Utilizzo dell'olio da frittura

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Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da Dolomitico » 14 gen 2012, 19:01

Forse come post è un po strano,ma anche l'olio da frittura che tutti gettano è una potenziale risorsa,io lo mettevo via da 3 anni e in seguito a problematiche mie ho dovuto trovare in fretta un'utilizzo sul suo impiego.
Ovviamente la prima idea era per il riscaldamento,ma fare il biodiesel o altro era troppo macchinoso,e poi per 30 litri non valeva la pena,immergerci la legna e aspettare che si impregnasse per quanto ho provato in passato e funzioni era un processo lento e non ho posto per farlo,oltretutto adesso causa le basse temperature l'olio è più solido che liquido e quindi non era pratico.
Allora rovistando fra i miei cimeli ho trovato un coperchio di un compressore che avevo tagliato per il filo,l'ho usato come padella,tiene mezzo litro di olio.
Metto il tutto nella stufa con la legna disposta su un lato e attendo che la temperatura arrivi al punto di innesco,ci vuole un po perchè l'olio deve arrivare a bollitura,poi quando è caldissimo si accende e comincia a emanare un caldo stratosferico.Il tutto dura per una 15ina di minuti,tutti di intenso calore.
Io ho una stufa in maiolica ventilata e per evitare surriscaldamenti faccio correre la ventilazione a manetta.
Questa era la prima fase,funzionale,ma l'olio fa un po fatica a innescarsi,serve una bella temperatura in camera di combustione,anche perchè non è sprizzato,ma semplicemente giace in un contenitore.
Ora siccome qualche anima santa per farmi un dispetto mi ha inquinato una tanica di zibro kamin da 20 lt con non si sa che cosa :barf: (gli augoro un'accidente)mi sono trovato ad avere 20 lt di carburante innutilizzabile per la stufetta zibro,ma visto che mi serviva un'accellerante per l'olio ne ha fatto una miscela,prima verso l'olio da frittura,poi un 5/10% di liquido infiammabile che si mescola bene da quello che vedo e la combustione è molto più facile,appena accendo il fuoco,dopo un po si accende la pentolotta con l'intruglio che la scalda bruciando il liquido zibro inquinato e dopo un po parte l'olio,una vera combustione a 3 stadi (woot)
Morale....l'olio da frittura diventa un'ottimo carburante per scaldare casa.


PS:l'unico neo è che tende a sporcare i tubi del camino,ma se pulire i tubi una volta in più non è un problema può essere preso in considerazione.Va detto che un litro di oilo ha quasi 10KW di potenza termica.
Ultima modifica di Dolomitico il 15 gen 2012, 13:40, modificato 1 volta in totale.

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Re: Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da Ferrobattuto » 15 gen 2012, 11:44

Proprio su quel principio che hai sperimentato tu, in passato ho visto delle stufe che andavano ad olio di motori esausto, l'olio "bruciato" insomma. Avevano una sorta di scodella di ferro fuso molto spessa sotto, in cui da un piccolo tubo si lasciava gocciare l'olio pian piano, regolato da un rubinetto. Per farle partire si metteva un pezzo di straccio imbevuto di nafta nel piatto, si accendeva e lo si faceva scaldare bene, poi prima che finisse la nafta e lo straccio sui apriva l'olio. Ne ho visto perfino una autocostruita con un vecchio bidone da 200L, non so cosa avessero messo come scodella, ma sopra c'era un tubo da stufa collegato al comignolo e vicino un serbatoio fatto con un bidoncino di latta da diluente con un rubinetto tipo quelli della miscela dei motorini e un tubicino di rame che andava dentro. Di certo facevano un fumo nero incredibile, che solo in un posto largo e poco abitato si sarebbe potuto usare, ma scaldavano moltissimo. Un problema è che dopo un certo periodo di tempo che la usi bisogna disincrostare la scodella, perché ci si depositano scorie e depositi duri e cristallini, tant'è che per farlo usavano la piccozza per togliere le scorie dalla saldatura elettrica. :D Non so se quelle scorie si formassero per via dei depositi metallici contenuti nell'olio esausto da motori, o se si formano con tutti i tipi di olio.
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Re: Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da maxlinux2000 » 15 gen 2012, 12:42

Non è male l'idea di dolomitico, ma anche l'idea di ermete non è affatto male. Un deposito, un rubinetto, un pezzo di tubo che entra nella stufa/camino e via.
Per le croste sulla vaschetta non mi preoccuperei molto usando olio vegetale esausto. Al limite con due martellate saltano via.

Certo che i tubi di scarico devono essere ben grossi :D

Anzi parlando di tubi... probabilmente le incrostazioni non si formerebbero solo nella varchetta, ma anche dentro al tubo di alimentazione dell'olio, quindi bisogna prevedere una facile sostituzione in caso di ostruzioni.

Usando questa sovra produzione di calore bisogna avere quindi una stufa o camino con ricircolo di acqua o aria per raffreddare ed evitare i surriscaldamenti.... certo che in ogni caso regolando il rubinetto si possono contenere.
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Re: Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da Dolomitico » 15 gen 2012, 13:39

ho visto anch'io dei meccanici che bruciavano l'olio dei motori in una fornelletta tipo quelle a kerosene,che sono esattamente come le hai spiegate te ermete,pero inquina na roba assurda.
L'olio vegetale vi assicuro che non incrosta nulla,il contenitore resta vuoto,solo un po di scoria contenuta nei resti della frittura,ma è leggera basta capovolgere la ciotola e si svuota,i tubi sono grossi 20/25 cm e siccome io ho 4 mt di tubo orizzontale piu 2 curve un po di sporco in più si accumula qui,ma basta pulirlo con una spazzola per tubi,niente martello.
Al sistema a goccia c'ho pensato,ma avendo solo 30 lt non conviene molto realizzzarlo apposta.
Avendo molto più olio sarebbe di sicuro utile.
La potenza termica è notevole quando parte l'olio,non ho mai avuto cosi caldo come quest'anno,è un sistema utile per convertire un rifiuto in un carburante.
L'olio andrebbe filtrato per usare tubi e rubinetti,io lo uso cosi comè,ho una tanica da 5 lt per rabboccare ogni tanto,ma lo sto consumando in fretta mi sa.
Cè un buon margine per ottimizzare cmq.

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Re: Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da maxlinux2000 » 15 gen 2012, 13:58

bhè comincia a fare un giro per i bar/ristoranti/rosticcerie locali per vedere se ti possono dare qualche litro di olio ogni tanto, un po' come si faceva con il biodiesel.

poi magari la modifica con tubo e rubinettoi la fai l'anno prossimo se non trovi sistemi migliori, anche se probabilmente il metodo che usi tu è il migliore proprio per la sua semplicità. :D
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Re: Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da Ferrobattuto » 21 gen 2012, 20:33

Per filtrare le impurità dell'olio basta un pezzetto di spugna di gomma, o una retina qualsiasi, anche di plastica, messa in un posto che non si scalda molto, tipo l'uscita dal serbatoio appena sotto il rubinetto. Per le incrostazioni nei tubi di adduzione non c'è problema, se l'olio è pulito non dovrebbero formarsi, ma nel caso che sia di riciclo basta fare il tubo più grosso, che si può sfilare facilmente da un fianco, tanto la mandata la regola il rubinetto, non il diametro del tubo..... ;)
E' vero Dolomitico, l'ho premesso anche io che l'olio bruciato dei motori fa un fumo della miseria..... Ma quello contiene dei composti molto pesanti a base metallica, e il fumo non contiene solo fuliggine, ma anche altre diavolerie. Era per dire come fosse fatta una stufa di quel genere, anche autocostruita.
Comunque lo stesso sistema funziona praticamente con qualsiasi altro liquido denso e infiammabile, partendo dal gasolio da motori a salire fin verso il bitume.
A proposito di liquidi infiammabili, ci sarebbe un tipo di bruciatore praticamente universale, una volta si chiamava "Magnus" ora non so se ancora se ne trovano. E' fatto in modo che il tubo di adduzione del combustibile attraversi la fiamma prima di arrivare all'ugello. In questo modo il liquido si gasifica e brucia con maggior rendimento e maggior calore, diminuendo i consumi. Se non trovo una immagine in rete poi faccio un disegno.
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Re: Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da Ferrobattuto » 14 feb 2012, 22:18

Bene, anzi male, che comincio a perdere colpi..... :D
Quel famoso bruciatore non si chiamava "Magnus", ma "Primus"...... ;) Fortuna che girando e rigirando per la rete, tra le cose militari e quelle dei "campeggiatori incalliti", finalmente ne ho trovato traccia. Trovato il nome poi è stato facile.
Non so se dalle foto si riesce a vedere, ma si compone di un serbatoio a tenuta ermetica, da riempire con il liquido combustibile, con una pompetta per pomparci dentro l'aria a pressione. Sopra un rubinetto e un bruciatorino in cui li tubo che porta il liquido al getto prima passa in mezzo alla fiamma, che lo gasifica.
Quelle sotto sono tutte foto trovate in rete, ovviamente.
Quì sotto se ne vede uno splendido esemplare, ben tenuto e restaurato. Complimenti al possessore!

Immagine

Al centro del tubo a "U" sopra si intravede l'ugello del bruciatore, sotto il piattino in cui mettere un po' di combustibile per "preriscaldare" il congegno, di fianco davanti al serbatoio la pompetta di carico della pressione, di lato sopra a sinistra il tappo a tenuta di riempimento.
Funziona un po' come le "lanterne a benzina", quelle specie di fiamme ossidriche che usavano gli idraulici quando ancora i tubi erano di piombo, in cui si metteva benzina, si scaldava con un pezzo di carta accesa è poi si accendeva. Mi riferisco a queste.

Immagine

Sono nate per essere usate con la benzina, ma io riuscii a farla funzionare anche col gasolio......
Questo tipo di fornelli funziona con "qualsiasi" combustibile liquido, anche se di norma si preferisce farlo funzionare a petrolio da lampade, kerosene o gasolio.
In pratica si fa così: nel piattino si mette un po' di combustibile, se è qualcosa che prende fuoco direttamente, come benzina o alcool, va bene da solo, se è qualcosa di più "pesante" come petrolio kerosene o gasolio si mette un pezzetto di straccio o un batuffolo di ovatta a far da stoppino, si accende e si fa arroventare bene l'incrocio dei tubi sopra, poi si apre pian piano il rubinetto e si alimenta l'ugello, a quel punto i tubi si arroventano definitivamente e il fornello parte. E' più difficile a descriversi che a farsi..... L'importante è avere un attimo di pazienza a far scaldare bene i tubi. Tanto più il combustibile è pesante e tanto più deve essere "preriscaldato". Nella foto sotto è acceso.

Immagine

Quì è completo di poggiapentole.

Immagine

Una versione di questo, ma MOLTO più grande è (o era) in uso nelle cucine da campo militari, quelle a rimorchio, grosse e quadrate, che in passato si sono viste anche in uso per i civili durante le calamità naturali. Ne ho avuta in uso io personalmente una durante il campo sotto la naja, e vi posso assicurare che funzionava benissimo. Questo sotto il risultato. :D

Immagine

Pentolone da 30-40Kg di pasta....... ;) Purtroppo nella foto non ci sono, la stò scattando io. Ma io ero addetto alla conduzione e alla manutenzione della cucina e del bruciatore, non dovevo cucinare, semmai mangiare...... ;)
Di questi bruciatori non sono riuscito a trovare immagini in rete, soltanto delle cucine complete e chiuse.

Ricapitolando, tra una divagazione e l'altra, ma credo sempre in tema, sono convinto che un congegno così sia facile da costruire e funzioni anche con olio vegetale. Ma credo che debba essere "pulito", ossia non contenere cose che depositino incrostazioni dentro i tubi arroventati o nel getto, per cui l'olio da frittura usato dovrebbe essere perfettamente filtrato e abbastanza fluido. Può funzionare con qualsiasi combustibile liquido che si riesca a far evaporare per surriscaldamento, al limite si dovrebbe cambiare il getto o regolare la fiamma con un rubinetto.
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Re: Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da maxlinux2000 » 14 feb 2012, 22:48

militare a pisa presso l'aviazione? :mrgreen:
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Re: Utilizzo dell'olio da frittura

Messaggio da Ferrobattuto » 15 feb 2012, 17:51

No no, nell'esercito..... 183º Reggimento fanteria "Nembo" (ormai non esiste più...... :( ), ormai reinquadrato come reggimento paracadutisti e accorpato con la Brigata paracadutisti "Folgore", di cui facevamo parte anche allora, ma come truppe di terra aviotrasportate. Reggimento Operativo di pronto intervento, insomma. Una banda di pazzi...... (:) :D
A quei tempi era nella caserma "Monte Pasubio" a Cervignano del Friuli, ora mi pare che stiano a Pistoia o da qualche altra parte. Ma ora sono paracadutisti, non fanti d'assalto. :mrgreen:
Attualmente la caserma è dismessa e cadente, nel '93 fu approntata per i profughi della guerra dei balcani, in futuro probabilmente verrà demolita...... :(
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