Come dovrebbe comportarsi un inverter

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zinoz
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Come dovrebbe comportarsi un inverter

Messaggio da zinoz » 27 set 2020, 22:19

Ciao a tutti,
nella mia zona ci sono frequenti mancanze di corrente (praticamente ad ogni temporale) anche se per pochi minuti o secondi con conseguente stress per gli apparecchi elettronici (sono un informatico smanettone per cui ne ho diversi). Da qui l'idea di mettere un inverter con possibilità di comportarsi da UPS e chi lo sa, un domani agganciarci anche qualche pannello fotovoltaico.
Ho visto che l'Edison30 sulla carta fa esattamente quello che mi serve: da una parte lo attacco all'enel, da una parte ci attacco le batterie, in uscita il carico (la casa).. domani i pannelli.
Fino a qui tutto perfetto.

Adesso i dubbi:
L'edison30 viene dato per 3KW. Ma le domande sono:
Cosa succede se si superano i 3KW? Con i vari elettrodomestici (tipo forno, phon, frigo, etc) superarli è abbastanza facile anche se per tempi limitati. Superati i 3KW l'inverter cosa fa? Spegne tutto? Resiste per un po' di tempo? Va in bypass? Se si, lo fa a caldo (come mi aspetto faccia un UPS o tira giù tutto facendo una microinterruzione?

Non so se le mie domande sono banali ma sinceramente non sono riuscito a trovare risposte certe e prima di comprare qualcosa vorrei essere certo di quello che è in grado di fare.. Lo so che basterebbe comprarne uno piu' grande ma sinceramente intorno ai 3KW ci potrà stare pochi minuti al giorno (anche perchè altrimenti salterebbe la corrente visto che ho un contratto da 3KW).

Grazie mille,
Lorenzo.

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kilowatt
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Re: Come dovrebbe comportarsi un inverter

Messaggio da kilowatt » 28 set 2020, 13:22

Ciao zinoz rispondo alle tue domande per quello che posso, l edison 30 è un buon inverter io ho il 24 volts,nominalmente è 3000 ma in realtà è 2600 circa,a sempre bisogno delle batterie altrimenti lo guasti va programmato il tutto è sul displei,quando si supera la richiesta lui va in rete a quel punto ai tutta la potenza della rete diretta se manca la rete va a batteria,e qui la faccenda si complica perchè ti serve un accumulo non indifferente il tutto è da progettare bene altrimenti soldi persi ciao

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Ferrobattuto
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Re: Come dovrebbe comportarsi un inverter

Messaggio da Ferrobattuto » 28 set 2020, 13:52

Sinceramente almeno io non ho esperienza di quel tipo di inverter.
In generale quel tipo di apparecchiature in caso di scarica eccessiva delle batterie commutano sulla rete luce nazionale. Sempre in generale lo fanno con estrema velocità, trattandosi di funzionamento come UPS, per cui più che una lieve e poco percettibile variazione di luminosità su luci accese di solito non succede altro. Tolleranto benissimo dalle apparecchiature informatiche (computer e quant'altro ci gira intorno) e tutti gli utilizzatori che usano alimentatori switching.
Per l'altra domanda, in caso di sovraccarico, probabilmente avrà una protezione di qualche tipo per i sovraccarchi, ma come si comporta l'inverte in questione proprio non lo so. In certi casi alcuni sopportano carichi superiori al massimo continuo per brevi periodi.
Hai provato a cercare online il suo manuale? In genere si trova abbastanza facilmente anche nei siti dei rivenditori, in alternativa nel sito della casa costruttrice.
Però, come spesso ripeto a chi si accinge a realizzarsi un impianto del genere, per progettarlo adeguatamente e mettersi al riparo da future spiacevoli sorprese, conviene partire dai propri consumi, sia quelli continui che quelli di picco. Nel caso ci siano "per forza" dei picchi elevati, meglio tenersi "un po' larghi" sulla potenza degli accessori che si debbono acquistare. "Chi più spende, meno spende" cita un vecchio proverbio, impiegando qualche euro in più all'inizio ci si salva dallo spenderne molti di più in seguito.
Non dimenticare poi che per gestire un impianto simile bisogna entrare in "una certa mentalità" (soprattutto per le signore), ossia fare un po' attenzione a cosa accendere e quando accenderlo, conoscere i consumi di ogni elettrodomestico, specialmente quelli più energivori, e scegliere il momento giusto per usarli.
Se si stà usando il forno (un paio di KW.....) non si può fare anche la lavatrice (in genere stessa potenza iniziale), tantomeno usare il phon o il ferro da stiro, o la lavastoviglie..... Spero tu non abbia anche lo scaldabagno elettrico, o l'abitudine di usare in bagno quella sorta di ventilatorini tipo "caldobagno" che consumano un botto di corrente anche loro.
Insomma, fare un po' d'attenzione.
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Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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Re: Come dovrebbe comportarsi un inverter

Messaggio da zinoz » 4 ott 2020, 16:52

Grazie mille ad entrambi.
Sono assolutamente d'accordo con Ferrobattuto che di solito chi piu' spende meno spende.. ma il mio dubbio principale è che oltre a costare di più l'inverter più potente quelli che ho visto io richiedono anche una stringa di batterie piu' grande.. guardando ad esempio al modello superiore dell'edison30 e cioe' l'edison50 questo pretende di avere batterie per 48V (al contrario dell'altro che ne voleva 24V).. immagino che questo significhi che se con il primo potevano bastare giusto due batterie in serie con il secondo ne servono almeno 4.

Poichè il mio problema principale non è tanto l'accumulo ma le piccole interruzioni di corrente di qualche minuto (alcuni minuti spesso, raramente mezzora, quando va proprio male 1 ora) ho fatto un paio di conti (che chiedo venia e correzioni se non sono corretti)..

Se mettessi due batterie da 120ah con una scarica massima del 50% potrebbero erogarmi circa: 2 batterie x 12 volts x 120AH / 2 (50% di scarica) = 1440wh e cioe' darmi una autonomia di 1 ora ad un consumo costante di 1.4Kw, che è molto superiore alla mia situazione normale che di solito sta intorno ai 300-500 watt.. Anche con l'inefficienza che inevitabilmente l'inverter dovesse metterci si parla sempre di una autonomia decisamente buona per il mio uso.
Se ne devo mettere 4 potrei metterle piu' piccole ma il costo complessivo ho visto che in proporzione è comunque superiore.. il che mi farebbe propendere per la soluzione piu' limitata.. Se poi quando accendo il forno dovesse passare alla rete tutto sommato mi verrebbe da dire che va bene lo stesso.. non sarò coperto dall'UPS se pretendo di tenere il forno acceso.. pazienza.. mia moglie se ne farà una ragione (spero)..

Ho sparato castronerie?

Da oggetti del genere inoltre (inverter e batterie) che autoconsumo devo aspettarmi?
Ho trovato in rete varie cose abbastanza discordanti ma sono arrivato a capire una media (dipendente anche dal consumo) intorno ai 100w a regime.. è corretto? Avere più batterie mi fa aumentare l'inefficienza?

Ultima domanda.. la mia idea è installare le batterie in un garage che tutto sommato è grande e abbastanza areato (pieno di sani spifferi).. posso mettere delle batterie da auto/trazione che costano sensibilmente meno o è una cretinata da evitare perchè non sono adatte/pericolose/altro da tenere in ambienti casalinghi o con un uso di questo tipo?

Sempre mille grazie,
Lorenzo.

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Re: Come dovrebbe comportarsi un inverter

Messaggio da Ferrobattuto » 4 ott 2020, 18:56

Dunque: non puoi consumare 1440W per un'ora su delle batterie da 120Ah, perché sarebbe un assorbimento di 60A, decisamente troppo forte per loro. Poi considera che la capacità in Ah è valutata minimo alla scarica di 10 ore, per cui quei 120Ah te li darebbe scaricando 12A per 10 ore consecutive, e non 60. Con quella corrente li non durerebbero un'ora, ma al massimo una trentina di minuti, perché aumentando la corrente di prelievo se ne riduce esponenzialmente la capacità. Poi con prelievi del genere le batterie le fai fuori subito. È vero che le batterie auto erogano spunti molto forti, ma per periodi brevissimi che non superano i pochi secondi necessari alla messa in moto.
Se conti di avere dei consumi di 500W per un'ora consecutiva di blackout, con 24V hai un assorbimento di una ventina di ampere e per non "stressare" le batterie ti ci vorrebbe una capacità almeno doppia.
Stiamo parlando di assorbimenti più o meno "teorici" in quanto c'è di mezzo il rendimento dell'inverter, che se è di buona marca di solito si aggira intorno al 95%, più l'autoconsumo, che sempre per una buona marca deve essere di pochi watt a vuoto.
Se hai utenze "privilegiate" che non si possono interrompere conviene predisporre l'impianto in modo che a quelle il sistema UPS fornisca sempre e comunque corrente, mentre le altre energivore in caso di blackout possano rimanere senza.
Se stai usando il forno e manca la rete, non puoi aspettare che l'inverter ti butti giù le batterie e si spenga, altrimenti poi mancherebbe corrente anche alle utenze alle quali non può mancare. Quelle più qualche lampadina indispensabile o magari la centralina della caldaia del riscaldamento (se c'è) in inverno rimangono accese, le altre si spengono e basta..... Tiri fuori la teglia dal forno e la metti sul gas. :D
L'autoscarica delle batterie odierne per auto (se nuove) è piuttosto bassa, anche lasciate ferme (scollegate) si raccomandano di ricontrollarle al massimo una volta al mese. Con corrente di mantenimento non c'è problema, però ti sconsiglio vivamente sia le AGM che le GEL, perché in uso tampone si asciugano abbastanza facilmente e poi diventano irrecuperabili, meglio quelle ad alettrolita liquido che puoi controllare e rabboccare periodicamente.
Purché l'ambiente sia abbastanza areato le puoi mettere ovunque, ma considera che lavorando a 24V e perciò con correnti abbastanza forti, l'inverter deve stare collegato vicino alle batterie e con cavi abbastanza grossi. Per quei 60A di prima non meno di 35mm² per un metro o un metro e mezzo di lunghezza della coppia positivo e negativo. Le perdite a piena potenza sui cavi aumentano con il quadrato della corrente assorbita.....
Ovviamente le batterie auto restano la scelta più economica, ma la durata nel tempo è senz'altro più limitata ripetto a quelle per uso stazionario. Comunque molto dipende dall'uso che se ne fa, se vengono trattate bene (cariche e scariche non troppo forti, o sovraccariche prolungate) e non gli si fa mancare l'acqua distillata possono durare anche qualche anno, in genere di più che in uso su un'auto.
Naturale che più batterie, o batterie più grandi, si stressano di meno e durano di più.
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