Cappotto termico interno

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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da jpquattro » 1 mag 2018, 23:24

Sicuro che non sia tufo? Esiste una qualità di tufo che arriva a λ 0.6 contro 1.5 dell'arenaria...
Se fosse tufo avresti U=0.6, tutta una storia diversa... poca dispersione di calore, uno sfasamento prossimo a 12 ore, una casa calda di notte e fresca di giorno...
Il primo piano è asciutto di suo, l'umidità di risalita anche quando c'è non ci arriva...
Il tufo è comune nel Lazio...

qui vedi un po' di tufo... più buchi ci sono e piu isola...
https://www.google.it/search?q=tufo&sou ... 20&bih=924

Paolo

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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da Ferrobattuto » 2 mag 2018, 13:36

No no, niente tufo. Il tufo nel Lazio stà nella zona da Roma in su. I Castelli Romani sono sul tufo, infatti Frascati o Grottaferrata (ci sono miei parenti) hanno case di tufo, dove la risalita di umidità fa veramente paura.
In questo post qui: viewtopic.php?f=81&t=2209#p37741 si vede bene che tipo di pietra abbiamo qui, molto compatta, anche se discretamente permeabile.
Vabhè, ma era tanto per dire..... Ho chiesto più che altro per curiosità, prosegui pure nella tua descrizione, altrimenti andiamo fuori tema.
Mi informerò meglio da qualche professionista del posto sul tipo di pietra che abbiamo. ;)
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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da jpquattro » 10 mag 2018, 23:06

Dunque mi ero fermato sostanzialmente perché... non ho ancora cominciato il lavoro.
Domani viene il muratore e studiamo il trasporto dei pannelli. Si perché i pannelli sono grandi e le case vecchie hanno passaggi stretti...
Assumendo sempre di usare cartongesso accoppiato, i pannelli di cartongesso di solito si trovano in due formati: 1200x2000 mm e 1200x3000 mm.
Le pareti del primo piano sono alte 340 cm, (tre metri e quaranta... porco giuda!) date le dimensioni delle stanze ci vanno circa una quindicina di pannelli, qualcosina di più calcolando gli sfridi... pochi per una attrezzatura specializzata (che so un camioncino con la gru...) e a mano una bella sfacchinata... si perché il polistirolo è leggero, ma il gesso pesa...
Perché questo discorso? Perché la cosa migliore sarebbero i pannelli da 3 metri, ma la scala che va al primo piano è stretta e ci si accede di lato, da una porta a 90 gradi con la scala... insomma mica detto che il pannello ci passi... l'alternativa sarebbe tirarli su dal terrazzino, che però da su una stanza con un accesso stretto... se non riusciamo a farli passare dovremo ripiegare su i pannelli corti con un aumento non disprezzabile degli sprechi e del tempo impiegato...

In soffitta ci sono materassini di lana di roccia già piazzati (ho usato lana di roccia sperando che sia sufficientemente indigesta a insetti e ogni genere di "inquilino" volesse abitarla...) e quindi verso l'alto l'isolamento già c'è...

Paolo

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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da jpquattro » 12 mag 2018, 9:38

Fatto sopralluogo con il muratore.
I pannelli da 3 metri dalle scale proprio non passano, bisognerebbe passarli dal terrazzino, ma ci vorrebbero 4 persone, due sotto e due sopra: i pannelli sono pesanti, d'altra parte un sistema meccanico (autocarro con gru o simile) sarebbe molto complicato da portare li, oltre che costoso...)
Debbo usare i pannelli da 2 metri. Tante giunte e tanti sfridi in più...
Ho preso nota di tutte le scatolette dell'impianto elettrico da spostare.
Ancora non ho deciso cosa fare con i battiscopa: quelli esistenti sono in ceramica e non c'è ricambio. Staccarli interi e rimetterli a posto mi pare improbabile...

Paolo

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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da Ferrobattuto » 12 mag 2018, 13:06

jpquattro ha scritto:
12 mag 2018, 9:38
Staccarli interi e rimetterli a posto mi pare improbabile...
Dipende da cosa è stato usato per fissarli, se è cemento non si recuperano, se invece è normale colla per mattonelle probabilmente si. Con qualche perdita, ovviamente...... Ma se il muratore è bravo le perdite possono essere ridotte al minimo.
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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da jpquattro » 12 mag 2018, 16:41

Ferrobattuto ha scritto:
12 mag 2018, 13:06
jpquattro ha scritto:
12 mag 2018, 9:38
Staccarli interi e rimetterli a posto mi pare improbabile...
Dipende da cosa è stato usato per fissarli, se è cemento non si recuperano, se invece è normale colla per mattonelle probabilmente si. Con qualche perdita, ovviamente...... Ma se il muratore è bravo le perdite possono essere ridotte al minimo.
Il problema sono le perdite... non ho ricambi. Proverò a staccarle, se qualcuna si spezza proverò a metterla negli angoli nascosti. Altrimenti mi tocca cambiare il battiscopa in tutta la stanza...

Nota a margine: occhio alle scatolette degli impianti elettrici (spine interruttori ecc.), sono tanti buchi nella barriera vapore, quindi possibili accessi dell'umidità e quindi condensa e muffa. bisogna rimettere le scatole di derivazione nel buco nel cartongesso, ma sotto bisogna isolare in qualche modo, io proverò con la schiuma di poliuretano in bombolette... il poliuretano ha una buona impermeabilità al vapore...)

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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da Ferrobattuto » 12 mag 2018, 19:51

Quella della schiuma di poliuretano è un'ottima idea, oltre che impermeabilizzare e sigillare si può rimuovere facilmente in caso di interventi.
Ci ho riempito un vano alla base del muro della lavanderia, dove si trovano delle giunte sia di tubi dell'acqua che di corrugati della corrente. Oltretutto è su un muro esterno, per cui protegge ottimamente anche dal freddo invernale.
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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da Valeria » 26 nov 2019, 10:36

Ciao, posso chiedere il vostro atro aiuto per provare a risolvere della condensa che mi si forma in una nicchia? La nicchia è quella di una casa d'epoca a Torino, con muri di circa 60 cm; il muro è un perimetrale che non confina con qualche altro edificio e che in corrispondenza della nicchia raggiunge circa i 15 cm di spessore. Ho provato a usare i link che hai caricato per calcolare la possibilità di formazione della condensa e il risultato è : struttura soggetta a fenomeno di condensa superficiale... Chiedo quindi qual'è il miglior isolamento che posso realizzare per evitare che la parete si bagni e si formi poi la muffa? Grazie mille

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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da jpquattro » 26 nov 2019, 17:38

Intanto un aggiornamento: ho fatto il lavoro i pannelli sono andati al loro posto senza tasselli, solo con la colla specifica,. tirata con la spatola dentata. Alle giunzioni dei pannelli un filo di silicone alla giunzione gesso-polistirolo (per mantenere un minimo di barriera vapore).
Vedremo come va il prossimo inverno, di sicuro l'umidità non manca...

Valeria: non so la natura del muro, ma così, a occhio direi che usando pannelli di cartongesso accoppiato XPS dovresti migliorare molto la situazione, devi rivestire anche i fianchi della nicchia, tagliando il cartongesso in modo da evitare il contatto del gesso con il muro.
Metti un filo di silicone sulle giunzioni dei pannelli, per lo spessore non so cosa dirti, quanto è grande la nicchia? Che risultato vuoi ottenere?
Il cartongesso accoppiato XPS si trova con spessori di isolante fino 4-5 cm di più mi sa che va ordinato, anche se a Torino penso troverai molto di più che qui.
Ho fatto un po' di prove con i tuoi dati, Se metti spessori di isolante modesti, sembra importante usare pannelli con barriera vapore, con spessori elevati potrebbe non essere necessario.
Insomma l'alternativa a mio modestissimo giudizio è pannelli cartongesso accoppiati a un isolate qualsiasi ma con BARRIERA VAPORE, allora lo spessore è a discrezione, altrimenti pannelli accoppiati XPS (polistirolo estruso) senza B.V., allora servono spessori importanti, quanto dipende dalla qualità dell'XPS, ma comunque sopra ai 70-80 mm...

Ti avverto che, siccome non sono un tecnico del settore, queste vanno considerate solo OPINIONI PERSONALI.

Paolo

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Re: Cappotto termico interno

Messaggio da Valeria » 27 nov 2019, 23:32

jpquattro ha scritto:
26 nov 2019, 17:38
Intanto un aggiornamento: ho fatto il lavoro i pannelli sono andati al loro posto senza tasselli, solo con la colla specifica,. tirata con la spatola dentata. Alle giunzioni dei pannelli un filo di silicone alla giunzione gesso-polistirolo (per mantenere un minimo di barriera vapore).
Vedremo come va il prossimo inverno, di sicuro l'umidità non manca...

Valeria: non so la natura del muro, ma così, a occhio direi che usando pannelli di cartongesso accoppiato XPS dovresti migliorare molto la situazione, devi rivestire anche i fianchi della nicchia, tagliando il cartongesso in modo da evitare il contatto del gesso con il muro.
Metti un filo di silicone sulle giunzioni dei pannelli, per lo spessore non so cosa dirti, quanto è grande la nicchia? Che risultato vuoi ottenere?
Il cartongesso accoppiato XPS si trova con spessori di isolante fino 4-5 cm di più mi sa che va ordinato, anche se a Torino penso troverai molto di più che qui.
Ho fatto un po' di prove con i tuoi dati, Se metti spessori di isolante modesti, sembra importante usare pannelli con barriera vapore, con spessori elevati potrebbe non essere necessario.
Insomma l'alternativa a mio modestissimo giudizio è pannelli cartongesso accoppiati a un isolate qualsiasi ma con BARRIERA VAPORE, allora lo spessore è a discrezione, altrimenti pannelli accoppiati XPS (polistirolo estruso) senza B.V., allora servono spessori importanti, quanto dipende dalla qualità dell'XPS, ma comunque sopra ai 70-80 mm...

Ti avverto che, siccome non sono un tecnico del settore, queste vanno considerate solo OPINIONI PERSONALI.

Paolo


Perfetto Paolo, ti ringrazio davvero molto, vedrò se riesco a migliorare la situazione attuale. Grazie ancora

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