Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 28 dic 2013, 16:15

giá mi immagino le facce, al scoprire che la caldaia a gas/gasolio/pellet.... non funziona senza corrente elettrica. :D
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 28 dic 2013, 17:24

Dolomitico ha scritto:E' comico,in questi giorni ho parenti che sono rimasti al buio a causa della mancanza di energia nella zona vicino a Cortina,sono da 3 giorni senza luce,sono gli stessi che si stufavano quando gli spiegavo cosa significasse rimanere senza energia,tanto mi rispondevano che "per quello che manca la luce non vale la pena far nulla".

Stai sicuro che adesso si ricorderanno le tue parole..... :lol:

.....Ho letto che "il progresso fa l'uomo fesso"......

Parele scrosante. Il problema è che i media, in mano ai grandi gruppi di potere economico, hanno rinco....nito le coscenze, e seguitano a farlo sempre più pesantemente. La gente seguiterà a pensare che "tanto è un problema passeggero" e che verrà risolto in breve, e difficilmente muoverà un dito prima che la valanga gli capiti addosso.
Stò gia sudando freddo al pensiero di quello che succederà quì alla prossima grande nevicata...... Fortuna che durante le "Prove generali" di due anni fa, col fatto che rimanemmo 5 giorni senza energia, molti quì si sono muniti di generatori. ;)

Ecco,sara un pò riappropriarsi di nuovo dei saperi perduti di farsi bastare quello che si ha e pensare più all'essenziale e meno al superfluo.
Poi le energie si trovano,cambia solo in che quantità e comodità.
Già vedo che molti stanno pian piano abbandonando i riscaldamenti a gasolio e ritornano alla vecchia cara stube,vecchio sistema molto efficente per tenere calda una stanza con poco combustibile.
La trasformazione è piano piano in atto volere o volare,l'unica cosa è se si è coscienti o meno......

La vedo dura...... Dalle vostre parti, su al Nord, o in zone montagnose, come quì da noi, o in campagna in qualche posto, forse qualcuno si sveglierà prima e si ricorderà cosa diceva o faceva il nonno, ma in altri posti e soprattutto nelle grandi città sarà un disastro....

Hai ragione Max, e anche la benzina nel gruppo elettrogeno, non è che duri all'infinito..... ;) :lol:
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 28 dic 2013, 18:38

stasera mentre discutevamo io e barbara cirda quello successo ai parenti di Dolomitico, lei ha realizzato che le nuove generazioni non hanno esperienza perché non gli sono state tramandate, o non le hanno volute recepire. I motivi di questo problema possono essere vari, ma principalmente si tratta dell' ego collettivo che pervade le ultime generazioni, ovvero che noi siamo i più moderni, i più evoluti, e quindi tutto quello che è stato fatto prima è obsoleto, vecchio, arretrato, da dimenticare.

Se venisse una nevicata "perfetta" che bloccasse strade e facesse cadere linee elettriche per 2 settimane, nelle città sarebbe un dramma gravissimo.
In paese andrebbe leggermente meglio anche con grossi disagi
In campagna neanche se ne accorgerebbero se non fosse per la TV che non funziona perché sono caduti pure i ripetitori :D :D

Al che Barbara ha avuto una idea basandosi su quello che sta facendo Ferro e Mastrovetraio:

Tramandare la loro esperienza a chi vorrá leggere. Questo sí che è una cosa utile, e non parlo solo di esperienze di artigianato, su come si modifica un alternatore o come si taglia il vetro... no, l' ideale è tramandare i detti, i proverbi, le proprie esperienze di vita e tutto ciò che avreste detto ai vostri nipoti se vi avessero voluto ascoltare.
L'ideale sarebbe che i nostri ganzi pensionati aprissero un blog e scrivessero delle lettere ai nipoti, in modo che quanto questi saranno pronti a ricevere, trovino le esperienze che non hanno ricevuto da bambini.

Poi al limite saranno i pronipoti e magari neppure i propri, a leggere queste righe, ma non importa, rimane la soddisfazione di avere fatto il possibile per non perdere le esperienze della nostra civiltà.

Quindi.... "vecchietti" :D :D del forum, contunuate pure a scrivere, e se potete convincete i vostri coetanei a scrivere con il mezzo a loro più consono.

ciao
MaX
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 28 dic 2013, 19:55

Secondo quello che ho auto modo di vedere la verità è più ampia.
La colpa la distribu/isco in parti uguali a tutte le generazioni:
Quella dei vecchi (1925/1950)
che si sono messi a far la guerra alle nuove generazioni bollandoli di incompetenti e nulla facenti su tutto,non rendendosi conto che il mondo è cambiato e loro non detengono più il sapere supremo,ci sono libri e internet che spiegano molto meglio certe cose a cui loro non sanno dare spiegazione.
Ovviamente non si può far di tutta l'erba un fascio,ma sono rari chi è in grado da scendere dal suo trono e avere un serio scambio generazionale.
I meno vecchi..... ;) (1950/1965)
Sono quelli nati a cavallo dei grandi cambiamenti economici,si sono goduti la festa proprio dall'inizio,certi sono ancora più sul trono dei precedenti,ma non si rendono conto che la loro generazione ci ha portato a questi livelli.
Quelli degli anni 70/80
non ci siamo forse impegnati un granchè,ma d'altronde non ci hanno lasciato molto spazio per fare tanto,sicuramente si poteva fare di più,anche preservando quello che c'era ancora in giro,ma molti si sono persi nei meandri del consumismo.
Poi quelli che sono venuti dopo,che non sanno nulla di quello che c'era prima (agricoltura,bestiame,tradizioni popolari ecc,) e che colpa gli si può dare?
Essere condizionati dalla tv?Boh,il tempo lo dirà.
Non voglio sollevare un vespaio,ma le prime 3 generazioni sopra sono quelle che meno hanno saputo dialogare fra loro.
Vai a spiegare tu a un'anziano che puoi coniugare le vecchie saggezze con le nuove scoperte,si sente attaccato sul suo terreno,poi a una certa età il cervello non è più propenso più di tanto alle novità che riscrivono la tua versione delle cose.
Sicuramente cè una parte minore fra queste "fette" di persone che non corrispondono a tutto questo,con cui si può dialogare e scambiare opinioni,ma sono poche e distanti tra loro per innescare una massa critica. :P
Di solito si trovano appunto sui forum o in luoghi che attirano la gente in base all'interesse e non al caso.
Ripeto,è come la vedo io,e in parte è il percorso storico che essendo stato molto rapido ha creato delle grosse diseguaglianze tra generazioni spazzando via certi costumi in relativamente poco tempo....
E fra un pò bisognerà rifare lo stesso percorso a ritroso.......

Ps:pensa Ferro che quel generatore lo hanno preso perchè convinsi uno di loro che un piccolo generatore era sempre utile per piccoli lavori di bricolage,e nell'eventualità anche come necessità in caso di mancanza elettrica,lo comprarono e lo hanno però usato pochissimo fin qui,ma proprio in questi giorni si sono salvati tutti i congelatori proprio con quel piccolo scatolotto a motore.
Si è ripagato da solo in poco tempo,anche per quello che è stato fermo. :D

Piccolo sito che aiuta a farsi un'altra idea:
http://fintatolleranza.blogspot.it/2013 ... crash.html
Alla fine parla della spagna,ma non credo faccia tanta differenza con l'italia,siamo lì,sono importatori alla pari.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 29 dic 2013, 10:40

questi conflitti generazionali sono nati dalle teorie del super uomo di cui niezche è solo l' ultimo teorico ( http://it.wikipedia.org/wiki/Oltreuomo ).
Questa filisofia si basa sul fatto che ogninuno di noi è "il superuomo" e quindi il migliore possibile.
Il prolbema è che se io sono il superuomo, mio figlio è per forza inferiore a me e quindi mio sottoposto.

Purtroppo questa teoria è stata assorbita da tutta europa come una spugna, e ha fatto breccia in tutti i colori politici fin dalla fina del 1800, quindi in realtà siamo tutti vittime di questa degenerazione.

L' italia per dirne una è stata fino alla caduta dell' urss un paese satellite, il massimo esponente politico di queste teorie.... Assurdo? No! Tutta europa era in realtà un paese satellite della russia tranne l'inghilterra che aiutata dall' america è riuscita a non perdere la 2º guerra mondiale. Tutti gli altri paesi in percentuali differenti erano sotto l' influenza sovietica.
D'accordo, l' italia, francia, belgio,austria, svizzera.... abbiamo goduto delle democrazia in questi anni, ma è stata vera democrazia? È stata vera libertà? O siamo stati costantemente manipolati in modo da votare verso una certa direzione, pensare in un certo modo e comportarci di conseguenza? I vari colori dei partiti politici.... erano veramente differenti? O si trattava dello stesso colore con una bandierina differente davanti?

Sono queste le domande che mi pongo e sono quasi sicuro di avere ragione.
Siamo vittime (tutte le recenti generazioni), siamo in ginocchio e feriti, ma dobbiamo rimetterci in piedi in qualche modo e proseguire il cammino.
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 29 dic 2013, 12:55

Ragazzi, ragazzi.... I conflitti generazionale ci sono sempre stati..... Almeno dai Cromagnon in poi. Probabilmente i Neanderthalensis non ne avevano o erano molto molto meno accentuati. :lol:
In realtà non ci sono "colpe", ma solo "riflussi storici", che seguono degli alti e bassi che se si potessero fare dei grafici sembrerebbero le sinusoidi della corrente alternata. Vengono pesantemente influenzati dalla tecnologia, ma anche dalle condizioni climatiche e da altri fattori più o meno "periodici" indipendenti.
Periodi di "vacche magre" e di "vacche grasse" di biblica memoria ce ne sono sempre stati. Tanto per fare un esempio, quelli della generazione precedente alla mia usavano dirci: "Hé! Voi siete nati con la luna piena!!!" Suonava un po' quasi come un'accusa, anche se in sostanza significava che noi (anni '50) stavamo "godendo" di una relativa calma e abbondanza che loro non avevano avuto. Non so, se mi guardo dietro vedo solo mezzo secolo di "cu.lo", nel lavoro e nella vita in generale. La stessa cosa la fanno quelli della mia generazione verso i più giovani, mi pare che non cambi un granché..... E mi pare di capire che i trentenni di adesso, confrontandosi coi ragazzi dai venti all'ingiù usino dire che "non riescono a capirli". :D Che sono superficiali e menefregisti. Bhè, ricordo una frase di rimprovero di mia madre, che mi disse che ero così apatico che se avessi visto crollare il mondo mi sarei spostato sono di un passo di fianco. :lol:
La realtà, almeno secondo me, è differente. A periodi di magra e difficoltà seguono periodi in cui la gente si riscopre simile al prossimo, proprio a causa delle privazioni passate, questo genera coesione col prossimo e volontà di darsi da fare per migliorare, per se stessi e per i propri figli. Questo a sua volta genera benessere, mancanza di attenzione per il domani e superficialità col prossimo, ossia l'attuale società edonistica, in cui prevale l'apparenza sulla "sostanza". Chi vive in questi periodi difficilmente saprà spremersi le meningi per pensare al futuro o preoccuparsi di "cosa potrà avvenire", ha la tendenza a diventare egoista, e probabilmente razzista, vedendo nel prossimo molto di più le differenze che non le similitudini. La "memoria storica" dell'Uomo è molto corta, di solito non va più in là del padre, raramente del nonno, e dimentica quanto potessero essere "poveri e ignoranti" (materialmente, che moralmente erano molto più ricchi) quelli come loro che vivevano prima.
Una società così è destinata alla decadenza, dei costumi e dei pricipi, e alla mancanza di coesione sociale, da questo l'attuale recrudescenza di razzismo e di intolleranza. Il lassismo e la disonestà dilaganti. L'attuale crisi economica ne è figlia diretta (dell'arraffa arraffa generale), ma "l'inerzia sociale" farà in modo che tutti pensino solo a lamentarsi senza fare niente finché il mondo non crollerà loro addosso, a quel punto saranno solo tafferugli e casini. C'è da sperare che nessuna "potenza" ne approfitti, altrimenti potremmo vedere una nuova guerra.....
Se a questo "normale" alternarsi di alti e bassi nella storia si aggiungono difficoltà "esterne", come la crisi del petrolio, e delle materie prime, o la sovrappopolazione (figlia del benessere.....), o il molto probabile peggioramento futuro delle condizioni climatiche, la "frittata" è fatta.
Ne sono esempi (tanto per farne uno eclatante) il Medio Evo, dopo la caduta dell'Impero Romano, o tutti i casini successi nella nostra Penisola prima dell'Unità d'Italia. Tra il 1600 e il 1700 ci fu anche una Mini Era Glaciale, simile a quella che con buona probabilità vivremo da quì al 2050, che decimò la popolazione del Nord Europa, ma fu sentita anche quì, con pesti e malattie.
Per quel che riguarda le ideologie, sono figlie del periodo storico in cui si sono sviluppate, delle condizione di vita dei luoghi in cui si sviluppano, molto raramente ce ne sarà "una giusta" e tutte le altre saranno "sbagliate", in quanto sono buone per il posto e il momento in cui sono nate. Il problema è che noi esseri umani non siamo capaci di prendere il meglio di ognuna e scartare tutto il resto, per "partito preso" seguitiamo a rincorrere sempre la stessa, finendo per diventare obsoleti peggio dei dinosauri..... È molto più facile affidarsi ad una ideologia, un "partito", piuttosto che spremersi le meningi per estrarre quanto c'è di buono in tutte e fregarsene del resto.
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 29 dic 2013, 13:22

Cavolo.... :o: credevo di toccare un tasto dolente,tanto da attirarmi qualche fulmine,e invece vi siete attivati al meglio,in effetti la vostra analisi non fa una piega.
Una splendida analisi,tanto che non sapevo della teoria del super uomo,che calza a pennello.
Cmq la verità resta più complessa e articolata di quanto sembra,in tempi di vacche grasse non ci si pensa perchè tutto va bene,poi appena le cose vanno storte cominciano a uscire gli altarini.
Pensa che adesso avendo io 2 bimbe,ho "conoscenti" che mi fanno notare che sono solo una spesa e non lo dicono apertamente,ma si intuisce che intendono anche un'ingombro,questa è la prova più chiara della deriva egoistica a cui si poù arrivare.
Ora va pure bene che qualcuno decida di non avere figli,in effetti si è pure in troppi,ma con la vita media che si allunga,portando a una società ingessata su se stessa.
Io ho 2 bimbe e ancora bisnonne in giro,su 2 rami familiari ci sono più nonni che neonati,fra un pò risciamo di avere le 5 generazioni che si incontrano,io non ci sono riuscito per 2 soli anni,altrimenti cerano ben tutti i nonni,e 4 bisnonni....... :huh:
E chissà quanti casi ci sono in giro.
Prima o poi si arriverà a un giro di boa.
Io cmq sarei più per lo scambio generazionale,ma mi rendo conto che è materia difficile,quando si cerca di incrociare le nuove tecnologie con le vecchie mi ritrovo sempre con effetto "fenomeno da baraccone" bello da vedere ma non lo userò mai.......
Il tempo porterà le sue risposte......

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 3 gen 2014, 14:38

cosí tanto per ridere.... la corrente non è mancata solo a Cortina :D

http://www.zeusnews.it/n.php?c=20322


Blackout di capodanno, tutte le colpe dell'Enel

A causa dei tagli del personale, il gestore non riesce più a far fronte alle emergenze. Centinaia di migliaia di italiani rimasti senza corrente.

All'inizio sembrava una cosa di poco conto e quasi ridicola: Cortina senza luce e i vip con il capodanno rovinato non dalla Guardia di Finanza, come l'anno scorso, ma da un blackout.


La neve, facendo cadere pali e cavi, ha impedito la continuità del servizio di fornitura dell'elettricità; ma ha anche spento i cellulari, perché i ripetitori della telefonia mobile non funzionano senza corrente elettrica.

La realtà invece è più seria: da Finale Ligure alle valli d'Ossola, una nevicata nemmeno tanto eccezionale ha causato un blackout elettrico che ha coinvolto centinaia di migliaia di italiani.

E' la dimostrazione che la più recente politica dell'Enel fa scendere i livelli di qualità del servizio. Il gestore elettrico infatti ha progressivamente ridotto la sua presenza nei centri periferici e ha tagliato pesantemente il personale, senza licenziamenti ma con un continuo ricorso ai pensionamenti anticipati, fino alla riforma Fornero.

Poca prevenzione, poca vigilanza sui rami degli alberi troppo vicini ai pali; il personale in questi giorni si è prodigato senza sosta, ma ha dovuto partire da lontano e lavorare in zone poco conosciute per riportare la luce.

E' così i guerrieri della pubblicità dell'Enel (gli italiani che combattono una guerra quotidiana contro le difficoltà della crisi) si sono materializzati: dopo aver passato il Capodanno al lume di candela, stanno organizzando raccolte di firme in cui si chiede all'Enel di cambiare una politica che ci riporta a una vita senza cellulari, senza Internet e senza riscaldamento.


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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 3 gen 2014, 19:43

È vero.... Ho un parente che lavora all'ENEL, è un tecnico delle squadre di riparazione. Uno di quegli "operai" che vanno a riparare i guasti in giro, insomma. Mi ha detto che la squadra di cui fa parte è composta da 3 persone, si debbono occupare di TUTTI i guasti della loro zona, ossia dalla bassa tensione (230V domestici) alla "media dei 20.000V, e fino all'alta tensione dei 150.000V. In più hanno un territori vastissimo, che comprende decine di paesi, molte zone di montagna (quà è tutto montagnoso.....), e zone vicino ai fiumi. Molto spesso la sua squadra viene ridotta a due persone, in quanto a causa di guasti particolari o periodi di "emergenza" (che ultimamente sono sempre più frequenti.....) il terzo viene impiegato in altre zone. Essendo un "anziano", ossia ormai in esercizio da molti anni e perciò esperto per aver fatto molti corsi interni di specializzazione, è praticamente sempre in reperibilità. Durante l'ultimo periodo di maltempo sono stati chiamati d'urgenza di notte, erano in due, hanno impiegato 3 giorni per riparare un guasto in una zona impervia, accumulando 50 ore di straordinario a testa. Ora, posso capire che sicuramente ci sia un vantaggio remunerativo, ma l'impegno dovrebbe essere volontario, non obbligatorio.... 50 ore di straordinario in 3 giorni significa oltre 70 ore di lavoro filato, ve lo immaginate com'era ridotto quando è rientrato in casa? E il pericolo di incidenti sul lavoro? "Fortunatamente" (si fa per dire) hanno dei protocolli rigidissimi, specie per il lavoro sulle tensioni elevate, che comprendono fonogrammi scritti (fax.....) prima e dopo qualsiasi manovra da fare, prima di fare la successiva e subito dopo fatta, cosa questa che aumenta la sicurezza, ma non sveltisce certo il lavoro, ne diminuisce lo stress psicologico.
Non ne è contento, e lo capisco, ma ha famiglia, e soprattutto ha un lavoro, che adesso.....
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 3 gen 2014, 21:01

Tutte cose che sono state anticipate da chi studiava il problema e veniva bollato di catastrofista.....
Qui da noi è stato un fulmine a ciel sereno,la gente era talmente abituata a vedere i casini solo in tv che pensava che da noi non potesse mai succedere,e invece dalla sera alla mattina ci si è accorti che il sistema di distribuzione elettrico è vecchio e fatiscente,sul giornale cè una foto di un traliccio piegato a 90° :huh: ^_^
E hanno chiamato personale enel da tutta Italia,gente che non sapeva neanche dov'era,uno si è fatto male e l'elicottero non sapeva neanche dove andare a recuperarlo,altri si spostavano con l'autostop da un posto all'altro,dicono che cè una line di più di 7 km dell'alta tensione distrutta.
E ovviamente alberghi,negozi e privati erano sprovvisti di un minimo di autonomia,nessun generatore e ancor meno serbatoi di carburante.
Io personalmente sarò cattivo ma mi sono levato una piccola soddisfazione,a tutti quelli che spiegavo il problema della mancanza di energia mi guardavano facendomi capire che non gli fregava na mazza ,beh,ora si sono svegliati : Bash :
Il problema è che siamo all'inizio,e ho sentito una serie di personaggi (gli stessi di cui sopra) che adesso volevano armarsi di generatore da xxx kw,roba da far concorrenza all'enel,ok,un generatore va anche bene,ma secondo me stai puntando sulla fonte sbagliata,va bene per tamponare,non per impostare un minimo di autonomia.
Il fatto è che per un periodo i rischi saranno parecchio alti,cè l'intera rete nazionale che va ispezionata e aggiornata,servono persone,o magari arriveranno i cinesi anche qui?
Quindi che ne dicano,è meglio premunirsi un minimo di autonomia.....

Sul libro sulla fine del petrolio che ho preso tempo fa spiegava perfettamente l'andamento di tutto questo,il tentativo di nascondere fino all'impossibile la verità (del picco,e la conseguente scarsità),la trascuratezza delle strutture,la disocupazione,tutti segni di un sistema che cigola,non so cosa succede in giro per l'europa,ma credo che più o meno dai più deboli ai più forti il problema si propagherà.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mastrovetraio » 3 gen 2014, 21:55

Appena tornato dalla Francia, dove ho visto pale eoliche giganti a mandrie, tanto che dopo un pò non ci ho fatto più caso. Ma ho fatto caso alle "autostrade elettriche" di piloni ed elettrodotti molto ben fatti, enormi e ben diversi dai nostri. Sono anche passato in macchina attraverso una tempesta capace di spostarmi di mezzo metro, non ostante il peso non indifferente del serbatoio del metano e del carico della macchina. Il problema dell'energia è mondiale, ma quello italiano si riassume in un cartello visto di recentein un negozio : "Vietato rubare ! Lo Stato non tollera concorrenza ! "

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 3 gen 2014, 22:17

Bene, non è in tema col petrolio, ma entra nel quadro generale: riferendomi a quanto scritto da me e Dolomitico quì http://www.faidateoffgrid.altervista.or ... 701#p28701 metto il link ad una pagina web che parla delle prossime leggi italiane (dettate dall'Europa, vedi un po'....) sugli ortaggi e i semi naturali: http://sapereeundovere.it/ortaggi-vieta ... at-dellue/

@Mastro: due anni fa sono stato a Matera, a visitare i famosi "Sassi", per arrivarci ci siamo fatti quasi tutta la Puglia, e ti posso assicurare che erano rotori eolici dappertutto, centinaia di rotori eolici. Quì da noi sulla montagne, in un posto sempre battuto dal vento ce ne sono oltre venti, e stanno costruendo gli altri. Il 1° dicembre da quì (frusinate) sono andato a Pescara, per visitare una fiera di elettronica, bene, ho traversato l'Appennino, ed erano rotori eolici dappertutto. Per quanto ne so, per avermelo detto Mac-Giver, l'estate scorsa o due estati fa, non so, l'Italia per due giorni si è alimentata con "energia propria", mista fossile e rinnovabile, senza dover acquistare energia dall'estero. Purtroppo molte sono iniziative private o di enti locali, è la nostra politica che fa acqua da tutte le parti, che altrimenti di energia ne avremmo da vendere.....
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mastrovetraio » 4 gen 2014, 9:44

Appunto, Ferro. Anche in Italia i parchi eolici ci sono, ma gli elettrodotti ?? So che ci sono stati casi di impianti eolici e/o fotovoltaici che non sono stati connessi alla rete per anni a causa della insuffienza delle infrastrutture. Uno stato con un minimo di coglioni si darebbe da fare per sviluppare sopratutto i sistemi di ACCUMULO, come stanno facendo in Giappone. A proposito, qui nel forum bisognerebbe rinverdire la costruzione della "plantè modulare a basso costo e facile da costruire". Il "collo di bottiglia" è sempre quello, l'accumulo. Se, per esempio, si potesse utilizzare elettricità autoprodotta per produrre biogas...... mi viene in mente perchè in francia ho visto un bel pò di enormi sacchi in gomma, circa 10 metri cubi, in fattorie.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 4 gen 2014, 11:04

non ci avevo mai pensato, ma effettivamente una delle prime cose che ho notato sia in francia che in spagna sono le dimensioni degli elettrodotti.... almeno il triplo di quelli italiani. I tralicci sono delle torri in confronto.

Se un giorno mi ricordo gli faccio una foto, cmq con una ricerca per google ho trovato questo:

ITALIA:
Immagine

Spagna:
Immagine

[img]http://mediuambiente.files.wordpress.com/2010/01/torre-alta-tension.jpg[/img]

Immagine
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 4 gen 2014, 22:30

Quì Max come al solito si va al risparmio.... Sui materiali e sulla gente.
I tralicci alti costano... Ci vuole un sacco di ferro e di manodopera in più, cosi assistiamo a spettacoli di cavi che in estate scendono ad altezze infime da terra, e incidenti tutt'altro che infrequenti. Poi c'è il fatto che aumentando l'altezza da terra diminuiscono i "volt per centimetro" della differenza di potenziale tra cavo sospeso e terra, con minore influenza sul fisico umano di chi ci vive attorno, mentre da noi si vedono cavi che traversano paesini o sovrastano case a pochi metri sopra i tetti, e guarda caso in quelle zone ci sono sempre percentuali anomale di disfunzioni e malattie, ma siccome "non è scientificamente provato".... A nessuno glie ne frega niente.

@Mastro: con la corrente si può estrarre solo idrogeno (pericolosissimo!), il biogas si fa con le deiezioni animali. Ci abbiamo pensato in tanti e presumo che ci si pensi ancora, che tutto sommato sarebbe il sistema di stoccaggio migliore e più economico, ma fin'ora niente da fare.....
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Messaggio da mastrovetraio » 5 gen 2014, 8:04

I biodigestori hanno bisogno di elettricità per l'agitatore ( una pala che gira, come in una impastatrice) e di calore, dato che se si scende al di sotto di una certa temperatura i batteri non lavorano più. E chissà se non si possa aumentare il rendimento con procedimenti elettrolitici. Ci vorrebbe un biochimico.

Fabio13
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Fabio13 » 5 gen 2014, 22:10

Ferrobattuto ha scritto:Per quanto ne so, per avermelo detto Mac-Giver, l'estate scorsa o due estati fa, non so, l'Italia per due giorni si è alimentata con "energia propria", mista fossile e rinnovabile, senza dover acquistare energia dall'estero.

Forse ti riferivi al 16 giugno 2013, quando l'Italia si è alimentata solo con fonti rinnovabili senza usare i soliti combustibili (carbone, metano, olio combustibile) che importiamo dall'estero, soltano che lo ha fatto per 2 ORE :angry: .
Questo il link: http://qualenergia.it/articoli/20130617-domenica-16-giugno-prezzo-di-acqusito-elettricit%C3%A0-pari-a-zero

maxlinux2000 ha scritto:non ci avevo mai pensato, ma effettivamente una delle prime cose che ho notato sia in francia che in spagna sono le dimensioni degli elettrodotti.... almeno il triplo di quelli italiani. I tralicci sono delle torri in confronto.

Effettivamente l'ho notato anch'io, quello che ti posso dire come spiegazione è che in Italia abbiamo molti "piccoli" elettrodotti da 150/132kV e 220kV che richiedono tralicci non altissimi.
Da qualche anno Terna ha iniziato a razionalizzare la rete eliminando questi vecchi elettrodotti e mettendone nuovi da 380kV con torri da 50m, che hanno una portata in corrente molto più alta. Il problema è che se cadono quelli... allora sì che rimani al buio. :-)

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 5 gen 2014, 22:32

Naturalmente è probabile che io possa aver avuto notizie errate, o che possa aver inteso male e capito due giorni invece che due ore. Nessuno è perfetto, e lungi da me l'intenzione di distorcere i fatti. Ma resta un dato di fatto: cioè che è successo, questo la dice lunga, ossia che con un minimo di sforzo in più, una migliore politica in favore delle energie rinnovabili, e una migliore gestione delle risorse esistenti, il nostro Paese potrebbe affrancarsi dall'importazione di energia dall'estero. Quanto meno poterne diminuire di molto la dipendenza.
Inviato manualmente dal mio vecchio e sgangherato, ma fedele computer

Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 12 lug 2014, 20:37

Visto che l'amico Ferro mi ha fatto ricrdare sta discussione la aggiorno momentaneamente con un pdf che spiega un tantino l'argomento:
http://www.indipendenzaenergetica.it/do ... io_ITA.pdf

Ho letto talmente tanti post su questo argomento che mi sono fatto un'idea abbastanza chiara,ormai il famoso picco cè stato nel 2005,la storia dell'11/9 ovvero l'11 settembre è stata una montatura,ovvero serviva un pretesto per andare a mettere le mani sulle maggiori riserve mondiali di petrolio,nel medio oriente sul caspio,non significa che domani rimarremo senza petrolio,ma costerà sempre di più,sarà un problema per i trasporti,per il ricaldamento,per i fertilizzanti per un pò tutto.
Quello che stiamo sperimentando in Italia e in Europa è la prima fase,non una crisi dovuta ai dolori dell'economia,ma alla mancanza di energia a basso costo.
Guardate questa tabella:
http://dgerm.sviluppoeconomico.gov.it/d ... reggio.asp
Alla voce"Quantita' 000/barili" come la voce arrivi al picco nel 2007,per poi declinare,e non di poco da 630.974 del 2007 ai "386.262" del 2013siamo quasi alla metà,e non stiamo parlando di dati di chissà chi,sono dati governativi,alcuni diranno "beh con tutte le ditte che chiudono è normale che si riduca il consumo" ma secondo me questo è l'effetto,e non la causa,alzi la mano chi non ha cominciato a OTTIMIZZARE i consumi di carburante,di cibo o di qualsiasi altra cosa,la ditta dove lavoro sta puntando sul cippato per il riscaldamento,uno direbbe "benone,è rinnovabile.... ^_^ " ma come,siamo passati dalla legna,al petrolio,ora tutti andranno sul gas,e poi si torna alla legna? :o:
non vi suona un campanello?
Gli stessi studiosi che analizzano i fatti ricordano che i politici non ne parleranno mai,diranno di tutto e di più,che è colpa dell'economia,dei Russi,del BABAO,ma non diranno che la colpa è nell'alto costo del barile e della sua progressiva scarsità,anche perchè in politica non si parla di niente a cui non si abbia già una soluzione.
Le soluzioni sono multiple,ma alla fine le migliori sono sempre quelle di rendere le persone attive,se comprendono il problema si preparano e comportano nel modo giusto diminuendo i consumi,ma questo si scontrerebbe con la nostra società dei consumi,se tu dici che il picco petrolifero colpirà nell'arco di 5/10 anni,tu non compri casa e non cambi macchima,non fai le ferie,e risparmi,l'economia va in crisi,quindi finchè il sistema tiene lascialo andare,poi chi si è incasinato.....fatti suoi.
Per ora finisco qui.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 13 lug 2014, 6:04

non credo che l' 11M sia stato una montatura.... mi sembra troppo grossa. Gli stati uniti non avevano bisogno di nessuna scusa per andare in guerra e occupare territori pieni di petrolio.
Semplicemente aspettavano che ci fosse un piccolo incidente locale e mandavano un paio di portaaerei dicendo che lera per motivi umanitari. Bastava che una automobile iraniana tamponasse la macchina di un americano facendo turismo, e già la scusa era servita su un piatto d' argento.
Non occorreva assolutamente distruggere le 2 torri, danneggiare il pentagono e fare morire non so quante persone per andare a tirare le orecchie al dittatore di turno seduto su dei pozzi petroliferi.

Riguardo al resto circa il risparmio, mi sa che ne vedremo delle belle, perché se da una parte la gente vuole vivere bene, dall'altra c' è un gruppo sempre più numeroso che si è reso conto che "il risparmio è una fonte di reddito".
La tecnologia tra l'altro sta aiutando moltissimo in questa direzione e apparati che un tempo consiumavano come una stufetta elettrica, ora consumano come un accendino.
Molti si sono resi conto che se fa freddo è più conveniente isolare per bene la casa invece che cambiare la caldaia con una più potente.

Per cui l' economia non sará più quella spensierata che abbiamo visto fino a 10 anni fa.... e la cosa preoccupa sia i banchieri e i manager delle multinazionali, che i politici perchè ricevono meno "regali".

Il colpo di grazia verrà in pochi anni quando ci saranno le automobili elettriche ricaricate in casa con il proprio mini-parco solare.
Andare dal benzinaio non sará una esigenza per molte persone, e se hai corrente per ricaricare le batterie dell'automobile, ce l' hai anche per alimentare la tua casa.

Del resto i pannelli solari continuano a scendere nonostante i dazi europei voluti dalla germania.
Penso che con le nuove tecologie al carbonio al posto del silicio il prezzo di un pannello solare sará di pochi cents al watt... tipo 3-5cents/Wp il che significa che un pannello da 100Wp costerà dai 3 ai 5 euro.
Avere sul tetto un parco solare da 20kWp, costerá dai 600 ai 1000€.

Con potenze del genere per ricaricare le batterie dell'automobile bastano un paio di ore.

Approposito... la Urban tabby (l'automobile opensource omologata per strada) continua il suo percorso, e adesso è possibile scaricare gli schemi in 3D.
Una auto elettrica cosí costa circa 6000€... o meglio costerá 6000€, perché ancora non è finita la trafila burocratica per ottenere l' omologazione a tutti i livelli.
Cogito, ergo NO SUV !!

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