Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 24 mag 2014, 11:45

si, queste non sono affatto male, infatti sono le + care.
Non dubito che con il tempo i prezzi scenderanno drasticamente fino ad arrivare ai 3-4€ come nelle lampade fluorescenti

quelle che hai scelto hanno i led SMD e fanno 1450 Lumen con 15W di consumo, mentre una lampada a fluorescenza da 15W produce "solo" 1200 lumen.
Se invece prendiamo le lampede a led normali (quelle con i diodi trasparenti invece che gialli) i lumen per watt scendono moltissimo, questi infatti sono da sconsigliare.

Il fatto che dicono che durino moltissimo anni... non saprei, visto che a me le lampade led del giardino sono durate 2 anni... E si che erano ben protette da umidità e calore. Probabilmente sono più sensibili agli sbalzi di tensione dell' inverter, oppure era una partita cinese fallata.

CMQ, quello che conta alla fine, è ridurre i consumi, usano una strategia o l' altra è indifferente. Una volta arrivati ai 3-4kWh al giorno, con un impianto fotovoltaico da 1500W (o 2 a 700), si è a posto per moltissimi anni.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 24 mag 2014, 13:11

Non è che ti è venuto in mente di darci un'occhiata dentro a quelle lampade a led guaste?..... :D A volte si rovinano gli stampati per corrosione dell'umidità, altre si bruciano dei componenti nel circuito che limita la corrente ai led. In altre, in cui viene surdimensionata la corrente di alimentazione dei led per avere più luminosità, alla lunga si bruciano i led, spesso addirittura forando la plastica del contenitore trasparente della giunzione (sono dei diodi L.A.S.E.R.) :lol:
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 24 mag 2014, 13:31

Sta storia che i led gialli siano migliori dei bianchi l'ho notata anch'io,ho cambiato le alogene dei faretti con i dischetti gialli e il miglioramento dei consumi è netto,e la luce non è diversa.
Da quando ho impostato il voltaggio sul mio impianto a 15.4v (x2...a 24v) ho notato dei miglioramenti sulle 2 coppie rimaste indietro,a parità di ampere assorbiti (sempre sui 5A) sono passato da 15.06 della settimana scorsa a 15.22v di adesso,l'altra coppia sta a 15.56v.
Ho un libro con un grafico molto chiaro,gli ho fatto una foto al volo poi la posto qui sotto.
Cmq la curva la conoscete,il testo spiega chiaro e tondo senza ombra di dubbio che fino a 2.35/2.40volt cè il punto di "critical gassing" ovvero dove cominciano ad apparire le bolle,e vin qui buona parte del solfato si è riconvertito,ma NON TUTTO,il survolvaggio successivo serve appunto a far bollire vigorosamente le pistre per fare in modo che il solfato più difficile da raggiungere in profondità negli interstizzi delle piastre venga letteralmente espulso riconvertendo completamente la superfice delle piastre.
Qui cè da chiedersi se noi con la scusa che abbiamo le batterie sempre in carica durante il giorno in maniera prolungata potrebbe giustificare una tensione di 15.5V che è il max praticabile dai nostri inverter,invece che un picco che espelle in poco tempo il solfato,e questo va benone su accumulatori caricati da soli,senza vincolo di voltaggio.
Voglio vedere quanto tempo ci mettono le mie batterie a rilivellarsi di nuovo,fatto sta che in base a come erano impostate prima erano già sul viale discendente,era un pò che non riuscivo a ribilanciarle,nonostante continua equalizazzioni,segno cmq che ci vuole tempo per avere i risultati voluti.
E una volta liberata completamente la materia attiva e quindi abbassando la resistenza interna la ricarica sucuramente sarà più veloce e con meno perdite,hai notato qualcosa di simile Max? :huh:

Ps:Se la foto è troppo grande ditemelo che la ridimensiono,l'ho messa grande per renderla leggibile

AGGIORNAMENTO:un'altra soluzione che mi era venuta in mente per le ricariche a fondo era quella di sbilanciare il raggiungimento dei 16.2volt su impianti multipli (24/48volt o più)
L'impianto si lascia impostato con i limiti max impostabili,nel mio caso (l'impianto è a 24 quindi tutto per 2 faccio il riferimento a 12 per facilità) 15.4/15.5v,a 15.6 va in allarme,quindi si lascia cosi e bon.
Poi con un trasformatore o un secondo impianto o che altro si vuole nel momento che la tensione va giù (la sera o una giornata di nuvoloso) si porta solo una parte del banco alla volta oltre la soglia.
Esempio un banco da 24v a riposo sta sui 25.4v (12.7x2) quindi se un banco lo tiro a 16.2v avrò 12.7v+16.2v=28.9V,lo posso portare al max per darsi una bella rinfrescata senza che l'inverter faccia "A",anzi potrei andare ancora su volendo.
Finito il ciclo con una sezione si passa all'altra e basta.
Basterebbe un trasformatore 12+12 volt per impianti a 24 o 24+24 per impianti a 48v e una batteria da 80A con un inverter a onda modificata,si creano 2 interruttori e si attivano uno alla volta,poi ci si gestisce come meglio si crede.
La vedo come un'opzione molto valida,batterie completamente cariche aggirando tutte le pippe che ci rifilano,con un arduino si potrebbe anche automatizzare.
Attendo opinioni...... :P
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 24 mag 2014, 19:28

Dolomitico ha scritto:......aggirando tutte le pippe che ci rifilano.....

:lol:
Visto così sembrerebbe fattibile..... Purtroppo non posso ne provare ne dare giudizi in quanto non ho sottomano roba commerciale.
Comunque, se fossero regolatori e inverter gestiti da microprocessore si potrebbe intervenire sul software, e sicuramente qualcuno ne è capace.... ;) :P
Resta da vedere se si può fare, naturalmente. Mentre se si tratta si apparecchiature senza microprocessore, probabilmente all'interno ci sono possibilità di regolazioni manuali per impostare le soglie.

Dalle prove effettuate ultimamente mi sembra che i risultati che ho misurato concordino molto bene coi due grafici che vedo nella foto.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 24 mag 2014, 20:36

volendo si potrebbe fare anche su banchi a 12V con diodi separatori... semplicemente si mette un caricabatteria collegato ad una sola batteria alla volta, e si esclude l'uscita.... devo provare... ho giusto un caricabatteria che arriva a16.2V... ma non posso regolare l'amperaggio... cmq domani ci provo
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Luca450Mhz » 26 mag 2014, 8:59

Purtroppo io ancora non riesco a valutare il reale miglioramento, in quanto non dispongo ancora di mezzi per fare delle opportune misurazioni. Però a vista procede tutto alla grande.
Nel week-end ho approfittato a fare dei cambiamenti all'impianto e ho trovato una sorpresa.. il livello dell'acqua era sceso drasticamente! Nelle due batterie da 220Ah che ho, ho dovuto rabboccare in tutto quasi 5 litri di acqua demineralizzata!!! Bisogna tenere sempre sotto controllo il consumo di acqua.. alzando la tensione di ricarica le batterie diventato assetate di acqua :)
Pensate che le batterie si possono essere rovinate dato che almeno per 1-2 settimane il livello dell'acqua è andato sotto il livello minimo?
Mentre rabboccavo l'acqua in alcune celle il liquido è diventato molto torbido, come se all'interno ci fossero delle componenti "sporche" che muovendosi hanno intorbidito tutto il liquido. E' normale secondo voi? Non l'ho riscontrato in tutte le cellle..

Per quanto riguarda i led io sto usando delle lampadine a pannocchia, simili a quelle di Marko, e mi trovo benissimo! Consumano poco e fanno una bellissima luce bianca fredda, che a me piace molto. L'unico difetto è che danno parecchio fastidio se guardate direttamente. Ne ho alcune più piccole dentro degli applique e così si risolve anche questo inconveniente
Ultima modifica di Luca450Mhz il 26 mag 2014, 9:55, modificato 1 volta in totale.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 26 mag 2014, 9:51

Dipende quanto minimo,se sono emerse le piastre non va molto bene,cmq basta rabboccare d'acqua per ricoprirle quel tanto che serve,poi una volta effettuata la ricarica si riaggiunge l'acqua che manca.
I produttori dicono che sia sbagliato rabboccare subito tutta l'acqua che manca,meglio in 2 fasi.
Cmq ribadisco una cosa che secondo me è una stortura,salvo rari casi tipo recupero o altro non bisogna tenere la tensione alta per ore e ore o giorni.
La funzione della tensione è quella di espellere l'ultimo solfato nelle profondità delle piastre tramite un vigoroso ribollire.
Tutto ciò dovrebbe durare per una mezz'ora min,in linea di massima gurdatevi i grafici che ho postato.
Non cè scritto di tenere per giornate la tensione alta,altrimenti oltre a consumare acqua è altamente probabile che si corrodano le griglie con l'elettrolisi.
Se avete intenzione di tenere alta la tensione a lungo abbassatela a valori tipo 15.5v o 15.3v. ;)
Una volta non avevano impianti fotovoltaici,usavano motori,e una volta a settimana,noi le ricarichiamo mediamente se non tutti i giorni almeno una volta ogni 2/3.
Se hai notato il liquido intorbidirsi,quello probabilmente è materia attiva che si sbriciola e va a spasso.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Luca450Mhz » 26 mag 2014, 10:05

Grazie, la prossima volta faccio un rabbocco in due fasi.
Io per ora ho modificato la tensione di float, cioè quando la batteria è carica e viene mantenuta a tensione fissa e bassa corrente, sul valore 28,5 (di norma questo valore era 27,7).
Quindi in teoria non sempre c'è una ricarica con tensione alta, ma solamente nella fase di mantenimento.
Se la materia attiva va a spasso significa che qualcosa si sta sgretolando in maniera anomala, e quindi non è un buon segno?

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 26 mag 2014, 12:33

ok, ho attaccato il mio telwin 50 a una batteria escusa dal banco, e ho dovuto usare la terza posizione in qunato altrimenti arrivava a 17V!!!
alle 12:00 l'ho messo a 16.2V e ho intenzione di tenerlo fino a stasera alle 20.
La densità iniziale era di 1.24... vediamo stasera se si è mosso qualche cosa.... in ogni caso non mi aspetto miglioramenti spettacolari in sole 8 ore.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 26 mag 2014, 13:05

in solo un ora ho dovuto scendere alla seconda combinazione in quanto la batterie era arrivata a 16.56V !! :D
ora viaggia a 16.05V in aumento... del resto era già al 80% di carica...

Notevole il fatto che un caricabatteria italiano, di fabbrica, possa raggiungere quelle tensioni. Ho misurato con 2 tester digitali differenti, e ho riscontrato una differenza tra loro di solo 0.05V, quindi do per buona la misurazione.

Immagine

edit:
Dimenticavo... la batteria è una da 55Ah, densità iniziale a 1.24 (75% di carica)
Appena collegata assorbiva 2.5A, ma dopo 2 ore è scesa a 0.45A e la tensione stabilizzata sui 16.15V in leggero aumento.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 26 mag 2014, 21:43

leggerissimo miglioramento... mezza tacchetta, di questo passo credo che ci vogliono almeno 40-50 ore di trattamento per arrivare a 1.30 di densità.

Purtroppo devo sospendere per qualche giorno visto che da me è arrivato il brutto tempo. CMQ appena possibile riprendo.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da cristiano2B » 27 mag 2014, 8:02

aggiornamento:
dopo 3gg, la densità non è cambiata, rimane a 1,24 - 1,25 per cui ho cambiato modalità di trattamento della mia 100Ah:

prima - a 15,6V dalle 7 alle 24, poi mezz'ora a 16,2V e poi dalle 0.30 alle 7 stacco tutto e metto il megapulse.

adesso - a 13.3V con Megapulse dalle 7 alle 23, poi un'ora a 16,2V e poi dalle 0.00 alle 7 stacco l'alimentatore e metto solo il megapulse.

Stiamo a vedere se così la densità aumenta.
Domanda ai più esperti:
ho tolto elettrolita in eccesso (a batteria carica), circa mezzo bicchiere ad elemento, in quella soluzione c'era anche acido ovviamente;
in più essendo una batteria di scarto di un meccanico e non conoscendo perciò la sua vita, è possibile che abbia subito altre perdite (per capovolgimento o per ulteriori tentativi di recupero) diminuendo forse di parecchio la concentrazione di acido nell'acqua.
Considerato che le perdite se compiute a batteria carica, contengono più acido che a batteria scarica e quindi qualsivoglia valutazione è molto empirica: a batteria completamente desolfatata o nuova, per scendere di una tacca del densimetro (0,01) molto sommariamente quanto elettrolita bisogna perdere?

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 27 mag 2014, 8:55

ciao cristiano,
a 15.6 ci ho impiegato piú di 5 mesi con 8 ore al giorno per recuperare al 75% le mie batterie.
Dovrai per forza passare a 16.2V per molte ore al giorno per vedere "velocemente" dei miglioramenti.

Per l' acido non mi preoccuperei troppo. Tieni da parte l'alettrolita estratto, e quando dovrai aggiungere acqua, usi quello.
Tieni conto che essendo solfatata, la maggior parte dell'acido è ancora cristalizzato nelle piastre
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 28 mag 2014, 13:09

Sono cose lente i recuperi,per questo l'uso nei sistemi fotovoltaici è ottimo,si recuperano nell'uso.
Anch'io registro miglioramenti,con il regolatore fisso a 30.8v ho una sezione che segna 15.56v e l'altra oggi arrivava a 15.24v (+0.20 volt da quando ho iniziato,si deve arrivare a 15.40 poi è perfetto,segno che uno squilibrio già c'era in origine,e alzando la tensione si sta ripristinando.
L'impianto funziona senza problemi e non dà segni di allarme o altro,se continua cosi mi considero soddisfatto..... ;)

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 28 mag 2014, 14:15

parlando di regolatori.... credo che nel nostro caso il miglior regolatore sia il xantrex C40 o C60. Infatto permettono di arrivare a 17V e ricaricare persoino batterie al nicad. Sono dei semplici PWM senza pannello di controllo, ma almeno il C40 costa relativamente poco... sui 120€. Funziona perfettamente anche per sistemi ibridi eolici/fotovoltaici e possono deviare l' energia extra in un altro carico.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 28 mag 2014, 22:52

Ok,informazione sempre utile,però il problema diventano i carichi,già a 15 volt le lampadine fanno una luce molto intensa,a 16v e oltre rischi di farle saltare,e gli inverter che invece trarrebbero vantaggio dal maggior voltaggio non ci arrivano proprio,ho dato un'occhio,ma in media tutti entrano in protezione dai 15volt in su,e non molto in su.
Bisogna studiare un sistema valido.

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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 28 mag 2014, 23:02

certo che se in un sistema solare a 12V si usano batterie al nikel-cadmio che devono essere ricaricate attorno ai 17V... come si fa con gli inverter?
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 29 mag 2014, 8:34

maxlinux2000 ha scritto:.......a 17V... come si fa con gli inverter?

Si potrebbe mettere insieme un circuitino pilota adatto a tutte le tensioni, poi cambiare solo la parte di potenza a secondo dei casi. Certo, farlo ad alta frequenza per un'onda "sinusoidale costruita" diventa difficile, ma per un inverter a 50Hz ad onda "corretta & filtrata" è molto più semplice.
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 29 mag 2014, 10:23

quando hai novità sull' inverter saremo contenti di sentirle :D
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Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Marko » 29 mag 2014, 10:35

Ci sono venditori (cinesi) che personalizzano sia inverter, sia controller solari a seconda delle esigenze proprie. Almeno , tempo fa mi è capitato che qualcuno me lo chiese, anzi mi potevano anche personalizzare il marchio, questo però per l'acquisto di un piccolo lotto.
Comunque alcuni inverter arrivano a 32volt...
http://www.aliexpress.com/item/3000W-pe ... 98630.html

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