offgrid2 ha scritto:Quindi secondo te andrebbe bene una piastra da x mm di spessore con scannellature orrizzontali?
Io farei un parallelepipedo e basta,le scanalature o nervature complicano il progetto e alla lunga si corrodono,una piastra di piombo è perfetta e più facile.
offgrid2 ha scritto:Poi se qualcuno vuole fargli i calzini con stoffe anti-sudore resistenti all' acido solforico (es. le magliette XXXL del Decathlon da 5 euro) è libero di farli e aggiungerli.
Ci ho messo un pò a capire sto passaggio,ma su una plantè non è da trascurare,se la lasci libera,man mano che si formano gli ossidi,si sfaldano e si staccano,se invece stanno attaccati va da se che la capacità aumenta via via sempre più.
Prendiamo la classica piastra stile auto,da 14x14 cm,14 amper di superfice per una faurè,e la metà per una plantè appena formata, :blushing:
Questo però all'inizio,poi una faurè dopo un picco di formazione comincia a calare progressivamente,mentre una plantè continuerà a formare nuovi ossidi portando la capacità via via ad aumentare fino al punto massimo che sarà esattamente il momento prima che si dissolva tutto il piombo metallico che cè.
Questo l'ho letto su quel manuale che avevo comprato anni fa,e questo passaggio non l'avevo capito.
Per quello che se vuoi una batteria robusta,e che duri nel tempo la soluzione è avere una positiva ben rifornita di piombo,io ho detto 1cm perchè la Fiamm le fa cosi le plantè
http://www.fiamm.com/downloads/sgl_sgh_ ... talian.pdfe specifica che sono per usi pesanti,io facevo riferimento alla batteria più robusta a cui possiamo ambire,il resto è compromesso,nulla ti vieta di fare piastre da 0.5cm o meno,durano semplicemente meno...
offgrid2 ha scritto:l' idea di tommasi se non sbaglio è simile a quella realizzata da hall9000.
Purtroppo ha il difetto che non tutti possono/vogliono avere a che fare con gli ossidi di piombo, mentre è accettabile lavorare con il piombo fuso per moltissimi di noi.
Inoltre le batterie da automobile si fa sempre più fatica trovarle, in quanto l' industria del riciclaggio sta prendendo piede.
unico problema che vedo Dolomitico, è lo spessore... non sará troppo 1cm? E quanto va a pesare una coppia di piastre?
Simile,ma non la stessa,le tommasi sono un'ibrido per mettere in piedi velocemente una batteria recuperando materiale da una vecchia batteria,tra cui ossidi e piombo metallico,ovvio che fa parte appunto dei compromessi,anche gli ossidi sono solfatati e andrebbero lavati con cottura in acqua e soda caustica (almeno cosi ho letto),da qui altri problemi sul trattamento delle acque di trattamento,si potrebbe ovviare usando desolfatatori di potenza
offgrid2 ha scritto:quello che voglio ottenere io, non è esattamente una batteria eterna, quanto una che possa essere soggetta a manutenzione totale.
Se tra mettiamo 10-20 anni, le piastre si sono sfatte...
È anche per questo che vorrei standardizzare lo stampo per le piastre........E anche se andasse perso nel corso degli anni, avendo i disegni standard, sará possibile ricostruirlo.
Allora... quanti Ah diamo per ogni coppia di elementi?
Tu stai descrivendo una plantè,20 anni di funzionamento con possibilità di rifare le piastre in maniera facile.
Avendo molte batterie da auto puoi valutare quanto fattibile sia fare una tommasi temporaneamente,gli stampi li puoi fare in legno,i separatori usi quegli originali rinforzati con fascette di plastica anti pancie,ma sono cmq una soluzione temporanea.
Hai mai pensato a una batteria progressiva?Non so neanche se sia possibile,ma io la butto li.
Prendi delle ceste di plastica,di quelle grandi,50cm X 30cm X 25 cm (a spanne)ne prendi tante quante le celle che intendi fare,poi man mano che fai le piastre le fondi e le monti,potresti cominciare con 3/4 piastre per cella e poi via via montare i blocchi successivi,cosi hai dei moduli per cella,se qualcosa va storto metti mano solo al "modulo" difettoso,coperchio in plexiglas e cosi a essere proprio perversi lavorando su scala grande potresti pensare di metterti via l'idrogeno per saldare o cucinare (ma questa è un pò grossa come sparata......

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Per la standardizzazione,fare piastre a parallelepipedo,e spesse 1 cm è più facile che fare piastre sottili,se non hai blocchi di alluminio da lavorare puoi provare con stampi in legno rivestiti in silicone,mi ricordo che resisteva afino a 300° se non sbaglio.......
La capacità?dipende dal sole o vento che hai,io calcolerei un banco da 24 volt 1000A(se intendi rimanere a 12 volt raddoppi gli ampere),quindi partirei con piastre plantè stimate all'inizio per 4/500Ampere,ma dove lo prendi tutto il piombo?
