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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da maxlinux2000 » 4 mar 2013, 20:20

ovviamente nessun posto con temeprature rigide.... mi va bene, tempertature minime di -5C occasionali....molto occasionali, ma quello che più mi da fastidio è il caldo.... quindi 40 gradi, deve essere veramente raro arrivarci.
Io credo che se stessimo vicino al confine con gli stati uniti, dovremmo cavarcela bene.

un posto del genere per intenderci...
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da Ferrobattuto » 4 mar 2013, 21:09

Ma sei matto?..... oO Lì ci ha fatto una scossa di magnitudo 7.7 proprio poco tempo fa!
Guarda quì: http://www.pensierospensierato.com/2012 ... anada.html
E quì: http://strenuamente.wordpress.com/tag/faglia-pacifica/
Tutta la costa occidentale del continete americano, sia del nord che del sud, corrisponde ad una enorme faglia, che traversa perfino l'equatore.... :barf:
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Messaggio da maxlinux2000 » 4 mar 2013, 21:31

opss... peccato..... e sempre in canada sul lato atlantico, escludendo il quebec?
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da maxlinux2000 » 4 mar 2013, 22:17

oppure su quel "laghetto" che divide gli stati uniti dal canada :mrgreen:

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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da Ferrobattuto » 5 mar 2013, 13:18

Tutto bello..... Ma bisogna vedere dov'è che te la vendono, quella terra. ;)
Mi sa che più ti avvicini al sud, al confine con gli states, e più costa..... :: )
Come sicuramente costerà di più avvicinandosi alle grandi città. :mrgreen:

70 centesimi al metroquadro è solo la metà di quanto vale la terra arboricola quì da noi. Andarli a spendere per trovarmi poi a 500Km dalla città più vicina, o a 50 da un paesino qualsiasi, mi seccherebbe un po'. Pensa se poi hai bisogno di un medico per un incidente improvviso oppure per una partoriente prematura.... Facciamo fare dei corsi da levatrice alle nostre donne? :mrgreen:
Un corso per il primo soccorso per un incidente sul lavoro lo feci anche io molti anni fa, e lo rifarei tutt'ora, ma se si trattasse di una cosa seria, prima che arriva un medico sei bello e defunto.

Insomma, il laghetto. il fiumicello, i prati sconfinati, i boschi e la foresta tutt'intorno, mi stanno bene, ma mettermi a fare il colonizzatore...... Poi bisogna accettarne le conseguenze. :*( (:)
Piuttosto: parlavi di appezzamenti in vendita, perché non vediamo dove stanno? Come sono e quanto costano? Io questa ricerca quì non la posso fare, ho lo scoglio dell'inglese.

P.S.
Perché il Quebec no? Ho dei paesani che stanno a Montreal (e anche a Toronto), e non si trovano mica male.....
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Messaggio da maxlinux2000 » 5 mar 2013, 13:53

abitare in campagna 50 km esatti dal paese più vicino, significa esattamente 33 minuti per arrivare al centro al paese.... suona strano in italia, e mia moglie si sorprende ancora adesso, ma è esattamente così.
Avere strade dritte a perdita d'occhio, e molto larghe e pianeggianti, significa riuscire manterenere una media di 100kmh con il piede leggero sull' acceleratore.
Tieni conto che i semafori non ci sono (enormi rotonde), le strade sono di solito a 4 corsie (2 per senso di marcia) e ogni corsia ci passa agevolmente un tir americano.
Ora confronta quello che ti ho detto con la geografia italiana..... :barf: e capirai perchè l' ambilanza tarda mezz'ora per fare 5 km verso l' ospedale, nonostante la precedenza che ha.
Negli altri stati è anche possibile volare con un piper, e trasformare un campo in disuso nel tuo terreno, in una pista di atterraggio... se devi fare più di 300km, meglio usare un piper.
Costano circa 5-6000 euro in ottimo stato, e il brevetto attorno a 700 euro.... ovviamente io non ci salirei mai su quei trabiccoli... ma è bene conoscere le possibilità che si hanno fuori dall' europa.

Dimenticavo... con 30 euro di kerosene, si fanno 500km in volo in una bella giornata.

Tutte questo notizie le so perché un mio conoscente vola per diletto con uno di questi mezzi... lui ha un cessna, e mi ha spiegato come funziona la faccenda..... in effetti il costo qui in europa, non è dell'aereo, quanto del hangar per conservare il mezzo. :barf: E si lamentava che invece nel nuovo mondo, pagavi solo per il carburante che dovevi comprare per decollare... poi il mezzo lo porti a casa tua, e sei a posto. :mrgreen:
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il Quebek, non va bene, perchè essendo autonomista, la sua economia sta andando a picco, rispetto al resto del canada e stati uniti....in realtà solo 1/3 della popolazione vorrebbe la secessione, ma occupano i posti chiave dell' amministrazione... per cui... affari loro. CMQ basta stare anche vicino a Toronto al limite, ma su suolo canadese dell'ontario (ammesso che scegliamo il canada ovviamente)... per il prezzo.... credo che costi di più il suolo in canada che negli stati uniti. Quello canadese ha molte foreste e ben irrigato, mentre più scendi verso sud, più è secco.

Per il corso di pronto soccorso, quello serve sempre in ogni caso. :)

bisognerebbe sentire anche mastrovetraio, e conivorgelo nelle ricerche... per lui la lingua non è un problema :) e probabilmente può trovare facilmente
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da maxlinux2000 » 5 mar 2013, 14:41

stavo facendo una ricerca nello stesso motore immobiliario, e mi sono trovato negli stati uniti senza accorgemene....

http://www.landandfarm.com/property/438 ... wa-615567/

1.750.000m2 (un milione settecento cinquanta mila metri quadrati) per 568.000$ (circa 450.000 euro)

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Te l'avevo detto che la terra costa di più in canada! :mrgreen:
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Messaggio da maxlinux2000 » 5 mar 2013, 14:58

e questa?
http://www.landandfarm.com/property/30_ ... on-643756/

120.000 m2 a 30 cents il metro quadro!! :)

ok,ok, non mi entusiasmo, sicuramente il prezzo è troppo basso, gatta ci cova, ma questo sta a dimostrare che è solo in europa che il terreno costa un botto!

una bazzelletta sudamericana, contro gli spagnoli.... :)

un grosso proprietario terriero spagnolo incontra un grosso propietario terriero colombiano... e gli fa:
Spagnolo: Io sono propietario di 100 ettari di terreno coltivabile!!

Colombiano: il mio terreno è tanto grande che parto al mattino cone la mia land rover, e alla sera non sono arrivato neanche alla metà.
Spagnolo: Sì, me lo hanno detto che le land rover non valgono una merda!

:mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

------------

edit

altro motore di ricerca, questa volta di nuovo in canada.
http://www.landwatch.com/Thessalon-Onta ... /200010538

Qui siamo in canada nello stato di ontario, che è grande con italia,francia spagna messe assieme.
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458 acres of rural landscape at its best, with half (1/2) of this acreage being pasturelands. Great views, ideal for recreational, hunting, beef farming, just laid back rural living near an Old Order Amish Community. Minutes west of Thessalon and minutes east of Sault Ste Marie Ontario and 10 minutes from Trans Canada Highway 17.
30 minutes to Michigan, USA.
Trade the fast lane for natural beauty and tranquility where people


458 acri... 1 acro 4047 m2 quindi 458x4047...1.853.000 m2 o 185 ettati....
....praticamente un quadrato da quasi 1.4km per lato circa.

si tratta di una vecchia tenuta di una comunità Amish, terreno per pascoli, e altro...a 335.000 euro! (woot)

a 30 minuti dal Michigan (usa)
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da Ferrobattuto » 5 mar 2013, 20:14

offgrid2 ha scritto:.....Costano circa 5-6000 euro in ottimo stato, e il brevetto attorno a 700 euro.... ovviamente io non ci salirei mai su quei trabiccoli... ma è bene conoscere le possibilità che si hanno fuori dall' europa.

Io invece su quei "trabiccoli" ci ho volato, e ci rivolerei volentieri. E ti dirò: se dovessi scegliere tra un grosso fuoristrada e un velivolo così, preferirei il velivolo.

Dimenticavo... con 30 euro di kerosene, si fanno 500km in volo in una bella giornata.

Credo che usino la benzina avio.... 140 ottani. :mrgreen: Hanno motori a ciclo otto, con doppia accensione per ogni cilindro, molto lenti e sicuri.
Almeno così era quando bazzicavo l'Aeroporto dell'Urbe a Roma.... Non so se sia cambiato qualcosa nel frattempo.
Pensa che appena sposato volevo prendere il primo brevetto, per aerei del genere.... Ho ancora il manuale! :mrgreen:
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da ilbadranuovo » 7 mar 2013, 8:21

Nuova Zelanda:
Conta 4 414 100[4] abitanti, distribuiti su 267 710 km²[5] (comprese le isole Antipodi, Auckland, Bounty, Campbell, Chatham e Kermadec). La capitale è Wellington e la città più popolosa è Auckland.
La sua vetta più alta è il Monte Cook.
Dal punto di vista fisico la Nuova Zelanda è un arcipelago formato da due grandi isole (Isola del Nord e Isola del Sud) divise dallo Stretto di Cook, e da molte altre isole minori, in gran parte disabitate: l'Isola Stewart, la terza per estensione, più le cosiddette Isole esterne, ovverosia 9 arcipelaghi minori, 5 dei quali (a loro volta chiamati Isole sub-antartiche neozelandesi) sono un Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
La latitudine della Nuova Zelanda (da 34 a 47° S) corrisponde all'incirca a quella dell'Italia, nell'emisfero boreale. Tuttavia il fatto di essere in mezzo all'Oceano rende il clima diverso da quello italiano. Infatti ci sono molte più precipitazioni, perché il fatto di essere un'isola la rende più soggetta a precipitazioni. In generale, comunque, il clima è temperato e marittimo, con temperature raramente minori di 0 °C e maggiori di 30 °C. La minima temperatura registrata in Nuova Zelanda fu di −21,6 °C (ad Ophir, Otago), mentre la massima fu di 42,4 °C (a Rangiora, Canterbury). Fra le maggiori città, Christchurch è la più asciutta, con solo 640 mm di acqua all'anno. Auckland, la città più piovosa, ne riceve quasi il doppio. Auckland, Wellington e Christchurch ricevono comunque una media di oltre 2 000 ore di sole all'anno. La parte meridionale dell'isola del Sud ha un clima più fresco e perturbato, con circa 1 400 – 1 600 ore di sole, mentre la parte settentrionale dell'isola del Sud è la parte più soleggiata e riceve circa 2 400 – 2 500 ore di sole all'anno.
Nel 2006 la popolazione era di 4 076 140 abitanti, con una densità di 15 per km²; i tre quarti della popolazione vive nell'Isola del Nord, più favorevole climaticamente.
Etnie

La popolazione della Nuova Zelanda è costituita per il 67% da bianchi, principalmente di origine inglese e scozzese; gli indigeni di etnia polinesiana sono circa 201 000. Sono presenti minoranze di cinesi, indiani, tedeschi, olandesi, italiani. Gli Europei costituiscono il 67% della popolazione, i māori il 14%, altre popolazioni del Pacifico il 3%, altri ancora (inclusi cinesi) il 14%. Ai censimenti non stupisce il fatto che la somma delle percentuali superi il 100%, poiché molti neozelandesi si ritengono appartenenti a più di un'etnia.
Religione

La religione più diffusa è quella cristiana col 60% della popolazione, benché in costante decrescita; comprende cattolici, anglicani, metodisti, presbiteriani e Testimoni di Geova. Si aggiunge anche una forte presenza missionaria della Chiesa Cristiana Avventista. Il 35% della popolazione si dichiara ateo o agnostico, mentre il restante 5% è composto da buddisti e da una comunità musulmana di immigrati
Ordinamento scolastico

Tasso di alfabetizzazione: 99%.
Studenti universitari: 162 350.

La scuola primaria è suddivisa in tre cicli: infantile, biennale, quinquennale.
Università: Otago (Dunedin, 1869), Canterbury (Christchurch, 1873), Victoria (Wellington, 1897), Auckland (1957), Massey (Palmerston North. 1963), Waikato (Hamilton, 1964).
Sistema sanitario

Il sistema sanitario è pubblico e gratuito, tranne le visite del medico di base (GP – General Practitioner). Oltre al sistema pubblico esiste quello privato e le assicurazioni private sono abbastanza diffuse. Queste non alterano in alcun modo le prestazioni delle strutture pubbliche, ma per lo più rimborsano le spese delle visite ai GP e le prestazioni presso centro privati.
Primario

L'esiguità della popolazione e la prevalenza, nel territorio, di modeste ondulazioni, favorisce un'estesa agricoltura. L'agricoltura del paese costituisce quasi un modello di funzionalità ecologica ed economica. Produzioni prevalenti sono quelle dell'allevamento: lana di pecora e latte bovino. I terreni sono poveri di fosforo, gli agricoltori neozelandesi distribuiscono fosfati, che sollecitano la crescita dei trifogli, il cui potere di fissare l'azoto atmosferico favorisce la crescita delle leguminose. È il maggiore degli allevamenti del mondo a non impiegare pressoché alcuna quantità di fertilizzanti azotati, notoriamente non favorevoli alle falde freatiche, pure realizzando produzioni di latte per capo e per ettaro di assoluto rilievo.[6] All'allevamento si unisce un settore frutticolo famoso nel mondo per le esportazioni di mele e di kiwi, un frutto selezionato dai genetisti neozelandesi.[7]
fonte wikipedia
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inutile mettere foto....mi pare che l' isola del sud sia più sottoposta a terremoti (quindi Ferro ci fa una pernacchia) ...direi anche un po troppo isolata, spopolata, probabilmente piu bella.
anche piu ruvida per viverci.

Bene, quindi guardo all' isola del Nord, dove oltre alla capitale risiede la città famosa nel mondo per la vela.
..effettivamente basta guardare la cartina e si capisce il perché....un golfo che sembra fatto apposta per navigare e imaprare a navigare in qualunche situazione.
detto cio non sapreidove andare a focalizzare l' attenzione...ci sono fiumi..laghi..terre e pascoli ovunque, città e cittadine.
non so se offgrid può tirar fuori una ricerca come ha fatto sul canada ( terreni in vendita, prezzo e altro) giusto per saperne di più e fare qualche paragone.
Leggevo che gli abitanti sono oltre 4 milioni ( una miseria) cio che però non dice è che 3,5 milioni sono donne fra i 18 e i 38anni......ed essendo fondamentalmente anglosassoni...aperti e continentali.
quando si parte??? ::::))))
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da ilbadranuovo » 7 mar 2013, 8:28

....mi scordavo.....per il Cessna io ci sto alla grande!
è troppo forte..poi se cadi.....cadi..insomma prima o poi e in un modo o nell altro si deve pur morire.
non è un opzione e non è negoziabile: si muore.
è normale.
funziona così.
da sempre.
...guardando un po di immagini ecc..ecc ho la sensazione che "la Nuova Zelanda" sia......positiva.
non so come tradurlo...rispetto al canada piu accogliente?...più...boh
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da maxlinux2000 » 7 mar 2013, 10:12

ma non avevamo scartato la NZ perché ha chiuso i battenti all' immigrazione?

cmq i posti bellissimi! è grande più o meno come l' italia con solo 4 milioni di abitanti :mrgreen: uno scherzo!!
Invece mi preoccupano un pochetto i terremoti.
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da ilbadranuovo » 7 mar 2013, 11:48

Mi pareva che fosse l Australia ad aver chiuso la frontiera. Sulla nuova Zelanda non so.

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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da Ferrobattuto » 7 mar 2013, 13:35

I Kiwi ce l'ho pure io..... :D Ho una pergola con tre piante che me ne fanno due o tre carriole l'anno..... Tant'è che devo regalarli. ;) Gli ultimi 4, raccolti a novembre, sono ancora nella fruttiera in cucina. :mrgreen:
I Kiwi si sono ambietati bene quì in Italia proprio perché le latitudini rispetto ai poli sono uguali, e perciò le temperature abbastanza simili.
Per il resto.... Non spernacchio niente, solo che la sismicità a me è una cosa che interessa particolarmente. :: )
Strana la faccenda della così grande esuberanza di donne rispetto agli uomini...... Quì da noi all'ultimo censimento sono risultate circa 15 milioni in più degli uomini, che su una popolazione di una sessantina di milioni fa circa 1,6 donne per ogni uomo.
In NZ invece a fronte di una popolazione di 4,4 milioni di abitanti ce ne sono 3,5 di donne, che fanno circa 3,9 donne per ogni uomo.... Ma è possibile?..... oO
Comunque, Luc, ti lascio volentieri il campo libero, che io a quelle tra i 18 e i 38 anni comincio ad aver "poco da raccontare"...... :mrgreen:
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da maxlinux2000 » 28 mar 2013, 23:00

ho scoperto che mia moglie vuole stare vicino al mare.... per cui si accontenta anche dell' oceano pacifico, ma a me non piace il troppo caldo, quindi bisogna stare abbsatanza al nord, ma non troppo in modo che mia moglie possa prendere il sole in estate....

l' atrantico lo scarto perché dovrei stare nel quebec, e ne ho abbastanza dei secessionisti, per cui bisogna andare per forza nel pacifico....soluzione? Victoria!

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allego anche il bookmark per googleearth... date una occhiata alle foto della zona

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Messaggio da Ferrobattuto » 29 mar 2013, 8:19

Mi ritiro in buon ordine...... (:)
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Messaggio da mastrovetraio » 30 mar 2013, 16:31

@ Offgrid ma in canada l'assistenza medica chi me la paga ? Con l'imbelvatura che ho avuto oggi sarei anche capace di andare a vivere in qualche giungla, ma quando avrò bisogno di cure chi le paga ? In cinque anni, a suo tempo, la mutua italiana mi ha fornito centocinquanta milioni di lire in medicine. Non oso immaginare quanto costerebbero oggi, ho sentito cifre da fantascienza. Non credo che i canadesi sarebbero felici di avermi a carico. E guarda che riparare un femore ad un vecchietto costa intorno ai 15000 €

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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da Ferrobattuto » 30 mar 2013, 19:15

Tu almeno sei stato molto tempo all'estero e molti soldi hai potuto spenderli come volevi, io invece lavoro dall'età di 15 anni, ho lavorato come dipendente per 42 anni..... 32 dei quali con "cassa speciale", che in pratica significa che ne pagavo in media il doppio di quelli delle altre categorie. Pensa quanti soldi si sono presi.....
Ringrazio Nostro Signore che sono ancora in buona salute, e di soldi dalla mutua ne ho dovuti prendere pochi, in futuro non so..... Ora che ho sentito quello che hanno dovuto spendere per te, sono un po' più contento di averglieli dati. :mrgreen:
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Re: Progettiamo una Comunità Ecologica in un ambiente natura

Messaggio da maxlinux2000 » 30 mar 2013, 19:45

mmm.... io vivo all'estero ma conservo la cittadinanza italiana, per cui ho diritto alle cure mediche in tutti gli stati in cui vige un accordo di reciprocità... praticamente.... se io vado in un ospedale spagnolo, paga la mutua italiana.
Bisognerebbe approfondire anche questa faccenda... e vedere se il canada accetta la permanenza costante di cittadini europei e garantisce la copertura medica....

In fondo se si andasse a vivere a Lugano in svizzara che è fuori dalla comunità europea, perderemmo l'eventuale pensione e copertura sanitaria? La vedo difficile.
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Messaggio da mastrovetraio » 30 mar 2013, 20:02

Non voglio fare l'uccello del malaugurio, ma gli Olandesi hanno sollevato al parlamento europeo la questione delle cure a cittadini europei non olandesi. Il problema è generato dal prossimo ingresso (forse) della Romania, o della Bulgaria, non sono sicuro. Ma questo apre la porta ad ulteriori sviluppi. Ovviamente i paesi con ospedali specializzati molto avanzati verranno sempre più presi d'assalto da cittadini di paesi (sempre europei) che in patria non hanno modo di curarsi. Già ora in Grecia le multinazionali del farmaco non consegnano più perchè non è remunerativo. In parole povere, sta andando a pu....ne la sanità pubblica europea. Fino a che si hanno piccoli problemi, tipo dentista, ci si arrangia. Ma se i problemi sono grossi.....

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