Vorrei riprendere questa discussione in quanto in un altro thread si è tornati a parlare di lifepo4.
maxlinux2000 ha scritto:sono le batterie che si usano attualmente nelle automobili elettriche per via dell' ottimo rapporto peso/capacità.
in ogni caso, 2 batterie troyan da 700Ah per un totale di 12V, costano circa 1600€
4 batterie li-fe da 700Ah per un totale di 12.8V costano 2800€
Non è un confronto del tutto corretto in quanto delle Trojan si possono usare ragionevolmente solo 280 Ah per farle durare a lungo mentre le lifepo4 rilasciano tranquillamente 630 Ah senza subire danni ne invecchiandosi precocemente. Siamo quindi già ad un rapporto 1:3. Se poi è vero che mantengono le loro caratteristiche pressoché inalterate per per almeno 2000 cicli di ricarica e comunque il 90% a 10.000 ricariche (se tipicamente scaricate a C3, con brevi punte di C15-C20) dovrebbero essere messe a confronto con delle buone Opzv, che però anch'esse non sono regalate.
Nell'ambito delle bici elettriche sono ormai lo standard e cosi sono parecchie persone che le usano almeno da 4-5 anni senza aver registrato nessun cedimento. In confronto le Piombo (AGM) durano al massimo 2 anni sulla bici, dopo si buttano.
Conosco una persona che abita non lontano da me che ha montato delle Thundersky (ora Winston) sulla macchina elettrica (Reva) in sostituzione delle Trojan.
Ecco il suo racconto.
In tutto questo bisogna considerare che per usi di trazione le batterie sono sottoposte ad uno stress molto maggiore rispetto all'uso stazionario.
maxlinux2000 ha scritto:bene badgir,
Interessante l' uso delle lifepo4 come "condensatore" o se preferisci per sopportare i carichi pesanti ma brevi come il frigo o la lavatrice in centrifuga.
In due anni di uso sulla bici ho fatto ottime esperienze con le lifepo4. Sono celle piccole, sono 8 Headway da 15Ah, quella specie di candelotto blu con le viti per metterle in serie. Recentemente, nel "periodo di emergenza" ho usato il pacco anche a casa, p.e. per consentire l'uso del fon a mia moglie (usando l'inverter Waeco ad onda modificata). 500W di carico per 10 minuti senza che nessun elemento sia andato mai sotto la soglia di allarme, che ho settato a 2,8 V/cella. Anzi, non sono andate nessuna sotto 3,1V. Quelle batterie consentono una scarica di 10 C per brevi periodi (150 A ovvero 3,5 kW) e comunque 3 C come scarica continua, cioè 45A, ca.1000W a 24V. Dal momento che si possono scaricare oltre il 90% - mantenendo sia tensione che potenza - senza danneggiarle hanno di fatto un'autonomia molto maggiore delle batterie al piombo.
ho letto le caratteristiche.... e sono miracolose!!

costano un casino peró... ma 4 elementi da 15Ah, cuanto costano?... qui in europa intendo.
aspetta.... queste qui:
http://www.ev-power.eu/LiFePO4-small-ce ... html?cur=1sono equivalenti alle tue da 15Ah? costano 17€ l' una, me ne bastano 4 per arrivare a 12.8V, le metto nel banco separate da diodi assieme a quelle a piombo.... ma con diodi da 200A, cosí arrivano all' inverter 12.4V e quando parte il frigo, non mi si siede l' inverter..... e per la ricarica un regolatore per conto loro.
Non esattamente, ma sono simili. Non conosco le WINA. Le mie sono queste:
http://shop.lipopower.de/LiNANOZ-15-Ah- ... ay-40152SE(con google translate si legge tutto anche in inglese o italiano)
bisogna vedere come bisogna ricaricarle... ci studio su...
già fatto...

Non correre troppo! Caricare le LiFePO4 è una scienza, almeno quando si imposta l'impianto. Prima di tutto vanno caricate a 3,6 V. Poi, a differenza del piombo, devono essere monitorate quando caricate in serie, ovvero nessun elemento deve superare le 3,6V (per brevissimi periodi supporta anche fino a 4V) onde evitare di danneggiarle. Avendo una resistenza interna molto bassa che poco cambia quando la tensione sale l'unico modo per controllare la carica è attraverso la tensione - avendo cura di non superare la tensione massima.
Ecco dove entra in gioco il BMS (
Battery
Management
System).

Qui abbiamo uno schema di massima di come si collegano - nella fattispecie un gruppo a 40V.
Come si vede, oltre al collegamento - interrompibile - in serie c'è un filo da ciascuna cella verso il BMS. Quando il BMS vede che una cella ha raggiunto le 3,6V, esso aggira la cella e continua con la carica delle altre. In realtà continua a caricarla ad un amperaggio molto ridotto.
Stesso discorso vale per la scarica, dove nessun elemento deve andare sotto le 2,5 V pena la sua distruzione (a differenza delle classiche batterie al litio le LiFePO4 NON esplodono ne prendono fuoco se caricate oltre il limite, semplicemente si rompono irreversibilmente).
Il BMS può essere integrato nel caricatore oppure montato separatamente. Il Discharge Controller può essere parte del BMS oppure separato.
Per capire meglio, ecco alcune foto del mio pacco che per l'occasione ho tirato fuori dalla sua borsa, per capire meglio:

Qui il pacco batterie pronto all'uso (con attaccato un inverter). La scatoletta nera con la scritta LED No.6 è un rudimentale Discharge Controller che indica a rotazione il voltaggio di ciascuna cella. Se una va sotto la soglia impostata suona un cicalino. E' attaccato al connettore del balancer, che in fase di ricarica fa si che le celle non vengono sovraccaricate e provvede al bilanciamento tra celle (periodicamente). Questo controler va bene sulla bici, dove si intervien manualmente quando suona il cicalino, staccando l'alimentazione. Per uso stazionario ovviamente ci sono altre soluzioni, automatiche.

Questa è la ricarica (con un caricatore da aeromodellismo - TURNIGY Accucell8 - che si attacca ad una sorgente di 12V). Il Discharge Controller è staccato e il conettore connesso al caricatore - oltre ovviamente al collegamento seriale di tutto il pacco.
Sul caricatore si possono impostare diversi valori (anche diversi tipi di batterie al Litio nonché NiCd, NiMH e piombo) e si può vedere lo stato di carica per ciascuna cella.

Qui le tensioni delle prime quattro celle. Come si vede siamo ancora a caro amico - dobbiamo arrivare a 3,6V a cella.
qui ho trovato un regolatore solare che fa bene per entrambe tecnologie di litio:
http://www.ebay.es/itm/Regulador-de-Car ... 233a2efdc1è in spagnolo, ma io lo capisco benissimo

praticamente le li-ion vogliono 3.7V per cella, mentre le lifepo4 vogliono 3.2V per cella, e questo regolatore programmabile supporta entrambe le tecnologie.
Secondo me non è nessun regolatore speciale. Nella scheda tecnica in inglese non fa cenno al litio, ne parla solo il testo spagnolo. Secondo me qualsiasi regolatore PWM economico che consente l'impostazione della tensione fine carica - e che non prevede alcun settaggio speciale per un determinato tipo di batterie o equalizzazioni automatiche - è potenzialmente adatto alle LiFePO4, meglio se ha un display che indica il voltaggio. Ovviamente serve un buon BMS per gestire la corretta distribuzione e per limitare la tensione sulle celle che sono cariche prima, altrimenti il pacco avrà vita breve.
Per le 15Ah penso che basti un pannellino da 50-60wp (3Ampere a 12V) e quindi basta il modello più economico da 10A: 20€
Si, in teoria. Ma perché ogni volta installare un nuovo panello? Non c'è modo di attingere ad un campo esistente - condividendolo con un altro regolatore?
ah!! l' inverter si spegne perché pensa che le batterie al piombo siano scariche, visto che i diodi gli tolgono 0.4V e quindi durante un picco improvviso, succede che le batterie scendono per un secondo a 11.5V, ma l' inverter le vede calare improvvisamente da 15V a 11.1V e quindi da per scontato che siano scariche... entra in protezione e tanti saluti.
Dico questo sulle lifepo4, perché sono giusto quello che serve per sopperire ai problemi delle batterie al piombo, ovvero che con grossi picchi improvvisi, si siedono, quindi mettendo in parallelo anche solo 4 celle (per i 12V) o 8 celle (per i 24V) si ottiene un ottimo tampone, visto che reggono carichi da 150A per ben 10 secondi.
Si, la funzione tampone è essenziale - sia per non far affannare l'inverter, sia per proteggere le batterie al piombo
ma comincerei dalle celle da 15Ah invece che da quelle da 60.
Le 60Ah costano decisamente meno se consideri Ah/€.