Le piastre ideali........
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Re: Le piastre ideali........
In passato mi è capitato di aprire una grossa batteria da 150Ah, e trovare tutte le piastre negative intatte. Per prova sfilai tutte quelle positive e le sostituii con quelle negative recuperate dagli altri elementi, realizzando per prova 1 elemento in due celle parallele di capacità teorica di 300Ah.
Caricate e scaricate alcune volte, pian piano le piastre negative si trasformarono in positive, il solfato si sciolse e la "pasta" di piombo spugnoso risultante si trasformò in ossido. La capacità finale fu abbastanza simile a quella teorica.
L'esperimento lo feci quando ero iscritto in un altro forum, su questo non m'è venuto mai in mente di riportarlo, anche se molti degli "amici" utenti di quì provengono dallo stesso forum e sicuramente se ne ricordano.....
Non avendo un dispositivo automatico come quello fatto da te per effettuare la ciclatura dell'elemento, usai un normale caricabatteria con in serie come shunt due rotoli di filo da impianti, che ricordo che scaldavano come una stufetta.....
Personalmente non ho dato seguito all'esperimento, in quanto quelle piastre sono sottilissime e perciò molto fragili, adattissime a scariche temporanee con correnti molto elevate, ma dalla vita molto breve. Avrei ottenuto si, un elemento a costo praticamente zero di grande capacità, ma sempre con i difetti delle batterie da avviamento: fragilità e vita molto breve. Tutto il contrario di quello che occorre in un banco di accumulo stazionario.
Naturalmente è un sistema che può andare per un banco "temporaneo" se si hanno a disposizione molte batterie vecchie da aprire a costo zero. Le piastre commerciali hanno tutte le stesse dimensioni, infatti la capacità risultante dipende dal numero di piastre assemblate, non dalle loro dimensioni. Che sia una batteria da 45Ah o una da 220Ah le piastre sono tutte uguali......
Caricate e scaricate alcune volte, pian piano le piastre negative si trasformarono in positive, il solfato si sciolse e la "pasta" di piombo spugnoso risultante si trasformò in ossido. La capacità finale fu abbastanza simile a quella teorica.
L'esperimento lo feci quando ero iscritto in un altro forum, su questo non m'è venuto mai in mente di riportarlo, anche se molti degli "amici" utenti di quì provengono dallo stesso forum e sicuramente se ne ricordano.....
Non avendo un dispositivo automatico come quello fatto da te per effettuare la ciclatura dell'elemento, usai un normale caricabatteria con in serie come shunt due rotoli di filo da impianti, che ricordo che scaldavano come una stufetta.....
Personalmente non ho dato seguito all'esperimento, in quanto quelle piastre sono sottilissime e perciò molto fragili, adattissime a scariche temporanee con correnti molto elevate, ma dalla vita molto breve. Avrei ottenuto si, un elemento a costo praticamente zero di grande capacità, ma sempre con i difetti delle batterie da avviamento: fragilità e vita molto breve. Tutto il contrario di quello che occorre in un banco di accumulo stazionario.
Naturalmente è un sistema che può andare per un banco "temporaneo" se si hanno a disposizione molte batterie vecchie da aprire a costo zero. Le piastre commerciali hanno tutte le stesse dimensioni, infatti la capacità risultante dipende dal numero di piastre assemblate, non dalle loro dimensioni. Che sia una batteria da 45Ah o una da 220Ah le piastre sono tutte uguali......
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Le piastre ideali........
a proposito di piombo,e essendo ignorante in materia vi faccio 2 domande..........
per fare una batteria da almeno 100 ampere quanti kg di piombo servono?
nella mia zona piombo non lo trovato da nessuna parte......unica spiaggia un pescatore che vende i piombi da rete da pesca a 2€ al kg.......potrebbe andare come prezzo? perche non trovando altri in giro non riesco a fare paragoni......conoscete negozi on line che vendano piombo ad una cifra abbordabile?(io abito in paese e mi sarebbe impossibile recuperare quello delle batterie)
@ferro me la ricordo quella discussione......molto interessante........
per fare una batteria da almeno 100 ampere quanti kg di piombo servono?
nella mia zona piombo non lo trovato da nessuna parte......unica spiaggia un pescatore che vende i piombi da rete da pesca a 2€ al kg.......potrebbe andare come prezzo? perche non trovando altri in giro non riesco a fare paragoni......conoscete negozi on line che vendano piombo ad una cifra abbordabile?(io abito in paese e mi sarebbe impossibile recuperare quello delle batterie)
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Specifico che ogni cosa da me mostrata e costruita e solo per scopo privato e non a scopo di lucro,non mi prendo responsabilità se qualcuno replica le mie costruzioni
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Re: Le piastre ideali........
Per il piombo puoi rivolgerti ai demolitori, quelli che acquistano il "ferro vecchio" e gli altri metalli. Oppure agli ambulanti che raccolgono metalli in giro. Di solito a loro lo pagano circa 1€ al Kg. Se invece di portarlo al deposito lo danno a te, per qualche centesimo in più tutto quello che trovano te lo portano.
Io mi sono messo daccordo con un paio di marocchini, fin'ora ne ho raccolto circa un centinaio di Kg....
Io mi sono messo daccordo con un paio di marocchini, fin'ora ne ho raccolto circa un centinaio di Kg....

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: Le piastre ideali........
purtroppo i demolitori che conosco qua in zona non trattano piombo.......e non so proprio dove trovarne.........anche un mio amico idraulico mi ha detto che ormai non gli capita piu niente in piombo.........comunque cerchero ancora..........
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Re: Le piastre ideali........
@Ferro, una domanda. Da una batteria di automobile, quanto piombo si può recuperare senza arrivare a temperature estreme, e senza fare fumi ? Recuperare solo il piombo a ~400° senza arrivare alle temperature necessarie al recupero dell'ossido ?
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Re: Le piastre ideali........
Un po' meno della metà circa del peso della batteria...... In quelle "moderne" purtroppo di piombo metallico ce n'è poco.... Però dai "pettini" che sorreggono le piastre, dai ponticelli tra gli elementi e dai poli un po' se ne ricava. Più che altro ci serve molta pazienza a recuperare le briciole.... Per averne di più conviene prima separare i residui metallici dal materiale attivo sbriciolato, e poi fonderli. Se invece provi a fondere tutti insieme, le parti minuscole non "colano" attraverso i residui di ossidi e solfati e rimangono lì. È un po' un lavoraccio..... E anche sporco, perchè si lvora coi fanghi pieni di acido.
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Re: Le piastre ideali........
Ho letto che si potrebbe lavare gli ossidi o cmq le piastre bollendole con una soluzione di acqua e sodacaustica,cosi da eliminare la parte acida,anche il bicarbonato mi sembra che lo neutralizzi,ma andrebbe approfondito.
Guardate a pagina 6 di questo libro:
http://books.google.it/books?id=V9GvpR7 ... ro&f=false
Cè scritto che per ripristinare (o pulire?
) le pistre solforate si fanno bollire in soluzione di acqua e soda caustica al 30/40% per 5/15 minuti dopo averle lavate a lungo per eliminare l'acido.
Già cosi di fumi nocivi ce ne sarebbero molti di meno,cmq ho trovato questo video sulla riduzione del piombo da ossido,che possa essere utile?
http://www.youtube.com/watch?v=UmL968tIj9U
Se funziona basta l'ossido,un cannello a gas e un...compressore?
Non ho capito se stava soffiando aria o cosa.....
Guardate a pagina 6 di questo libro:
http://books.google.it/books?id=V9GvpR7 ... ro&f=false
Cè scritto che per ripristinare (o pulire?

Già cosi di fumi nocivi ce ne sarebbero molti di meno,cmq ho trovato questo video sulla riduzione del piombo da ossido,che possa essere utile?
http://www.youtube.com/watch?v=UmL968tIj9U
Se funziona basta l'ossido,un cannello a gas e un...compressore?

- mastrovetraio
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Re: Le piastre ideali........
Bellissimo il video. Lui soffia, in quel modo fa un "cannello ferruminatoio" alzando la temperatura della fiamma. Appena ho tempo lo guardo con calma e scrivo.
- mastrovetraio
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Re: Le piastre ideali........
Traduzione rapida. Char coal powder = carbonella vegetale in polvere. Char coal brick= mattoncino di carbonella.
Lui ha spalmato ossido di Pb misto a polvere di carbonella su un mattoncino di carbonella. Ad alta temperatura la carbonella ha sottratto l'ossigeno, ed abbiamo Pb puro. Facile se si ha solo PbO, ma con i solfati......
Lui ha spalmato ossido di Pb misto a polvere di carbonella su un mattoncino di carbonella. Ad alta temperatura la carbonella ha sottratto l'ossigeno, ed abbiamo Pb puro. Facile se si ha solo PbO, ma con i solfati......
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Re: Le piastre ideali........
Non cambia poi molto credo.
Ricordo che avevo provato a mettere un blocco unico di un elemento in una pentola antiaderente,il piombo una volta che fonde scivola e si svuota dai pezzetti ancora interi che rimangono,gli ossidi formano una specie di sabbia,non serviva anulla metterli a contatto con una fiamma diventavano gialli.
Invece con la forgia una volta fatto un bel fuoco vivo e collegato il compressore da sotto ricordo ancora il rumore del piombo che gocciolava e reagiva.
Il problema risultò proprio la costruzione della forgia che arrivò a ostruirsi di piombo,aveva uno scarico sul fondo dove soffiavo l'aria.
Quindi sul più bello forgia fuori uso.
Come ho scritto sopra se si lavassero gli ossidi il solfato verrebbe probabilmente meno e gli ossidi più facili da trattare.
Io resto dell'idea cmq che girando per una costruzione di tipo tommasi si riesce a recuperare sia gli ossidi che il piombo metallico senza sbattersi in tante menate.
Ma non sono riuscito a metterci mano per provare.
Ricordo che avevo provato a mettere un blocco unico di un elemento in una pentola antiaderente,il piombo una volta che fonde scivola e si svuota dai pezzetti ancora interi che rimangono,gli ossidi formano una specie di sabbia,non serviva anulla metterli a contatto con una fiamma diventavano gialli.
Invece con la forgia una volta fatto un bel fuoco vivo e collegato il compressore da sotto ricordo ancora il rumore del piombo che gocciolava e reagiva.
Il problema risultò proprio la costruzione della forgia che arrivò a ostruirsi di piombo,aveva uno scarico sul fondo dove soffiavo l'aria.
Quindi sul più bello forgia fuori uso.
Come ho scritto sopra se si lavassero gli ossidi il solfato verrebbe probabilmente meno e gli ossidi più facili da trattare.
Io resto dell'idea cmq che girando per una costruzione di tipo tommasi si riesce a recuperare sia gli ossidi che il piombo metallico senza sbattersi in tante menate.
Ma non sono riuscito a metterci mano per provare.
Re: Le piastre ideali........
Ciao Dolomitico,
se ho capito bene realizzeresti una cella Tommasi recuperando sia il biossido di Pb che il Pb molecolare da vecchie batterie...
In pratica realizzeresti un elettrodo in piombo puro di buon spessore applicato all'interno di un tubo di PVC microforato e poi andresti a comprimere il PbO2 tra tubo ed elettrodo?
Lo stesso procedimento lo utilizzeresti anche per l'elemento negativo, o per questo utilizzeresti una piastra in piombo?
Ti faccio questa domanda perché sarei interessato alla realizzazione di un piccolo prototipo...
se ho capito bene realizzeresti una cella Tommasi recuperando sia il biossido di Pb che il Pb molecolare da vecchie batterie...
In pratica realizzeresti un elettrodo in piombo puro di buon spessore applicato all'interno di un tubo di PVC microforato e poi andresti a comprimere il PbO2 tra tubo ed elettrodo?
Lo stesso procedimento lo utilizzeresti anche per l'elemento negativo, o per questo utilizzeresti una piastra in piombo?
Ti faccio questa domanda perché sarei interessato alla realizzazione di un piccolo prototipo...
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Re: Le piastre ideali........
vai a dare una occhiata alle batterie "a secchiello" di hal9000 (keyosz)
Cogito, ergo NO SUV !!
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Re: Le piastre ideali........
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Re: Le piastre ideali........
Ciao Atomax,
si quello che descrivi è corretto,sono anni che ci studio su,e alla fine per recuperare tutto quello che proviene da una vecchia batteria la tommasi è perfetta.
Non cè una tipologia universale,se avessi molto piombo metallico farei sicuramente delle plantè,ma avendo gia gli ossidi e parte del piombo metallico le tommasi sono l'ideale,fai il fondo piatto,cosi gli ossidi non precipitano,e un profilo a X o più alette che sale,questo sia per le positive che le negative.
E' simile a quello che ha fatto Hall,ma le sue sono 1 blocco,come un'alcalina,e secondo me hanno la pecca che usare 800Ampere di capacità per averne 200 è un pò pochino.
Per limitare la resistenza interna servono più elementi,e le tommasi con questa configurazione le puoi inserire e volendo estrarre una a una,permettendo che siano vicine,ma non si tocchino,quindi nienete corti,possibiltà di usare tensioni più alte per la ricarica che migliorano le caratteristiche.
Il libro che ho recita che con un'elemento alto 27cm 17x17 cm composto da 9 celle dovrebbe avere 321 ampere di capacità.uscirebbero celle da 5x5 cm di lato per 27 cm di altezza,o forse un pò meno,ma secondo me sono fattibilissime,per fare una prova per lo stampo il legno resiste per una fusione o forse anche 2.
FONTE:
secondary batteries pag 134.
Nella sezione generale forse cè ancora il link al pdf
si quello che descrivi è corretto,sono anni che ci studio su,e alla fine per recuperare tutto quello che proviene da una vecchia batteria la tommasi è perfetta.
Non cè una tipologia universale,se avessi molto piombo metallico farei sicuramente delle plantè,ma avendo gia gli ossidi e parte del piombo metallico le tommasi sono l'ideale,fai il fondo piatto,cosi gli ossidi non precipitano,e un profilo a X o più alette che sale,questo sia per le positive che le negative.
E' simile a quello che ha fatto Hall,ma le sue sono 1 blocco,come un'alcalina,e secondo me hanno la pecca che usare 800Ampere di capacità per averne 200 è un pò pochino.
Per limitare la resistenza interna servono più elementi,e le tommasi con questa configurazione le puoi inserire e volendo estrarre una a una,permettendo che siano vicine,ma non si tocchino,quindi nienete corti,possibiltà di usare tensioni più alte per la ricarica che migliorano le caratteristiche.
Il libro che ho recita che con un'elemento alto 27cm 17x17 cm composto da 9 celle dovrebbe avere 321 ampere di capacità.uscirebbero celle da 5x5 cm di lato per 27 cm di altezza,o forse un pò meno,ma secondo me sono fattibilissime,per fare una prova per lo stampo il legno resiste per una fusione o forse anche 2.
FONTE:
secondary batteries pag 134.
Nella sezione generale forse cè ancora il link al pdf
Re: Le piastre ideali........
OK.
Secondo te soffre la solfatazione in modo molto maggiore rispetto alla Plantè?
Secondo te soffre la solfatazione in modo molto maggiore rispetto alla Plantè?
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Re: Le piastre ideali........
Non cambia molto.
Le plantè fatte a regola hanno un involucro (quello che comunemente è un divisore) che tiene fermi gli ossidi che via via si formano.
La plantè si forma ad ogni ciclo generando nuova capacità,e questo continua finchè cè piombo da convertire in ossido.
E' l'unica tipologia dove parti con una capacità bassa,e via via aumenta sempre più finchè arrivi al punto massimo prima che si dissolva,ovvero tutto il piombo diventa ossido.
Da qui capisci che alla lunga anche le plantè potranno soffrire di solfatazione,l'unica differenza è che sono più robuste,e hanno una grossa riserva di piombo metallico.
Le tommasi come le intendo sono delle tubolari allargate,simili a quelle di hall per robustezza,l'anima in piombo se la fai da 1 cm di spessore cosi da avere l'armatura bella resistente puoi alzare la tensione in fase di ricarica anche a 14.8/15 volt cosi si favorisce la ricarica,simili batterie le puoi sollecitare di più che non le faurè standard.
Valuta bene...
Le plantè fatte a regola hanno un involucro (quello che comunemente è un divisore) che tiene fermi gli ossidi che via via si formano.
La plantè si forma ad ogni ciclo generando nuova capacità,e questo continua finchè cè piombo da convertire in ossido.
E' l'unica tipologia dove parti con una capacità bassa,e via via aumenta sempre più finchè arrivi al punto massimo prima che si dissolva,ovvero tutto il piombo diventa ossido.
Da qui capisci che alla lunga anche le plantè potranno soffrire di solfatazione,l'unica differenza è che sono più robuste,e hanno una grossa riserva di piombo metallico.
Le tommasi come le intendo sono delle tubolari allargate,simili a quelle di hall per robustezza,l'anima in piombo se la fai da 1 cm di spessore cosi da avere l'armatura bella resistente puoi alzare la tensione in fase di ricarica anche a 14.8/15 volt cosi si favorisce la ricarica,simili batterie le puoi sollecitare di più che non le faurè standard.
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Re: Le piastre ideali........
Dolomitico ha scritto:..
Il libro che ho recita che con un'elemento alto 27cm 17x17 cm composto da 9 celle dovrebbe avere 321 ampere di capacità.uscirebbero celle da 5x5 cm di lato per 27 cm di altezza,o forse un pò meno,..
ma poi ti devi scontrare con il fatto che devi saldare i vari elettrodi per fare le serie.... e se invece di fare 9 celle, si contruiscono dei vasi separati da 2V (tipo keyosz) ma molto più piccoli... 10x10x30cm per esempio? Usando magari dei tubi da scarico in pvc.
Cosí hai elementi maneggevoli e puoi avvitare i cavi elettrici sugli elettrodi protetti con vasellina, per fare le serie e i paralleli.
ciao
MaX
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Re: Le piastre ideali........
Sicuramente è più complicato effettuare i collegamenti degli elementi sul bus + e sul bus -, ma se si portano fuori dal contenitore tutti gli elettrodi?
Io invece di usare la vasellina utilizzo del silicone e la guaina termoretraibile. In pratica rivesto con del silicone la parte terminale dell'elettrodo e poi infilo tutto dentro la guaina e fornisco calore. Quando la guaina si stringe comprime il silicone e l'acido non trasuda più. Si potrebbe usare questo sistema ed effettuare le serie esternamente, usato dei comuni morsetti e fili conduttori.
Può essere una soluzione?
Io invece di usare la vasellina utilizzo del silicone e la guaina termoretraibile. In pratica rivesto con del silicone la parte terminale dell'elettrodo e poi infilo tutto dentro la guaina e fornisco calore. Quando la guaina si stringe comprime il silicone e l'acido non trasuda più. Si potrebbe usare questo sistema ed effettuare le serie esternamente, usato dei comuni morsetti e fili conduttori.
Può essere una soluzione?
- Dolomitico
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Re: Le piastre ideali........
Ci pensavo proprio oggi,in effetti è l'unica pecca,ma non che le altre siano una passeggiata.
Una soluzione a cui avevo pensato anche se può essere strana è portare fuori i perni verso l'alto,a un certo punto filettare il perno centrale di ogni elemento,e inserirvi un dado di piombo ovviamente,con una guarnizzione,metterci una lastra di plastica opportunamente forata e un'altro dado di piombo con guarnizione fuori.
Cosi si isola l'elettrolita interno dalle risaltite,e poi fuori si può collegare come si preferisce,logicamente servirà un foro per lo sfiato dei gas,e per rabboccare l'acqua.
Non ho detto che sia il sistema migliore,ma io le farei cosi.
Se ci pensate sono comlpetamente smontabili in poco tempo e le celle rovinate basta estrarle e rimpiazzarle senza troppi danni.Le negative resteranno lì probabilmente a vita.
Max,non so,se sono cose che devono stare li per molto tempo troppi cavi e collegamenti li vedo poco affidabili,il sistema di hall,ha di sicuro delle basi solide,il suo ragionamento è improntato alla solidità,ma la resa è bassina,io cerco un compromesso......
Una soluzione a cui avevo pensato anche se può essere strana è portare fuori i perni verso l'alto,a un certo punto filettare il perno centrale di ogni elemento,e inserirvi un dado di piombo ovviamente,con una guarnizzione,metterci una lastra di plastica opportunamente forata e un'altro dado di piombo con guarnizione fuori.
Cosi si isola l'elettrolita interno dalle risaltite,e poi fuori si può collegare come si preferisce,logicamente servirà un foro per lo sfiato dei gas,e per rabboccare l'acqua.
Non ho detto che sia il sistema migliore,ma io le farei cosi.
Se ci pensate sono comlpetamente smontabili in poco tempo e le celle rovinate basta estrarle e rimpiazzarle senza troppi danni.Le negative resteranno lì probabilmente a vita.
Max,non so,se sono cose che devono stare li per molto tempo troppi cavi e collegamenti li vedo poco affidabili,il sistema di hall,ha di sicuro delle basi solide,il suo ragionamento è improntato alla solidità,ma la resa è bassina,io cerco un compromesso......
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