Bricchettatrice

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Re: Bricchettatrice

Messaggio da mastrovetraio » 22 lug 2014, 9:27

@Peachi Grazie, intervento molto esaustivo e preciso. Adesso sparo un pò di sciocchezze, magari servono anche quelle. Le dimensioni dei bricchetti sono imposte dalla tecnologia usata?? o sono dettate dalla necessità di commercializzare un prodotto accettabile dal consumatore e facile da imballare/trasportare/vendere ??? Perchè se è vera la seconda ipotesi, allora a molti servirebbe una imballatrice, e non una bricchettatrice. Per carità, andate avanti con la bricchettatrice, è molto interessante e stimolante, si acquisiscono esperienze tecniche e dati, e sono sicuro che se ne costruiranno. Ma Ferrobattuto, per fare un esempio, non ha certo la minima intenzione di inserirsi nel commercio dei bricchetti, lui ha ramaglie/sterpi/potature/fogliame/erbacce che sono difficili da maneggiare, ma basterebbe imballarle con un formato compatibile con la bocca di una stufa, immagino un 20x20x30 cm. Ed il caso di Ferrobattuto non è isolato, ma è comune a chi abbia un pezzo di terra che non ecceda i 10 ettari. Oltretutto, giustamente, è proibito bruciare sul campo foglie/ramaglie pena forti multe. Quindi vedete che c'è "mercato" per una imballatrice.

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Re: Bricchettatrice

Messaggio da maxlinux2000 » 22 lug 2014, 14:20

peachi, cdred... a quanto vedo siete esperti in meccanismi idraulici... o per lo meno ne sapete molto più di noi...

cercate per favore su youtube le chiavi "micro powercube" e troverete una pompa idraulica electrica che farebbe molto comodo anche a noi... questo perché non ha senso mettere assieme una brichettatrice idraulica da usare una o due voltè l' anno, quando la forza idraulica potrebbe essere usata anche per altre cose utili, come per esempio tranciare e bucare il ferro, alzare una automobile, o qualsiasi altro cosa dettata dalla nostri fantasia e necessità.

Quindi a mio parere una volta stabilita la potenza necessaria per questa bricchettatrice, poi bisognerebbe partire con il dimensionamento della pompa, serbatoio e centralina in un box separato, in modo da poterlo usare nello strumento autocostruito di cui abbiamo bisogno in un determinato momento.
Del resto se il nostro powercube idraulico ha la forza per fare funzionare una bricchettatrice, allora puó anche tagliare e bucare il ferro in una trancia idraulica autocostruita.
Oppure usarlo come motore per azionare altri pistoni per esempio per un montacarichi.
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da Arex » 22 lug 2014, 15:14

peachi ha scritto:Arex non sono sicuro ma credo che oltre alla partenza (oltre al calore bisogna ostruire il materiale all'uscita serva anche per mantenere la temperatura in quanto a differenze del pellet che lavor di continuo nelle bricchettarice oleodinamiche il movimento del materiale e molto lento, se pensiamo che macchine non eccelse sono intorno a 60 passagi al minuto non vedo come si possano mantenere certe temperaure (magari sbaglio non è una certezza la mia).

Per il movimento a biella se fatto con i crismi richiede molta precisione ed inoltre per un uso diciamo semiprofessionale necessita di 2 motori in asse. Cmq questo tipo di movimenti di solito sono usati per macchinari con lavorazioni ultra professionali (per giustificare i costi). Qualche tempo fa chiesi ad un mio amico lumi in merito e mi sconsiglio vivamente per il fai da te tale soluzione. Ancche se ho visto (paesi dell'est macchinari con biella che lo usavano in maniera egregia per lavorare la paglia.
Mentre in oleodinamica un pistone una pompa un serbatoio capiente ed un fusto e sei in gradi di lavorare (dopo si possono mettere tutte le comodita del caso).

La pressione della pompa dipende da molte variabili come la pressione esercitata dal pistone su cm2 (nello specifico la pressione varia in base al diametro del cilindro di estrusione su macchine entry level avrai una spinta di 650/700 kg/cm2 mentre su macchinari di un certo valore si arriva a 1200/1400 kg/cm2 quindi la pressione di esercizio varia in funzione della spinta necessaria (ti metto un link che magari ti spiega meglio http://www.europresspack.it/index.php?c ... anguage=it). Quindi 200/250 bar vengono utilizzati per fare bricchetti di grosse dimensioni tipo 75/80 (1200/1500 kg/cm2) che secondo me non giustificano l'impresa, per il fai da te sono sufficienti bricchetti 50/55 con pressioni decisamente piu basse. Altra variabile molto importante sono i l/m della pompa in quanto stabiliscono i tempi in cui il cilindro effettua un ciclo completo (quindi piu e grosso il cilindro maggiore sarà l'olio da far circolare.
Nel post precedente ho commesso un errore in quantro le macchine entry level fanno da 3 a 7 cicli al minuto con pompa normale. Le possibilita per aumentare la circolazione dell'olio sono: pompa a doppio stadio (costo elevato) doppia pompa o moltiplicatore di potenza dai costi piu abbordabili.
I


Ciao Peach,
come nel pellet non centra la velocità nel movimento ma quanto lavoro viene fatto ogni passaggio, in questo caso ogni ciclo di avanzamento.
A produrre calore è lo sfregamento del materiale contro l'acciaio del cono di compressione e del cilindro.
Ne deduco che più sarà importante la riduzione del materiale o per meglio spiegarsi, più compressione avremo e più calore verrà prodotto senza l'ausilio di riscaldatori elettrici. Si tratta di trovare il compromesso tra la compressione voluta/necessaria e la forza da applicare ...
Stessa cosa per quanto riguarda la dimensione del bricchetto: al fine di un risultato accettabile e parlo di prodotto finito secondo me tutto si riduce a un fattore direttamente proporzionale che sono i kg/cm2 con le uniche varianti da sommare che sono le tipologie di materiale da bricchettare (questo ipotizzando di mantenere stabili le percentuali di umidità dello stesso, altrimenti si avrebbero sensibili differenze anche in quel caso).
Direi che, una volta stabilito la dimensione del cono e del cilindro di "compressione" del bricchetto che farei standard (quindi a livello medio) le regolazioni possibili possano avvenire solo attraverso il prolungamento del cilindro mediante doppio scorrevole dotato di apposite molle che opportunamente caricate creino un "freno" all'avanzamento del "bricchetto" e aumentino o diminuiscano la compressione dello stesso. In secondo momento favoriscono anche il raffreddamento del prodotto.
Se consideriamo che nel pellet la riduzione del materiale solo nel cono di compressione supera il 50%, bisogna poi sommare l'attrito in tutte le altre parti e sottrarre la fluidità del materiale... se portiamo avanti questa teoria anche nella bricchettazione non sarà necessario a mio avviso produrre calore artificialmente.
Fondamentalmente, sarebbe opportuno creare una macchina anche dalle possibilità di produzione limitate ma utilizzabile dalla maggior parte delle persone ... quindi una macchinetta che faccia anche solo 100kg al giorno di prodotto ma che funzioni con la corrente domestica. DI bricchettatrici professionali ce ne sono in quantità ... di macchinette per il "privato" non se ne vedono ...
Domanda: sarà solo questione che la potenza applicata sarebbe insufficiente? Oppure non le fanno perché alla fine costerebbero un fottio come le pellettatrici e nessuno le comprerebbe??? -_-

Torniamo un momento al discorso volano-biella-pistone.
Io credo che chiunque abbia dimestichezza in meccanica possa realizzare una bricchettatrice che utilizzi quel sistema ... (ovvio ci vogliono lavorazioni al tornio ecc, utilizzando l'oleodinamica si devono comunque comprare i pezzi da assemblare). Quello che più mi da pensare è che in passato le macchine adottavano quasi tutte quel sistema che poi ad un certo punto è stato mollato a favore dell'oleodinamica che garantiscono essere più efficiente e duratura nel tempo ...
Nel mio caso (e non prevedo di fare una bricchettatrice a breve) ho due opzioni: o un motore elettrico 3cv che azioni tutto tramite pompa idraulica ecc, oppure motore diesel con azionamento volano-biella-pistone ... vedremo ...)
A proposito mi spieghi perché in tal senso servirebbero due motori in asse? C'ho pensato ma non me lo so spiegare....

Dimensioni del bricchetto: fondamentale non perdere di vista l'obiettivo. Qual'è? Il bricchetto ha lo scopo d'essere il sostituto del ciocco di legna ... quindi deve avere una buona densità, altrimenti brucierà come come un foglio di carta, farà una vampata che ovviamente se ne andrà per il camino e ciao .... quindi la pressione è fondamentale per creare peso specifico Kg/dm3 e la dimensione del bricchetto lo è altrettanto per evitare di aprire la stufa continuamente e anche per avere costanza di temperatura.
Ciò fa capire che la pressione necessaria non cambia a fare un bricchetto piccolo o uno grande ... quello che cambia eventualmente sarà il dimensionamento del pistone e la quantità di olio da spostare.

Altra questione è quella delle ballette di paglia, di rami ecc ecc ... vanno bene per accendere il fuoco, per avviarlo ... ma la loro densità rimane nulla a confronto del bricchetto, non sono paragonabili. Avete mai sentito parlare del "fuoco di paglia"? :lol: ecco spiegato il motivo ... (che poi una volta bricchettata/pellettizzata raggiunga potere calorico ragguardevole è un'altra storia)

Dimenticavo: la questione modifica spaccalegna era per rispondere a Ferro che mi chiedeva se fosse possibile attrezzare uno spaccalegna per lo scopo ... perché no? Accettando gli eventuali compromessi ovvero non dando compressione superiore a quella che il pistone della stessa può dare dovrebbe comunque funzionare. Certo che, se uno fa una modifica e s'accontenta fa bene ... se uno parte da zero per fare una macchina e la fa come può perché gli manca ad esempio la potenza necessaria fa bene comunque (non si può prendere la trifase per fare 4 bricchetti all'anno) ... se uno fa porcate perché non capisce la differenza tra un risultato e l'altro allora meglio che continuiamo a puntualizzare ... ;)
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da Ferrobattuto » 22 lug 2014, 16:14

Ho parlato con l'amico dello spaccalegna, mi è stato a sentire ma alla fine ha scosso la testa e ha detto che non è interessato...... Per cui per me, almeno per il momento, la faccenda della modifica cade in prescrizione. Da rimandare a quando e se avrò uno spaccalegna per conto mio. :D
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da corvo50 » 22 lug 2014, 19:52

mi sembra di aver già visto uno spaccalegna modificato a bricchettatrice..quindi penso che la cosa sia fattibile..non si sa però quanta produzione riesca a fare,con la 220V.personalmente penso che se si ha a disposizione segatura..è meglio il pellet...se devo andare a bricchetti tanto vale che uso la legna che da queste parti si trova facilmente..in giro per negozi non vedo neanche questo grande uso di bicchetti..anzi quasi inesistente .gli unici che si sono dotati di bricchettatrice,sono solo alcuni falegnami,che già hanno la trifase,e non pagano la segatura,riducono l'ingombro della segatura e d'inverno si scaldano,loro però dispongono di segatura già secca,e la cosa non è trascurabile
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da Arex » 22 lug 2014, 20:12

Si... la segatura conviene trasformarla in pellet, almeno poi c'è la comodità nel utilizzo... xò gli scarti sono un' altra cosa... potature, erbacce, scarti della legna come pellet creano problemi... bricchettati e utlizzati nella stufa a legna vanno bene....
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da Ferrobattuto » 22 lug 2014, 20:49

Bhè, lo spaccalegna che abbiamo usato era attaccato al trattore, e usava la presa di forza, era ottimo per andare a spaccar legna nel bosco e la potenza non gli mancava. Al momento non ho disponibilità, e nemmeno necessità, ma non è detto che poi non me ne faccia uno.....
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da peachi » 23 lug 2014, 1:52

Ciao Mastro
La dimensione dei bricchetti non sono imposte (in commercio si trovano di tutte le misure), diciamo come punto di partenza la grandezza sarà proporzionale alla potenza che abbiamo a disposizione per il funzionamento della macchina.
Adesso vengo all’ipotesi da te lanciata sull’imballatrice, ne esistono di diversi tipi, sia basse che possono lavorare sotto i tendoni (frutteti - vigna) che normali, inoltre c’è una ditta che vende un kit che si puo adattare ad una normale rotoimballatrice quindi si può imballare di tutto. Ma ti garantisco che ad eccezione delle potature non otterresti grandi risultati per una stufa. Cmq deve esserci un dopo (bricchetto o pellet e solo un mio pensiero non una verità).

Ciao Max
Esperto è una parola grossa, mi sono solo documentato in merito (spero un giorno di realizzarne una). A differenza di quanto tu possa pensare, la bricchettatrice e molto meno esigente di una pellettatrice per esempio il range di umidita di lavoro e molto più ampio (per esempio si puo lavorare sino ad un umidita del 18/20% parliamo di limite), quindi teoricamente può lavorare al sud Italia 10 mesi all’anno mentre al nord + o – 8. Il materiale non deve per forza essere omogeneo o della stessa natura (queste sono solo indicazioni di massima, naturalmente se il materiale e fino o ha una percentuale di umidita bassa si avra una produzione maggiore e di miglio qualità)
Teoricamente quanto da te proposto sarebbe l’optimum ma in applicazione diventa molto difficile, in quanto in funzione del tipo di uso si hanno necessita diverse (in una pressa neccessiti di sola forza, in una bricchettatrice o spaccalegna ti serve forza e velocita) magari si potrebbe ovviare con una pompa bistadio (sono pompe che per il solo movimento lavora a bassa pressione (velocita) e sotto carico ad alta pressione (potenza) ma i costi salgono e non di poco, altra soluzione sarebbero 2 pompe in serie che svolgono lo stesso lavoro di una bistadio ma non è proprio economica. Cmq non è un ipotesi da scartare per chi ha intenzione di usare piu attrezzi.

Scusa Arex ma ti rispondo domani

Ciao Peach

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Re: Bricchettatrice

Messaggio da maxlinux2000 » 23 lug 2014, 9:11

x peachi
nel micro powercube originale hanno messo un variatore di giri elettronico al motore, cosí il range di pressione viene adattato in base alle necessità. In quesot modo si evitano soluzioni più costose.
Infatti il sistema è nato come fonte di energia idraulica universale... entro certi limiti ovvio!! Lo hanno usato per muovere la ruspa de 2.5 tonnellate,,, e per muoversi si muoveva, ma una lumaca era più rapida :D

Io direi che se la storia della bricchettatrice va avanti, si potrebbe aprire un altro tread in cui ci preoccupiamo del motore idraulico, mentre qui si prosegue con la parte meccanica della bricchettatrice. Poi unendo i due macchinari con due tubi dotati di attacco rapido, diventa un gioco da ragazzi.
Ma se un giorno decidiamo di costruirci una trancia o una pressa idraulica, basta staccare i tubi dalla bricchettatrice e atttaccarli alla pressa e in pochi minuti sará operativa.
Sarebbe come avere un generatore elettrico a benzina, solo che invece di dare elettricità, fornisce "energia oleodinamica"
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da mastrovetraio » 23 lug 2014, 10:14

Ciao, Peachi, e grazie per le delucidazioni. MA.... nel lontano 1973ci fu la prima crisi del petrolio. Gli Israeliani, detto e fatto, resero immediatamente obbligatoria l'installazione dei pannelli solari termici. In 41 anni quante tonnellate di petrolio hanno risparmiato ? Noi non andiamo avanti a bricchetti, ma a carbonella, esattamente con il treno a carbonella. Certo, ci sono interessi politico/mafiosi che vanno rispettati, ma immaginate se la Indesit invece di mettere a casa operai producesse un compattatore per rifiuti casalingo OBBLIGATORIO in ogni casa per recuperare ferro/alluminio/cartone/plastica riducendo costi economici e sociali e di salute a carico di noi poveri contribuenti ? Tornando alla bricchettatrice, comprendo questa smania di bruciare qualcosa che "valga la pena" ( ci sarebbe da scrivere un libro, su cose che varrebbe la pena i010 ) ma non esiste solo roba combustibile che andrebbe bricchettata. Chi riesca a brevettare un compattatore da 1 Kw pensato come elettrodomestico, pratico e pulito(non necessariamente efficentissimo) farà i soldi veri. Questa discussione sta prendendo una bella piega, ed ha perfettamente ragione Maxlinux2000 sul fatto che va aperta una discussione sull'idraulica, il più modulare possibile.
Tornando alla bricchettatrice, ricordatevi che stanno iniziando a multare chiunque brucerà foglie e ramaglie a cielo aperto, ed era ora, il monossido di carbonio è un veleno. Altra cosa è bruciare le stesse cose in una stufa, non mi interessa se è un fuoco di paglia, un carissimo amico è oramai in coma, cancro ai polmoni senza aver mai fumato una sigaretta, non voglio una fine simile per i miei figli.

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Re: Bricchettatrice

Messaggio da Arex » 23 lug 2014, 12:34

Ciao Peach,
hai fatto una leggera confusione quando hai descritto percentuali di umidità/produzione.
Vorrei chiarire un concetto: la percentuale di umidità che hai descritto ovvero fino al 16/18% può essere vera, il problema è che non vale per ogni bricchettatrice.
Ogni macchina (e questo dipende da scelte costruttive che determinano esigenze diverse) necessiterà di range di umidità diversi ma comunque molto più ristretti di un 8-18%. Stessa cosa per le pellettarici.
Ti correggo dicendo che maggiore è l'umidità, maggiore sarà la produzione oraria e minore sarà la qualità.
Minor umidità, significa minor produzione e maggior qualità.

Max, il micropowercube non è nient'altro che una centralina idraulica ... se opportunamente dimensionata ci puoi fare quello che vuoi: ci puoi far girare motori idraulici, spostare, spingere, comprimere con pistoni ecc ... quindi è un'applicazione a sé che come dici tu merita una discussione a parte.

Mastro, ritieni che la combustione generale delle stufe sia migliore di quella in campo aperto? E per quale motivo?
Credo che in Italia ci sia una canna fumaria su 100 che ha il giusto tiraggio ... credo che una stufa su 1000 sia stata installata su una canna fumaria adeguata alla stufa ... credo inoltre che una persona (me compreso) su 10000 sappia come si dovrebbe far funzionare una stufa per emettere la minor quantità di schifezze nell'aria. Considera che pochissime stufe tra quelle in commercio è progettata per viaggiare ad altissime calorie ... ogni cosa ha i suoi pro e i suoi contro ma anche questo è argomento da trattare in sede separata perché con la bricchettatrice non centra niente.

Vorrei arrivare a un risultato accettabile per chi cerca su google il termine bricchettatrice ... qui per il momento troverà molti OT e poco "succo".
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da corvo50 » 23 lug 2014, 16:36

per favore ragazzi non divaghiamo dalla discussione,qui si parla di costruire una bricchettatrice.delle varie utilità di recuperare questo o quel materiale,o di quanto possa tornare utile,lo facciamo in altra sede.negli ultimi post,c'era ben poco di pertinente alla bricchettatrice,se si continua su questo andazzo..mi vedrò cotretto a cancellare messaggi non pertinenti,cosa che faccio malvolentieri.....restiamo in tema BRICCHETTATRICE grazie
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da peachi » 24 lug 2014, 0:49

Ciao Arex
Ti ringrazio per la precisazione umidità/produzione, visto l'orario non ho riletto il messaggio ed ho fatto confusione.
Sulla percentuale di umidità quando ho chiesto ad un ufficio tecnico di una casa produttrice (non ricordo di preciso quale) mi asserivano quelle percentuali, quindi le ho prese per buone. E cmq alla fine quando si fanno le prove si hanno certezze. Concettualmente bricchettatrice e pellettatrice sono uguali ma nella pratica secondo me no in questo per esempio rispondo alla tua prima considerazione
"come nel pellet non centra la velocità nel movimento ma quanto lavoro viene fatto ogni passaggio, in questo caso ogni ciclo di avanzamento. A produrre calore è lo sfregamento del materiale contro l'acciaio del cono di compressione e del cilindro."
In una pellettarice la movimentazione del materiale avviene di continuo quasi senza interruzione (non ricordo i giri di una pellettatrice) ma possiamo dire ogni 3/4 di secondo avviene un ciclo mentre in una bricchettatrice avremo un ciclo nella migliore delle ipotesi ogni 10 secondi nella peggiore ogni 20 (non avendo certezze in merito, qui la tua esperienza vale molto, se io provo ad applicare i stessi cicli 10 o 20 al minuto ad una pellettatrice pensi che la stessa riesca ad arrivare a temperatura e a mantenerla?)
Alla fine della fiera una termoresistenza penso che sia il problema minore (stiamo parlando di 20/30 euro di acquisto ma non conosco i consumi). Concordo nell’avere dimensione bricchetto e forza applicata standard ed anche in questo caso prendo per buone quelle usate dalle case produttrici in quanto costruendo in serie e per svariati tipi di materiale di max sono funzionali (quindi un applicazione da 600/900 kg/cm2 sono ottimali), per la tipologia di materiale inizialmente non mi porrei il problema in quanto la forza applicata è più che sufficiente quello che mi cambierà sarà eventualmente la produzione in quantità finale.
Concordo nel costruire una macchina che sia alla portata per molti ma non significa che la realizzazione della stessa sia conveniente allo stesso tempo, provo a spiegarmi, prendiamo in considerazione i residui di potatura (Olivo 17 q/ha; vite 29 q/ha; agrumi 18 q/ha; nocciolo 28 q/ha; pesco 29 q/ha; melo 24 q/ha; pero 20 q/ha) i dati riportati sono di massima, bisogna calcolare quanto sarà la perdita di peso, diciamo un 30% per difetto a questo bisogna sottrarre la potatura che è può essere usata direttamente nelle stufe/camini, diciamo per difetto il 40%, la rimanenza la possiamo utilizzare per lo scopo prefissato. Prendiamo ad esempio l’olivo 17 q/ha iniziali – 30% di perdita di peso diventano 11.9 q/ha – 40% di legna ready to use rimangono 7.14 q/ha da poter utilizzare per i bricchetti. Questo è uno dei motivi per cui si trovano solo macchine definite professionali ma tali non sono (ora pongo una domanda, avendo a disposizione 7.14 q di legna anno da spaccare ti costruiresti uno spaccalegna?) o per lo meno lo sono nel prezzo in quanto lo stesso non è un valore intrinseco ma è rapportato all’uso.
Per la questione volano-biella-motore
Ho commesso l’errore di usare la dicitura due motori in asse anziché due volani in asse
Ciao Max
Una centralina o micorpowercube nasce con delle specifiche non può sopperire a tutto, quando si dice opportunamente dimensionata secondo me si commette un errore, nel senso che si puo stabilire un range di lavoro magari ci si accontenta di alcuni risultati ma non puo essere ottimale per tutto.
Ciao Peach

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Re: Bricchettatrice

Messaggio da Arex » 24 lug 2014, 13:43

Ciao Peach, grazie anche a te.
Probabilmente hai ragione ... scendendo al di sotto di x prestazioni della macchina avremo bisogno di un riscaldatore supplementare. Se questo fosse il caso di una macchina con motore da 3cv saremo nei guai. Dico questo perché un motore da 3 cv ha già parecchio assorbimento e aggiungere anche un riscaldatore non rimarrebbe elettricità per la casa... praticamente sarebbe l'insuccesso perché si avrebbero grossi consumi e pochissima resa.
Come hai sottolineato tu nel post precedente solo le prove ci possono dire la verità .... anche se non nego che inizio a spostare il pensiero verso il sistema meccanico ... meno rotture di scatole per uno come me che con la meccanica non ha problemi realizzativi a prezzo contenuto ....
A proposito della domanda sul costruire o meno uno spaccalegna per pochi q di legna all'anno ...
Bisogna sempre mettere in conto che a volte le cose non si fanno per convenienza pura ma anche per soddisfazione personale, oppure (in pochi casi perché si è convinti che sia la cosa giusta... mi vengono in mente le idee riguardanti l'anti spreco ... ecco che per non buttare certe cose servono degli attrezzi per poterle recuperare). Per quel che mi riguarda per 7 q di legna di certo non spenderei qualche millino per acquistare uno spaccalegna ... però se riesco a costruirlo con materiale di recupero e spendendo poco allora secondo me la musica cambia ... ovvio, bisogna sapere dove reperire l'occorrente a prezzo contenuto e avere una certa dimestichezza manuale per poi adattare e creare un mezzo che con qualche compromesso (o forse anche no) possa funzionare a dovere ...
Quello che è chiaro è che non c'è una soluzione che vada bene per tutti ...
P.s: Peach hai fin troppa ragione quanto parli di valore intrinseco ... sarebbe ora di mettere un freno ....
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da peachi » 24 lug 2014, 16:02

Buon giorno ragazzo

Secondo me in questo caso sei fuori target (in una pellettatrice ci puo stare 3 cv come obiettivo), chi puo trarre vantaggio da una bricchettarice non ha certo problemi di potenza sia a livello di corrente che a livello di motori.
Diciamo che dovrebbe avere qualche ettaro di frutteto/oliveto quindi trattori di una certa potenza, se usa per l'irrigazione elettropompe almeno un contratto di fornitura corrente da 15 KW.
Inoltre oggi in campagna molti (me compreso) hanno pannelli fotovoltaici quindi è un altro modo per sfruttare questo vantaggio.
Se riesco a trovare un po di serenità questo sarà il 2 progetto che realizzerò, il primo rimane la pellettarice.

Ciao Peach

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Re: Bricchettatrice

Messaggio da Arex » 24 lug 2014, 16:15

Dunque non lo ritieni un attrezzo accessibile a chi gioca nel casalingo, giusto? Però prima di noi era poco usata anche la pellettatrice.....
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da maxlinux2000 » 24 lug 2014, 17:49

non so se sia corretto o meno la considerazione che sotto ad un certo livello non ne vale la pena, e tra l'altro non sono neanche competente nel campo, ma questo dovrebbe essere l' utente finale a stabilire se ne vale la pena o no.

Tanto per fare un rapporto... prendiamo un montacarichi a cavo utile per sollevare una cariola piena di cemento fino al secondo piano.
Ovviamente un muratore professionista si compra un montacarichi di marca che solleva almeno 600kg e puó funzionare per ore senza surriscaldare e costa almeno 800€.
Una persona che sta facendo occasionalmente il muratore invece si comprerá un piccolo montacarichi da 100€ che dopo 10 minuti si ferma perché scalda troppo ed entra in autoprotezione.
Gli strumenti usati non hanno paragone ovviamente e quindi in teoria non vale la pena usare il montacarichi da 100€....

Ma fatto sta che si usalo lo stesso perché pur tra le sue notevoli limitazioni, sono in grado di tirare su una cariola piena di malta fino al secondo piano... cariola che altrimenti andrebbe portata su a mano a secchi facendo le scale a piedi.

Quindi, lasciamo che sia l' utente normale a stabilire se sia conveniente o meno mettere insieme una bricchettatrice.
Quello che conta è:

Abbiamo la possibilità tecnica di progettare una bricchettatrice, aprofittando dell'esperienza accumulata ine campo delle pellettatrici?

Ricomincaimo daccapo: una bricchettatrice idraulica con un motore da 2500Watt max, a quanti bar deve arrivare per poter... "brichettare"?
Serve riscaldare il cilindro? a che temperatura deve arrivare la resistenza?

Teniamo conto anche che in italia se non sbaglio la maggioranza della gente ha un contratto enel da 3.5kW e quindi bisognerebbe stare sotto i 3000W tutto compreso.
Una idea potrebbe essere che prima la resistenza scalda il cilindro, poi si stacca e parte la pompa idraulica.
Si potrebbe anche pensare di coibimentare per bene il cilindro in modo da mantenere la temperature il più a lungo possibile.


La mia posizione invece è che a me servirá tra un paio di anni, cominciare a sperimentare con l' idraulica e quindi una centralina idraulica elettrica sarebbe l' ideale.
Poi che una centralina non possa essere adatta a tutto è logico, ma visto che si tratta di usarla con attrezzi home-made potremmo anche adattarli alla capacità della centrelina in questione, in questo modo sì che diventa universale.

È possibile che con il tempo mi metta anche io a brichettare, ma non è una esisgenza forte, visto che da me le temperature sono molto alte in inverno, rispetto a quasi tutta l'Italia.... ma non si sa mai, del resto il clima si sta raffreddando, e qui da me nelle montagne circondanti è pieno di "neveras", ovvero grotte o tunnel costruite appositamente per conservare il ghiaccio durante l' estate.... ma il ghiaccio da dove lo prendevano?... e se lo prendevano da montagne innevate lontane, perché non portarlo direttamente in città in pianura invece che in posti impervi che ci arrivi solo con il mulo?.. .cmq qui sono OT, su questo argomento si prosegue sulla discussione di Ferro del global warming.

ciao
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Re: Bricchettatrice

Messaggio da corvo50 » 24 lug 2014, 21:19

finora su questo argomento vedo solo oppinioni...non sarebbe meglio andare a guardare da vicino una briccettatrice ??? almeno ci si farebbe un idea di quanta pressione ci vuole,di che tipo di potenza è richiesta,quanta robustezza è necessaria.io penso che con 3cv disponibili con la corrente domestica..si possano fare bricchetti,ma la produzione sarà molto scarsa,ne più ne meno come per il pellet.con il sistema idraulico è possibile arrivarci perché è solo questione di montare la pompa adatta a quel motore,e di tararla .con il sistema a biella,se si sbagliano i calcoli o le stime..si rischia di dover rifare tutto. io visto una bricchettatrice in funzione da vicino,ma andava con un motore trifase da 15cv,faceva bricchetti da 80mm e ne faceva un pezzo da 10cm in 10 secondi ..con 3cv si rischia di metterci un minuto per fare lo stesso pezzetto da 10 cm....si diventa vecchi,però un grande vantaggio delle briccettatrici è che viaggiano praticamente da sole,non necessitano di eccessiva assistenza,quindi mentre la macchina và..si puo fare altro..e dare un occhiata ogni tanto giusto per vedere se tutto fila liscio
quando incontrerai qualcuno che pensa di sapere tutto,non avere dubbi:costui è un imbecille(Confucio)

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Re: Bricchettatrice

Messaggio da peachi » 24 lug 2014, 22:38

Buona sera signori

non era mia intenzione allarmare nessuno, cerco solo di essere realista. Come dice Max è l'utente che decide se ritiene opportuno realizzarne una.

Arex non escludo che con 3 cv si possa lavorare (per esempio, ci si dovrà orientare su un bricchetto al max 50 (un bricchetto con dimensioni maggiori sicuramente dura di più ma ci si può accontentare). Io prima di iniziare a studiare queste macchine ho fatto delle prove con bricchetti commerciali (diam 60) e ti garantisco che durano parecchio.
Corvo vedere una macchina in funzione ti aiuta ma di sicuro i dati della stessa sono fini a se stessi in quanto o fai un clone o altrimenti ti servono a poco (per esempio basta cambiare la pompa con una bistadio e ti garantisco che aumenti del 30/40% la produzione, se metti un impianto di raffreddamento per l'olio recuperi un 10% di produzione, come asseriva Arex se abbiamo del materiale omogeneo e ben raffinato avrai una maggior produzione), l'unica cosa certa per ora bisogna avere dei dati di partenza da cui prendere spunto, cercherò di recuperare un po di materiale che avevo e vi aggiorno.

Ciao Peach
Ultima modifica di peachi il 24 lug 2014, 22:48, modificato 1 volta in totale.

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Re: Bricchettatrice

Messaggio da Arex » 24 lug 2014, 22:45

Scusami Max, ti rispondo in blu tra le righe

maxlinux2000 ha scritto:non so se sia corretto o meno la considerazione che sotto ad un certo livello non ne vale la pena, e tra l'altro non sono neanche competente nel campo, ma questo dovrebbe essere l' utente finale a stabilire se ne vale la pena o no.

Il problema non è "se ne vale la pena" e basta ... il problema è che se per poco che spendiamo riusciamo a produrre pochissimo (tipo 5kg/ora)neanche il più Faidateista lo troverebbe conveniente. Che poi io non sono forse un utente finale?

Tanto per fare un rapporto... prendiamo un montacarichi a cavo utile per sollevare una cariola piena di cemento fino al secondo piano.
Ovviamente un muratore professionista si compra un montacarichi di marca che solleva almeno 600kg e puó funzionare per ore senza surriscaldare e costa almeno 800€.
Una persona che sta facendo occasionalmente il muratore invece si comprerá un piccolo montacarichi da 100€ che dopo 10 minuti si ferma perché scalda troppo ed entra in autoprotezione.
Gli strumenti usati non hanno paragone ovviamente e quindi in teoria non vale la pena usare il montacarichi da 100€....
P.s: ragazzi non fatela troppo dura ... qui è Faidate e non fai per tutti ... cerchiamo di mettere in piedi un prototipo che poi da li si possono fare tutte le varianti) ;)
Ma fatto sta che si usalo lo stesso perché pur tra le sue notevoli limitazioni, sono in grado di tirare su una cariola piena di malta fino al secondo piano... cariola che altrimenti andrebbe portata su a mano a secchi facendo le scale a piedi.

Sono perfettamente d'accordo con te Max. L'argano da 100€ lavora normalmente come un argano da 800€, addirittura alza 600kg come l'altro ... anche ai bei tempi non caricavo una carriola dietro l'altra, magari passavano 10min o 15 tra l'una e l'altra quindi anche quello da 100 euro faceva il suo dovere .... la differenza era nella durata dei vari componenti nel tempo. Il nostro problema è invece creare una bricchettatrice che sia affidabile, ma che produca anche più di quello che consuma. Mi auguro sarai d'accordo su questo no?

Quindi, lasciamo che sia l' utente normale a stabilire se sia conveniente o meno mettere insieme una bricchettatrice.
Quello che conta è:

Abbiamo la possibilità tecnica di progettare una bricchettatrice, aprofittando dell'esperienza accumulata ine campo delle pellettatrici?

Se trovi un'ingegnere che ti fa il progetto con i dovuti calcoli, poi puoi fare un prototipo... se hai fortuna va bene al primo colpo e sennò bisognerà modificare il progetto e anche il prototipo finché funziona. Io, non faccio progetti, ragiono sull'idea, recupero dei pezzi che secondo me possono andar bene al caso e inizio i lavori ...

Ricomincaimo daccapo: una bricchettatrice idraulica con un motore da 2500Watt max, a quanti bar deve arrivare per poter... "brichettare"?
Serve riscaldare il cilindro? a che temperatura deve arrivare la resistenza?

2200W= 3cv. In commercio non ce ne sono, quindi l'unica cosa che serve per sapere se funziona e se serve riscaldare è provare. Anche la resistenza, verrà dimensionata a seconda di quanto calore manca. La pompa comunque deve arrivare a 250bar.

Teniamo conto anche che in italia se non sbaglio la maggioranza della gente ha un contratto enel da 3.5kW e quindi bisognerebbe stare sotto i 3000W tutto compreso.
Una idea potrebbe essere che prima la resistenza scalda il cilindro, poi si stacca e parte la pompa idraulica.
Si potrebbe anche pensare di coibimentare per bene il cilindro in modo da mantenere la temperature il più a lungo possibile.

In Italia il contratto domestico più usato è 3.3Kw. Si Max, si potrebbe coibentare il cilindro ... ma solo dopo aver constatato che la macchina non sviluppa abbastanza calore di suo. Ad esempio, più grosso sarà il bricchetto, maggiore sarà la compressione da dare a parità di potenza verrà sviluppato meno calore, ma nel caso di un bricchetto ad esempio di 40mm??

La mia posizione invece è che a me servirá tra un paio di anni, cominciare a sperimentare con l' idraulica e quindi una centralina idraulica elettrica sarebbe l' ideale.
Poi che una centralina non possa essere adatta a tutto è logico, ma visto che si tratta di usarla con attrezzi home-made potremmo anche adattarli alla capacità della centrelina in questione, in questo modo sì che diventa universale.

Vabbè Max, ma che ci siano dei compromessi mi pare ovvio ... Prevedi una pompa che sviluppi una buona pressione, maglio sarebbe doppia pompa, una per la portata e una pressione con la valvola di cui sopra e vedrai che aggiungendo poi una valvola per regolare la pressione ci puoi fare magari con "calma" ma ci fai quello che vuoi

È possibile che con il tempo mi metta anche io a brichettare, ma non è una esisgenza forte, visto che da me le temperature sono molto alte in inverno, rispetto a quasi tutta l'Italia.... ma non si sa mai, del resto il clima si sta raffreddando, e qui da me nelle montagne circondanti è pieno di "neveras", ovvero grotte o tunnel costruite appositamente per conservare il ghiaccio durante l' estate.... ma il ghiaccio da dove lo prendevano?... e se lo prendevano da montagne innevate lontane, perché non portarlo direttamente in città in pianura invece che in posti impervi che ci arrivi solo con il mulo?.. .cmq qui sono OT, su questo argomento si prosegue sulla discussione di Ferro del global warming.

ciao
MaX


Ciao Corvo ... sai bene che non sono andato a vedere nessuna pellettatrice prima di realizzare la mia ... tu invece sei venuto a vederla prima di realizzarla :D ... scherzi a parte, come sempre ci vuole tempo, fare delle prove ed eventualmente correggere il tiro. Che poi non sarebbe neanche tanto corretto andare a vedere prodotti in giro per scopiazzare ...

Ora ... mettici anche tu un po' del tuo con qualche idea che magari facciamo qualche passo avanti.
A proposito: il mio spaccalegna elettrico è in grado di funzionare per ore e ore e ha solo una decina di litri di olio e senza radiatore (Peach, hai detto che è costoso mettere un radiatore, un radiatore di raffreddamento olio motore e una ventola da recupero, costoso? Meno che 50l di olio idraulico) ... domani guardo quanti cc ha nelle pompe, ... per fare una prova potrei anche utilizzare il sistema dello spaccalegna ... da qualche parte dovrei anche avere un pistone nuovo che se non erro dovrebbe avere un 200mm di corsa per 80/100mm di alesaggio...
Chi fa il calcolo di quanti kg/cm2 genera a 250bar un pistone con alesaggio 100mm?
(Qualsiasi cosa da me pubblicata viene esclusivamente fatta per uso privato,e nella mia proprietà, per studio e/o per hobby)
Le decisioni giuste vengono dall'esperienza. L'esperienza viene dalle decisioni sbagliate. (Higdon)(Arthur Bloch)
E poi ti trovi che un giorno sei tu ad avere l'arma ma non spari, perché colpire chi ti ha ferito non te ne importa più nulla. _Alda Merini_

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