Faccio un isola invece di un grid connected!

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iw5el
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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da iw5el » 11 ago 2017, 18:33

P.S.
Ho specificato acqua piovana perchè l'idropulitrice è collegata alla cisterna che recupera l'acqua dalle grondaie..

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Hal9000
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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Hal9000 » 29 ago 2017, 14:06

Le prime batterie che comprai erano delle fiamm LM490 che mi pare abbiano lo stesso tipo di connessioni delle tue, ovvero inserto in ottone (credo stagnato) infilato nel polo fuso di piombo che sale dal collettore delle piastre, tutto raso coperchio e poi una bella sigillatura con resina epossidica, il tutto chiuso da un gommino nero + rondella di plastica che ha più una funzione estetica che altro, collegamenti inter-cella con cavi flessibili e capicorda pressofusi e insolati nella stessa gomma del cavo.

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Inizialmente mi sembrava un buon sistema e molto elegante, ma poi con l'accumularsi delle esperienze pratiche mi sono reso conto che l'acido solforico è una bestia nera, assale tutti i metalli ma cosa più grave trasuda, sale per aerosol e si arrampica su per i poli anche per 10/15cm prima di fermarsi, quindi visto che il piombo è l'unico tra i metalli a nostra disposizione che gli tiene testa più a lungo mi sono reso conto che i poli delle batterie devono essere solo di piombo, qualsiasi altro metallo che non sia asportabile come come per esempio bullonerie e capicorda potrebbe diventare un vero grattacapo qualora la sigillatura in resina dovesse cedere, e credimi prima o poi quasiasi tipo di sigillante cede in quell'ambiente elettro-chimico!

Per questo motivo il secondo banco batterie che comprai, molto più grosso, lo andai a scegliere con i poli di piombo che uscivano su alti dal coperchio, in modo da avere solo piombo tra le piastre interne e il polo esterno, così da poter spennellare per bene con vasellina o grasso il polo esterno e in caso di corrosione degli altri metalli essendo tutti all'esterno facilmente asportabili e polo ripulibile.

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Non ancora soddisfatto della cosa sulle batterie fai-da-te ho pensato bene di lasciare i poli di uscita per le connessioni belli lunghi in modo da tenere bullonerie varie il più in alto e lontano possibile dall'ambiente acido e chimicamente molto attivo sottostante:

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In conclusione credo che quel tipo di polo con innesto in ottone praticamente dentro l'ambiente acido e tenuto al sicuro solo da una resina che appena cede l'acido se lo mangia sia una vera cavolata progettuale, che appare come una elegante raffinatezza e viene venduta come tale ma a lungo andare è ancora meglio un bel polo di piombo.

Putroppo condivido con te lo stesso fato, per ora il mio primo banco fiamm con innesti a vite non mostra grossi segni di corrosione dell'innesto filettato ma è solo questione di tempo e prima o poi anche io dovrò affrontare il tuo stesso problema sul banco in baita, anni fà avevo già fatto riparazioni di elementi con i poli completamente corrosi e interrotti la cosa migliore da fare sarebbe saldarci sopra una barretta di piombo in modo da uscire con il piombo all'esterno, ma le saldature a stagno (che è piombo+stagno) cedono dopo 1 o 2 anni, quindi bisognerebbe fare una colata di piombo, ma per fare questo bisogna asciugare il collettore delle piastre, tirare a lucido il polo di piombo, fare un piccolo stampo e colare il nuovo polo in piombo.

Morale della favola: comprare solo batterie con poli in piombo e che secano belli alti sopra il coperchio!
Putroppo un errore che ho commesso anche io nel mio primo aquisto, anche se le batterie in se vanno ancora benissimo dopo 15 anni, sono preoccupato per i poli e il tuo caso conferma i miei dubbi! :sick:

100 anni fà la sapevano lunga infatti uscivano con lunghi poli di piombo per ogni singola piastra in modo di fare anche le saldature del collettore di polasità all'esterno per una dirata massima:

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Questo è un elemento in cui la corrosione l'aveva avuta vinta e che provai a riparare molti anni fà, come vedi devi asciugare e tirare il piombo a lucido prima di tentare saldature, l'ideale sarebbe turare fuori tutto e colare il piombo fuso del polo in uno stampo, all'epoca non mi pareva fattibile oggi colo piastre nuove intere per le fai-da-te, è solo questione di pratica e di volontà!

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Hal9000 » 29 ago 2017, 14:12

Dimenticavo una cosa importante: attenzione a non far entrare grasso, olii e ossidi di altri metalli dentro la batteria, se le piastre si sporcano di tali sostanze puoi fare il funerale alla tua batteria!
Inoltre se, e solo se, devi tirare fuori in aria le piastre negative prima scaricale, perchè le piastre negative cariche al 100% sono puro piombo finissimo che si ossida rapidamente all'aria creando calore proprio come quando bruci la legna e rovinando la piastra.

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da iw5el » 29 ago 2017, 19:13

Si Hal, i poli delle mie saf sono simili a quelli della prima foto che hai postato ma nel mio caso l'inserto filettato non sembra avere problemi, il polo in piombo si corrode intorno.
Per ora non ho fatto altro che tagliare la parte sporgente della cuffia in gomma, pulire dall'ossido per quel che potevo il polo e il ponticello e "inzeppare" per bene di vaselina lo spazio tra cuffia e polo sperando di tamponare le trasudazioni di vapori acidi. Poi ho scoperto il terminale del ponticello, l'ho spazzolato e lavato con acqua e bicarbonato, asciugato, rimontato e cosparso di vaselina con il pennello.
Tra qualche giorno fermo l'impianto di nuovo, smonto il ponticello e vedo come va.

Stavo pensando che forse dovrei rivedere anche i parametri di carica dell'Outback FlexMax, ora ho 2 ore di absorb a 58,4, float a 54,8 con compensazione in temperatura ma
forse 58,4 sono un po troppi e si sviluppano parecchi vapori, infatti il consumo di acqua in estate è anche di 6-7 lt. al mese.

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Hal9000 » 6 set 2017, 11:29

Non ti preoccupare del consumo di acqua è normale, inoltre più invecchiano e più consumano acqua perchè i separatori si impregnano di piombo diventando leggermente conduttivi e aumenta l'autoscarica e l'elettrolisi, meglio caricarle di più che di meno, l'importante è che la corrente di carica scenda proporzionalmente con il salire della tensione, se tieni la corrente sotto 1/40 (C40) puoi salire tranquillamente fino a 64V ammesso che gli apparecchi collegati la reggano (inverter, regolatori ecc....).

Quel banco batterie della fiamm con i poli simili ai tuoi ora è in baita da anni e la carico fino a 32V (sono 24V nominali) limitando la corrente a 10A superati i 28V (sono da 490Ah).

Quello che fa male alle piombo sono le ricariche incomplete e le scariche profonde, se hai energia che avanza continua pure a buttarne un pochino nelle batterie che gli fa solo bene (ovviamente parlo di quelle a liquido).

Fai conto che io qui tra batterie al piombo primarie, batterie nichel-ferro e il neonato esperimento di accumulo stagionale ho usato più di 200 litri di acqua distillata quest'estate, capirai i tuoi 7 litri mi paiono anche pochi ;)

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da iw5el » 3 gen 2019, 12:33

Riesumo il 3d..
Purtroppo la corrosione dei poli positivi di alcune celle continua inesorabile, non c'è verso fermarla.
Comincio a pensare di aprire le celle togliendo il coperchio e allungare i poli con piombo fuso.
è un peccato perchè in 6 anni di onorato servizio l'impianto ha lavorato benissimo, a parte questo problema.

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Hal9000 » 7 gen 2019, 9:46

Ciao iw5el,
si è proprio un peccato quello che stà accadendo alle tue batterie, concordo con la tua idea, non vedo altra soluzione ad ogni modo la dice lunga sulla qualità costruttiva del produttore, sarebbe utile sapere che marca sono così che noi tutti avessimo modo di evitare un tale produttore disonesto e di bassa qualità.

Sono contento di aver scelto degli elementi per casa con il polo di popmbo che esce dalle celle senza inserti e filetti di altri metalli sulla batteria (nba il banco grosso), putroppo il primo banco che avevo comprato è come il tuo ma per ora non ha dato problemi ed ha circa 17 anni (sono le fiamm) speriamo in bene, ma prima a poi la resina cederà e l'inserto filettato verrà corroso dall'acido solforico, se e quando accadrà se le celle avranno ancora capacità utile farò come te colandoci un polo di piombo.

Quando vorrai fare l'operazione di ricotruzione dei poli se ti possono essere utile le mie epserienze passate io procederei in questo modo:
1) scaricare completamente la cella
2) svuotare tutto l'acido da conservare a parte
3) far asciugare bene il punto dove andrai a colare il piombo
4) grattare via gli ossidi dal lembo superiore delle alette di connessione delle piastre
5) realizzare uno stampo che si adatti bene alle alette delle piastre e che protegga i separatori
6) colare il piombo
7) togliere lo stampo ed assicurarsi che le piastre abbiano fatto presa
8) rimettere l'acido e fare una lenta carica a corrente limitata e voltaggio elevato (immettere almeno il 150-200% della capacita per riequalizzare)

Il punto 1 dipende dal due fatti:
a) la piastra negativa nello stato carico è piombo poroso che una volta tolto l'acido e asciugata entra a contatto con l'ossigeno atmosferico reagendo ossidandosi, producendo calore e rovinandosi.
b) la piastra positiva carica è coperta di biossido di piombo e appena provi a pulire l'aletta di piombo del contatto elettrico scoprendo piombo metallico vai a creare una mini batteria in corto ovvero un piccolo polo negativo nell'area pulita di piombo metallico e positivo tutto il resto della piastra, anche se non c'è elettrolita è sufficente quello rimasto nella piastra sotto forma di umidità, quindi noterai difficoltà nel creare una piazzola di piombo lucido necessaria alla presa della colata perchè diventa subito grigio è la mini batteria che hai creato che si scarica in corto trasformando il piombo ludico che cerci di pulire in solfato di piombo quasi istantaneamente ogni volta che gratti via.

Ovviamente scaricare la batteria a 0V non gli farà bene ma credimi se ti dico che è l'unico modo per provare a saldare le piastre, quindi la batteria potrebbe risentirne ma del resto è un tentativo in extremis per aggiustarla visto che l'anternativa è la rottamazione ;)

L'ideale sarebbe scaricare a 0 la cella, ripararla e ricaricarla subito in modo da limitare i danni dovuto alla scarica totale, devi vedere tu quanto ci metti a fare tutte le operazioni, forse conviene farne una alla volta anche s epoi la ricaria di una cella singola è più problematica se non hai alimentatori a bassa tensione 2,5/3V alta corrente limitati e regolabili.

Un altra parte molto difficile sarà fare la colata senza rovinare i separatori di plastica che se gli versi sopra il piombo fuso li sciogli e mandi la cella in corto, magari procurati degli elementi torri e fai un pò di pratica su quelli prima di mettere mano alle tue batterie.

In alternativa puoi anche estrarre tutte le piastre, separarle tutte singolarmente e ricostruire la cella da 0 un un altro contenitore, non saprei cosa possa essere più facile.

Putroppo essendo la saldatura sulla parte polarizzata positivamente sarà soggetta ad una corrosione molto agressiva se il punto di unione tra il nuovo polo che andrai a colare e le piastre non è più che perfetto l'acido lo andrà a corrodere in poco tempo anche mesi vanificando i tuoi sforzi, valuta bene il tutto.

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Alain » 7 gen 2019, 13:19

Piccolo OT (chiedo scusa a iw5el e ai mod)
Hal9000 ha scritto:
7 gen 2019, 9:46
... anche se poi la ricarica di una cella singola è più problematica se non hai alimentatori a bassa tensione 2,5/3V alta corrente limitati e regolabili.
non avendo un regolatore capace di equalizzare, un tale alimentatore farebbe comodo per rialllineare qualche singolo elemento che rimane un po più indietro rispetto agli altri, per cui vorrei chiedere a Hal: nello specifico di che alimentatore parliamo? Esiste qualcosa in commercio che non abbia un prezzo per cui sia più conveniente lasciare andare a ramengo il banco? Esistono schemi per l'autocostruzione di una versione spartana che sia realizzabile con normale attrezzatura da hobbista (saldatore, multimetro e poco altro) ?

Ovviamente pongo queste domande perchè googolando non ho ancora trovato risposte esaurienti.
Grazie per la pazienza

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Hal9000 » 7 gen 2019, 14:00

Puoi semplicemente comprare uno o più alimentatori da banco che sono regolabili in tensione e corrente molto comodi per caricare batterie un pò di tutti i tipi, per esempio se vuoi caricare un elemento al piombo singolo lo regoli su 3V metti un diodo sul positivo di uscita dell'alimentatore e regoli la corrente ad 1 decimo della capacità, vuoi caricare la batteria dell'auto? regoli 16V e la corrente sempre ad 1 decimo della capacità.

Quelli più economici erogano un massimo di 3A ma ne puoi mettere in parallelo quanti ne vuoi usando sempre dei diodi in uscita, oppure ne vendono anche da 5 o 10A, ne ho visti anche da 60A ma ovviamente è roba costosa.

Importantissimo mettere un diodo tra alimentatore e batteria per evitare che nel caso abbassi la tensione dell'alimentatore o salta la luce che la corrente scorra nel senso inverso dalla batteria all'alimentatore bruciandolo.

Io ne ho comprati due cinesi modello YH-305D
Per comodità mi sono costruito anche un carica-elementi piombo dedicato che eroga 2,5V stabilizzati 20A usando 4 regolatori LM2576 ed un trasformatore con uscita 18V da 80VA, basta realizzare 4 circuiti simili a quello nel datasheet:
http://www.ti.com/lit/ds/symlink/lm2576.pdf
e mettere tutti i pin 4 dei regolatori assieme sulla resistenza di feddback per avere una regolazione unica della tensione.

Puoi anche usare dei regolatori lineari di corrente come il vetuso ma ottimo LM317 e ne colleghi in parallelo quanti ne vuoi in base all'amperaggio, però essendo lineare dissiperà molta energia sotto forma di calore quindi è importante dargli in ingresso una tensione di poco superiore al necessario.

Ultimo ma non meno efficace puoi prendere un trasformatore con uscita bassa tensione alto amperaggio, se non ne trovi puoi avvolgere tu del filo tanto servono 3 o 4 volt, radrizzarlo con ponte a diodi, essendo la tensione bassa e la corrente alta sarebbe megio un trasformatore con presa centrale che diventa il negativo e due soli diodi sulle due uscite in modo da avere una sola caduta si tensione per semionda.

Ad ogni modo alla batteria importa solo regolare la corrente, la tensione serve solo che sia più alta di quella dell'elemento giusto per far scorrere la corrente, quindi se si tratta di caricare un elemento come intervento speciale di manutenzione una volta ogni tanto è anche sufficente un trasformatore radrizzato, un caricabatterie o una qualsiasi sorgente di corrente ad alto amperaggio e si mette in serie delle lampadine o una matassa di cavo che fungono da limitatore di corrente, ovviamente la maggio parte della corrente verrà dissipata sotto forma di calore ma trattandosi di un intervento una tantum si predilige il risparmio sull'attrezzatura rispetto al dispendio energetico richiesto.

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Ferrobattuto » 7 gen 2019, 18:11

Alain ha scritto:
7 gen 2019, 13:19
Esistono schemi per l'autocostruzione di una versione spartana che sia realizzabile con normale attrezzatura da hobbista (saldatore, multimetro e poco altro) ?
Tanto per dire: forse a te basterebbe realizzare una cosa così viewtopic.php?f=14&t=2307#p39177 usando un trasformatore con secondario da 6V e ponte raddrizzatore, o 6+6V con due diodi in controfase.
Usando un trasfo con più prese, tipo 6-12-24V ecc e un sistema di commutazione puoi caricare tutte le batterie che vuoi.
Possiamo riparlarne in quella discussione, oppure aprine una per conto tuo.
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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Alain » 7 gen 2019, 21:50

Grazie di cuore Hal, una panoramica veramente completa! :clapping:
Quasi non me la merito, ma mi auguro potrà essere utile anche a qualcun altro.

Ora non mi resta che decidere (non prima di aver studiato un pochino) quale sia la soluzione più consona e soprattutto alla mia portata, sperando di non dovermi arrendere a un alimentatore da laboratorio bell'e pronto : RedFace :

Grazie anche a Ferro per il suo contributo e il link a quella discussione, che in verità avevo già visto ma che avevo giudicato troppo tecnica per le mie conoscenze. :crybaby:
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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Hal9000 » 8 gen 2019, 7:50

Alain ha scritto:
7 gen 2019, 21:50
...sperando di non dovermi arrendere a un alimentatore da laboratorio bell'e pronto : RedFace :
:D perchè cosa c'è di male? sono molto utili e comodi, non solo per fare elettronica ma anche per caricare batterie!
In più hai due bei display che indicano tensione e corrente della batteria, cosa vuoi di più!

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Ferrobattuto » 8 gen 2019, 12:17

Alain ha scritto:
7 gen 2019, 21:50
.....quella discussione, che in verità avevo già visto ma che avevo giudicato troppo tecnica per le mie conoscenze. :crybaby:
Aarghh, maledetta ignoranza!! : WallBash :
Quell'affare l'ho messo insieme con roba di recupero, poi nulla vieta di metterci un volt-amperometro cinese di quelli da quattro soldi su ebay.
Guarda che le mie "conoscenze" sono da hobbista, mica ho fatto delle scuole superiori. Se hai già saldatore e tester hai tutte le conoscenze che ti servono. :D
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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da iw5el » 8 gen 2019, 19:14

@Hal9000:
Spero di non aver bisogno di arrivare fino ai collettori, non ho ancora aperto la batteria ma penso non sia necessario, dovrebbe essere sufficente "allungare" i poli in modo che fuoriescano 6-7 cm dalla carcassa, sono quasi convinto che l'acido risalga per capillarità a mò di stoppino e quindi non ci sia altra via che allungare il polo.
Potrebbe essere una buona idea fare la parte terminale conica a misura di poli batteria auto e poi usare morsetti in piombo per i ponti??
Non credo che scaricherò la cella a zero ma nel caso, ricaricherò con un grosso toroidale da 1500VA che ho di recupero, facendoci qualche spira sopra con un cavo adeguato e relativo raddrizzatore.
Per la cronaca il banco è un SAF da 720 Ah in C5.

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Hal9000 » 11 gen 2019, 19:25

Ferrobattuto aveva piombato delle parti in ferro, userei quel sistema per i ponti esterni tra un elemento e l'altro, oppure pulisci bene, serri con bulloni e occhielli e poi ingrassi per bene con vaselina tecnica, ho sentito parlare anche di gente che ha usato gasolio, ma non vorrei che poi cola dentro la batteria.

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Re: Faccio un isola invece di un grid connected!

Messaggio da Ferrobattuto » 11 gen 2019, 20:58

Hal9000 ha scritto:
11 gen 2019, 19:25
Ferrobattuto aveva piombato delle parti in ferro........
L'indirizzo della discussione è questo:
viewtopic.php?f=7&t=162#p2203
Ho rifatto lo stesso procedimento anche qui, dove ho anche realizzato da me i ponticelli:
viewtopic.php?f=7&t=3287#p57350

Vaselina e grasso col tempo e col calore della ricarica, anche se modesto, tendono a colare. Non so se esistano coprenti migliori. L'immersione nel piombo risolve il 99% delle noie. Si potrebbe usare anche lamierino di piombo, ma in spessori cospicui, che ha una conduttività molto peggiore di quella del rame.
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