Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie

Moderatori: Ferrobattuto, Dolomitico

Avatar utente
Magneto12
Messaggi: 3
Iscritto il: 29 apr 2021, 17:10

Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie

Messaggio da Magneto12 » 3 mag 2021, 7:19

Ciao Alain, si infatti proprio stamattina ci sono arrivato a fare questo ragionamento, infatti sto togliendo tutti i cavi di connessione in serie e voglio ricaricarle singolarmente e capire se riescono ad arrivare tutte alle stessa tensione, 6,8 per essere davvero cariche giusto?
Ma quando poi le dovrò ricollegare in serie e ricaricarle in serie avrò sempre questo problema che ricaricando una batteria magari salirà a 7volt e una rimarrà a 6,4? Come posso evitare che riaccada questo?

Per il discorso di reidratarle un po non sono riuscito a pesarle anche perché dovrei avere una bilancia super precisa che legga i decimali, che non posseggo, ho invece rabboccato tutte le batterie con 10 ml acqua superpura ( 10ml divise per 3 celle)
Grazie

Avatar utente
Alain
Messaggi: 595
Iscritto il: 16 set 2015, 8:47
Località: prov. di MN

Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie

Messaggio da Alain » 3 mag 2021, 22:33

Avresti bisogno di fare un test di scarica completa per ciascuna batteria che, se non è automatizzato con qualche accrocchio, è un lavoraccio ma ti permette di avere un quadro preciso delle condizioni del tuo banco.

Esso consiste nel caricarle a corrente costante di 10-12A fino a quando raggiungono la tensione consigliata dal produttore di 6,8-6,9V, mantenere questa tensione fino a che la corrente non si riduce a 2,5-3A, scollegarle dal caricabatteria, attendere una ventina di minuti o comunque il tempo necessario affinchè la tensione si stabilizzi (la tensione di carica completa a riposo dovrebbe aggirarsi intorno ai 6,4V) e poi procedere alla scarica collegandovi un carico che richieda una corrente costante di 10-12A e misurando il tempo che impiega a scaricarsi completamente (cioè fino a 6V; al limite, per risparmiare tempo puoi fermarti ad un valore intermedio, tipo 6,2, misurando sempre il tempo impiegato per raggiungerlo).

Ricorda che se scarichi al di sotto dei 6V induci un degrado accelerato degli elementi oltre al rischio di danneggiamento.
Inoltre durante tutto il processo, sia in carica che in scarica, verifica, tastandole di tanto in tanto, che le batterie non scaldino, altrimenti interrompi subito l'operazione e contrassegna questi elementi come da scartare.

Alla fine, in proporzione ai tempi misurati, saprai esattamente quali batterie conservano maggior capacità delle altre e quali invece necessitino di qualche ciclo di recupero oppure vadano dismesse perchè danneggiate.

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8467
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Le batterie agm e gel,desolfatarle e rilevare le anomalie

Messaggio da Ferrobattuto » 4 mag 2021, 10:41

Se sono batterie AGM e non al gel, e hanno dei tappi da cui si possono vedere le piastre o almeno il feltro minerale bianco che c'è dentro, per reidratarle si può fare così: con una siringa munita di tubetto si versa dentro pian piano acqua distillata finché non si vede che non viene più assorbita dai feltri. Naturalmente sia tra una batteria e l'altra che anche tra gli stessi elementi di una singola batteria possono esserci delle differenze, anche notevoli, sulla quantità necessaria. Poi conviene lasciarle riposare qualche ora, meglio una mezza giornata per dar modo all'acqua di essere assorbita, e infine ripetere il lavoro in quegli elementi e in quelle batterie in cui l'acqua è stata assorbita completamente e non se ne vede traccia. A quel punto conviene ancora lasciarle riposare per anche 24 ore, in modo che l'acqua assorbita per osmosi si omogenei con la soluzione acida rimasta da prima. Ci vuole molta pazienza con le AGM.......
Dopo procedere con una carica il più lenta possibile, singolarmente, o mettendole in piccoli gruppi in parallelo, magari parallelandole per caratteristiche, ad esempio quelle più "deboli" tra di loro, fino a raggiungere una tensione di fine carica con ancora il caricabatterie collegato di circa 6,8 o 7V. A quel punto puoi fare una prova di scarica, se hai una lampadina a 6V puoi connetterla, e sapendo la corrente che assorbe moltiplicandola per le ore di accensione fino alla tensione minima, hai la capacità residua della batteria.
Le lampadine a filamento (quelle delle auto, per intenderci) hanno la caratteristica di variare la resistenza in base alla tensione, entro certi limiti, variando solo la luminosità ma mantenendo più o meno costante l'assorbimento. Infatti in certi circuiti vengono usate come una sorta di stabilizzatori di corrente. Nel caso tu non abbia una lampadina a 6V puoi usarne una a 12 (tipo faro auto, da 55 o 60W) mettendo in serie due batterie più o meno simili, ma avendo l'accortezza di tenerle d'occhio con un tester in modo che una eventualmente più debole dell'altra non vada troppo giù di tensione.
Nell'eventualità che alcune di loro siano più o meno solfatate, vanno fatte diverse cariche e scariche prima che recuperino più o meno completamente la capacità iniziale, ma questo può avvenire anche durante un uso normale. Certo è che almeno all'inizio durante l'uso quotidiano un banco così recuperato va tenuto sotto controllo, nel caso delle AGM purtroppo limitandosi quasi esclusivamente alla misura delle singole tensioni. Alla fine comunque se tra una batteria e l'altra in carica e scarica dovesse persistere una differenza di una frazione di Volt, la cosa è comunque trascurabile.
Recuperare delle batterie usate, specie se AGM, è sempre molto complicato, ci vuole tempo e pazienza, ma se ben fatto può dare grosse soddisfazioni. Naturalmente avendo un po' di fortuna sul loro stato e l'uso precedente che ne è stato fatto.
Buon lavoro.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Rispondi

Torna a “Batterie & elettricità”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 191 ospiti