Ma non disperare, potrei tranqullamente sbagliare
Cogito, ergo NO SUV !!
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Re: eco-villaggio in quasi black out
Con una lega di stagno con molto piombo e con ub po' di cautela si può fare. L'importante è trovare dove stà il difetto, la rottura o la crepa nei conduttori di piombo.
Se la batteria è completamente a zero di sicuro è su uno dei collettori principali, ossia quella specie di "pettine" che collega tutte le piastre, se invece la batteria a misurarla a vuoto da ancora tensione intorno ai 2V, ma connettendo un carico anche modesto si azzera, significa che alcune piastre sono disconnesse e altre no.
Naturalmente ci servono delle foto, fatte un po' discretamente e da diversi lati.
Hai letto "Vademecum batterie"? Lì è descritta la riparazione fatta da Hal9000. Nel caso quella discussione si può scaricare e mettere in un "pdf" da leggere e conservare.
Se la batteria è completamente a zero di sicuro è su uno dei collettori principali, ossia quella specie di "pettine" che collega tutte le piastre, se invece la batteria a misurarla a vuoto da ancora tensione intorno ai 2V, ma connettendo un carico anche modesto si azzera, significa che alcune piastre sono disconnesse e altre no.
Naturalmente ci servono delle foto, fatte un po' discretamente e da diversi lati.
Hai letto "Vademecum batterie"? Lì è descritta la riparazione fatta da Hal9000. Nel caso quella discussione si può scaricare e mettere in un "pdf" da leggere e conservare.

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: eco-villaggio in quasi black out
Batteria aperta, batteria asciugata una settimana al sole., mio cane da mezzo quintale ribalta sedia dove sta batteria, batteria caduta per terra, batteria rotta.... tanto…
Barabba deve comprare nuova, TUDOR fallita Barabba piange..Barabba vuole mettere Joze (cane da mezzo quintale) a far girare dinamo così impara
Barabba deve comprare nuova, TUDOR fallita Barabba piange..Barabba vuole mettere Joze (cane da mezzo quintale) a far girare dinamo così impara
- maxlinux2000
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Re: eco-villaggio in quasi black out
acc!! mi spiace davvero!
dovrai comprare una altra batteria, non occorre che sia della stessa marca, basta che abbia le stesse caratteristiche. Le fiamm sono molto simili alle tue, potresti cercare un elemento da 200Ah e dovresti essere a posto.
cmq il cane sta bene? Non si è fatto male vero?


cmq il cane sta bene? Non si è fatto male vero?



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Re: eco-villaggio in quasi black out
offgrid2 ha scritto:....cmq il cane sta bene? Non si è fatto male vero?![]()
![]()
Al suo posto la mia ultima preoccupazione sarebbe proprio per il cane....... Che invece per il cane sarebbe stata proprio la prima, in quanto lo avrei preso a legnate.....
Vabhè, come si dice: "Morto un Papa se ne fa un altro". Puoi rimediare un altro elemento di pari capacità. Nel frattempo, visto che hai una serie molto lunga e a tensione elevata, forse potresti andare avanti ugualmente con 2V di meno. 96 o 94V non fanno molta differenza. Resta da vedere come sei messo col sistema di ricarica.....
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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