frigo ad evaporazione ed a radiazione (senza elettricità)

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elettrauto
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frigo ad evaporazione ed a radiazione (senza elettricità)

Messaggio da elettrauto » 25 lug 2012, 1:54

@offgrid2
Credo che per risparmiare sulla corrente consumata dal frigorifero potresti utilizzare un antico principio, riportato abbondantemente nei libri di fisica (termodinamica), ne ho trovato un modello su un file che avevo scaricato anni fa dall'asino elettronico :mrgreen: , ma avevo salvato e stampato alcuni ritagli, credo si possa trovare ancora, ma non ricordo il titolo del file; comunque era un file senza neanche autore o diritti di vario tipo.

Mi ricordo che usavo questo sistema quando andavo in campagna e mettevamo il contenitore dell'acqua di terracotta sottoterra con un po' d'acqua buttata sopra e la paglia per evitare che il sole la colpisse.
Mentre la parte a radiazione usa un principio diverso, quello del corpo nero, con grafici di plank e via discorrendo, ma non serve tanta teoria, è un dispositivo semplice da provare, soprattutto per chi come te ha una casa di proprietà e senza alcun problema di altro genere :mrgreen:

Frigo a radiazione.
Per conservare la maggior parte delle cose che solitamente mettiamo in frigorifero basta un frigo
a radiazione notturna. Può funzionare facilmente grazie a semplici principi, in maniera totalmente
passiva, senza bisogno di pompe, consumi di energia, nè avarie.
Il frigo consta di un radiatore di latta che chiude la faccia frontale di una cassa di legno. La latta
deve essere dipinta di nero opaco, il tutto va collocato a ridosso di una parete rivolta a Nord, o
meglio ancora se si tratta dello spiovente di un tetto rivolto appunto verso Nord.
Durante la notte, la latta nera irradia energia nell'atmosfera e si raffredda al disotto della
temperatura ambiente. L'aria che c'è dentro alla cassa si raffredda e scende fino ad un
accumulatore di freddo consistente in un mucchio di pietre o di bottiglie piene d'acqua poste in
una cassa isolata termicamente. Al lato delle pietre vi è lo spazio riservato a conservare gli
alimenti.


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maxdef
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Re: frigo ad evaporazione ed a radiazione (senza elettricità

Messaggio da maxdef » 25 lug 2012, 8:26

...ricordo su un vecchio forum che un tizio lo aveva realizzato con pietre di fiume,tubi pvc, ecc ecc ma poi sostanzialmente non aveva mai funzionato,le temperature interne/esterne rimanevano quasi uguali :mrgreen: ...però magari era stato costruito male :?:

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Re: frigo ad evaporazione ed a radiazione (senza elettricità

Messaggio da maxlinux2000 » 25 lug 2012, 15:29

ne avevamo fatto uno simile con i boy-scout in un campeggio.
"Funzionava", nel senso che le bibite erano più fresche duraante il giorno, ma niente a che vedere con un frigo.
Non avevamo un termometro a disposizione all'epoca, eravamo ragazzini....(1975?) ma ricordo che preferivamo mettere le bibite e le angurie a bagno nel torrente piuttosto che nel "frigo-cambusa".
Insomma la temperatura minima che raggiunge è uguale a quella di una buona cantina in estate (+15C), ma niente di più.... purtroppo. :S

CMQ ora come ora con un pannello da 120W, puoi fare andare un frigo a pozzetto, il che non è troppo caro a mio parere.
Con un frigo normale verticale servono almeno 4-5 pannelli.
Cogito, ergo NO SUV !!

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elettrauto
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Re: frigo ad evaporazione ed a radiazione (senza elettricità

Messaggio da elettrauto » 25 lug 2012, 16:08

Se puoi dirmi come era fatto posso cercare di capire perché non funzionava; tra l'altro aspetto delle specificazioni (immagini) da una persona che mi ha già dato delle indicazioni.

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maxlinux2000
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Re: frigo ad evaporazione ed a radiazione (senza elettricità

Messaggio da maxlinux2000 » 25 lug 2012, 18:03

si che funzionava, ma il torrente vicino aveva la temperatura molto più bassa (veniva probabilmente da un ghiacciaio alpino) e quindi l'esperimento che aveva fatto il mio capo-scout aveva una forte concorrenza :D

erano 2 vasche una dentro all'altra, di legno nero (probabilmente era stato verniciato con il bitume per rendelo a prova di acqua)
La vasca più grande veniva riempita di acqua, mentre quella interna gli si mettevano le bottiglie e anguria.

La cassa esterna aveva un grosso coperchio pesante sempre di legno, coperto a sua volta da una tela di liuta (sacchi di patate) che era peró più grande de coperchio e pescava nell'acqua. Se non sbaglio faceva da evaporatore.
La mattina il capo deveva di nuovo ripristinare il livello dell'acqua... i primi giorni con dei secchi, ma poi ci siamo fatti prestare una tubo di gomma e aprofittando di un piccolo ruscello affluente, avevamo anche l'acqua corrente con rubinetto in ottone! :D

Non sono sicuro che la cassa fosse sempre all'ombra, ma credo di si, eravamo in mezzo ad un bosco nell'altopiano di Asiago.... non ricordo esattamente dove.... ricordo peró la quantitá di mucche, le "boase" che lasciavano, e il latte che andavamo a prendere dal contadino al mattino presto. :mrgreen:
Ti metto un disegnino:
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