Batterie ai diamanti radioattivi.

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Batterie ai diamanti radioattivi.

Messaggio da maxlinux2000 » 28 apr 2018, 22:49

Argomento diviso e spostato in quanto OT nella sezione Fotovoltaico.
Ferrobattuto

Ferrobattuto ha scritto:
1 dic 2017, 13:47
....
Per le scorie nucleari hai perfettamente ragione, ma gli anni di stoccaggio perché la radioattività si dimezzi solamente, non sono 300, ma 10 o 20 mila anni.....
riguardo alle scorte radioattive abbiamo una novità... sembra che possiamo creare diamanti che trasformano la radiazione in elettricità.... potrebbe essere una soluzione per eliminare le scorie radiattive.

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... 153093029/

L'articolo l'ho trovato in 3 lingue e quindi spero che non sia una bufala, anche se sono convinto che per ora la produzione è carissima, ma in futuro.... chissà
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Batterie ai diamanti radioattivi.

Messaggio da Ferrobattuto » 28 apr 2018, 23:15

L'articolo è molto vecchio, e l'avevo già letto da qualche altra parte.
Però...... I diamanti sono fatti di carbonio puro, infatti li parlano del carbonio 14, che è un isotopo radioattivo del carbonio, con un decadimento molto molto lento, infatti lo usano per la datazione delle sostanze organiche fossili, e non solo di quelle.
MA, le scorie radioattive sono composte di tutt'altra serie di isotopi che col carbonio non c'entrano un tubo. Sono composte dal combustibile nucleare "impoverito" degli isotopi a decadimento veloce, che sono quelli che forniscono energia, e infatti nonostante siano ancora pericolosamente radioattivi, hanno un tempo di dimezzamento della radioattività (dimezzamento, bada bene, non decadimento totale) che si misura in decine di migliaia di anni. In parte si può "riprocessare" per ricavarne combustibile nuovo, ma se non vado errato se ne recupera solo il 5%, il resto rimane stoccato li ad inquinare il mondo.
Sono scorie radioattive anche molti dei materiali che vengono a contatto col combustibile nucleare, e che ne subiscono il bombardamento di neutroni e raggi gamma, che ne cambiano la composizione del nucleo e li trasformano in isotopi radioattivi dello stesso elemento. Molti di questi hanno tempi di dimezzamento lunghissimi, come gli altri, e restano li a far danni anche loro.
No, quello delle scorie radioattive è uno dei problemi per ora irrisolvibili sull'energia nucleare da fissione, insieme a quello delle fughe di radiazioni dalle centrali, e della fragilità che queste hanno rispetto alle catastrofi naturali, come i terremoti o le inondazioni.
Personalmente non metterò mai in tasca o addosso un qualsiasi aggeggio elettronico alimentato da una pila che contenga radioisotopi. Ne avrò la benché minima voglia di averne uno in casa. L'inquinamento chimico si può contenere, neutralizzare o evitare, quello radioattivo NO.
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Batterie ai diamanti radioattivi.

Messaggio da maxlinux2000 » 29 apr 2018, 7:59

...ovviamente non sarebbero batterie portatili da usare come quelle di litio, quanto dei veri e propri generatori fissi.

Ma è l'idea che conta. Praticamente stanno pensando di trasformare la radiazione letale in energia elettrica. Per ora lo facciamo solo con il C14, ma in futuro è possibile che trovino il modo di usare anche altri tipi di scorie radioattive.

Pre esempio potrebbe nascere un reattore che accelera il decadimento di 1000 volte e, nel processo estragga la l'energia termica. In questo modo elimineremmo il pericolo delle scorie radioattive convertendola in energia utile.

Ma questo è quasi fantascenza per ora. Vedremo cosa scopriranno i fisici di particole in futuro.
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Re: Batterie ai diamanti radioattivi.

Messaggio da Ferrobattuto » 29 apr 2018, 9:49

Sul fatto che l'idea "conta" non ci piove, come anche che qualcuno si sia svegliato (finalmente!) per trovare una soluzione utile alle scorie nucleari. Però anche qui la percentuale di C14 che c'è nelle attuali centrali nucleari è bassissima. La massa è sempre costituita dal combustibile esausto e da altre cose divenute radioattive per contatto con le radiazioni. E comunque le radiazioni pericolose, ossia i raggi Gamma, non producono energia, ma sono un "sottoprodotto" delle reazioni nucleari, naturali (quelle di alcuni isotopi come ad esempio il Radio o il C14) o indotte che siano. In realtà quelle che potrebbero essere utili sono le radiazioni Alfa (che sono in realtà Protoni liberi e perciò di carica positiva), e le radiazioni Beta (che sono degli Elettroni liberi e perciò di carica negativa). Queste radiazioni sono pochissimo penetranti, infatti per schermarle basta un leggero strato di un materiale qualsiasi. Pur essendo radiazioni "ionizzanti", in quanto provviste di carica elettrica, le Alfa si arrestano con un semplice foglio di carta, mentre le Beta si arrestano anche con un sottile foglio di alluminio (i militari che maneggiano Uranio "impoverito", che ne emette tantissime, per regolamento usano guanti molto spessi). Le Gamma invece che sono penetrantissime e pericolosissime (producono tumori, leucemia e aberrazioni genetiche) per essere schermate necessitano di metri di cemento o decimetri di piombo, oppure, come si usava nelle centrali di primo tipo (come quella di Chernobyl), grandi spessori di grafite, che serviva anche a rallentare i neutroni. Infatti una ulteriore "radiazione" pericolosissima sono i "neutroni veloci", ossia neutroni ad alta energia e perciò accelerati ad alte velocità, che si producono nelle reazioni di fissione. Non avendo carica elettrica non vengono influenzati da campi elettrici o magnetici (come le Alfa e le Beta che così possono essere "raccolte" e trasformate in elettricità) per cui traversano la materia passando per gli enormi (per le dimensioni atomiche, ovviamente) spazi vuoti tra un atomo e l'altro fino a che non incontrano un nucleo atomico. Quando lo incontrano lo colpiscono e ne diventano parte, trasformando quel nucleo di un qualsiasi elemento in un isotopo...... Anche lui radioattivo, o addirittura in un elemento diverso.
Anche questi necessitano di spessori di materia enormi per essere schermati, e anche questi inducono nella materia vivente le stesse deformazioni dei raggi gamma.
Come vedi, i problemi sono molteplici e sono "gravi", e da qui al "generatore a diamanti" ce ne corre......
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Re: Batterie ai diamanti radioattivi.

Messaggio da unimatrixzero » 30 apr 2018, 2:22

Ferrobattuto ha scritto:
28 apr 2018, 23:15

Personalmente non metterò mai in tasca o addosso un qualsiasi aggeggio elettronico alimentato da una pila che contenga radioisotopi. Ne avrò la benché minima voglia di averne uno in casa. L'inquinamento chimico si può contenere, neutralizzare o evitare, quello radioattivo NO.
idem , lontano da me sta rumenta...
avevo anche letto di un sistema di riscaldamento basato su mini centrale formato "scatolone" ... prodotto dalla E-CAT ...
riscaldamento a fusione fredda ... ci manca solo più il minireattore casalingo e siamo apposto ... :alienff:

allego 2 link per chi fosse interessato :

http://dioni.altervista.org/Riscaldamen ... redda.html

https://www.youtube.com/watch?v=RF8ifZZ_iVo

https://www.youtube.com/watch?v=b1tV9RwrbSQ

truffa .. oppure come al solito tutti zitti o morti ?! ... booohhhh

http://www.bufale.net/home/bufala-ecco- ... ufale-net/

https://oggiscienza.it/2017/04/14/fusio ... rea-rossi/

http://fusionefredda3.com/
Riposa in pace Bob Harte .

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Re: Batterie ai diamanti radioattivi.

Messaggio da Ferrobattuto » 30 apr 2018, 13:38

Quella della fusione fredda è una storia molto controversa, per la prima volta fu sperimentata in America, e i due fisici Fleischmann e Pons erano due capoccioni tra l'altro molto stimati. Le prove condotte in modo scientifico riscontarono alla fine un surplus di energia rispetto a quella impiegata nel processo, e anche una certa quantità di elementi che in origine non erano stati introdotti. Basta andarsi a leggere wikipedia per vedere che già da prima che quei due facessero quelle prove si sapeva che l'idrogeno viene assorbito da alcuni metalli e che già in precedenza si era sospettato che in certe condizioni si potessero avere reazioni nucleari di fusione a temperature relativamente basse. Sembra che la fisica quantistica lo descriva possibile.
In tempi più recenti se ne occupò anche il CERN e l'ENEA, alcuni fisici italiani replicarono le prove e giunsero alle stesse conclusioni (tra l'altro ci sono in rete, se non li hanno cancellati, dei filmati in quei questi fisici italiani si lamentano di come sono stati troncati gli esperimenti). Però..... Come succede spesso in questi casi probabilmente è prevalso lo "scetticismo ufficiale", gli esperimenti sono stati sospesi e i risultati archiviati.
Chi parla di complottismo, e qui potrei essere d'accordo, immaginatevi l'attuale economia mondiale basata sul petrolio, con tutte le sue guerre e i suoi intrighi, che fine avrebbe fatto. Chi ne ha le redini in mano sicuramente non vuole cederle per nessun motivo.
Chi parla di bufala e di truffa, e anche qui c'è di che discutere, quel tale Rossi che voleva sfruttare l'idea non si è comportato in modo molto trasparente, lui dice per non farsi fregare il sistema, anche se di certo ha al suo attivo già un altro fallimento a proposito del "petrolio ricavato dai rifiuti".
La realtà probabilmente sta nel mezzo, come al solito, forse la fusione fredda è possibile ma allo stato attuale delle conoscenze non è remunerativa ne in termini di rendimenti ne in termini economici, e di sicuro le multinazionali del petrolio farebbero comunque ostracismo per mantenere lo "status quo" e seguitare a prosperare.
C'è poi una terza ipotesi, ma è un "si dice", più che altro in rete, e sarebbe che viene già usata e non da ora, per scopi bellici. Sembrerebbe (il condizionale è sempre d'obbligo) che il famoso "uranio impoverito" sia uno dei metalli che di idrogeno ne assorbe tantissimo, e sembrerebbe sempre che quando i proiettili ad uranio impoverito impregnati di idrogeno colpiscono il bersaglio, dato il forte impatto dovuto all'alto peso specifico di quel metallo, le temperature superficiali che si sviluppano siano dovute anche a parziali reazioni nucleari.
Però è solo un "si dice", non supportato ne da prove concrete ne da rivelazioni confidenziali. Potrebbe essere una "leggenda metropolitana" come tante altre, oppure contenere un fondo di verità.
Per quanto mi riguarda, se avessi trovato un sistema del genere per generare energia quasi illimitata a basso costo NON cercherei di lucrarci sopra: è sicuramente il sistema migliore per farsi denigrare o rimetterci addirittura la pelle. Un sistema simile andrebbe divulgato in rete in modo che non possa più essere occultato da nessuno. Di certo è anche che dove ci sono reazioni nucleari ci sono anche le relative radiazioni e i soliti pericoli (si sono riscontrate in minima parte anche durante le prove di fusione fredda......), per cui un sistema "casalingo" di quel tipo non mi sentirei minimamente di usarlo.
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Re: Batterie ai diamanti radioattivi.

Messaggio da Juraf32 » 8 mar 2021, 17:36

maxlinux2000 ha scritto:
29 apr 2018, 7:59
...ovviamente non sarebbero batterie portatili da usare come quelle di litio, quanto dei veri e propri generatori fissi.

Ma è l'idea che conta. Praticamente stanno pensando di trasformare la radiazione letale in energia elettrica Carton déménagement standard. Per ora lo facciamo solo con il C14, ma in futuro è possibile che trovino il modo di usare anche altri tipi di scorie radioattive.

Pre esempio potrebbe nascere un reattore che accelera il decadimento di 1000 volte e, nel processo estragga la l'energia termica. In questo modo elimineremmo il pericolo delle scorie radioattive convertendola in energia utile.

Ma questo è quasi fantascenza per ora. Vedremo cosa scopriranno i fisici di particole in futuro.
Forse dovremmo proteggere la fuoriuscita di rifiuti tossici. Sarà una buona azione credo.

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