Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

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Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 1 lug 2015, 17:14

Ormai molti di noi abbiamo oggetti di ogni tipo alimentati a batterie,anche con batterie di ogni tipo,dalle vecchie e nobili ni-cd che stanno ormai sparendo,alle nimh,che secondo me sono già sparite (sugli avvitatori non le si trovano più....per fortuna) alle li ion.

PIOMBO
Queste non bisogna presentarle,le conosciamo tutti e abbiamo già sperimentato che la conversione più facile è usare la classica piombo acido da collegare con un cavo all'apparecchio di turno.
Sicuramente una delle soluzioni più veloci pratiche ed economica,basta controllare il voltaggio,una capacità decente e via a trapanare,poi la configurazione di dove metter le batterie è a discrezione di chi la usa.

NI-CD/NI-MH
Altro classico,qui le opzioni sono 2, cè l'opzione di comprare un'altra batteria di sottomarca,oppure rifare il pacco con altre batterie di quel tipo,in questo caso si ripristina semplicemente l'uso con le stesse caratteristiche dell'originale e pure il caricabatterie.
Un'ultima nota,ovunque vedo che usano caricabatterie rapidi,specialmente sulle nicd servirebbero caricabatteria impostabili,in modo che se servono ricariche veolci si alza la corrente,se invece non si ha fretta si procede a una ricarica LENTA a 1/10C,cosi si recuperano e si equalizzaqno tutti gli elementi,ho recuperato parecchie batterie "morte" solo facendogli 4 CICLI di ricarica e scarica in maniera lenta in modo da far lavorare bene gli elettroliti,col tempo l'elettrolita si deposita e parte della cella risulta secca.

CARICABATTERIE:
Con che cosa si fa questo? :huh:
Beh io uso del caricabatteria da modellismo,un'IMAX B6,è il più economico,quello originale mi raccomando,che quello taroco si rompe prima di subito,(cosa già provata).
E' lo stesso se prendete un'altra marca,questi hanno parecchi vantaggi,caricano tutto(nicd-nimh-lifepo-lipo-li ion-pb) e si alimentano sia a 12v che a 220 (con alimentatore da 12V)
Con uno di questi come "base" ci si può sbizzarrire,usare qualsiasi tipologia di batterie o pila possibile.

Fattore C di scarica

Prima di passare alle prossime pile volevo far notare il perchè molte pile soccombono in fretta.
Secondo mè il mercato ha fatto di tutto per far passare l'idea che le batterie sono oggetti poco affidabili,dalla vita corta e quindi poco attrenti.
Ultimamente qualcosa è migliorato,ma la tendenza all'assassinio continua.
Come questo articolo spiega molto bene.... :( http://www.webalice.it/tittopower/page52.html
Uno strumento che pretende di avere 40 ampere da un pacco che dovrebbe darne AL MASSIMO 15 è un'assasinio, :blink: e' garantito che dopo pochi cicli la batteria morirà,e vorrei anche vedere,io lo posso confermare con un'altro utensile,una piccola sega a batteria,la batteria originale ha durato assai poco,quindi l'ho rifatta con batterie migliori,e il primo tentativo di uso mi sono ritrovato la batteria che SCOTTAVA dopo l'uso,ho dovuto rinforzare le lamelle con ulteriore cavo,e anche qui abbiamo correnti fuori specifica.
http://www.webalice.it/tittopower/page37.html
E se leggete l'articolo,lui ha usato batterie di marce,che dopo un'anno sono cmq morte.
Quindi...bene la batterie,ma deve essere PROPORZIONATA ai C di scarica.

LIPO
Poi ci sono le LIPO,ovvero polimeri di litio.
Queste si fanno dare del LEI,non sono delle bombe,ma vanno trattate con tutte le dovute cure.
Garantiscono C di scarica mostruosi,questa della foto sotto è una 5000mah 3S (quindi 11.1v) a 25C ,significa che si possono arrivare a prelevare oltre i 100 ampere,e senza danneggiare la batteria.
Sono leggere,possono essere rimontate all'interno di un vecchio pacco nicd.
Oppure riadattate come nel pacco dell'elettrosega dell'articolo qui sopra.

:woot: PERICOLOSITA'
Queste pile NON vanno danneggiate,se si bucano prendono fuoco:
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=IsgnZCEeqsE[/youtube]
Vanno ricaricate sotto supervisione,Alcune possono essere ricaricate anche in una decina di minuti,ma è sempre ricaricare a 1C,su superfici ignifughe e con caricabatterie appisiti (con bilanciatore)
E una volta finite di usare vanno caricate...(o scaricate) in modalità STORAGE in modo da lasciarle in uno stato ottimale per la conservazione a 3.7V per cella.
In ogni caso prima di usarle leggere bene i manuali e le note di sicurezza !
E una volta finito di usarle riporle in un posto sicuro,meglio una cassetta metallica,se avete capito il pericolo del fuoco cè -_- e prevenire è meglio.

La scarica:
Altro punto da non sottovalutare,come per le lipo,non vanno scaricate,serve un piccolo buzzer,che in pratica è un'allarme che vi avverte se la batteria o anche solo una cella ha raggiunto i limiti di scarica:
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=UCjnMjd3-3g[/youtube]

So che sembra noioso e tedioso,ma la potenza che garantiscono vi faranno dimenticare le noie,semmai dopo il problema non è più la batteria,ma lo stare attenti a nn far fuori il motore.
Questa è quello che dovrebbe uscirne alla fine,un pacco con il display per i voltaggi,e il bilanciatore che serve sia per il buzzer che per la ricarica successiva:
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=lVTH8wVR-xc[/youtube]

Da qui in poi ci si può sbizzarrire come si vuole,una batteria esterna che si collega al pacco originale che in pratica diventa solo un "raccordo",cosi si una una sola batteria su tutti gli apparecchi,oppure dotare ogni pacco originale della sua lipo integrata.
La bellezza sta nel poter sciegliere il taglio che più si preferisce senza tanti problemi,ne fanno di molte misure e C di scarica.

LIFEPO4:
Non potevano mancare le lifepo4,sono del tutto simili alle lipo,nel senso che stesso metodo di ricarica con bilanciatore,hanno un voltaggio un pò più basso e quindi sui 12v servono 4 celle,mentre sui 18V servono 6 celle.
Dalla loro hanno la NON pericolosità,non sono inclini a prender fuoco,cmq non sono da sottovalutare,hanno anche loro forti C di scarica.
Il problema ovvio è che come le piombo vanno usate "ESTERNAMENTE" non si possono integrare nei nostri utensili elettrici.
Quindi l'uso è come con le piombo,si collegano tramite un filo all'apparecchio,poi i tagli sono cmq generosi,ma servono pile da 10Ah per avere 50A di scarica,un pò più lente delle lipo,ma dipende anche qui sull'uso che se ne vuol fare.



Con questa veloce panoramica volevo solo far un riassunto sulle possibilità che ci sono prima di gettare un'utensile ancora valido,specialmente di vecchia tecnologia.
Io sono partito ovviamente dal caricabatteria,ho postato il più economico,ma ovviamente è preferibile usarne uno più serio,specialmente per LIPO e LIFEPO,per le piombo e le altre è sufficente,e da questo avendo un'impianto fotovoltaico ci si può caricare tutto quello che si ha in giro misurando anche la capacità dei nostri accumulatori (si fa una ricarica completa,e poi si misura la scarica).
Ora.....VIA con le domandeee.... :P
Allegati
lifepo.jpg
batteria lifepo4
lifepo.jpg (20.25 KiB) Visto 18893 volte
2872-lipo-exploded-view_m.jpg
Batteria lipo esploso
2872-lipo-exploded-view_m.jpg (32.82 KiB) Visto 18893 volte
imax.jpg
Tipico caricabatterie da modellismo
imax.jpg (53.57 KiB) Visto 18893 volte
trapano al piombo.jpg
Classica configurazione con batteria al piombo

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da jpquattro » 1 lug 2015, 19:34

Posso aggiungere una cosa riguardo alle NiCd?
Temporibus illis per usi modellistici si usavano caricabatterie che "per evitare l'effetto memoria" scaricavano le batterie fino a tensioni piuttosto basse, prima di ricaricarle...
Tutti quelli che usavano simili strumenti di tortura venivano a cercarmi con il pacco batterie morto.
Il problema è la carica inversa. Le batterie non sono tutte uguali, alcune hanno capacità reale maggiore altre minore. Quelle a capacità minore, durante la scarica, si scaricano prima delle altre, e, se si insiste con la scarica, vengono "caricate a rovescio" dal resto del pacco... se non siete convinti, fate un disegnino con i versi della corrente...
Inutile dire che l'elemento così maltrattato ha vita breve...
Le batterie in questione erano quelle dei radiocomandi di modelli volanti, oggetti costosetti che potevano finire distrutti, ma anche diventare molto pericolosi se fuori controllo... stiamo parlando di oggetti di qualche Kg lanciati a velocità superiore ai 100 Km/h...

Ecco, evitate di scaricare un PACCO di batterie fino a zero. Potete scaricare i singoli elementi, senza problemi. ....ma il pacco... meglio evitare...

Paolo

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 1 lug 2015, 20:03

jpquattro ha scritto:Posso aggiungere una cosa riguardo alle NiCd?.....


Verissimo quanto da te scritto,me ne sono accorto sul recupero di un pacco,la curva di scarica ad un certo punto era crollata di 1.2V,da 12v era passato a 10.8V e lo scarico continuava,segno che un elemento era scarico e stava andando in inversione di polarità.
Cmq la tensione di fine scarica dovrebbe essere a 1 volt per elemento,alcuni dicono addiruttura 0.7V.
Una nota sulla memoria,ho un telefono cordless che ha funzionato per parecchio tempo con le nicd,e quindi di effetto memoria ne dovrebbe avere avuto parecchio,ma una volta ho provato a fare un test di scarica alle singole batterie e avevano ancora la capacità riportata sull'involucro.

Sulla speiegazione ho tralasciato le li ioni.

Non le ho riportate in quanto queste batterie o si sostituiscono in toto,comprando una batteria nuova,oppure si possono cambiare le singole celle,sono celle chiamate HIGH DRAIN,ovvero ad alta scarica,si trovano su ebay
http://www.ebay.it/itm/5x-Samsung-Batte ... 51c1db4648
Però bisogna staccare quelle vecchie smontando sia la batteria che il BMS all'interno e poi bisogna riattaccare quelle nuove,a vostro rischio e pericolo,ovvimente tutte la batterie al litio vanno trattate con cura e non danneggiarle assolutamente,l'ideale sarebbe una puntatrice.

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da jpquattro » 1 lug 2015, 20:51

Ecco la tensione di fine scarica... tutti dicono (meglio dicevano... ormai è quasi storia antica) 1 V x elemento oppure 0.7 x elemento...

Io dico di non scaricare sistematicamente un pacco a una tensione inferiore a tensione nominale del pacco - 1,2 .... un pacco da 5 elementi, 6 volts, non dovrebbe essere scaricato a meno di 4,8 volts, almeno non sistematicamente.... una volta non è un problema, ma...

Diverso è per il singolo elemento, quello lo possiamo scaricare anche fino a zero...

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Ferrobattuto » 2 lug 2015, 13:29

Ho usato in passato diverse batterie NiCd a stilo, tutte uguali e tutte acquistate insieme, costituivano due pacchi da 12V nominali intercambiabili. Però per ricaricarle avevo la possibilità di caricarle in parallelo, in quanto andavano in un normale contenitore ad incastro. Il caricabatterie me lo ero fatto da me, con un generatore di corrente costante, ma a corrente regolabile. In genere le caricavo a 0,1C per 14 ore, ma controllavo sempre la tensione verso fine carica. Ogni tanto per "equalizzarle" ulteriormente le scaricavo con una resistenza in serie ad un grosso diodo raddrizzatore, per cui fino verso gli 0,7V. Sono durate un sacco di tempo, anzi, molte sono ancora lì in un cassetto, anche se ormai da molto tempo è defunto l'utilizzatore in cui andavano. :D
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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 2 lug 2015, 15:28

Sicuramente sulla proverbiale resistenza delle nicd sono rimasto sorpeso anch'io.
Un pacco da 12V che dopo 20 anni è tornato a funzionare,ma non è questo il punto,se vuoi usare questa chimica o usi le batterie formato torcia che costano un botto (15pz a 5€ l'uno minimo) oppure usi le classiche SUB-C che sono più economiche circa 1.7€ l'una,ma hanno C di scarica pari a 10C,15 di picco.
Quindi fin che è un'avvitatore va anche bene,ma comincia a usare una smerigliatrice o un'alternativo a batteria,non parliamo di elettrosege o trapanini un pò spinti come gli esempi qui sopra.
Io a casa ho un parco di nicd notevole,e devo dire che anche il troppo storpia,molte sono da recupero,e altre le devo assemblare,nulla da dire sulla longevità,ma cmq si scaricano e se non le usi di continuo passi più tempo a caricare pacchi che usarli.
Ciò non toglie che sugli avvitatori non ho notato grosse differenze fra le litio o le nicd,ma su altri utensili....si,i C di scarica si fanno sentire subito.
Chissà se è possibile parallelare 2 pacchi nicd fra loro durante la scarica,aumenteresti di sicuro la vita delle pile,ma anche il peso aumenta drasticamente.
Tu dici che hai caricato le pile nicd in parallelo?e non si sono rovinate facendo questo?

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Ferrobattuto » 2 lug 2015, 20:15

No, non si sono rovinate. Naturalmente la carica era lenta, non più di C/10 o C/12, a volte persino C/20. In questo modo se una delle batterie ha la tendenza ad assorbire più corrente delle altre, la sua tensione si alza e la corrente fluisce nelle altre. Questo specie se prima sono state un po' scaricate in parallelo, col sistema del diodo in serie alla resistenza. Partono tutte dalla stessa tensione.
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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 4 lug 2015, 13:31

Ferrobattuto ha scritto:No, non si sono rovinate.....


Ah,ok,strano,anche secondo me è fattibile,ma in giro ho letto che era il modo migliore per rovinarle,in effetti se la carica è lenta non vedo il perchè.
Cmq sia come dicevo anche le nicd non sono tutte uguali,quelle che montano sugli avvitatori sono sicuramente ad alta scarica,e quando un pacco si rovina DIFFICILMENTE significa che TUTTE le celle siano rovinate.
2 giorni fa ho smontato un pacco che mi hanno dato tempo fa da rifare,cinese ovviamente ^_^ e il caricabatterie continuava a dirmi che il collegamento era interrotto,un pacco da 15 elementi,quindi 18V.
Allora munito di forbici ho tagliuzzato su tutto il pacco e ho caricato piano piano tutte le celle,e ne ho trovate 2 morte,mentre le altre oscillano tra i 600mah e i 1500mah,quindi ovviamente come scrivevo sopra servono una serie di cicli di carica scarica per rimetterle in pari o quasi,per quello che queste batterie soffrono di più a non venir usate che a riposo.
Anche se ormai per quel pacco da 18 non servono più sono cmq 13 pile,o meglio 12 per fare un pacco da 12V o 14.4v sono ancora valide.
Per quello che è meglio non gettare via è pacchi che si giudica rovinati,possono tornare utili per altro.
Dal farsi una luce led portatile,o un pacco esterno per una radio,oppure una caricabatterie usb,che ne so,qui è la fantasia che può dominare.
Una volta avevo letto che la maggior parte delle volte le batterie non muoiono di vecchiaia,ma vengono assassinate,e devo dire che è vero.
Con le batterie degli avvitatori si potrebbero alimentare anche altre cose nei periodi di non uso,non ci si pensa mai,ma avere una torcia led che va con la batteria di un'avvitatore,oppure una radio,oppure anche un caricabatteria come quelli da modellismo che vanno sia a 12 che a 220V non è scomodo..... :huh:

Ps:i 2 caricabatterie non sono niente di lussuoso,li ho presi entrambi su aliexpress....da quando l'ho conosciuto ho una scia di paccettini che continua ad arrivarmi dalla Cina,quello blu costa sui 35€ e il nitecore mi pare 25€,e mi torna utile perchè carica di tutto...pure lui,dalle nicd,alle lifepo,passando per li ion di varie misure,se avete batterie recuperate dai computer o da altre cose con questo le caricate.
Allegati
IMG_20150704_131141.jpg
qui invece una batteria recuperata,che funziona ma i dendriti interni la fanno scaricare in velocità tale che ritorna a 0 volt in poco tempo.
IMG_20150704_131116.jpg
qui il pacco con in alto la serie di pile funzionanti,e a lato le 2 morte
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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Ferrobattuto » 4 lug 2015, 14:15

Scusa, ma quell'aggeggio coi due strumenti Volt e Amper analogici sullo sfondo della prima foto che cos'è? Sembra uno degli alimentatori che mi sono fatto da me.... :lol:
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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 4 lug 2015, 14:22

Sono gli strumentini dell'impianto a 12v,Sopra c'è l'inverter e il regolatore,quella è una scatola che raccogli i cavi,l'amperometro è per l'inverter e il voltmetro per la tensione lato batteria.
Ultimamente ci ho messo le boccole per il caricabatterie a 12 volt,cosi lo collego direttamente li senza altri alimentatori.
In un certo senso è un'alimentatore solare...se vuoi metterla cosi.... :)

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Ferrobattuto » 4 lug 2015, 21:32

In pratica è un piccolo quadro di controllo, un po' come quello che avevo fatto io per "piccolo impiantino fatto con materiale di recupero".....
Ma è un'ottima soluzione, semplice e funzionale.
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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 11 lug 2015, 14:33

Strano,avevo postato stamattina,ma forse si è cancellato il post.
Volevo dire che anche le grandi case hanno pensato all'opzione con il "cavo" ovvero un'adattatore da inserire sull'utensile e avere la batteria attaccata altrove,cosi da distribuire i pesi,loro ovviamente lo fanno con i loro attacchi,ma nessuno vieta di farsi la batteria come si vuole e usarla con quell'utensile che si vuole.
Da quello che vedo gli ultimi utensili a batteria hanno solo 2 poli sul fondo,i soliti positivo e negativo,e quindi sono anche facili da raggiungere...
Allegati
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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Fra461 » 24 lug 2015, 15:17

Anche io ho recuperato alcuni miei trapani e quelli di amici riparando il pacco batteria.

Io ho preferito sostituire il pacco batterie con delle batterie lipo hanno il vantaggio che non costano molto e quando hai bisogno dell'attrezzo è sempre carico e pronto all'utilizzo. Invece prima con le NiCd dovevo sempre ricaricare il trapano prima di usarlo adesso è li sempre carico e pronto all'uso.
Poi a differenza delle NiCd le lipo anche se ricaricate a C1 in un'ora sono già pronte.

L'unica cosa per le batterie al litio è che soffrono tanto il caldo e quindi è consigliabile tenerle in luoghi freschi quando non le si usano.
Un sorriso costa meno della corrente elettrica, ma dà più luce.

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 24 lug 2015, 21:59

Benone,ne ho anch io un paio qui che voglio montare,cmq sono lieto di vedere che cè ancora chi recupera.mi confermi anche che con le lipo la potenza è maggiore?
Di solito sento che diventa un altro utensile.
Io ho provato con le piombo e questo era vero,ma erano batterie da 18ah...

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Ferrobattuto » 24 lug 2015, 22:12

Che differenza c'è riguardo al prezzo/prestazioni? Mi spiego: mi sembra di capire che se uno cerca il pacco batterie originale di ricambio, conviene praticamente ricomprare l'utensile. Ma nel caso si ripieghi su batterie differenti, costano di più le LiPo o le Pb? Quale delle due dura di più? Perché, ad esempio, se le LiPo costano di più, ma durano MOLTO di più potrebbero convenire sulle Pb che magari costano meno ma durano MOLTO meno....
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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 25 lug 2015, 0:21

Se devi rifare un pacco di sicuro le lipo sono economiche.con 10 euri hai una lipo sui 2ah 3s,ovvero 3 celle che fanno 11.1v nominali.
Devi calcolare il caricabatterie per lipo,nessun accrocchio fatto in casa con queste,e il buzzer.
Avendo un caricabatterie come base diventano molto economiche,ma non credo competono con le piombo come prezzo,una lipo da 5 ampere a 11.1v ti costa 35€ più o meno,una agm da 12v 12ah io l'avevo pagata 40€,poi è vero che una piombo a tassi di scarica alti rende la metà.
Secondo me devi valutarne pro e contro.
Si usano perche sono leggere,puoi mantenere la portatilita originaria migliorando le prestazioni,per il resto hanno gli stessi pregi/difetti delle litio,degrado nell arco degli anni anche se non usate, 500 cicli medi di ricarica e l'incognita di essere trattate con cura e ricaricate sotto supervisione.
C'e gente che le ha provate negli usi più disparati,oltre il fatto che stanno sbarcando un pò dappertutto,telefonini,modellismo,e chissà cosa ancora.

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Fra461 » 25 lug 2015, 16:08

Si con la lipo diventa un utensile nuovo, ho sostituito le NiCd di un trapano con le lipo ora non si ferma più, anche gli amici a cui ho riparato i loro utensili sono rimasti a bocca aperta dalla potenza. Praticamente con le lipo l'utensile riceve tutta la corrente che vuole.

Per quanto riguarda il prezzo: io e un mio amici dovevamo sostituire la batteria del suo utensile inizialmente abbiano guardato per rifare il pacco batterie con lo stesso tipo di batterie NiCd e alla fine costava di meno prendere il pacco già pronto e quindi abbiano aspettato poi ho scoperto le lipo e con meno di 10€ ha preso la batteria lipo invece sostituire il pacco con le NiCd spendeva dai 35-50€. Io per gli amici ho fatto prendere un caricabatterie da 8€ (dopo aver letto le recensioni) e per adesso sono contenti, è piccolino e se non sbaglio carica al massimo 850 mah.

Le lipo le ho scoperte seguendo dei canali di DIY e poi assieme all'amico abbiamo provato. E da qui è anche partire l'idea del fotovoltaico cercando video sulle lipo ho trovato uno che si è fatto un impianto fotovoltaico a isola e dopo aver sistemato i trapani mi sono iniziato a documentare sul fotovoltaico. Inizialmente l'idea era di fare un impianto solo per ricaricare le batterie poi visti i prezzi ho deciso di prendere un pannello da 250w...

C'è da dire che le lipo le ricarichi in poco tempo rispetto ad una pb, pesano meno, hanno maggior forza e mantengono la carica.

Poi ci sono le 18650 che fanno 3.7-4.2v e si possono mettere in serie la capacità massima per queste è 3400mah (occhio alle cinesi evitatele!) prezzo dai 10€ a oltre i 15€ a cella. Poi c'è ne sono altre di minor o maggiore capacità più grandi o più piccole queste sono tutte litio. Di queste batterie ne so qualcosa in più è da anni che le uso a differenza di quelle per il fotovoltaico che ho iniziato ora, quindi se avete qualche domanda chiedetemela pure e se posso vi rispondo ben volentieri.
Poi ci sono le NiMh LSD queste sono ottime per sostituire le celle più comuni (AA, AAA, C, D ECC..), se volete creò una discussione e scrivo le varie differenze e qual'è meglio per quell'uso tra queste batterie litio NiMh NiCd ecc. Cioè i tipi di batterie usate ovunque.
Un sorriso costa meno della corrente elettrica, ma dà più luce.

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da maxlinux2000 » 26 lug 2015, 10:54

fra... metti per favore dei link dove compare batterie e caricabattaria lipo, grazie
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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Dolomitico » 26 lug 2015, 11:40

Beh,se vuoi fare una discussione in merito ben venga,anche perchè noi ci siamo focalizzati sulle piombo per via dei pannelli,ma per altri usi le lipo,o le lifepo4 saranno di sicuro da prendere in considerazione.
L'unica noia è che non tutti i pacchi batterie sono spaziosi a sufficenza per metterci una lipo,prendi i classici nicd makita,ne ho alcuni recuperati,ma non cè modo di farci stare una lipo da 1500mah,dovrei metterne 2 da 800 a causa della scarsa lunghezza.
O modifichi il pacco o ripieghi su configurazioni in parallelo.
Anche i C di scarica vanno tenuti in considerazione.

Max,so che molti modellisti si forniscono su HOBBYKING
http://www.hobbyking.com/hobbyking/store/index.asp
Occhio però,ci sono 3 warehouse,(nel riquadro arancione in alto a sx) se ordini dal global che è hong kong ti paghi anche la dogana,per delle lipo tanto vale quello europeo.

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Re: Come recuperare un vecchio utensile a batteria (qualsiasi)

Messaggio da Ferrobattuto » 26 lug 2015, 11:47

E rifare una sorta di "contenitore" per le nuove batterie, usando l'attacco del vecchio?
Oggi ci sono dei collanti favolosi (vedi per esempio i cianoacrilici) che consentono di incollare praticamente qualsiasi tipo di plastica, spesso anche di tipi differenti, per cui con un po' di pazienza riassemblare un contenitore "ex novo" (o modificare quello vecchio) non dovrebbe essere impossibile. In questo modo si avrebbe già il "posto necessario" al prossimo cambio batterie.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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