Batteria cilindrica

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Ferrobattuto » 29 mag 2012, 20:06

Eneo ha scritto:stanotte ci stavo pensando, c'e' anche il fatto che messe in orrizzontale le piastre fanno ostacolo alle bollicine di idrogeno lungo la risalita....
per ermete attendo i risultati...

Che fai, non dormi la notte, e pensi alle batterie?..... :( Per i risultati appena posso metto qualche foto. Purtroppo ho un sacco di progetti avviati e poco tempo da dedicarci..... :barf: :mrgreen: Comunque un paio di tubi li ho appiattiti e sembrano venuti bene. Nel caso apro un'altra discussione per non allungare troppo questa.
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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da eneo » 1 giu 2012, 10:02

tra un po' mi ritrovo 19 secchi da 24kg circa 30 cm di diametro, volevo sapere hall alla fine ogni elemento da 2v quanto pesa?
Impianto fotovoltaico 4.145kwp n.4 sharp 275wp n°5 canadian solar 180wp, n°1 trina solar 185wp, n°7 solarworld 185wp, n°2 Peimar 250wp, n°1 sp 175wp, batteria 48v 157Ah SMA tubolare + 48v 120Ah, regolatore di carica epever xtra 48v 30A e 40A, inverter Victron Multiplus 48/1600/20 e epever iplus3000w. Impianto camper pannello kyocera 140wp, regoltore steca prs1010 e batteria 80Ah SMa

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Hal9000 » 1 giu 2012, 12:15

haha Ferrobattuto siamo sulla stessa barca, anch'io tra il lavoro e altro tiro alle calende greche questo genere di progetti ;)

Concordo con Ferro sul discorso di tenere la separazione verticale per semplificare la manutenzione e con Eneo per quanto riguarda le bollicine che si formano durante l'elettrolisi, in effetti nell'altro progetto con le ceste piatte stò studiando un sistema di tenere l'elettrodo superiore leggemrente inclinato in modo da favorire il flusso di bollcine di idrogeno che si produrrano sull'elettrodo negativo sul fondo.

Effeci2 se tu potessi fare uno schema di quello che ai in mente si capirebbe meglio, anche la foto di uno schizzo su carta andrebbe bene, per il peso mi aveva già chiesto Ferrobattuto ma al momento non ho una bilancia per pesarli, ma sappiate che con i secchi che ho usato sono al limite della manovrabilità, se li avessi fatti più grossi poi non sarei riuscito a spostarli da solo e vorrei evitare di avere li degli elementi troppo pesanti per poterli gestire da solo.
Ad ogni modo per dare un idea un singolo elementi cilindrico di quelli in foto pesa circa come una batteria da 150Ah

Ho in mente altre idee da testare per le batterie nei secchi, per esempio fare l'elettrodo negativo sul fondo ed usare un altro secchio da 5l per contenere l'elettrodo positivo, ma è meglio far seguire la pratica allo stesso ritmo della fantasia se no non si conclude niente, quindi prima realizzerò le ceste piatte dell'altra discussione.

Comunque non dimenticatevi di pressare bene gli ossidi dentro gli elettrodi, aumenta la corrente erogabile.

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Ferrobattuto » 1 giu 2012, 13:13

In quelle batterie orizzontali ti toccherà inclinare entrambi gli elettrodi Hal, altrimenti dalla parte in cui sono più vicini passa più corrente e nell'altra meno, creando discontinuità nella carica del materiale attivo. Forse ti basterebbe inclinare la cassetta......
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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Hal9000 » 23 lug 2012, 18:04

offgrid2 ha scritto:.....(appoposito... dobbiamo dare un nome al metodo di hal!!)
A queste batterie di Hal9000, non si potrebbe mettere in parallelo delle batterie commerciali (pochissime) giusto per fare fronte ai picchi di cosnumo?


Per il nome non saprei, l'idea iniziale è venuta dal modello di Tommasi da cui ho preso l'idea che inizialmente ho provato a realizzare nello stesso modo ma poi rendendomi conto di quanto tempo e pazienza ci voleva per riempire quei tubicini ho pensato bene di "volvere" su qualcosa di più massiccio e meno certosino da realizzare in modo da poter mettere in funzione quintali di ossidi nel minor tempo possibile e da qui è nata l'idea della piastra a griglia presa dalle plantè ma con le alettature moooolto più lunge che accettassero al lor interno gli ossidi di riporto come faurè.

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A dirla onestamente è un mix di Tommasi, plantè e faurè, ho cercato di prendere i vantaggi di tutte e tre le tecniche cercando di eliminare i rispettivi difetti ben consapevole della riduzione della densità di corrente per capacità specifica, ma almeno un elemento del genere si assembla in 1 ora partendo dalle materie prime già pronte, le altre tecniche provate prima mi prtavano via da 1 a 4 giorni per elemento e non eranto così robusti come questo.

Per il nome non saprei:
Fautomplè? (faurè tommasi plantè)
Selac? (single elecrode lead acid cell)
Klash? (keyos lead acid simplified hand-made)

Per il problema delle correnti di spunto le soluzioni sono molteplici:
1) affiancare un numero sufficente di celle ad avere il valore massimo di prelievo di corrente equivalente al regime C100
2) regolare l'inverter in modo che si spenga a soglie più basse di tensione, tanto questa tipologia di accumulatore non subisce danni irreversibili se scaricata profondamente o se delle celle si invertono di polarità o se sovraccaricata (i 6 elementi in foto li ho scaricati fino a 4V con un carico da 450W diverse volte senza notare perdite di cpacita alla ricarica ad impulsi successiva)
3) collegare in parallelo delle celle plantè che sopperiscano ai picchi di consumo (eviterei le commerciali perchè subirebbero troppa usura) però con batterie in parallelo dopo lo spunto non vedo come le cilindriche potrebberi ricaricare le eventuali plantè essendo entrambe allo stesso valore nominale di tensione....

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Ferrobattuto » 23 lug 2012, 20:37

Hal9000 ha scritto:Per il problema delle correnti di spunto le soluzioni sono molteplici:
1) affiancare un numero sufficente di celle ad avere il valore massimo di prelievo di corrente equivalente al regime C100
2)............
3) collegare in parallelo delle celle plantè che sopperiscano ai picchi di consumo (eviterei le commerciali perchè subirebbero troppa usura) però con batterie in parallelo dopo lo spunto non vedo come le cilindriche potrebberi ricaricare le eventuali plantè essendo entrambe allo stesso valore nominale di tensione....

Ne parlavo appunto quì: http://www.offgrid2.altervista.org/view ... 3048#p3040 E le soluzioni sono praticamente le stesse. Ossia i due sistemi NON si escludono a vicenda, ma semmai si integrano.
Io invece "vedo" come le cilindriche possano in realtà cedere energia alle planté: considera la resistenza interna, che in uno dei tipi è molto più bassa che nell'altro. Quelle con resistenza interna più bassa erogano sicuramente lo spunto di corrente, mentre le altre non ce la fanno e la caduta di tensione ai morsetti risulta maggiore. Finita la forte richiesta temporanea cessa quella caduta di tensione e la tensione sul banco ad alta resistenza risale fino a superare l'altro, e lì comincia il travaso di corrente. Bassa, ovviamente, per la poca differenza e anche per le resistenze, ma costante. Un po' quello che succede quando si affianca un condensatore "veloce" ad un elettrolitico, nei circuiti che hanno bisogno di spunti temporanei molto forti. Quello "veloce" fornice il "picco" e l'elettrolitico ci mette il resto.

Per il nome, come ho scritto in un altro post:
Ferrobattuto ha scritto:.........Comunque, per le "cilindriche" di Hal9000, più che "secchielli" ci starebbe bene un nome tipo "Compatte", oppure "Massive", o magari "Stagionali", insomma un sostantivo che ne indichi una delle qualità. ;)

:D
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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Bridge » 25 lug 2012, 11:02

Ferrobattuto ha scritto:Per il nome, come ho scritto in un altro post:

Ferrobattuto ha scritto:.........Comunque, per le "cilindriche" di Hal9000, più che "secchielli" ci starebbe bene un nome tipo "Compatte", oppure "Massive", o magari "Stagionali", insomma un sostantivo che ne indichi una delle qualità. ;)


Hal9000 ha scritto:Per il nome non saprei:
Fautomplè? (faurè tommasi plantè)
Selac? (single elecrode lead acid cell)
Klash? (keyos lead acid simplified hand-made)




Io direi sempilcemente:

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Hal9000 » 29 lug 2012, 12:39

L'idea di base è sempre la stessa:
lo spessore di piombo pieno determina la durata nel tempo, lo spessore di ossidi determina la capacità

Avevo già in mente alcune idee ma poi leggendo delle tecniche costruttive di Tommasi mi resi conto che altre persone prima di me avevano avuto idee simili, così iniziai la sperimentazione in tal senso, probabilmente Ferro, Dolomitico e altri si ricorderanno che avevo iniziato la tecnica degli ossidi riportati con i tubetti forellati, questo era il primo prototipo:

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Questa tipologia avrebbe sicuramente dato più amper-ora a parità di dimensione e peso, ma l'avevo abbandonata perchè era molto complesso, richiedeva molto temporiempire i tubetti con gli ossidi e la struttura di piombo conduttiva richiedeva delle saldature tra le barre oppure una tecnica di colata unica più complessa, per questo ho optato per una tecnica più massiva con soli 2 elettrodi, perchè ben consapevole che la densità di corrente sarebbe stata inferiore avrei però semplificato parecchio la costruzione, visto che di tempo a disposizione per queste cose ne ho poco e che ne devo fare tante ma tante devo ridurre il tempo impiegato per ogni elemento al minimo, senza considerare che un secchio da 15L con 2 elettrodi è molto facile da manutenere o ricostruire in un futuro mentre un secchio pieno di tibetti sottili con un intrigo di collettori e piastrine sarebbe un bel grattacapo da manutenere in futuro....

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Ferrobattuto » 29 lug 2012, 13:27

Credo che anche i costi di questa versione a tubetti sarebbero stai sicuramente maggiori di quella coi secchi, e forse a parità di peso finale anche meno materiale attivo.
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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Hal9000 » 30 lug 2012, 8:07

Tra le mille idee che vorrei provare ma che non avrò mai sufficente tempo per realizzarle tutte mi è anche venuto in mente di usare la tecnica dei tubetti ma al rovescio, ovvero un problema che ho notato sulle cilindriche è la scarsa circolazione, o per meglio dire approvvigionamento, di acido all'interno della spessa massa di materia attiva dell'elettrodo, così fantasticando immaginavo un secchio centrale per l'elettrodo positivo forellato sia sui lati che sul fondo ma dai fori del fondo far partire alcuni tubetti che risalgono vero l'alto, ovviamente deitubetti forellati e foderati del solito tessuto per non far uscire l'ossido positivo.
In questo modo si verrebbero a creare delle piccole colonne di elettrolita nel mezzo dalla massa di materia attiva che dovrebbero (in teoria) approvvigionare di acido la reazione in fase di scarica, oltre che a dare una migliore via di fuga verso l'altro delle bollicine in fase di ricarica.
A tal proposito pensavo anche di realizzare l'elettrodo negativo sul fondo per diversi motivi:
1) semplificazione ulteriore
2) riduzione costo riaprmiando 1 parete (cilindro) contenitiva dell'elettrodo negativo
3) recupero diretto dei sedimenti in quanto verrebbero convertiti in piombo direttamente dalle cariche di equalizzazione
4) rimescolamento elettrolita in quanto l'elettrodo negativo è quello che produce il gas più voluminoso (idrogeno) in fase di ricarica, e se queste bollicine voluminose sono obbligate a partire dal fondo percorrendo tutto il vaso dovrebbero smuovere l'acido stratificato sul fondo
5) essendo l'elettrodo negativo il meno reattivo se si trova sul fondo con l'acido più concetrato dovrebbe tenere meglioil passo con la reattività dellìossido positivo (Pb + acido =-0,3V / PbO2 + acido =+1,6V)

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Hal9000 » 6 ago 2012, 13:27

Non mi ricordo più esattamente chi ma qualcuno mi aveva chiesto il peso dei materlai usati per un elemento secchio oggetto della discussione, ebbene mi sono ricordato di pesare, ecco i dati per un singolo elemento:
capacità totale secchio: 15L (riempito fino a 3cm dal bordi superiore)
elettrolita usato: 10L
peso totale (elettrodi+ossidi+elettrolita): circa 40Kg
capacità con scarica a 4A: 100Ah
capacità con scarica a 1,8A: 240Ah
tensione di fine scarica: 10V
tensione di fine ricarica: 15V

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Hal9000 » 17 ago 2012, 10:30

Ho effettuato una ricarica completa a tampone di 1 settimana con il caricabatterie defoltatante (quello con LM2576 e resistenza) per poi misurare bene la densità in parallelo alla sperimentazione di Ferro con le sue gemelle quadrate, 2 elementi erano a 1275 e gli altri 4 a 1250, oavviemnte uso un misuratore di densità di quelli economici con il galleggiante, difficile essere precisi nelle misure, però ho notato che anche se la densità era diversa la tensione a riposo era simile su tuttigli elementi oscillando tra 2,23 e 2,21V ieri sera ho iniziato una scarica a 2A, per la settimana prossima quando saranno scariche completamente misurerò nuovamente la densità in modo da capire assieme a Ferro se bisogna abbassare o aumentare la densità dell'acido, che magari è un fattore limitante sulla capacità o sulla desolfatazione delle enormi masse di materia attiva, staremo a vedere....

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da elettrauto » 17 ago 2012, 16:01

Ho chiesto ad Ferrobattuto dove ha comprato il suo misuratore di densità, ma dice che lo possiede da tanto e l'origine si immerge nella notte dei tempi. :mrgreen:
Il tuo dove lo hai comprato e quanto ti è costato?
Sarebbe una benedizione se lo avessi comprato dall'ormai proverbiale "ferramenta ben fornito" di Ferrobattuto (woot) :mrgreen:

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Ferrobattuto » 17 ago 2012, 21:08

Guarda, fai una cosa: vai dal più vicino elettrauto (non tu..... :mrgreen: ) e chiedi dove ha acquistato il suo. Ci sarà pure un rivenditore di attrezzature per meccanici o elettrauto, no? Online non trovi niente?
Però guarda bene che dovrebbe essere come questo:
Densimetro.jpg
Densimetro.jpg (11.03 KiB) Visto 12149 volte

Becco sotto, peretta sopra, tubo di vetro e galleggiante con scala graduata in grammi/litro o Kg/litro (dipende se c'è la virgola dopo il primo numero oppure no). Poi se la scala è colorata bianca rossa e verde, oppure no, non ha importanza.
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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da bodo81 » 17 ago 2012, 22:12

io tempo fa avevo preso uno su ebay e la foto era come quello tuo, invece quando mi e arrivato era quello con 5 pallini colorati dentro :barf:

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Hal9000 » 18 ago 2012, 20:12

Ecco, anche il mio è come quello di Ferro, però è difficile leggere con precisione la densità, sia perchè la scala graduata è scritta in piccolo sia perchè agitandolo e svuotandolo e riempendolo di nuovo il galleggiante interno tende a fermaresi un pò più su o un pò più giù...
Questo io l'avevo preso al brico e l'avevo pagato veramente un inezia, ne avevo un paio ma l'altro l'ho perso.
Dovrei trovare qualcosa di più preciso di questo anche a costo di spendere qualche soldo, insomma con tutte le batterie che ho nel sistema mi sembra sensato avere qualcosa di più serio e preciso, ma non saprei dove cercare...

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Ferrobattuto » 18 ago 2012, 20:50

Esistono attrezzature di precisione per laboratòri di analisi chimiche merceologiche, quelli che analizzano l'olio, o l'acqua o i prodotti alimentari, ecc ecc. Se c'è un laboratorio di questi in zona (ce ne sarà sicuramente.... C'è anche quì in provincia dalle mia parti....) puoi domandare a loro.
Se ne parlava giusto oggi con un mio amico di quì, che ha una fabbrica di palloncini (è l'industria locale, ce ne sono parecchi.....), a lui serviva un "densimetro" di qualche genere per misurare la densità della miscela di lattice di gomma con acqua, e anche per la soluzione salina che poi fa da catalizzatore. Fin'ora aveva fatto per pratica, prelevando un certo quantitativo di liquido e pesandolo sulla bilancia, ma ovviamente il sistema è macchinoso, anche se affidabile. Dovendo delegare a volte ad altri rischia di rovinare parte della produzione. Da quì l'idea di un densimetro, e sapendo che smanetto con 'sta roba è venuto a chiedere. Abbiamo convenuto che l'unico modo è rivolgersi a chi fa forniture per laboratori chimici......

Comunque, se il galleggiante del densimetro si ferma quà e là, può essere dovuto al fatto che non è perfettamente verticale, e perciò struscia contro le pareti. Poi un accorgimento è quello di evitare di far bolle d'aria, che falsano la lettura e frenano il galleggiante.
Una volta ne vendevano di belli grossi, e molto legibili, ora non so.....
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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Hal9000 » 18 ago 2012, 21:19

Ci vorrebbe un densimetro bello preciso, anche elettronico se no serve un mutuo per comoprarlo, basta che resista all'acido solforico e che quindi possa essere usato innumerevoli volte per molti anni, perchè se è una cosa che dopo un anno si stara o si rompe tanto vale usare ilbuon vecchio tubo di vetro :P

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da elettrauto » 19 ago 2012, 13:43

Bene!!! A questo punto se c'è la possibilità che si inceppi, forse è meglio il metodo "originario" della misura del peso della soluzione di volume prefissato e rapportarlo col peso dell'acqua. La bilancia elettronica che uso in cucina ha la precisione del grammo, quindi sarebbe molto collaborativa :D

In ogni caso, Hal9000 ha detto che gli si inceppa, mentre il tuo Ferrobattuto ti dà gli stessi problemi?

@Ferrobattuto
Grazie per la foto!!
Certo, non io, perché non lo possedevo :mrgreen:

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Re: Batteria cilindrica

Messaggio da Ferrobattuto » 19 ago 2012, 14:16

elettrauto ha scritto:In ogni caso, Hal9000 ha detto che gli si inceppa, mentre il tuo Ferrobattuto ti dà gli stessi problemi?


No, a me non si inceppa, ma devo dire che il tubo esterno originale in vetro mi si è rotto molto tempo fa, e l'ho sostituito con uno di plastica, che è leggermente più largo, ma di poco. Comunque bisogna stare bene attenti che sia perfettamente verticale e non si facciano bolle d'aria o di gas dentro. Per il resto ormai anche il mio è piuttosto "opaco", ma basta un po' di pazienza (e di luce....) e la densità si può leggere bene.
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