Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

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Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Ferrobattuto » 28 ott 2012, 13:46

Come ho già scritto quì http://offgrid2.altervista.org/viewtopi ... 5661#p5634 parlando con Dolomitico, mi trovo a breve a dover tornire del grosso tondo di alluminio. L'alluminio in tondi o barre è piuttosto costoso, poi difficilmente (almeno quì in zona) te ne tagliano un pezzetto da 10 o 12cm da una barra intera, per cui dovrei acquistarne molto di più di quanto me ne occorre e spendere troppo. Come ho già descritto nella discussione sulle fusioni casalinghe, ho molti rottami di alluminio di varia natura, dai pistoni di motori a parti di testate o monoblocchi, o anche pentole e padelle e macchinette del caffè ormai guaste. Perciò mi sono deciso ad iniziare la costruzione di un forno con crogiolo adatto alla fusione di metalli a basso punto di fusione. In un futuro che spero prossimo mi servirà anche per fondere piastre di piombo.
In generale quello che mi capita a volte di dover fare non necessita di pezzi sagomati in modo particolare, per cui per ora non mi interesso di forme e modelli, ne delle terre necessarie per fare stampi, se ne riparlerà in futuro, magari in una discussione apposta. Al momento penso che userò i soliti barattoli vuoti della conserva di pomodori, o dei solventi o della vernice..

Per realizzare il crogiolo sono partito da un vecchio estintore obsoleto, che avevo già aperto tagliandolo trasversalmente vicino alla sommità, residuo di una prova come stufa "LuciaStove", poi abbandonata perché non mi interessava più.

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Così com'era era troppo lungo, per cui l'ho ritagliato a 20cm dal fondo. Il diametro è di 16cm, per cui il volume massimo da pieno sarà di circa 4L, ma se anche con l'alluminio penso di riempirlo per metà o di più, col piombo non ci penso proprio, diventerebbe troppo pesante.

Lo spessore del ferro con cui è fatto è di circa 2mm, perciò piuttosto sottile per poterci applicare un manico di qualche tipo, per cui ho ho curvato un ferro piatto da 5x30mm da saldarci attorno al bordo superiore come rinforzo. Durante la saldatura.

Immagine

La foto mi è venuta un po' sfocata. La luce non era un granché..... Forse la mano neanche. :D
Irrobustito il bordo ho saldato dei tondini da costruzione da 16mm come appoggio e manico, ma prima con un martello e un battitoio (scalpello senza taglio....) sulla morsa ho ricavato il "becco" per colare il metallo senza che rischi di andarsene attorno. Il crogiolo finito.

Immagine

Quì sotto completo di tutto.

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Il manico è lungo, per avere una leva sufficiente ad alzarlo quando è pieno, la maniglia in fondo è grande perché sia maneggevole quando lo si deve girare per colare il metallo fuso, l'appoggio opposto al manico è abbastanza lungo perché oltre che servire per appoggiare il crogiolo sul bordo del forno serve anche per infilarci un ulteriore manico per farsi aiutare da una seconda persona in caso di peso eccessivo. Poi nessuno vieta di fare ulteriori modifiche..... :)

Per realizzare il forno sto impiegando una vecchia bombola da 10Kg. Molto vecchia e molto malandata, come si vede nelle foto.

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La parte inferiore. Molto arruginita....

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In passato giravo molto per lavoro, e col passare del tempo di bombole buttate nei fossi e nelle discariche ne ho trovate parecchie, ovviamente tutte vuote, e adesso ne ho diverse di diverse dimensioni accatastate in una rimessa. ;) Da una bombola così si possono ricavare un sacco di cose utili, ma anche solo lamiera metallica spessa.....

Prendendo qualche misura ho visto che per poterci inserire dentro il crogiolo fatto prima serviva di tagliarla circa 25cm sopra la saldatura inferiore. Ma non si può prendere una bombola, anche se "vuota" e tagliarla con la smerigliartice senza correre il rischio che i residui di idrocarburi presenti dentro non provochino qualche brutta esplosione. Per cui bisogna "bonificarla", ossia togliere da dentro tutto quello che potrebbe prendere fuoco. Per farlo si deve svitare la valvola col rubinetto superiore, ma quelle impanature sono coniche, vengono strette a morte e per di più con qualche collante di bloccaggio che fa anche da "guarnizione" contro i trafilaggi di gas. Svitarla con metodi "normali" non mi è riuscito. Anche con una grossa chiave e un tubo infilato a contrasto nella maniglia superiore non ci sono riuscito, per cui ho seguito un modo diverso. Tagliata via la maniglia con la smerigliatrice e un disco da taglio sottile (1,5mm....) badando a non rovinare la bombola, ho stretto la valvola nella morsa.

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Stretta nel quadrello sotto l'impanatura, quello che usano in fabbrica per avvitarla, in modo da non rovinare ne l'impanatura per il riduttore ne il resto, che potrebbe tornare utile per altri usi futuri. In passato mi è capitato di dovermene servire ma non averne a portata di mano.

Immagine

Per poter avere una grossa "leva" con cui fare abbastanza forza per svitare ho appuntato con la saldatrice un pezzo di scatolato alla ghiera che fa da base alla bombola, e finalmente sono riuscito a girarla.

Immagine

Hemmm...... Non fate caso al disordine, per favore..... :blushing: L'incerata sul banco non è per nasconderlo, ma perché piove e il tetto ormai non tiene più..... :: )

Svitata la valvola, ho riempito la bombola d'acqua, e non vi dico quanto "fondaccio" di gas ha buttato fuori...... Anche se il GPL che ci vendono è discretamente filtrato, durante la distillazione frazionata del petrolio da cui vengono ricavati i gas che ci vendono, passano ugualmente piccole percentuali di idrocarburi più pesanti, che durante il normale consumo casalingo NON evaporano e rimangono dentro. Formano un residuo giallastro della densità della normale benzina da auto, ma puzzano da morire...... A causa di un particolare idrocarburo "aromatico" che viene aggiunto perché l'odore (puzza!) serve per rivelare le fughe di gas. Le bombole in fabbrica vengono sempre riempite di gas, ma mai svuotate, e il fondaccio si accumula.....
Quel lavoro di toglierlo con l'acqua conviene farlo il più possibile lontano da casa, o su una fogna, perché quella roba non evapora facilmente e la puzza rimane stazionaria per moltissimo tempo. :barf:

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Svuotata dall'acqua, tagliata via anche la ghiera inferiore e ripulito il fondo dalla ruggine.

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Per tagliarla tutt'intorno alla stessa altezza si segna con un pennarello. Per fare in modo che in segno venga "orizzontale" l'ho girata sottosopra, poggiandola dul tondo in cui era avvitata la valvola col rubinetto, poi messo un pennarello su qualcosa che aveva l'altezza giusta, ho fatto ruotare la bombola sul piattello facendo un segno quasi perfettamente dritto. E finalmente tagliata con la smerigliatrice e il solito disco all'altezza giusta.

Immagine

Ora sul fondo dovrò praticare un foro da una decina di centimetri di diametro in cui inserire il bruciatore a gas, poi rivestire l'interno con qualcosa di più o meno refrattario. Sono indeciso se usare "fette" di mattoni refrattari tagliate a misura e incastrate tutt'intorno, o applicare uno strato di argilla, oppure uno strato di malta refrattaria. la prima soluzione mi sembra la migliore, anche se macchinosa, le altre due sono più semplici, ma mi paiono meno efficaci. L'argilla potrebbe spaccarsi, e la malta refrattaria in realtà non lo è molto.... Se qualcuno ha qualche idea la leggo volentieri.
Con la parte "avanzata" al taglio vorrei anche realizzare un "coperchio" con comignolo, da rimettere sopra durante la fase di riscaldamento. Il coperchio manterrebbe i gas combusti e poveri di ossigeno tutt'intorno al crogiolo, in modo da diminuire la dispersione di calore ed evitare che l'aria esterna vada ad ossidare il metallo durante la fusione. Ma questa è una cosa da fare quando il resto è terminato.

Questo sotto è il bruciatore che ho preso. E' uno di quelli con cui si fondono e incollano le guaine impermeabili sui tetti o lle terrazze.

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Guardandoci dentro..... :mrgreen:

Immagine

Il mio dirimpettaio lo ha usato con successo per riscaldare un forno per la ceramica (700-800°C), e funziona benissimo, per cui immagino basti anche per fondere alluminio e piombo. Dovrò curvare il tubo a 90°, in modo da mantenere orizzontale il manico col rubinetto e verticale il bruciatore.

Per ora mi fermo quì, a presto il seguito. :)
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Dolomitico » 28 ott 2012, 18:48

E' sempre bello leggere qualche tua spiegazione.
E a veder bene ti esce una bella fonderia,qui puoi fondere tranquillamente parecchi chili al colpo di alluminio.
Hai scelto bene per il cannello,la misura è corretta,e viste le dimensioni puoi pensate di usare sia malta refrattaria,che le mattonelle,dici che rivestite a botte sia difficile da fare?
Sono rimasto stupito nel vedere che dentro è acciaio semplice,non rivestito,pensavo che lo verniciassero un pochino.
Mah,sara che non serviva.bello anche il taglio cosi da avere il coperchio del forno.
Complimenti e vediamo come viene.

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da maxdef » 28 ott 2012, 19:33

Ferro sicuro che dopo averla svuotata non c'è più nessun pericolo ad armeggiare con la smerigliatrice sulla bombola?....sarebbero dei bei contenitori per la costruzione di un filtro a sabbia :sweet:

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Ferrobattuto » 28 ott 2012, 20:51

nivamax ha scritto:Ferro sicuro che dopo averla svuotata non c'è più nessun pericolo ad armeggiare con la smerigliatrice sulla bombola?....sarebbero dei bei contenitori per la costruzione di un filtro a sabbia :sweet:

Bhè, l'ho fatto, no?..... :? L'importante è che la riempi con l'acqua e la sciacqui un paio di volte. Al massimo puoi mettere dentro un po' di sgrassatore liquido per tirare via la parte grassa degli idrocarburi, che anche dopo svuotata e tagliata seguita a puzzare un po'. A me non importa perché tanto col calore se ne evapora via tutto....

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La rivestitura interna nelle bombole non serve. Sono idrocarburi, non intaccano il ferro.....
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Hal9000 » 29 ott 2012, 12:40

Cosa ne pensi della lana minerale?
L'ho provata con la fiamma diretta e non fà una piega, in tv avevano fatto vedere che viene realizzata soffiano della lava fusa creata miscelando roccie e scarti di fonderia, in pratica fanno lo "zucchero a velo" con della lava fusa, non è combustibile, è un buon isolante termico, dovrebbe essere idro-repellente e se ho capito bene fonde a 1500 gradi circa, inoltre costa poco, io l'ho usata per sigillare bene il pentolone dentro al forno delle ceramiche.

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Ferrobattuto » 29 ott 2012, 13:19

Potrebbe essere una buona idea..... Dovrei trovare il modo di tenerla in loco con qualche sistema. immagino che per fondere non fonda, ma non c'è pericolo che si sbriciola?....

Stamattina mi sono dedicato a fare i fori di entrata della fiamma nel fornello, dalla parte di sotto della ex bombola. Non avendo una punta a tazza o a bandiera adatta ho fatto col "solito" sistema dei tanti fori contigui.

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Il fondo della bombola era relativamente pulito, per via della smerigliata fatta dopo aver staccato la ghiera di base. Ma quando ho preso il "coperchio" superiore per fare lo stesso lavoro, è risultato talmente incrostato di strati su strati di vernice di vari colori (verde, giallo, azzurro.....) che non era possibile ne tracciare la circonferenza ne puntinare i fori. Così ho acceso la fiamma e ho tirato via tutta quella vernice col fuoco e la spazzola d'acciaio.

Immagine

Come si vede il coperchio è venuto pulito, tanto che si vede la stampigliatura col nome della casa produttrice del gas, ma...... Curiosità delle curiosità, si sono rese ben leggibili le scritte sulla ghiera centrale, intorno al foro dov'era avvitato il rubinetto.

Immagine

Come si può vedere,c'è scritto: "T.Kg11,2" Che significa "Tara kilogrammi 11,2". E' il peso della bombola vuota.
Sotto: "Prop. 10Kg, ossia "Propano 10 Kilogrammi". Hè si, perché una volta quello che ci vendevano per cucinare era propano liquido, e la scritta "GPL" significava appunto "Gas Propano Liquido", invece da qualche anno a questa parte non si sa perché ;) il significato è cambiato in "Gas di Petrolio Liquefatti".... Col risultato che lì dentro ci mettono un miscuglio di gas, che in massima parte sono propano e butano, ma probabilmente non soltanto quelli e probabilmente altri che avanzano alle distillazioni frazionate, che avranno un potere calorico forse uguale a quello del propano, ma non è propano pulito.
Appresso: 30Kg/cm2 ossia 30 Kg per centimetroquadrato. Queste bombole, dato che vanno in mano a persone che in massima parte non hanno molte nozioni techiche sull'argomento "bombole", vengono costruite con pressioni di sicurezzza molto elevate, infatti normalmente la pressione del gas liquefatto è di 4-6 Bar, per cui i più o meno 30 Bar per cui sono costruite le rende molto sicure. In passato alcune di quella da 25Kg, dopo averle bonificate e ripulite dal gas, le ho usate come serbatoi per l'aria compressa, caricandole tranquillamente fino a 15 Atmosfere senza nessun problema. L'importante era che stessero verticali ma sottosopra, in modo che eventuale condenssa nell'aria compressa durante la scarica defluisse dallo stesso rubinetto di entrata.
Appresso ci sono tre "raggi" tra cui è stato punzonato "12" e poi "84" che è la data di fabbricazione. Era stampata anche sulla maniglia superiore.
Tra le varie martellate ci sono altri numeretti punzonati, ma non si vedono bene.

Immagine

Sull'altro lato c'è scritto in grande "COMESA" che probabilmente è la ditta costruttrice, e sopra ben leggibile c'è scritto "23,8 Litri" che è la capacità della bombola vuota. In quella da 15Kg mi semra ci sia scritto 37 Litri, se ricordo bene, mentre su quella da 25 molto di più. Il GPL pesa in media 0,55 Kg per litro, per cui NON bisogna fare confusione tra "litri" e "chili", come invece ho visto fare ad un sacco di gente...... Che va a farsi riempire la bombola al distributore, credendo di risparmiare..... :barf: :mrgreen:
Appresso c'è punzonato un numero di sei cifre, che probabilmente è la serie di fabbricazione, ma che a noi non interessa.
Visto che mi trovavo con le mani in pasta ho pensato di mettere online queste foto e i relativi dati, sperando che per qualcuno siano utili. Se avete altre nozioni sul GPL sarò felice di leggerle. ;)
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Ferrobattuto » 1 nov 2012, 18:59

Per rifinire il bordo dei fori, tutto seghettato dalla foratura per ritagliarli, mi sono organizzato con una vecchia mola consumata, stretta in un bullone del diametro del foro da 16mm e messa sul mandrino del trano a colonna.

Immagine

Sotto si vede meglio. Il foro del futuro coperchio è già rifinito.

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In mancanza di un trapano a colonna è buono anche un trapano a mano, purché il mandrino sia in grado di stringere un bullone di quel diametro.
Poi è toccato al foro inferiore del fornello.

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Rifiniti i fori e tolte le bavature della smerigliatura, ho saldato tre piedi fatti con tre spezzoni di tubo da idraulica da 1/2 pollice, per tenerlo in piedi e alzato da terra quanto basta per poterci lavorare comodamente e applicarci sotto il bruciatore. Circa 35cm.

Immagine

Appoggiato il crogiolo dentro al fornello, è risultato che il peso del manico a crogiolo vuoto lo faceva ribaltare, così ho dovuto applicare un supporto, prolungato dalla parte del manico quanto basta che rimanesse spianato. I due supporti sono fatti con uno spezzone del solito tubo, ma da 3/4 di pollice di diametro, tagliato longitudinalmente. Sono incassati nel bordo quanto basta che appoggiangoci sopra poi il coperchio non rimanga rialzato.
Più da vicino.

Immagine

Col coperchio appoggiato sopra. Per ora non è rifinito, mi sono limitato a finire di sverniciarlo bene con la fiamma (dovrò farlo anche a tutto il resto), poi applicherò un bordino perché si incassi sopra senza potersi muovere.

Immagine

Rimane da applicare dentro un rivestimento, che credo sarà il materassino di lana di roccia, e il bruciatore sotto, a cui bisogna trovare la posizione più adatta perché la fiamma entri senza ritorni, e che sarà l'ultima cosa che si dovrà montare.
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da maxdef » 2 nov 2012, 8:20

come sempre dei gran bei lavori,fatti con maestria e ancor più perchè con materiali di recupero ;)

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da maxlinux2000 » 2 nov 2012, 8:55

molto bene!! :) complimenti per il lavoro fatto.
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da maxdef » 2 nov 2012, 10:34

...però un appunto te lo voglio fare :mrgreen: ...di zampe ne avrei messe 4 per rendere il tutto più stabile ;)

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Ferrobattuto » 2 nov 2012, 13:31

nivamax ha scritto:...però un appunto te lo voglio fare :mrgreen: ...di zampe ne avrei messe 4 per rendere il tutto più stabile ;)

:D Tre zampe sono stabili, quattro "nazzicano" sempre.... ;) A meno di non mettersi a fare la quarta zampa regolabile...... :barf:
Comunque dopo il montaggio del bruciatore sotto al foro d'ingresso è previsto di rinforzarle. :sweet:
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Dolomitico » 9 nov 2012, 17:54

Non voglio inquinarti la discussione,ma stavo cercando qualcosa sul passo successivo,e cioè una volta fuso il metallo che nel nostro caso pare sia prevalentemente alluminio,poi bisogna vedere dove metterlo.
Ora hai già fatto vedere che per forme semplici si possono usare barattoli in lamiera vari,poi ci sarebbe la sabbia,ma oltre il fatto che bisogna trovarci un legante per farla stare in forma,credo che cmq l'olio sia di motore che vegetale possa essere valida,cè sempre il vechhio caro gesso,guardate questo cosa ci ha fatto:
http://www.youtube.com/watch?v=KAQrw-6pNpw
Non tanto per fare repliche di noi in alluminio,ma il gesso permette di fare molti pezzi particolari,replicabili per un certo numero di volte,una volta fatte le 2 conchiglie basta colarvi il metallo e poi lavorarlo.
Si potrebbe fare un calco di oggetti già esistenti e poi lavorarli ecc ecc.
Insomma il limite è la fantasia.
Va detto che il gesso deve essere ben asciutto...... (!) (!) (!)

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Ferrobattuto » 9 nov 2012, 20:02

Asciuttissimo!!! Conviene anche infornarlo, prima di colarci dentro li metallo liquido.
Molti molti anni fa ho fatto anche io un paio di oggettini di alluminio con degli stampi di gesso, ma dopo la prima colata si buttano. Il gesso non regge bene quella temperatura. Però per oggetti da non replicare in più di un campione si può fare benissimo. Oppure se è un oggetto semplice si possono fare diversi stampi. Io dovrei fondere anche delle manopole per la macchina combinata del legno. Manopole che erano di plastica dura, ma col tempo e gli urti si sono rotte.

Per la sabbia, ho ritrovato il manuale sulla fonderia, devo trovare il tempo di spulciarlo un po', ed eventualmente scannerizzare qualche pagina.
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da mastrovetraio » 27 nov 2012, 15:30

Mai provato il gesso che usano gli odontotecnici ???? Io sì, fusioni multiple di piombo le tiene. Hai fatto un gran bel lavoro. L'unica cosa che proprio non mi convince è pensare ad un grosso volume/peso di metallo fuso affidato a 3 zampette. Sò d'accordo che così nun pò nazzicà, ma io c'avrebbe messo un bel paranco.
Come vedi ho vissuto anche a Roma ;)
Ultima modifica di mastrovetraio il 27 nov 2012, 15:42, modificato 1 volta in totale.

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Ferrobattuto » 27 nov 2012, 15:35

Si, l'ho usato, ma nel caso di dover fondere delle piastre per accumulatori ne servirebbe di farne qualche centinaio, per cui servono stampi d'altro genere.
Piuttosto: quel gingillo di cui vedi lefoto sopra, per fondere l'alluminio, riscaldato a fiamma, come ti sembra? Che materiale useresti per il rivestimento interno? Quì roba dedicata o materiali apposta non se ne trovano, io avevo pensato ddi rivestirlo internamente con la lana di roccia.
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Messaggio da mastrovetraio » 27 nov 2012, 15:43

Lana di roccia non credo resista. Ti faccio un pacco e ti mando un pò di fibra. Il bruciatore basta e avanza, io ci ho cotto argilla con uno simile. Comunque, rivedendo il tutto, immagina il crogiolo appeso a una catena, contenuto dentro un cesto a forma di bottiglia, fatto in rete da 1 cm elettrosaldata, tipo pollaio, rivestito all'interno con fibraceramica semplicemente legata alla rete. Quando sei in temperatura fai scorrere il tutto in alto, e ti rimane il crogiolo pronto ad essere ruotato.

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da Ferrobattuto » 27 nov 2012, 18:03

Vedi il vantaggio di avere esperienza?...... :: ) Mi sarei risparmiato un sacco di lavoro. :-/
Ti ringrazio per la tua generosità, poi ti mando l'indirizzo. :)
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da maxlinux2000 » 27 nov 2012, 22:03

[img]http://www.ratsa.com/i/sublineas/4a361531be0fc_fibraceramica2.jpg[/img]
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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da mastrovetraio » 28 nov 2012, 18:36

Ferrobattuto ha scritto:Si, l'ho usato, ma nel caso di dover fondere delle piastre per accumulatori ne servirebbe di farne qualche centinaio, per cui servono stampi d'altro genere.
Piuttosto: quel gingillo di cui vedi lefoto sopra, per fondere l'alluminio, riscaldato a fiamma, come ti sembra? Che materiale useresti per il rivestimento interno? Quì roba dedicata o materiali apposta non se ne trovano, io avevo pensato ddi rivestirlo internamente con la lana di roccia.


Senti, penso che costruire batterie serie possa interessare a molti, a me di sicuro. Non prometto nulla, ma dove lavoro di fresatrici cen'è una mandria. Sto pensando a stampi in acciaio, altro che gesso. Che ne pensi????

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Re: Forno e crogiolo per metalli a basso punto di fusione.

Messaggio da elettrauto » 28 nov 2012, 19:56

@Ferrobattuto
Hai fatto la Lucia Stove!! (woot) Ma come mai hai deciso che non ti interessava più? che problemi hai avuto? Racconta Ferrobattuto :: ) che la pirolisi ha un rendimento maggiore della normale stufa perché non è necessario collegarla alla canna fumaria! Quindi non perde il calore del fumo, almeno credo.


@Hal9000
Se intenti il pannello rigido (di lapilli e pietra di lava) dove hai posto la fiamma ti posso dire perché l'ho usato personalmente che dopo che lo porti ad 850°C appena lo riusi ti si sbriciola come borotalco, Esperienza personale


@Mastrovetraio
Lana di roccia non credo resista

Posso confermare che ad 850 °C non resiste, l'ho testato personalmente, diventa cenere, mi si scioglieva in mano!!!


@maxlinux2000
Al solito!!! Ottime foto altamente chiarificatrici ;)

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