Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

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Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 2 feb 2013, 13:54

Apro questa discussione con alcuni documentari che reputo fatti molto bene e che dovrebbero farci riflettere,noi forse un pò meno,ma molti sottovalutano tutto questo:

http://www.youtube.com/watch?v=lKLJVqBM6FM


1 http://www.youtube.com/watch?v=LPyTcSaQQuY

2 http://www.youtube.com/watch?v=jJDLujtroiw

3 http://www.youtube.com/watch?v=zUaK3quM1ag

4 http://www.youtube.com/watch?v=Y8kIk2wmqYg

Se vogliamo veramente capire cosa significa bisogna informarsi bene,ma molto bene,poi una volta informati la possibilità di successo aumenta in modo esponenziale,buona visione,e vorrei discuterne con voi :mrgreen:

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 3 feb 2013, 11:15

Bhè, per quanto mi riguarda è un "discoso conosciuto"...... Come daltronde ci siamo già scritti per mail.

Come giustamente dici tu, noi quì nel nostro piccolo stiamo tentando già di far qualcosa, o almeno di capire. Alcuni di noi già hanno raggiunto un risultato notevole, con pannelli solari e generatori eolici, altri come me e te tentiamo di arrivarci e speriamo di arrivarci presto, e nel frattempo ci documentiamo al meglio. Ma siamo pochissimi..... Nonostante i tantissimi forum o blog sulle energie alternative che ci sono in rete, la percentuale di popolazione che si interessa a questo problema è bassissima. Soprattutto tra i giovani..... E molti fanno solo chiacchiere, perché "fa tendenza", moda, insomma.....

Anche quì da noi vedo ormai molti impianti medi e piccoli sui tetti delle case, tutti connessi alla rete, ma sempre e solo per via degli "incentivi" in denaro, non per reale "credo ecologico". Nel caso comincino effettive difficoltà energetiche, diventeranno ciarpame inutile. Ma anche nel caso che l'economia non si riprenda velocemente e perdurino ristrettezze economiche, questa gente rischia di vedersi tagliare questi "incentivi" e vanificare le loro spese. Certo, magari farà gioco a quelli come noi che hanno tutt'altra tendenza, trovare pannelli da 30 celle a prezzi da rottame......

I carburanti hanno un prezzo troppo elevato già adesso, con la benzina che sfiora i 2€ e il gasolio poco sotto, e già adesso chi vive in provincia come noi e deve usare l'auto per andare a far le spese necessarie, comincia a pensarci bene e cerca di accumulare le compere e i vari impegni in un solo giro. Almeno per quanto mi riguarda è già così.... 2€ in più di carburante su una spesa di 50€ è giustificabile, ma sul prezzo di 1L di latte e 1/2Kg di pane non lo è più.

I prezzi aumenteranno ulteriormente, ma la "politica" (sporca....) che viene fatta su questo argomento è che le variazioni sono minime, con alti e bassi minimi, studiati, secondo me, più che per effettiva necessità economica, per coercizione psicologica. Gli aumenti sono picccoli, e allora si sbuffa e ci si lamenta, ma poi si dimenticano presto, quando il prezzo diminuisce lievemente lo si prende con ironia, aspettando già il prossimo "ovvio" aumento, a cui perciò siamo già psicologicamente preparati....

Negli anni '60 e '70 i carburanti avevano prezzi contenuti, così pure le auto, per cui l'usato era facilmente abbordabile da tutti, e qualche litro di benzina per andare in giro lo si poteva acquistare, e difatti furono tempi di ingorghi "epici". Io vivevo a Roma, e spesso in determinati orari preferivo uscire a piedi, o prendere l'autobus, che anche se poi rimaneva bloccato in un ingorgo, mi permetteva di scendere e proseguire a piedi. Invece con l'auto era una tortura, rimanere bloccati in fila in un ingorgo, spesso per ore. Procedere a passo d'uomo maledicendo quelli davanti e intorno a te nelle altre macchine. Per non parlare poi dei tanti incidenti causati dai soliti furbi o prepotenti, che ovviamente peggioravano la situazione, aggiungendo litigi e in qualche caso finendo alle mani. Roba da sclero...
Bhè, in quei giorni c'era chi si augurava che la benzina arrivasse a 5000£ al litro, così solo "pochi" avrebbero potuto permettersela, e tutti gli altri "pezzenti" sarebbero andati a piedi togliendosi dalle balle. ------- 2€ fanno 4000£ ------ Non è che ci si stia poi molto lontano....... Ma intanto la vita è andata avanti, e in un modo tale che ci ha costretto ad avere un'auto, soprattutto grazie a determinate scelte politiche, con incentivi sul nuovo e sulla rottamazione dell'usato. Con l'aumento dei prezzi dei trasporti pubblici, con relativa degradazione della qualità e della regolarità del servizio. Lo so per certo...... Era il mio lavoro...... Pessime scelte gestionali e amministrazioni ancora peggiori.

Purtroppo una delle ripercussioni peggiori della carenza del petrolio si avrà sulla produzione energetica. Oggi la maggioranza dell'energia prodotta viene dal petrolio. Anche l'energia subirà degli aumenti pressoché esponenziali. Per ora sopperiscono il gas e il carbone, che però sono soggetti a "capricci" economici ma soprattutto politici. L'Italia non ne ha..... O quantomeno ne ha pochissimi.... Gazprom già ci stà prendendo per il collo..... Al minimo diverbio coi russi ci chiudono i rubinetti, dopo di ché "il metano non ti darà più una mano".

Un'altra grande ripercussione della carenza del petrolio sarà sulla produzione e distribuzione alimentare. Io ero rimasto al fatto che servivano 2,5 calorie di petrolio per produrre 1 caloria di cibo, ma nel filmato postato da Dolomitico si parla di 10. Senza petrolio il mondo occidentale morirebbe di fame. Per ironia della sorte le popolazioni più "primitive" non se ne accorgerebbero nemmeno.
Anche volendo "tornare indietro", come molto romanticamente vorrebbero fare molti, produrre e distribuire alimentari per tutti coi sistemi manuali non si può e non si riesce. Per cui necessariamente le condizioni di vita di tutti sarebbero pericolosamente disastrose. Pericolosamente, perché sappiamo bene che quando la fame e il freddo incombono, gli esseri umani "si fanno lupi", e come tali si comportano.....
E' di ieri sera la notizia in TV (popolo udite.....) che sono scese drasticamente le vendite di prodotti alimentari confezionati, e sono aumentate altrettanto drasticamente le vendite di uova, farina, latte, olio..... Prodotti primari con cui farsi da se in casa quanto occorre per mangiare.
Chi vive in provinca o addirittura in un piccolo paese è sicuramente avvantaggiato, ma le "orde" di persone che vivono nelle città, potrebbe trovarsi presto in gravi difficoltà.

Non esistono al momento alternative valide, si è aspettato troppo a cercarle. Il nucleare non è possibile, inquina (scorie radioattive per milioni di anni.....) ed è pericolosissimo, come la storia ci ha insegnato. Oltretutto il combustibile nucleare costano un botto, tanto da rendere il prezzo dei Kilowatt prodotti uguale o superiore a quelli derivati dal petrolio, e oltretutto ce n'è pochissimo..... Non durerebbe un granché, soprattutto se usato da tutte le nazioni industrializzate ai livelli attuali.

L'idrogeno NON è una fonte energetica, anzi, per produrlo ce ne vuole moltissima, in qualsiasi modo lo si faccia, è soltanto un vettore energetico, ossia può servire per accumulare e distribuire energia sotto forma di calore, o per generare di nuovo energia, ma con rendimenti "a monte" che sono ancora ridicoli.

Sperare in un "miracolo della scienza", che con un tocco di bacchetta magica tiri fuori la "soluzione perfetta", al momento è da sciocchi....
C'è da sperare che la società e soprattutto la politica "si sveglino" e si decidano a mettere in opera il fotovoltaico e l'eolico, che per ora restano le uniche soluzioni possibili, almeno nel nostro Paese, ma con interventi e soluzioni "concrete", non palliativi e prese per i fondelli come fatto fin'ora.
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 3 feb 2013, 14:16

complemento quanto detto da ermete, con altre chicche prese quà e la:

Il carburante costa attorno ai 65-70 centesimi al distributore sotto casa. Il resto sono Accise&Balzelli vari.

Il 51% della produzione agricola mondiale, viene buttata o non raccolta in quanto il frutto non è vendibile (ha piccoli difetti), oppure la messa in commercio abbasserebbe il prezzo di vendita, per cui meglio buttare piuttosto che guadagnare meno. :barf:


quindi: i pochi che andranno a vivere in campagna, che useranno un mezzo elettrico di bassa potenza, e che si coltiveranno o alleveranno, parte dei propri alimenti, aiuteranno i cittadini a resistere qualche tempo in più prima di finire con sbranarsi a vicenda.

Credo che in caso i problemi, ai cittadini rimarrebbero pochi mesi di vita.

Provata ad immaginare una città, senza corrente elettrica per gli ascensori ...
Senza benzina per rifornire i supermercati
Senza luce di notte
Senza acqua perché le pompe non funzionano
Senza riscaldamento perché anche le pompe del gas non funzionano per mancaza di corrente
...unite il fatto che il 99% degli appartamenti non sono ciobimentati a sufficienza.
Senza benzina perché non ci sarebbero rifornimenti ed in ogni caso le pompe distributrici non funzionano senza elettrcità... e non è previta una pompa manuale.

Quanto può campare una persona in quelle condizioni?
Ma la domanda fondamentale è:
Un cittadino standard, sarebbe capace di abbandonare la SUA città, nonostante quanto detto sopra?
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 3 feb 2013, 18:26

offgrid2 ha scritto:......Un cittadino standard, sarebbe capace di abbandonare la SUA città, nonostante quanto detto sopra?

"La fame caccia il lupo dalla tana"..... Detto popolare italiano..... E non credo che un "cittadino" medio ridotto alle condizioni che dici tu, sia migliore di un lupo affamato d'inverno. Certo, dopo le corse agli accaparramenti, le lotte e i litigi per spartirsi quanto rimane, ci sarebbe un minimo di tregua fino alla fine delle scorte, ma poi?.....
Qualche anno fa mi scrisse una mia amica di Trieste, che aveva assistito ad un litigio in un supermercato, tra due clienti che si contendevano l'ultima confezione di acqua in bottiglie. E tutto questo solo perché era stata annunciata una sospensione dell'erogazione dell'acqua per un grosso lavoro di riparazione. Nel civilissimo nord-est, mica quì in Terronia..... Anche perché quì ci siamo abituati, all'intermittenza dell'acqua dal rubinetto. :mrgreen:
Non so se poi l'acqua sia mancata davvero oppure no, ma resta il fatto che l'Italia è un paese densamente popolato e che una gran parte degli italiani vivono nelle grandi città, dove la sovrappopolazione genera intolleranze e stress psicologici, anche in periodi "normali", figuriamoci in periodi di particolari difficoltà, specie se acuite dal freddo.
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da ilbadranuovo » 3 feb 2013, 18:55

Argomento interessante...un po' gotico. Lo scenario che si paventa nel post è a dir poco agghiacciante. Si possono anche immaginare "bande" organizzate che saccheggiano ovunque alla ricerca di energia o alimenti...una "forza Dell ordine" militare con mandato elastico e discrezionale. Dubito servirebbe a poco vivere in campagna...servirebbe un "cannone nel cortile" come cantava De André ne "la domenica delle salme". Immagino invece una lunga ( ma avrei piacere di sapere cosa ne pensate) una lunghissima agonia:
Allungare i tempi alzando il prezzo abbassando le possibilitá economiche dei cittadini ma soprattutto privarli di una capacitá critica e reattiva, sfiancarli.
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da calcola » 3 feb 2013, 19:11

Quoto in toto tutto quello che avete scritto in particolare:

le "orde" di persone che vivono nelle città, potrebbe trovarsi presto in gravi difficoltà.


è questo il motivo che mi spinge a rendere indipendente ed autosufficiente la mia casetta di campagna, non certo il risparmio economico.
A breve (prossima primavera) avvierò un piccolo allevamento di galline da carne e uova per il consumo diretto. Inizierò con 6-10 poi vedrò.

Vi segnalo un testo di Luca Mercalli titolo: "prepariamoci" ed: chiarelettere io l'ho trovato molto istruttivo.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mastrovetraio » 3 feb 2013, 19:37

Dove abito io stanno scassinando case, una dopo l'altra. Case in campagna, anche modeste. E la crisi non è che all'inizio. Mia moglie sta quasi sempre in casa, o nell'orto, io esco alle 6,30 e ritorno alle 18 e sinceramente mi preoccupa un pò lasciarla da sola. Mi toccherà installare almeno una sirena telecomandata. Attenzione, non abito a Beirut ma in emiliaromagna, al confine con il veneto.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da calcola » 3 feb 2013, 20:30

Proprio così, ora la spinta è solo economica, in futuro potrebbe essere la fame e... non penso che si riuscirà a proteggere la propria cantina o altro... Il futuro quindi non è nel cambiamento di vita del singolo, piuttosto della moltitudine. Solo che la gente non vuole vedere, pensa che prima o poi tireranno fuori dal cassetto la soluzione magari fino ad ora nascosta chissà per quale complotto. Quindi cosa si può fare? Secondo me poco, dare solo l'esempio, far vedere una strada, una possibile soluzione per la sopravvivenza, ben sapendo che siamo tutti sulla stessa barca, come sempre.

Mia moglie sta quasi sempre in casa, o nell'orto, io esco alle 6,30 e ritorno alle 18 e sinceramente mi preoccupa un pò lasciarla da sola

Capisco la tua preoccupazione, ed è la mia stessa preoccupazione. Gli allarmi fanno qualcosa, sono dei deterrenti, metti qualche telecamera vera, metti dei bei cartelli grossi e vistosi, di quelli in cui è scritto che la sorveglianza è con controllo remoto. Sei un addetto alla vigilanza privata per te non dovrebbe essere difficile procurartene uno.

La vera soluzione ai problemi energetici potrebbe venire proprio dal fotovoltaico, servono però pannelli più efficienti degli attuali. Un rendimento del 40-45% sarebbe l'ideale, potremmo disporre di circa 500W a m2 e non è poco.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da maxlinux2000 » 3 feb 2013, 20:47

non servono pannelli più efficenti, serve che le persone consumino di meno.... io per esempio nella mia casetta di legno, ce la sto facendo da 3 anni con 500Wp di pannelli e un aerogeneratore da 450W.

Certo, ho pochissimi elettrodomestici.... il minimo del minimo dal punto di vista europeo.

Ora, non dico che tutti debbano fare come me. ma tra me che consumo 1.5kWh al giorno e un cittadino medio italiano, che consuma 12kWh, ci sono molti punti intermedi.
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 3 feb 2013, 20:51

ilbadranuovo ha scritto:.....Allungare i tempi alzando il prezzo abbassando le possibilitá economiche dei cittadini ma soprattutto privarli di una capacitá critica e reattiva, sfiancarli....

Questo stà già succedendo..... La crisi economica, gli aumenti dei prezzi, il "pilotaggio" delle attenzioni tramite i media..... Insulsi giochini, programmi "contenitori" pieni di pubblicità e imperniati su fatti quotidiani a volte gonfiati ad arte, pieni di sedicenti "opinionisti" che, almeno secondo me, certe loro "opinioni" potrebbero mettersele.... In tasca. Programmi "politici", che intervistando ora questo ora quell'altro politico di turno, in realtà sembrano fatti apposta per ingarbugliarti ulteriormente le idee, costringendoti sempre sugli stessi "binari", arrovellandoti su certe superficialità politiche, senza mai permetterti di vedere cosa in realtà c'è sotto.
Meno male che c'è la Rete, che anche se non scevra di eccessi in entrambe le direzioni, permette però una scelta molto più ampia, e se non altro ti costringe a "pensare", a vagliare le notizie che ci trovi, ad "usare la testa", senza "pendere e dipendere" dall'informazione strumentalizzata.

@ Calcola.
E' un ottimo progetto, considera però la cosa molto "a fondo". Mi spiego meglio: per poter tenere degli animali devi avere dello spazio, spazio per farli muovere e vivere in modo simile al naturale, e spazio per coltivarci cosa dar loro da mangiare. Se devi cominciare a comprare mangimi sei punto e daccapo.....
Ti faccio un esempio, e questo non per "mettermi in cattedra", ma per chiarire meglio la cosa anche ad altri, con uno stralcio di vita vissuta: in passato avevamo della terra da coltivare, circa un paio di ettari, in un buon posto in piano attraversato da un corso d'acqua per irrigarlo. Non era di nostra proprietà, ma in affitto annuale tacitamente rinnovato fino ad eventuali ripensamenti. Granturco, orzo, grano, ecc ecc, non mancavano mai. Avevamo 20 galline da uova, con relativo gallo e spesso anche pulcini, un asino da soma, una mucca per il latte e due maiali. Ovviamente non coltivavo tutto questo da solo...... Né gli "affitti" erano intestati a me, ma a mio suocero e due sue sorelle nubili. Potete immaginare quanta "abbondanza" ci fosse in casa, tanto che si fece uno sforzo a comprare un trattore con relativo aratro, una fresa, un solcatore, e pian piano anche un impianto di irrigazione di 180m di tubi, una pompa e cinque irrigatori.
In queste condizioni allevare degli animali è molto facile, anche se chiaramente faticoso, non ti manca niente per dar loro da mangiare, e le "spese brute" (carburante, sementi, concimi, ecc ecc....) vengono coperte dal surplus che si può vendere.
Poi i vecchi cominciarono ad ammalarsi, i giovani prima erano troppo piccoli, poi erano impegnati nello studio obbligatorio, ed io rimasi da solo.... E con un lavoro fisso piuttosto impegnativo. Pian piano fui costretto a restituire le terre ai rispettivi padroni, con grande rammarico sia mio che loro, perché le terre senza coltivare "muoiono" e si rimboscano, e trovare gente onesta che le coltivi bene senza cercare di fregartele è sempre più difficile.

Venti galline mangiano come un maiale, ma abbisognano di poche cure. Un maiale mangia diversi quintali di granturco l'anno, oltre a ghiande, erbe e foraggi, farinaccio d'orzo ecc ecc, e perché sia sano e di buon peso devi comprarlo piccolo appena svezzato e tenerlo almeno 14 mesi, altrimenti è meglio che vai a comprare la carne di maiale al macellaio. E ha bisogno di più cure, pulire la porcilaia dal letame (si maneggia della merda, gente....), preparargli il pastone tutti i giorni, controllare che non si ammali, macellarlo alla fine dopo aver fatto regolare denuncia e pagato la tassa. Una mucca da latte ha bisogno di ancora più cure, oltre alle pulizie bisogna mungerla tutti i giorni regolarmente, periodicamente portarla alla monta perché generi un altro vitello, altrimenti il latte finisce col primo svezzamento, e da quel momento mangierebbe soltanto. Portarla fuori col bel tempo a mangiare erba fresca, se possibile, procurarsi il foraggio e stoccarlo per l'inverno. L'asino invece vuole ben poco, molto meno della mucca e del maiale, mangia un po' di tutto, dai rovi alla paglia, ma naturalmente non solo quello. la cosa buona è che se ben abituato aiuta molto nel lavoro. Porta i pesi, le some di legna, i bidoni col letame (o con l'acqua......) ecc ecc.

Ma tutto questo non si può fare da soli, ci vogliono diverse persone, e se vengono a mancare i mezzi meccanici ce ne vogliono ancora di più...... Si può arare con l'asino o con le mucche (ma danno meno latte....), seminare a mano, a spaglio o nei solchi, ricoprire zappare e sarchiare a mano, mietere raccogliere e trebbiare a mano, legare a mano invece di "imballare", caricare e scaricare a mano dai carri ecc ecc. E devi fare "solo quello", non puoi permetterti di farlo tra un turno e l'altro di un altro lavoro. E alla fine diventa un "sistema di vita", sicuramente sano e naturale, ma che ti riempie le giornate, e ti riempie di fatica anche solo per procurarti il necessario per vivere.

E c'è da considerare un'altra cosa: deve essere daccordo completamente e senza mezzi termini anche la propria famiglia, tutti compresi, dalla moglie ai bambini più piccoli, perché poi, ci sarà da fare per tutti.

In caso di carenza energetica, dei carburanti e dell'energia elettrica, i nostri sistemi ad isola sarebbero comunque un palliativo temporaneo, una "fase di passagio" tra un tipo di società ed un altro, che potrebbe durare al massimo qualche anno, soprattutto con l'uso di materiali e apparecchiature commerciali, soggette a guasti e a successiva mancanza di ricambi. "Autocostruire al massimo" dovrebbe essere una sorta di parola d'ordine, nel caso si creda veramente e si preveda comunque un futuro del genere.... Entrare nella mentalità, insomma.
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Bridge » 3 feb 2013, 21:17

Ferro, sei un ..grande!!.-
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da calcola » 3 feb 2013, 21:28

Non mi dici nulla di nuovo, ho un ettaro di terreno di proprietà e se ne trovo altro penso di comprarlo. Lo coltivo da 20 anni, una metà è a nocciole, una parte libero che uso per l'orto ed ora penso di aggiungere le galline ed un poco di mais per allevarle. Un vicino l'ha fatto e mi ha convinto. Penso di usare i pannelli delle recinzioni metalliche per l'edilizia sono 2X3 metri, faccio un recinto, chiudo sopra con la rete antigrandine e dentro le galline, l'acqua viene da una sorgente vicina. Ho il carrello di un buratto che avevo fatto anni fa con l'assale posteriore di una panda30, su quello costruisco un pollaio mobile. Penso di spostare il pollaio periodicamente una-due volte all'anno, in modo da evitare le infezioni e concimare il terreno dove piantare l'orto. Non penso di allevare maiali, mentre una o due pecore si, il terreno è interamente recintato e non vi è rischio che possano scappare, mangiano l'erba ed evito di doverla tagliare. Ad un vicino una associazione per la protezione degli asini gli ha regalato due animali, mangiano l'erba anche loro e non fanno danni. Devo dire che tutti i vicini sono quasi interamente autosufficienti almeno dal punto di vista alimentare, non sono gli esempi che mancano. Purtroppo mi devo limitare molto, abito in quella casa solo nel fine settimana e non si può stare sempre a lavorare.
Anche io possiedo un vecchio trattore con la relativa attrezzatura, lo uso poco giusto per i lavori più pesanti.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Ferrobattuto » 3 feb 2013, 21:31

Ti ringrazio Bridge, ma sono solo un po' di ricordi e di esperienza.....
Avevo trent'anni..... Altri tempi. :: )

@ Calcola.
Sei già bene avvantaggiato, allora, ti faccio i miei più sinceri auguri. :D
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da elettrauto » 4 feb 2013, 0:08

Grazie anche a Dolomitico che ci ha voluto fare questa sintesi efficace, le parole del capo della Total non lasciano nessun dubbio sul fatto che a breve saremo al capolinea, ed anche se il petrolio ci sarà, le nostre tasche non avranno più monete per poterlo comprare, questo si verificherà molto prima della fine del petrolio. In alaska lo estraggono dalla sabbia impregnata, ma se avessero davvero tutti questi giacimenti che dicono di avere scoperto, credete che userebbero quello insabbiato ottenendo la metà dei guadagni? Siamo all'inizio del capolinea perché non se ne usa quanto 70 anni fa, ma centinaia di volte in più.

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da ilbadranuovo » 4 feb 2013, 8:05

Ferrobattuto ha scritto:Questo stà già succedendo.....

si penso anch'io.
Mi trovi concorde con quanto hai scritto...il problema è grosso e non son certo 4 pannelli e 6 batterie a spostare l'ago della bilancia.
L' interconnessione fra le "varie" conseguenze della mancanza di petrolio...ma ancor prima le conseguenze dell'aumento del prezzo del petrolio ci porterà a cambiamenti che al momento non sono nemmeno immaginabili.
Mi trovo , d'accordo col documentario....sono cambiamenti così radicali nelle abitudini,consuetudini di ognuno di noi che è un azzardo ipotizzare qualsiasi conseguenza a livello socio-politico.
In sintesi tutti i paesi produttori di petrolio hanno gia raggiunto il picco, con l' unico punto interrogativo dell Arabia Saudita...in funzione di ciò è difficile fare una previsione, stima di raggiungimento e quindi poi fine del petrolio.
Sappiamo però che non se ne trova di nuovo....e che se ne consuma sempre di più.
Direi che la certezza che possiamo avere è che lo stile di vita e le abitudini che abbiamo subiranno dei grandi cambiamenti.
Luc

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mastrovetraio » 4 feb 2013, 8:45

Più che la fine del petrolio mi addolora la fine della civiltà. La gente che consuma 12 Kw al giorno è la stessa che non è capace ad ammazzare un maiale o un pollo, che non sa come si pesca un pesce. E che piuttosto di pulirli diventerebbe vegetariana. È la stessa gente che per il gattiiiiiiino o il cagnoliiiiiino spende cifre che salverebbero da morte certa 10 bambini africani. Dove lavoro sei mesi fa c'è stato un incidente molto grave, un operaio si è tranciato una gamba. Due operai di una ditta esterna (romeni) si sono precipitati a fermare l'emorragia con una cintura. Gli operai italiani, gente che gira in audi, volvo, alfaromeo tutti fermi, gelati. Qualunque romeno sa come si uccide un maiale, e non teme il sangue.
Se non si conosce la morte non si rispetta la vita, noi occidentali stiamo sterilizzando tutto, sopratutto le coscienze. Magari con la fine del petrolio ridiventeremo umani

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da Dolomitico » 4 feb 2013, 12:52

Qui ho trovato la seconda parte:

1 http://www.youtube.com/watch?v=m9uQbS43yvc

2 http://www.youtube.com/watch?v=54EWuwICkzQ

3 http://www.youtube.com/watch?v=zUaK3quM1ag

4 http://www.youtube.com/watch?v=Y8kIk2wmqYg

CAVOLO (woot) credevo di aver cominciato una discussione banale,ma vi siete scatenati.Sono contento. :)
Non capivo perchè nessuno scrivesse i primi momenti,ma era ovvio,vi siete guardati il video,è una bella serie,si chiama "la terra vista dal cielo" e affronta molte tematiche,l'acqua,la fame,le biodiversità ecc.
Mi sono piaciuti i vostri commenti,ma sono forse un pò catastrofistici,ricordo che non cè l'effetto barile,fino all'ultimo e poi basta,non per farvi stare meglio,ma ci sarà un progressivo innalzamento dei prezzi,e forse,dico forse,ma non ne sono ancora molto sicuro ci sarà modo di aggiustare il tiro.
Di sicuro se si aspettano i governi non andiamo molto lontano,ma questa crisi vedo già nel mio piccolo ha rimesso a posto molte cose,si apprezza di più ciò che si ha,si ottimizza il più possibile e ci si reinventa.
E' vero non saranno dei pannelli a salvare il mondo,ma magari tanti piccoli pannelli creano una grande rete,poi la solidarietà che comincia (non siamo ancora molto avanti,ma comincia) a manifestarsi è già un qualcosa,prima di gettare o sprecare si fa il giro dei parenti a vedere se torna utile a qualcuno,si torna a comprare cose usate,che costano meno,allungano la vita degli oggetti e finiscono meno in discarica.
Purtroppo l'argomento cibo sarà quello più catastrofico,hanno cementato talmente tanto che qui da me non cè più un campo libero,o con strade o case o altro è tutto un cementificare.
In questo secondo documentario cè una speranza,non so quanto reale,ma sono riusciti a estrarre o cmq a produrre del petrolio dalle alghe,che è simile a quello che si estrae dai pozzi,e se funziona,ma questo è tutto da dimostrare avrebbe un impatto zero,oltre che sottrarre co2 dall'atmosfera,permetterebbe di creare posti di lavoro e mantenere un certolivello di civiltà,per quello che un pò di speranza cè.
Se il pensiero è quello di salvarci,e noi ci basiamo solo sul fatto di arrangiarci in piccolissimi gruppi,di solito famigliari o poco più siamo persi già in partenza,quasi più nessuno ha tanto spazio a disosizione per una fattoria,animali,orti e legname richiedono spazio,e siamo cosi tanti che di spazio per tutti per fare cose simili non ce nè.
Sicuro che chi è in città è svantaggiato,ma anch'io che abito in montagna non gongolo,avrò legna da ardere,ma poi il cibo?in 3 giorni i pesci sono spariti dai fiumi e altri 3 non cè più un'animale vivo.
Sul discorso del ricco e civile nord est....... :blushing: ci metteri una pietra sopra,siamo tutti sulla stessa barca ormai,ci si potrebbe scrivere su un poema su questo,secondo me le differenze sono soppratutto sul piano culturale,al sud si tende ad essere un pò più espansivi,al nord molto meno,dopo aver visto il film "benvenuti al nord"sono cascato dalle nuvole mettendomi nei panni di uno del sud che viene al nord,non ci si pensa ma siamo un pò tarati :mrgreen: ,ma se si parla di soppravivenza non ci sono più cultura che tenga,è un tutti contro tutti.
Sul filmato,verso la fine cè un Fiammingo che sta vivendo senza petrolio,e pare che non viva tanto male dopotutto,diciamo che questa seconda parte dà delle speranzein più,è che siamo talmente abituati a vivere cosi che molta gente non ha neanche più il concetto di un vivere alternativo,sto tipo è riuscito a farsi bastare 500€ al mese,e quindi gli basta un lavoro par-time (woot) ,ha riscoperto i vecchi svaghi,e in un'anno risparmia 8 barili di petrolio.
Quindi un grande cambiamento di sicuro ci attende,ma per chi è preparato sarà un colpo molto meno duro da affrontare,per quello che mi piace tenermi informato e approfondire,con Ferro ne discutiamo di tanto in tanto,cè chi vede nero e chi grigio,io vedo grigio,e forse anche un pò bianco,a patto che si sia preparati.
Faccio un'esempio forse stupido,quando è caduto l'impero romano se ci fosse stato un saggio che avesse nascosto tutti i libri o pergamene in un posto sicuro,aspettando in segreto che tutte le orde barbariche si scatenassero e si dissolvessero,l'europa non sarebbe caduta in un medioevo cosi buio,e solo nel 1300/1400 a causa della caduta di costantinopoli con conseguente fuga di libri e persone colte che in europa riparti il rinascimento,se qualcuno avesse preservato la conoscenza non ci sarebbe stata tanta miseria,sarebbe da non rifare lo stesso errore,.
Al giorno d'oggi abbiamo tanta informazione,ma poche sono le persone che conoscono bene un mestire,in media siamo tutti operai e impiegati,a parte qualcuno che ovviamente fa l'idraulico o l'elettricista o altro.
Immaginate solo il fatto di sapere a grandi linee come si fa un'alternatore piggott,avendo una discarica un pò fornita si trovano dai magneti (nei dischi fissi) a filo smaltato (nei compressori dei frigo) a motorini elettrici da usare come dinamo o altre cose,una radiatore del frigorifero per fare un pannello per l'acqua calda o altro,se voi sapete come si fa e avete queste cose,voi e chi vi sta vicino ha una grande fortuna,per gli altri sono cose che non sanno come sfruttare,questa è la differenza.
E il filmato mostra come in Africa siano passati dall'essere poveri e al limite della sussistenza all'abbondanza di cibo solo avendo una pompa elettrica e un pò di energia,quindi con poco si può fare molto,non sottovalutiamolo. ;)

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calcola
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da calcola » 4 feb 2013, 15:36

I combustibili fossili non finiranno dall'oggi al domani e neanche tutti insieme. Per il petrolio siamo arrivati all'apice della curva a campana, è iniziata la discesa che sarà meno ripida della salita, più graduale, la domanda è sempre in crescita l'offerta diminuisce, ciò determina un aumento dei prezzi che di fatto riduce i consumi ed allunga i tempi. Occorre ridurre i consumi e non solo per la mancanza di petrolio, anche per il progressivo esaurimento delle riserve delle materie prime, le riserve non bastano più. Si parla tanto di ripresa produttiva, ma ciò si scontra con la realtà, ogni aumento nella produzione delle merci richiede un forte consumo energetico che in gran parte è sostenuto dal petrolio. Il consumo dovrà essere necessariamente più responsabile e meno futile, se non altro per necessità perchè i maggiori costi lasceranno progressivamente meno spazio alle spese voluttuarie, inoltre i nostri governanti pensano anche la notte a come lasciarci con le... tasche vuote.

Non credo proprio che finirà la civiltà, solo la vita comoda il buttare tutto solo perchè ci si è stancati, il non essere in grado di avvitare una vite perchè "tanto chiamo... e pago, mentre fare l'orto, allevare qualche gallina, risparmiare nella bolletta energetica, fare da se qualcosa per risparmiare, permetterà di sopravvivere meglio e di razionalizzare le spese. Qualcuno non potrà più permettersi di fare migliaia di km per trascorrere 3gg alle Maldive, però io tali gite le ho sempre considerate solo follie e non le ho mai volute fare. Chi come me ha qualche anno, ricorda che da ragazzi non avevamo tutte le comodità attuali e si sopravviveva lo stesso con molto meno. Sentivo ieri che i consumi sono scesi a quelli degli anni novanta, io c'ero ( ed anche prima) e non ricordo che stavo tanto male, dai genitori andavo in treno e non in aereo però andavo lo stesso. E negli anni '80? Ferro per diletto coltivava il campo io mi dilettavo con altro, però non penso che ci mancava il necessario, siamo sopravvissuti e sopravviveremo lo stesso, siamo vaccinati.

Impariamo a fare le cose che ci possano servire per il vivere quotidiano, qualcuno ha mai fatto il pane in casa? Ed il sapone? E... Potremmo avviare una discussione, potremmo chiamarla " Come fare a". Potrebbe diventare una specie di manuale per sopravvivere alla crisi tra tagli e tasse.

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ilbadranuovo
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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da ilbadranuovo » 4 feb 2013, 17:03

calcola ha scritto:I combustibili fossili non finiranno dall'oggi al domani e neanche tutti insieme. Per il petrolio siamo arrivati all'apice della curva a campana, è iniziata la discesa che sarà meno ripida della salita, più graduale, la domanda è sempre in crescita l'offerta diminuisce, ciò determina un aumento dei prezzi che di fatto riduce i consumi ed allunga i tempi. Occorre ridurre i consumi e non solo per la mancanza di petrolio, anche per il progressivo esaurimento delle riserve delle materie prime, le riserve non bastano più. Si parla tanto di ripresa produttiva, ma ciò si scontra con la realtà, ogni aumento nella produzione delle merci richiede un forte consumo energetico che in gran parte è sostenuto dal petrolio. Il consumo dovrà essere necessariamente più responsabile e meno futile, se non altro per necessità perchè i maggiori costi lasceranno progressivamente meno spazio alle spese voluttuarie, inoltre i nostri governanti pensano anche la notte a come lasciarci con le... tasche vuote.

Non credo proprio che finirà la civiltà, solo la vita comoda il buttare tutto solo perchè ci si è stancati, il non essere in grado di avvitare una vite perchè "tanto chiamo... e pago, mentre fare l'orto, allevare qualche gallina, risparmiare nella bolletta energetica, fare da se qualcosa per risparmiare, permetterà di sopravvivere meglio e di razionalizzare le spese. Qualcuno non potrà più permettersi di fare migliaia di km per trascorrere 3gg alle Maldive, però io tali gite le ho sempre considerate solo follie e non le ho mai volute fare. Chi come me ha qualche anno, ricorda che da ragazzi non avevamo tutte le comodità attuali e si sopravviveva lo stesso con molto meno. Sentivo ieri che i consumi sono scesi a quelli degli anni novanta, io c'ero ( ed anche prima) e non ricordo che stavo tanto male, dai genitori andavo in treno e non in aereo però andavo lo stesso. E negli anni '80? Ferro per diletto coltivava il campo io mi dilettavo con altro, però non penso che ci mancava il necessario, siamo sopravvissuti e sopravviveremo lo stesso, siamo vaccinati.

Impariamo a fare le cose che ci possano servire per il vivere quotidiano, qualcuno ha mai fatto il pane in casa? Ed il sapone? E... Potremmo avviare una discussione, potremmo chiamarla " Come fare a". Potrebbe diventare una specie di manuale per sopravvivere alla crisi tra tagli e tasse.


...a me pare una curiosa e simpatica e utile idea... Chi inizia??
Volevo anche aggiungere che mi fa proprio piacere vedere che nonostante la vostra avanzata etá non siete completamente rincoglioniti, incredibile....qualcuno ha partecipato alla spedizione dei mille??? :))) :). :)
...

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Re: Cosa comporterà la fine del petrolio a basso costo?

Messaggio da mastrovetraio » 4 feb 2013, 18:34

@ ilbadranuovo: che uno struzzo impaurito possa scambiare il tuo c--o per un montarozzo di sabbia ;) ;) ;)

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