Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

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Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 24 mar 2011, 12:05

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Ennesimo edit: Questo sistema da il meglio di se se ricarichiamo le batterie ad almeno 15.4V. Capisco che sembra una bestemmia, ma ti assicuro che le batterie da automobile quando le usiamo come stazionarie, vanno ricaricate a quelle tensioni. Il motivo è che questo tipo di batteria è stato fatto per ricaricarsi a 14.5V, mentre il motore è acceso, e quindi dentro al cofano della macchina, ci sono almeno 60 gradi.
Quando le usiamo come batterie stazionarie (quindi sotto i 30 gradi), bisogna quindi compensare aumentando la tensione. Tutto questo è dichiarato anche nei datasheet delle migliori marche di batterie stazionarie.


Se non hai voglia di leggere questa entusiasmante storia di come una idea didattica si è evoluta in un sistema perfettamente funzionante ed economico, vai a questo link, ove troverai le ultime versioni degli schemi a 12-24-48V...

http://faidateoffgrid.org/forum/viewtop ... 4254#p4245


ALTRO EDIT

Qui l'ultima versione in cui si sommano vari impianti fotovoltaici con la stessa tensione.
In questo modo è possibile fare crescere il proprio impianto poco a poco in base alle necessità

https://www.faidateoffgrid.org/viewtopi ... 360#p63503


...altrimenti, continua a leggere.


Edit: questa è la configurazione attuale. Elimina la necessità della batteria tampone. A mio parere la migliore.
http://faidateoffgrid.org/forum/viewtop ... 260#p37843


In ogni caso ti consiglio di scaricarti anche il foglio di calcolo...

http://faidateoffgrid.org/forum/viewtopic.php?f=5&t=139

...utile per calcolare automaticamente il numero di baterie, la potenza dei diodi e degli interruttori megnetotermici/fusibili, la sezione dei cavi, e molti altri parametri fondamentali.



Edit: aggiungo qui una spiegazione che ho dato riguardo alle motivazioni circa l'uso dei diodi separatori:

Come spendere 360 euro invece di 2400 euro per un banco da 1000Ah 12V

Prendiamo un banco da 1000Ah a 12V come riferimento.
Se lo formiamo con 6 elementi stazionari da 2V (come i tuoi ma più grossi) andiamo a spendere circa 2400Euro

Possiamo risparmiare usando le comuni batterie da auto. Normalmente una batteria da auto costa circa 1 euro per Ah ( o più), quindi una batteria da 100A costa 100 euro. Se ti fai un banco nuovo da 1000Ah ti ci vuole 1000 euro di batterie usandone 10 da 100Ah

In realtà non risparmi nulla perchè le batterie da auto fanno pena paragonandole con quelle stazionarie, anche usando quelle di miglior marca. Tuttavia le batterie auto pur essendo pessime, sono abbondanti ed estremamente economiche se...

Esiste la possibilità di avere parecchie batterie da auto ad un prezzo molto basso o addirittura gratis comprandole presso uno sfasciacarrozze, oppure prendendole gratis presso la discarica comunale/meccanici/elettrauto e poi processandole con il megapulse.Infatti 4 su 10 battterie che buttiamo come usurate, in realtà cono perfettamente recuperabili con il megapulse.
Le batterie comprate presso lo sfasciacarrozze invece sono ottime batterie collaudate e sufficientemente in forma da fare partire allegramente un motore diesel. Il prezzo di queste batterie usate va attorno alle 20 euro qui in spagna.

Ma in un modo a in un altro poi ti trovi a dover mettere in parallelo parecchie batterie che non hanno nulla in comune tra loro (potenza/usura/capacità) e finiscono sempre per rovinarsi in 3 mesi con solfatazioni paurose o sovraccariche pericolose.
Inoltre è anche pericoloso, infatti se una batteria va in corto, la potenza di tutte le altre si riversa su di lei provocando facilmente un incendio.

A questo punto entra in scena il sistema a diodi, che non fa altro che separare le una dalle altre tutte le batterie in modo che se una va in corto non scarichi le altre e impedisca i fenomeni di solfatazione/sovraccarica. I diodi sono un po' come le valvole senza ritorno nell'idraulica. Ne hai una anche sotto il boiler elettrico. Collegando in un certo modo i diodi e le battterie ottieni l'effetto desiderato e puoi sommare la potenza di tutte le batterie auto che ti trovi tra le mani senza grossi problemi.
La cosa peggiore che può succedere è che una batteria vada in corto che che impedisca una completa ricarica di tutte le altre in quanto assorbe più energia dai pannelli solari rispetto alle altre. Ma controllandole ogni tanto con un tester puoi risolvere immediatamente.

Facciamo 2 conti quindi:

ti servono 2 diodi per ogni batteria + uno per l'alimentazione del regolatore, quindi riprendendo in esame il banco da 1000Ah a 12V ti servono:

10 batterie da 100Ah (300 euro?)
21 diodi shottky da 30A-45V (60 euro circa)

Totale: 360 euro (nel peggiore dei casi) contro 2400 euro con le batterie stazionarie.

Se l'impianto è da 12V sarebbe meglio usare regolatori con sensore di tensione come il morningstar ps30 per esempio.
Se invece vai a 24V puoi usare qualsiasi regolatore nornale. A 48V addirittura puoi usare i normali ed economici diodi a ponte.



Tutti gli impianti ad isola hanno bisogno di buone batterie al piombo, ma quelle buone, costano parecchio purtroppo.

Le migliori sono quelle stazionarie planté... carissime, ma praticamente eterne, visto che ci sono alcuni esemplari che dopo 100 anni sono ancora funzionanti. Poi vengono quelle Tubolari, a Griglie, A Gel, AGM e quelle da automobile.

Il miglior rapporto prezzo prestazioni si ottiene con le batterie Tubolari, mentre sono da scartare quelle a Gel, e le AGM.
Le batterie a griglia sono una via di mezzo, funzionano bene, ma non durano quanto le tubolari.

In banco tubolare da 900-1000Ah a 12V può costare tranquillamente 2500 euro o più a secondo della marca.

L' ultima categoria, la più scadente, viene rappresentata dalle comuni batteria da automobile. Vengono costruite nella maggiore economia e fatte per durare il meno possibile, tuttavia hanno un grande vantaggio: sono facilissime da trovare usate, e costano pochissimo.
Inoltre se usate con parsimonia possono durare parecchio. Ci sono parecchie controindicazioni ovviamente, ma poco per volta sono riuscito a venirne a capo e oggi è possibile ottenere un buon banco batterie da 960 Ah con 16 batterie da 60Ah con 500 euro circa. Il risparmio è notevole, ma occorre usare diversi accorgimenti. Questo Post è stato modificato parecchie volte, e rappresenta un percorso o una evoluzione dell' idea originale. Poco per volta ha preso sempre più forma e al momento in cui scrivo è già un anno e mezzo che il banco batterie funziona perfettamente. Credo di aver risolto tutti i problemi iniziali, ma l' osservazione continua in modo da poter migliorare sempre più il progetto.

Vi presento quindi il mio banco di batterie auto eterogenee comprate usate a basso prezzo (12-20 euro cad a seconda delle dimensioni)... collegate in parallelo con diodi Schottky

La mia intenzione era quella di mettere in parallelo almeno 16 o più batterie auto differenti a 12 volts in modo da ottenere un banco da circa 800-1000 Ah, idoneo ad alimentare un inverter da 1kw a 12 volts (88 Ah max di assorbimento).

Perché tante batterie?
le batterie al piombo per poter durare a lungo non devono essere scaricate oltre il C10, ovvero 1/10 della loro capacità nominale.
Quindi per poter alimentare adeguatamente un inverter che assorbe 88A, con delle batterie che nella maggioranza delle volte non superano i 55Ah, bisogna fare questa operazione:

55Ah / C10 = 5.5Ah
88A / 5.5Ah = 16 batterie da 55Ah

16 batterie da 55Ah possono sostenere tranquillamente un assorbimento continuo di 88Ah in quanto dividendosi il carico in realtà sono 5.5Ah cadauna

Nota: in realtà le batterie andrebbero scaricare a C20 ergo servirebbero 32 batterie, ma andiamo per gradi :D
Questo impianto è dimensionato per le mie esigenze, e visto che l' assorbimento massimo a cui sottopongo il mio impianto, è di 600W per pochi minuti (50A), le batterie devono sopportare 3A circa cadauna che equivale a C18.
L' assorbimento tipico è invece di soli 50W (4A) per cui siamo a 0.25A cadauna, equivalenti a C220, 10 volte inferiore a quanto raccomandato, quindi ottimo.


Perchè i Diodi
Ho scoperto che purtroppo non è possibile mettere in parallelo batterie troppo differenti senza affrontare i problemi di solfatazione, autoscarica rapida dovuta alla diversa resistenza interna, e dei cortocircuiti interni sempre in agguato.
Se le batterie fossero uguali si potrebbero collegarle in parallelo senza diodi, ma è praticamente impossibile trovare 16 batterie usate identiche tra loro, e anche a trovarle avrebbero sicuramente avuto una vita differente, e sarebbe difficile evitare i problemi descritti sopra.

Caduta di Tensione, 0.7 volts, molti watt sprecati
L'unico sistema per mettere in parallelo batterie differenti sarebbe quello di separarle attraverso Diodi di potenza, ma normalmente hanno una caduta di tensione di 0.7V e consumano 70 watt ogni 100A assorbiti dall'inverter.

Diodi Schottky a basso consumo da surplus militare
A seguito di una segnalazione, mi sono reso conto che esistono sul mercato dei diodi Schottky (caduta di tensione 0.3 volts) di origine militare (surplus) a costi veramente bassi (6 euro la coppia) con caratteristiche di tutto rispetto 50A a 60 volts.

Doppio Power Schottky STPS120100M 50Amp 60Volt

http://www.electronicsurplus.it/product ... 0Volt.html

Questo tipo di Diodi, consuma solo 30 watt ogni 100A assorbiti, quindi nel mio caso il consumo sarà circa 25 watt (circa 2 Ah), dovuto al fatto che l'inverter assorbe 84 Ah max.

Inoltre bisogna tenere in conto che l' assorbimento medio nel mio caso è di soli 50Wh (4A circa a 12V) e quindi i diodi disperdono 1.25Watt.

Ho quindi comprato 4 chip (8 diodi) per fare una prova in miniatura ed ottenere un banco formato da 4 batterie differenti da 94 + 92 + 90 + 70= 346Ah.

Immagine

Mi è stato fatto anche notare, che alcuni inverter vogliono le batterie collegate per poter scaricare eventuali spurie di alternata, quindi in teoria i diodi sarebbero dannosi.
Prima di usare questa soluzione chiedete al produttore se è possibile usare il vostro inverter collegato a banchi batterie divisi da diodi separatori. Nel mio caso, usando un inverter Victron il problema non sussiste.

Una soluzione alternativa è quella di collegare una batteria normale in parallelo in uscita al banco con i diodi. In questo modo la batteria assorbità le eventuali correnti spurie e allo stesso tempo verrà ricaricata dal banco stesso.
C'è da dire che questa batteria si solfaterà alla svelta in quanto verrà ricaricata con 0.3 Volt meno che le altre batterie, e quindi non arrivarà mai a 13.8V. In ogni caso, una volta solfatata continuerà a fare il suo lavoro di Condensatore senza interferire con il banco principale.

Un secondo problema che ho trovato è quello che i Regolatori Solari o Eolici, spesso vogliono il collegamento diretto alle batterie per poter monitorare la carica. Il mio regolatore ibrido è uno di quelli.
(NOTA: Trovata la soluzione, leggi nei seguenti post)


Ho per il momento risolto il problema colleganto din parallelo all' ingresso del banco una batteria AGM (quelle sigillate) da 28Ah
Al contempo ho impostato il Regolatore in modo che creda di avere a che fare con batterie al AGM.

cosa succede quindi?

Il regolatore carica la baatteria AGM a 14.1 V ma naturalmente il grosso dell' energia confluisce attraverso i diodi di ingresso alle altre batterie da auto. I diodi rubano 0.3V e quindi la tensione scende a 13.8V, il valore perfetto per queto tipo di batterie.

Qui la primissima versione a 4 batterie. Funzionava bene, se non fosse per il fatto che le batterie erano distrutte. Per questo vi consiglio di usare batterie nuove ma comprate in offerta, oppure quelle molto più economiche comprate presso i demolitori di automobili.
Non tutti i demolitori di auto lo fanno, per cui fate un giro di telefonate prima di gettare la spugna.
La misura più facile da trovare è quella da 55Ah, ma a volte si trovano anche quelle da 70Ah. Le più rare sono quelle da 100Ah e si trovano preferibilmente in estate, visto che in inverno il demolitore quelle che trova le tiene per i propri mezzi.
Immagine

La realizzazione è abbastanza spartana, qualche cosa da ridire? :evil:

Qui lo schema attuale limitato a 4 batterie: 3 Auto e una AGM
NOTA: Questo schema è da considerarsi obsoleto, e viene sostituito dalla versione con "diodo alimentatore". Leggi nei post seguenti per i dettagli. Lascio qui questo schema per motivi "storici" :D

Immagine

naturalmente è possibile aggiungere batterie a seconda delle necessità aggiungendo 2 diodi per ogni batteria

Qui una foto del pannello di "separazione" più recente.
Gli interruttori magnetotermici sono da 10A e hanno la funzione di fusibili. Infatti in caso di cortocircuito o eccessivo assorbimento, l'interruttore salta chiudendo il contatto. Sono interruttoni magnetotermici normali da 220V AC, ma se usati a corrente continua (CC) saltano ad amperaggi leggermente superiori, circa 12A. In ogni caso sconsiglio di farli lavorare troppo vicini al limite, in quanto cominciano a surriscaldarsi disperdendo la preziosa energia.

Immagine

Ora è un anno che il sistema funziona. Nel frattempo alcune batterie sono andate, ma erano quelle avute in regalo. Di quelle comprate usate, se ne è rotta una da 12 euro. Inoltre i primi 6 mesi non avendo ancora ne pannelli solari ne aerogeneratore, usavo un gruppo elettrogeno per ricaricare il banco, ma ovviamente con cariche insufficienti e sporadiche. Diverse volte sono arrivato a scaricare completamente il banco e non poterlo ricaricare velocemente, per cui immaginatevi i problemi di solfatazione, peraltro risolti con il Megapulse e i Akku-Activator (apriró a breve un'altra discussione in merito.
Da quando ho i pannelli solari e l'aerogeneratore il sistema funziona molto molto bene e non sono mai piú rimasto al buio. Le batterie sono sempre cariche anche dopo 3 giorni di nuvolo (il record è stato 6 giorni, ma ogni tanto si alzava il vento)

Voglio chiarire che questo sistema non è la soluzione di tutti i problemi. Gli accumulatori stazionari tubolari o plantè sono molto più affidabili. Il vantaggio di questa soluzione è che con pochissimi soldi possiamo avere un banco di discreta capacità, ma ovviamente meno affidabile.

facendo 2 conti un banco formato da 16 batterie da 60Ah per un totale di 960Ah costa:

16 batt. a 20Euro l' una 320euro (io le pago 12Euro cad. ma stiamo larghi)\
33 diodi a 3 euro cad: 99 euro (ne considero uno in più. Leggi il post sotto)
cavettame vario da 4mm 10 euro? (non servono cavi di grossa sezione, usando molte batterie)
16 interruttori a 6 euro cad. 96 euro
varie: 30 euro
Totale: 525 euro per un banco da 960Ah, facilmente riparabile e ampliabile a piacimento

È tanto? È poco? Dipende! A volte alcuni fortunati riescono a mettere le zampe su banchi batterie usati, da muletto elevatore o da macchine da golf, a prezzi molto bassi. Ovviamente in tal caso la bilancia pende a loro favore.
Per tutti gli altri meno fortunati e con pochi soldi, questa è una ottima soluzione.

Natiralmente il banco può funzionare anche a 24 o 48V, collegando in serie gruppi di 2 o 4 batterie rispettivamente, e poi messe in parallelo attraverso i diodi. Esiste il problema che le batterie dovrebbero essere tutte uguali di potenza e usura, il che rende difficile la realizzazione con batterie usate, ma in caso di comprare batterie nuove funzionerebbe perfettamente.
Nel caso di batterie usate, si potrebbe mettere in serie dei banchi interi, ma non l'ho mai provato. Lo schema lo trovate nei seguenti post.

Personalmente trovo inutile passare a 24 o 48V visti i miei bassi consumi che ricordo qui, sono di 0.75 kWh al giorno in inverno e 1 kWh al giorno in estate (per via del frigorifero). Ma come dicono in Spagna.... "Para gustos, colores" ovvero "i gusti son gusti"

Aggiunta: nel momento in qui scrivo questa nota è passato oramai un anno e mezzo e il banco regge a meraviglia, tanto che sto preparando il prossimo upgrade a 24 batterie :D con i banchi divisi in un gruppo da 16 collegato al regolatore solare morningstar, e un altro da 8 batterie, collegato al regolatore eolico/solare ico-ge.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 30 mar 2011, 13:45

Ovviamente è un compromesso tra affidabilità e costo..... Con costi contenutissimi si ottengono affidabilità relative, ma daltronde è anche un buon banco di prova sul quale fare molta pratica ed esperimenti vari. C'è da dire che se il banco fosse a 24V i diodi potrebbero essere normali diodi al silicio di potenza, adeguati alle correnti in uso, recuperabili a prezzi stracciati anche tra il materiale elettronico obsoleto nei mercatini o nelle fiere. A 24V però aumenterebbero le difficoltà a reperire batterie più o meno simili da mettere in serie, anche se con la stessa potenza diminuirebbero le coppie di diodi da impiegare. Si tratta di scelte personali.
Saluti.
Ferro
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da Lupo solitario » 30 mar 2011, 14:02

Bello, bello! Ce sempre da imparare con voi! :D

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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 30 mar 2011, 16:28

grazie lupus! :D ....e benvenuto

ma come ho scritto in un altro post, non è farina del mio sacco, mi sono solo limitato ad applicare uno schema fornito da Ferrobattuto.

Per i 24V viste le difficoltà espresse da Ferrobattuto, avevo pensato di collegare 2 banchi da 12V in serie secondo lo schema che metto qui sotto. Ma OKKIO!! Non l'ho mai provato, quindi....


Immagine

il problema... o il vantaggio a seconda delle necessità che che i due banchi vanno ricaricati a 12V e poi in serie possono alimentare un inverter da 24V.

questo altro schema a 12V mostra come ricaricare 2 banchi secondari con 2 fonti diverse di energia, senza interferire l'uno con l'altro, ma sommando la potenza

Immagine.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 5 mag 2011, 16:53

Grandi novità!! :D

Risolto il problema dell' alimentazione del regolatore e anche quello della caduta di tensione in ingresso provocata dai diodi, che nel caso di 12V è molto grave, in quanto le batterie vengono ricaricate e equalizzate con 0.3V di differenza.

La soluzione è quella di collegare un altro diodo ad una delle batterie in senso inverso rispetto a quello di ingresso e alimentare cosí il positivo dell' ingresso. Se la batteria è a 12.5V, l' ingresso avrá 12.2V in quanto il diodo ruba 0.3V. In questo modo il regolatore verrá alimentato.
Ma come dicevo all' inizio ho detto di aver risolto anche il problema della caduta di tensione di ingresso.
Il trucco sta nell' usare un regolatore dotato del sensore della tensione di ingresso, come l' ottimo Mornigstar PS-30

Immagine

Questo regolatore (PWM) da 30A, è abbastanza economico (pagato 160 euro) ed è dotato appunto del sensore della tensione delle batterie. Si tratta di una linea di ingresso separata dalle batterie utilizzata normalmente nel caso i cavi siano più lunghi di 5mt.
Nel mio caso invece utilizzo questa funzione per compensare la caduta di tensione introdotta dai diodi e collegando un semplice cavetto direttamente ad una delle batterie (è indifferente quale), il sensore rileva la caduta di tensione di 0.3V, e corregge automaticamente.
Infatti appena collegato il regolatore all' ingresso, mi segnava 12.3V quando in realtà le batterie erano tutte a 12.6V. Appena collegato il cavetto positivo ad una delle batterie, il regolatore ha segnato 12.6V. (il negativo è comune e quindi basta fare un ponte, come si vede nello schema sotto)

Io ho scelto questo regolatore da 30A perchè è quello più economico che ho trovato con il sensore. Ma sarebbe possibile usarne anche altri senza sensore, basta che sia possibile regolare internamente la caduta di tensione. Molti regolatori possono farlo, ma non saprei dire quali attualmente, in quanto la mia esperienza è limitata.

Il PS-30 va impostato con il tipo di batterie corretto, visto che è in grado di alimentarle con la tensione adeguata, e quindi visto che uso batterie da automobile, si tratta delle Flooded (su Battery Type imposta 3 con il cacciavite)

Qui sotto metto lo schema semplificato, sperando che sia sufficente. In ogni caso appena possibile vedró di realizzarne uno migliore con Dia.

Immagine

Analizzando lo schema sembrerebbe a prima vista che con il diodo aggiuntivo alla batteria in basso, si renda "visibile" dalle altre batterie e quindi si scarichi su de esse. Ma non è così (o non dovrebbe) visto che per ricaricare una batteria serve una tensione superiore a quella in cui si trova. La tensione della batteria di sotto, deve passare attraverso 2 diodi, e quindi si abbassa di 0.6V. Inoltre le batterie ricaricate con diodi, sono sempre perfettamente livellate. A questo punto dubito molto che possano esserci inconvenienti. Rimango in ogni caso aperto a chi ne sa più di me, ed in ogni caso non mancherò di verificare nei prossimi giorni. Se la batteria a cui è collegato il diodo dovesse durante la notte scaricarsi sulle altre, dovrebbe al mattino avere una tensione inferiore alle altre.

Ora ho diviso l' impianto in 2 sottogruppi da 8 batterie ciascuno. Uno alimentato come prima dal regolatore ibrido solare/eolico della ico-ge e l'altro dal morningstar ps30 che si vede nella foto di sopra. Vedremo ne prossimi giorni come va.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 6 mag 2011, 19:29

Ok, sono passate 24 ore e le batterie sono sempre equalizzate. Stamattina alle 8 la batteria a cui è collegato il diodo di alimentazione del regolatore, aveva la stessa tensione delle sue altre 7 compagne, e tutte avevano una tolleranza di 0.05V.

Esperimento riuscito, il sistema funziona. :D

Oggi che c' era sole e un venticello sui 20kmh costanti, avevo il banco batterie solare a 14.4V e quello ibrido solare/eolico a 14.2V.

Penso che a breve modificherò anche l' impianto ibrido aggiungendo un diodo alimentatore, ed eliminare la batterie AGM. Ora tutto sta nel trovare un altro diodo... li ho finiti!! :mrgreen:

Il regolatore solare mornigstar PS-30 è collegato a 3 pannelli fotovoltaici da 85Wp cad. per un totale di 16A a pieno sole.
il regolatore ibrido ico-ge 12450, invece ha un pannello da 45Wp + uno da 85Wp oltre ovviamente all' aerogeneratore da 450W

Entrambi sono collegati al rispettivo banco da 8 batterie da automobile. Lo schema usato per parallellare i 2 banchi è questo, a cui mancano però ancora i diodi di alimentazione. Appena possibile modificherò questi disegni con DIA

Immagine

Non sono particolarmente soddisfatto della soluzione fotovoltaica con l' impianto ibrido in quanto reputo che collegare un pannello da 45Wp e uno da 85Wp non sia l' ideale, ad ogni modo, noto che la potenza effettivamente si somma. Se ci sono dispersioni, devono essere piccole.
In ogni caso appena metto le zampe in un pannellino da 45-60Wp, collegherò i 4 pannelli da 85Wp assieme con il PS-30 mentre all'ibrido ico-ge quelli da 45+45/60Wp in modo che siano più bilanciati.

Il pannello da 45Wp è autocostruito, ma attualmente non ne vale la pena, a meno che non scendano cosiderevolmente i prezzi delle celle.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 6 mag 2011, 21:54

Ottimo esempio della gestione di risorse minime..... Insomma, un impianto da squattrinati che funziona benissimo! E dire che quando tirammo fuori quell'idea di mettere i diodi torsero tutti il naso...... Sinceramente anche io credevo che pur funzionando in qualche modo avrebbe dato comunque dei problemi, invece..... ora sono contento per te.
Personalmente credo che quando mi metterò con le mani in pasta per il mio impianto preferirò degli elementi di recupero di grossa capacità, purché in buono stato.
Speriamo di poterlo fare presto. :D
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 6 mag 2011, 23:11

Grazie Ferro,

si, l' idea originale era tua, o per lo meno sei stato tu a tirare fuori lo schema originale su cui mi sono basato. E come dicevo si trattava di un circuito "didattico", sicuramente funzionava, ma nessuno (me compreso) ci avrebbe scommesso sopra, proprio per quello ho fatto un esperimento in miniatura con 4 batterie. Poi l' ho ampliato poco per volta sorprendendomi spesso delle prestazioni

Per le stazionerie fai tu ovviamente, forse un giorno o l' altro mi metterò anch' io a farle, ma non ho intenzione di mettermi a riciclare il piombo delle batterie con relativa riduzione degli ossidi e compagnia cantando... la reputo troppo costosa e pericolosa, inoltre credo sia particolarmente inquinante.
La mia idea è qualla di comprare i rottami di piombo e fonderli cosí come sono, senza neppure farci le alette.... una plantè pura per intenderci, ma per questo c'è tempo, e molto mi sa, visto che i due banchi funzionano benissimo. Mi manca fare ordine, mettere tutte le batterie su uno scaffale, attaccare i vari strumenti al muro e rifare tutti i collegamenti... ma a parte questi "piccoli" particolari :mrgreen: funziona, e lo consiglio a tutti.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 7 mag 2011, 14:23

OK, finalmente girando per i cassetti ho trovato un diodo shottky e l' ho messo come alimentatore del regolatore ibrido ico-ge 12450.

Immagine

Funziona perfettamente, a parte il fatto che il volmetro interno segna -0.3V. Fortunatamente questo regolatore ha la possibilità di modificare la soglia di intervento, direttamente dal pannello comandi.
Il volmetro interno segna meno, ma ne tengo conto. Sarebbe bello che esistesse un modo per alzare la tensione dopo il diodo di 0.3V

Credo che sia un regolatore pwm tipo Shunt, in quanto quanto raggiunge la soglia prefissata, mette in corto l' aerogeneratore e i pannelli solari per qualche secondo fino a che non si abbassa la tensione. Ha anche una resistenza da 550W nel retro, che usa per derivare la corrente in eccesso.
Pensandoci bene, non sono sicuro che metta in corto pannelli e aerogeneratore, ma piuttosto con un relé mette in parallelo alle batterie la resistenza... in fondo si tratta di un carico di 45A circa(!!) più che sufficente per far abbassare la tensione dentro livelli accettabili.

In ogni caso funziona molto bene e considerando che è un Combo formato da regolatore solare, regolatore eolico e resistenza dump, non è carissimo, mi sembra che venga sui 250Euro, in ogni caso se un giorno dovesse rompersi, penso che lo sostuituiró con un Xantrex C40.

opss... ma guarda... questo regolatore lo vendono anche in Italia con un altro nome :mrgreen:
http://www.solar-kit.com/epages/6203599 ... -24v-750w-
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 10 mag 2011, 22:49

mi sono accorto di alcuni problemi in questi giorni, niente di preoccupante in ogni caso.

1. il diodo alimentatore del regolatore eolico, non era del tipo schottky, e quindi durante la notte il volmetro interno segna 11.5V e lampeggia la spia di Batteria scarica. Niente di grave ovviamente, perchè le batterie sono cariche (12.7V), e nel caso si alzasse il vento il volmetro tornerebbe a segnare giusto.
Appena possibile lo cambio.

2. avevo una batteria in corto (la stavo desolfatando da un paio di settimane, e si vede che non ha retto). Questo significa che stavo sprecando energia per niente...ma non me ne sono accorto prima. :)

3. avevo anche fatto un errore nei collegamenti dei diodi...capita :)

ora sto valutando l'idea di usare diodi schottky da 10A con i terminali a saldare, e fissarli con normali mammuth di dimensioni adeguate...vedremo.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 11 mag 2011, 17:40

ok, tolta la batteria in corto, oggi o banchi sono arrivati a 15,1V e 14,2V rispettivamente. Quello da 15V è stato il morningstar che doveva fare l' equalizzazione mensile.

Ora i banchi sono carichi ed efficenti
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 11 mag 2011, 17:46

Ora i banchi hanno una capacità teorica di 700Ah che equivale a 8.4 kWh, di cui è possibile usare circa 4Wh senza danneggiare le batterie


Visti i miei consumi direi che ho una autonomia di 5 giorni senza sole e vento.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 12 mag 2011, 15:45

Come capire se una batteria è guasta?

Io uso questo sistema: una volta cariche, scollego il coccodrillo positivo da una batteria e collego tra positivo e negativo un faretto da auto da 55W per 10-20 secondi. Poi con un tester misuro la tensione. Se la tensione va dai 12.7 ai 13, la batteria è sana. Se è sotto i 12.7 è solfatata quindi ha bisogno di una settimana con il megapulse. Se è sotto gli 11V, ha una cella in corto... da buttare.
Una alla volta controllo tutte le batterie. Io ne ho 16 e ci impiego un quarto d'ora.

Un segnale sospettoso è una forte ossidazione dei coccodrilli di una determinata batteria. Spesso significa che ha una cella in corto.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 12 mag 2011, 22:47

maxlinux2000 ha scritto:Come capire se una batteria è guasta?

Un segnale sospettoso è una forte ossidazione dei coccodrilli di una determinata batteria. Spesso significa che ha una cella in corto.


Mmmm..... A me non risulta molto sicuro.... Spesso trovo ossidati i coccodrilli anche senza elementi in corto. Quello piuttosto è un segno di trafilaggi di elettrolito fuori dalla batteria. :D
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 14 mag 2011, 10:50

Certo, l'ossidazione degli elettrodi,non è un segno sicuro, solo un sospetto. Finora tutte le batterie che ho cambiato erano molto ossidate sia nel polo negativo che in quello positivo. Pensa che l' ultima mi ha addirittura corroso i coccodrilli!

Si potrebbe usare i morsetti da batterie, ma sono scomodi durante i controlli o sostituzioni, inoltre passa poca corrente (5,5 A max) e costano pochissimo.

Forse dovrei coprire i coccodrilli e gli elettrodi con grasso di vaselina.... ma sporca tanto. Ho visto piuttosto che su alcune automobili hanno spuzzato una specie di vernice sugli elettrodi e morsetti... e sembra funzionare, ne sai qualche cosa?
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 16 mag 2011, 0:05

Anche se passa poca corrente di sicuro il buon contatto con i poli delle batterie è fondamentale, i normali morsetti rimangono la migliore soluzione. Quelli di bronzo o di ottone si ossidano e si rovinano facilmente, ma ppossono venire stagnati per immersione con stagno ad alto contenuto di piombo (60-40%) che li protegge notevolmente dalla corrosione.
Di vernici protettive non ne so molto, ma da quello che ho visto alla lunga si sverniciano sempre. La vaselina e il grasso sporcano, ma proprio per quello forse proteggono meglio... :D Puoi provare a passare sui morsetti un po' dicatrame diluito con la benzina. Poi si asciuga e impermeabilizza ilmetallo sottostante.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 23 mag 2011, 18:28

Oggi dopo 5 giorni di nuvolo e pioggia le batterie erano cariche verso le 3 del pomeriggio :D
direi che ci siamo no? Durante questi giorni, non ho fatto particolari economie energetiche. Mi sono solo limitato a non fare il bucato... tanto non potevo stendere... che lavo a fare?
Le batterie sono sempre state molto cariche, al massimo sono arrivate a 12.3V, e il regolatore solare riusciva a portarle a 13.5V anche con il cielo nuvolo, sfruttando la poca corrente che davano i pannelli (3-5A invece che 20A). È stato ovviamente utile avere l' aerogeneratore, perché qualche Ampere ogni tanto sono riusciti a dare...tutto aiuta. :D

Naturalmente ora (sono le 18:28) è nuvolo un' altra volta :mrgreen:
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 29 mag 2011, 21:39

il sistema continua a funzionare alla grande, nonostante le giornate molto nuvolose.
Ora ho messo un ripetitore wifi per avere internet "rurale" ad alta velocità. Consuma 17Wh e inizialmente pensavo di mettere un timer per spegnerlo durante la notte, ma le batterie non se ne accorgono e al mattino alle 8 appena sorto il sole, sono a 12.4V mentre sono cariche a 14V per mezzogiorno.

Un giorno o l' altro dovrò rifare l' impianto per renderlo un po' più...umano, ora è un casino assurdo dovuto al fatto che è cresciuto poco per volta, ma funziona ed è questo l' importante. In ogni caso non sarà presto, visto che sono impegnato con il pannello solare termico e l' orto.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 5 lug 2011, 20:24

il banco batterie da automobile, continua efficente. Da quando ho messo il nuovo regolatore della morningstar, non ho avuto nessun altro problema. Le batterie sono perfettamente efficenti e anche dopo 2 giorni di nuvolo, rimangono cariche al 75% circa.

Ogni 3 o 4 giorni, sposto il Megapulse da una batteria all'altra a rotazione, giusto per evitare i fenomeni di solfatazione.

I miei consumi continuano ad essere di circa 750Wh al giorno.
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Re: Batterie Auto in Parallelo con diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 5 lug 2011, 22:30

Certo che hai dei consumi proprio bassi..... Beato te! :D
Sono contento che ti funzioni tutto bene, quando tirammo fuori quell'idea dei diodi non ne ero completamente convinto, invece si è rivelata una buona pensata! ;)
Il desolfatatore fa parecchio, purtroppo dato l'uso dei diodi ti tocca spostarlo, altrimenti ne basterebbe uno più potente per tutto il banco.
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