Batterie Nichel Ferro Cinesi

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da PierGSi » 24 feb 2019, 18:11

Disamina davvero interessante, ti chiedo una cosa :

qual'è la vita in cicli/anni delle tue OPSZ ?
con resa calata molto intendi che energia immessa / resa in che rapporto sono ? 2 : 1 ?
Ciao,
Pier.
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 24 feb 2019, 18:59

Hal9000 ha scritto:
24 feb 2019, 14:13
......però l'elettrolita vecchio deve contenere dell'olio perchè le devo caricare con pochi amper altrimenti fà tutta una schiuma, mentre la cella che ho lavato e messo l'elettrolita nuovo anche se sovracaricata non fà tutta quella schiuma.
Si, so che avevano una sorta di olio sulla superficie dell'elettrolita, ma sospetto che con gli anni la corrosività dalla potassa caustica abbia rovinato il prodotto. Io al tuo posto lo sostituirei a tutte.
Della tecnologia nife (nichel ferro) mi fido ciecamente e sono convinto che sia la soluzione ideale per il fotovoltaico o qualsiasi fonte rinnovabile.
Sono perfettamente d'accordo. E credo che la loro robustezza e la loro longevità sia la causa per cui sono sparite dal mercato occidentale.
Le nife che mi hai portato mi piaciono perchè sono facilissime da aprire e hanno quel sistena di rotaie laterali per le piastre che fanno in modo che non servano separatori, una vera genialata, però non ho trovato un sistema per sigillarle quando le chiudo che mi fanno su tutte le incrostazioni di carbonato di potassio.
Se stai parlando del bordo superiore sotto al coperchio, dopo lavato e asciugato accuratamente puoi mettere del silicone tipo lavandino a mo' di guarnizione, e quando s'è asciugato serrare il coperchio al contenitore con delle fascettone di plastica. Altrimenti dovresti ritrovare il tipo di collante con cui erano incollati e rincollare tutto.
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 26 feb 2019, 14:13

Ciao PierGSi,
se intendi il mio banco opzs al piombo-acido sono andato a vedere bene e le ho comprate nel 2008 quindi hanno 11 anni, le scarico dal 10 al 30% ogni giorno, non sono mai sceso sotto il 70% fatta eccezione per 2 volte in 11 anni in cui mi sono spinto giù fino al 60%, di cicli ne hanno fatti circa 365*11=4015 con DOD massimo 30% (depth of dischrage = profondità di scarica) ovvero scariche dal 100% al 70%.

Quando erano nuove una volta che il calcolatore SOC superava il 98% assorbivano circa 20-15A adesso anche al 100% continuano ad assorbire dai 40A in sù segno che la ricarica non è ancora terminata, in merito alla resa prendiamo come esempio due giornate recenti:
- capacità totale circa 100Kwh
l'altro ieri (carica normale a 58V) -> SOC 90% all'alba quindi prelevato 10Kwh, assorbito in ricarica 13,8Kwh resa = 72%
ieri (equalizzazione a 60V) -> SOC 89% all'alba quindi prelevato 11Kwh, assorbito in ricarica 17,4Kwh resa = 63%

Le NiFe le carico con una resa del 70% normalmente e 18 celle su 20 funzionano benissimo con questa regola, poi ne ho 2 su 20 che a quanto pare necessitano una carica con resa del 41% per riprendersi che è quello che stò indagando questo mese.

Secondo me c'è un difetto in quelle due celle, mi pare strano un comportamento così diverso e poi è solo una che devia parecchio su un totale di 20 suona più come un difetto fabbrica di quella specifica cella che un difetto di progetto che allora si vedrebbe su tutte, mi sa tanto che andrò ad aprirla per vedere cosa c'è dentro e se scovo il difetto....

Morale della favola:
piombo 11 anni 4000 cicli 30% = resa normale 72%, resa qeualizzazione 63%
nichel-ferro 3 anni 1100 cicli 80% = resa normale 70%, resa qeualizzazione 41%

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da PierGSi » 26 feb 2019, 19:53

Hal9000 ha scritto:
26 feb 2019, 14:13
Ciao PierGSi,
se intendi il mio banco opzs al piombo-acido sono andato a vedere bene e le ho comprate nel 2008 quindi hanno 11 anni, le scarico dal 10 al 30% ogni giorno, non sono mai sceso sotto il 70% fatta eccezione per 2 volte in 11 anni in cui mi sono spinto giù fino al 60%, di cicli ne hanno fatti circa 365*11=4015 con DOD massimo 30% (depth of dischrage = profondità di scarica) ovvero scariche dal 100% al 70%.
Quando erano nuove una volta che il calcolatore SOC superava il 98% assorbivano circa 20-15A adesso anche al 100% continuano ad assorbire dai 40A in sù segno che la ricarica non è ancora terminata, in merito alla resa prendiamo come esempio due giornate recenti:
- capacità totale circa 100Kwh
l'altro ieri (carica normale a 58V) -> SOC 90% all'alba quindi prelevato 10Kwh, assorbito in ricarica 13,8Kwh resa = 72%
ieri (equalizzazione a 60V) -> SOC 89% all'alba quindi prelevato 11Kwh, assorbito in ricarica 17,4Kwh resa = 63%
Capito, interessante. Cosa determina il passaggio da assorbimento a float ?
Analogo comportamento (corrente che non scende a fine carica) lo sto riscontrando su una vecchia batteria 157 Ah a piastra piana che mi alimenta l'impianto luci di casa, non avendo ancora implementato il sensore di corrente sulla stessa ed avendo altri carichi connessi durante il giorno non ho una contabilizzazione precisa dell'energia entrata/uscita, pertanto termino la carica dopo 2 ore di assorbimento.

Se Vbat >14.1V sono in absorb e limito la tensione a 14.4V per 2 ore, 10 minuti prima dello scadere del tempo salgo a 15V per poi andare in tampone a 13.8V.
Che siano sbagliati quei 10 minuti quotidiani di consistente ebollizione ? L'accumulatore è super-solfatato, in maniera irreversibile a mio modo di vedere.

E' una specie di micro impianto sperimentale, avendo realizzato io stesso l'MPPT/caricatore posso implementare qualsiasi algoritmo di gestione.
Le NiFe le carico con una resa del 70% normalmente e 18 celle su 20 funzionano benissimo con questa regola, poi ne ho 2 su 20 che a quanto pare necessitano una carica con resa del 41% per riprendersi che è quello che stò indagando questo mese.

Secondo me c'è un difetto in quelle due celle, mi pare strano un comportamento così diverso e poi è solo una che devia parecchio su un totale di 20 suona più come un difetto fabbrica di quella specifica cella che un difetto di progetto che allora si vedrebbe su tutte, mi sa tanto che andrò ad aprirla per vedere cosa c'è dentro e se scovo il difetto....
Si, ho letto. Boh, tienile controllate e vedi se "scappano" nuovamente. Comunque, a quanto mi par di capire, è una tecnologia che dovrebbe promettere grande longevità
Morale della favola:
piombo 11 anni 4000 cicli 30% = resa normale 72%, resa qeualizzazione 63%
nichel-ferro 3 anni 1100 cicli 80% = resa normale 70%, resa qeualizzazione 41%
Delle Li-Ion che ne pensi ? Io ho un micro-pacco 3S10P da poco più di 200Wh che ciclo quotidianamente da 3.6V a 4V, sottoponendole a temperature quanto più possibile basse e non andando mai sotto 3V e sopra 4V dovrebbero godere di lunga vita. Che 2000 cicli li possano fare, con queste cautele ? :B):
Ciao,
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Alain » 27 feb 2019, 8:37

PierGSi ha scritto:
26 feb 2019, 19:53
Se Vbat >14.1V sono in absorb e limito la tensione a 14.4V per 2 ore, 10 minuti prima dello scadere del tempo salgo a 15V per poi andare in tampone a 13.8V.
Che siano sbagliati quei 10 minuti quotidiani di consistente ebollizione ? L'accumulatore è super-solfatato, in maniera irreversibile a mio modo di vedere.
Secondo la mia opinione dovresti cercare, se ti fosse possibile, di limitare la corrente, senza preoccuparti più di tanto per la tensione.
Per la tua batteria da 157Ah, se tu riuscissi a farla arrivare anche oltre i 15V contenendo la corrente entro i 6-7A massimi, sarebbe un toccasana.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 27 feb 2019, 12:48

Concordo con Alain. Per caricare completamente una batteria da 12V nominali al piombo, di quelle tipo avviamento, in pratica si dovrebbe arrivare intorno ai 15V, anche qualcosa in più, ma arrivarci con basse correnti, anche 1/30 o 1/50 della capacità nominale. Insomma per fare un esempio, per una batteria da 100Ah arrivare ai 15 o 15,5V con due o tre ampere di corrente.
Come pure tenerla in tampone a 13,8V per quel tipo di batteria mi sembra una tensione un po' bassa. Alla lunga si rischia di solfatarla.
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da PierGSi » 27 feb 2019, 13:02

E' una batt per servizio ciclico a piastra piana viewtopic.php?f=7&t=3501 , tenendo 14.4V la corrente non scende mai sotto a 7-8A e dopo qualche ora la temperatura misurata sull'involucero sale di una decina di °C oltre la t. ambiente.
Nei momenti in cui la porto a 15V mi assorbe oltre 15A dissipando ulteriore energia in calore. Suppongo ci sia materia attiva non più sulle piastre che, andandosene in giro, provoca il fenomeno suddetto. Quando l'acido si rimescola il fenomeno è più presente, non penso ci siano corto circuiti su qualche elemento, a vuoto rimane tranquilla a 12.6 / 12.7 V senza accentuati fenomeni di autoscarica.
Un paio di ampere abbondanti se li prende a 13.8V, quando in float.

IMHO è semplicemente stanca ^_^
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Alain » 27 feb 2019, 13:30

Trattandosi di una batteria probabilmente a fine carriera potresti anche sperimentarci un pochino.

Tieni presente che le frequenti cariche ad "ebollizione" vigorosa non sono molto salutari in quanto accelerano la disgregazione.
Dovresti trovare il modo di farla lavorare con una effervescenza contenuta e prolungata, tipo: impostare inizialmente il bulk a 14,6-14,8 e il float a 14, senza fasi di equalizzazione, e monitorare come si comporta.

In pratica dovresti vedere se riesci a riportarla nella condizione ideale in cui può arrivare oltre i 15V senza scaldarsi troppo.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 27 feb 2019, 19:26

PierGSi ha scritto:
27 feb 2019, 13:02
IMHO è semplicemente stanca ^_^
Io invece direi che ormai hai del materiale sfaldato e sfarinato accumulato sotto le piastre, che conduce tende a comportarsi come una resistenza passiva in parallelo.
Una batteria come quella che hai tu, se è efficiente, quando staccata dall'impianto a fine carica deve poter mantenere la tensione di circa 13V (12,9 - 13,1) per molte molte ore, prima che l'autoscarica inizi a farla scendere.
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da PierGSi » 27 feb 2019, 23:09

Si...forse non mi sono espresso in maniera chiara, con materia non più sulle piastre intendevo più o meno questo, il fenomeno più accentuato in ebollizione confermerebbe.
Sulla tensione boh...ricordo di aver misurato, quando era nuova ed in servizio, sempre tensioni inferiori rispetto ad esempio a batterie agm/ gel, su altri apparecchi, che presentano le tensioni da te indicate.
Alain ha scritto:n pratica dovresti vedere se riesci a riportarla nella condizione ideale in cui può arrivare oltre i 15V senza scaldarsi troppo.
Non la vedo cosa praticabile, avrei pensato di processare l'acido con pompa peristaltica + separatore centrifugo, ma lo spazio esiguo tra piastre ed involucro non permette di arrivare alla base con tubo. La capacità perduta non tornerebbe comunque più.
Ciao,
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 28 feb 2019, 13:03

Io normalmente uso delle normali batterie da auto sia per la recinzione elettrica del cavallo, sia per la raccolta delle olive in autunno, per cui ne ho per le mani sempre almeno tre o quattro in diversi stati di usura e anzianità. Bene, le batterie buone a fine carica arrivano sempre ai fatidici 15 o 15,5V, senza eccessiva ebollizione perché caricate con bassa corrente per molte ore (almano 12), e quando le stacco dal caricabatterie la tensione in tempi brevi raggiunge i 13V circa e si mantiene stabile per molte ore, a volte per giorni, prima di scendere poi lentissimamente a causa dell'autoscarica.
Comunque rischiamo di andare fuori tema, la discussione è sulle ferro-nichel di Hal9000. :D
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da PierGSi » 28 feb 2019, 22:16

Domani mattina vedo a quanto sono le due tubolari che han rimpiazzato quelle in oggetto dopo una notte di riposo e le rabbocco, quando alle 17:00 ho tolto corrente il carica era andato in equalizzazione con 15V ai morsetti. Sono praticamente nuove, credo meno di 100 cicli.
Ciao,
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da PierGSi » 2 mar 2019, 9:01

12.8V
fine ot :)
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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Lupo solitario » 23 mag 2019, 15:00

Ho letto, ad inizio messaggio, qualcosa sull'elettrolita delle batterie NiFe idrossido di sodio, di potassio e DI LITIO !!!! Davvero avete usato questo elettrolita? Ne vorrei sapere di più.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Hal9000 » 4 giu 2019, 13:19

Ciao Lupo solitario è un piacere rileggerti!
L'elettrolita è formato pervalentemente da idrossido di potassio con una piccola aggiunta di idrossido di litio, le batterie vengono vendute vuote con i due idrossidi in scaglie e polvere e l'elettrolita te lo devi preparare tu durante la messa in opera degli accumulatori, la procedura che ho seguito per la preparazione è la seguente:

aggiungere idrossido di potassio in acqua distillata fino a misurare una densità di circa 1,2 g/cm3 (ti vendono un densimetro assieme ad ogni fornitura di batterie) che corrisponde a circa un fattore 1:3 tra idrossido e acqua, ovviamente il processo di scogliere le scaglie di idrossido di potassio nell'acqua va fatto lentamente perchè produce molto calore, và fatto in un contenitore metallico che non sia alluminio, io ho usato una grossa pentola inox dedicata per questo uso (assolutamente da NON usare successivamente per cucicnarci) messa a bagnomaria in un catino in cui circolava acqua fredda.
Una volta raggiunta la densità giusta con l'idrossido di potassio sono andato ad aggiungere un pizzico di idrossido di litio, ne servono 20 grammi per litro, quest'ultimo non è indispensabile, se ne può anche fare a meno, serve soltanto a rendere le batterie nichel-ferro più reattive, migliora un pò le performance.

Unico punto negativo di questo elettrolita è il fatto che assroba l'anidride carbonica presente nell'aria trasformandosi in carbonato di potassio che dovrebbe essere molto meno reattivo dell'idrossido o adirittura essere passivante per la chimica della batteria e quindi dovrebbe essere necessario una sostituzione dell'elettrolita ongi 5/10 anni per mantenere le prestazioni al 100%, ma al momento non ho ancora avuo modo di incappare in questo problema quindi non sò valutare se sia effettivamente un problema reale.

Ho delle vecchie celle nichel-ferro datemi da Ferrobattuto che se esiste questo fenomeno della carbonatazione dell'elettrolita alcalino sicuramente ne sono vittima data la veneranda età (credo 30 anni) quindi ho provato a sostituire l'elettrolita in una di esse con quello avanzato dalle nuove batterie cinesi ma non ho notato cambiamenti nelle caratteristiche elettriche, ne di correnti di spunto ne in capacità totale, quindi mi risulta difficile verificare questa cosa della carbonatazione di cui si parla tanto su internet.

Per verificare meglio il fenomeno ho comprato del carbonato di potassio già bello che fatto per provare a fare un elettrolita fatto solo di quello o miscelato in varie percentuali con il normale idrossido di potassio in modo da velocizzare i test e non dover aspettare anni ma poi non ho più avuto tempo di fare le prove, ci ri-aggiorneremo quando avrò tempo e voglia ;)

Nel frattempo le batterie nichel-ferro lavorano ancora bene, fatta eccezione per quella difettata che prima o poi aprirò per capire cosa sia successo, le altre erogano ancora i 400Ah di capacità di targa, vorrei aspettare ancora qualche anno ma sono sempre più convinto a passare ad un accumulo alcalino quando quello piombo-acido attuale deciderà di andare in pensione e non è detto che debba farlo tutto in una sola volta visto il fatto che le nichel-ferro possono essere collegate assieme anche di età diverse, posso comprarle un pò per volta ed arrivare alla capacità finale piano piano nel corso degli anni a venire.

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da chiarini » 1 mar 2020, 12:52

ho rimesso in esercizio un banco di accumulo al ferro nichel inattive da 20 anni,lavando bene ogni elemento e ripristinando l'elettrolita di potassa caustica,si sono nuovamente riprese,la domanda è la seguente: se ometto l'aggiunta di perossido di litio che non riesco a trovare cosa succede?

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Re: Batterie Nichel Ferro Cinesi

Messaggio da Ferrobattuto » 1 mar 2020, 18:57

Come scritto qui sopra da Hal9000:
"ne servono 20 grammi per litro, ma quest'ultimo non è indispensabile, se ne può anche fare a meno, serve soltanto a rendere le batterie nichel-ferro più reattive, migliora un pò le performance".
Come vedi non è indispensabile, infatti prima non veniva aggiunto, è un sistema che è stato implementato negli ultimi anni.
Se non fosse per il costo e la quasi introvabilità del nichel in formati utili, sarebbero anche molto facili da autocostruire.......
Per come la vedo io potresti usare il banco così com'è e vedere le performance che ti da, se va bene puoi andare avanti così.
Visto che hai per le mani un banco di questi, saresti così gentile da mettere qualche foto e un po' di dati e di caratteristiche?
Grazie.
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