Pagare la bolletta o andare offgrid?

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxlinux2000 » 31 lug 2014, 23:43

bene badgir,

il sistema proposta da Dolomitico dei banchi da 12+12V era un vecchio metodo che avevamo teorizzato anni fa. Se guardi nel tread "Grosso risparmio..." troverai uno schema di esempio. Per funzionare funziona sicuramente, ma ci sono dei particolari da tenere in conto:
a) non devi mettere i negativi delle batterie a massa
b) ogni banco da 12V ha bisogno di un suo regolatore a 12V e dei suoi pannelli. Non puoi ricaricare i 2 banchi con un sistema a 24V.
Quindi ci sono limitazioni, ma l' uscita è a 24V, e ti permette di togliere o aggiungere una batteria dai 2 banchi "a caldo" senza interruzzioni del servizio.

Interessante l' uso delle lifepo4 come "condensatore" o se preferisci per sopportare i carichi pesanti ma brevi come il frigo o la lavatrice in centrifuga.

Per il frigo, anche io come avrai letto, sto usando un congelatore a pozzetto con il termostato digitale, ma sto meditando di cambiarlo con un congelatore a cassetti. Sicuramente avrà una resa leggermente inferiore a sistema a pozzetto, ma almeno trovi la roba più facilemnte.

..Ferro!!! stavo pensando se per caso non si potrebbe aggiungere dei grossi condensatori 220V in parallelo al congelatore, in modo da sopperire o per lo meno ridurre il picco della partenza, e caricare cosí di meno sulle batterie. Dici che sia possibile... ma soprattuto che funzioni?
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxlinux2000 » 31 lug 2014, 23:47

maxx ha scritto:badgir occhio ad usare il tuo nuovo inverter con il piano cottura ad induzione, se è del tipo senza trasformatore rischi di farlo esplodere prematuramente,per quanto ne so io tutti gli inverter senza trasformatore in uscita soffrono parecchio se ci applichi carichi induttivi tipo grossi motori elettrici come aspirapolveri eccecc, forse è il caso che pensi ad un piano cottura magari a gpl, è vero anche che i piani ad induzione hanno un elettronica dentro che pilota le piastre ma non vorrei che nonostante questo l'inverter li vedesse come un carico induttivo cè da informarsi bene insomma,nel caso fosse un inverter con trasformatore non calcolare nemmeno questo mio reply,il vecchio onda quadra se era 500w è normale che stentasse con il frigo.... sullo spunto puo' assorbire molto di piu' dei 90w/h dichiarati anzisei stato fortunato che è riuscito ad avviarlo io provai ad avviarne uno sempre che assorbiva 90w/h con un 800w onda modificata e il motore non partiva nemmeno a pagarlo, ciaooo e buona fortuna per il tuo progetto


bagdir ha solo provato ad accendere il piano ad induzione con l' inverter ad onda modificata, ma non funzionava.
Ora ha un inverter ad onda pura, e si che funziona.
Se l' inverter ad onda pura è fatto bene, non dovrebbe avere problemi con i carichi induttivi.
Io ho un trapano che se usato a 1/2 potenza è in grado di spegnere il generatore diesel perché entra in protenzione.
... ma l' inverter xantrex da 1400W - 12V->230V, non fa una piega e oramai è passato più di un anno.
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxx » 1 ago 2014, 1:06

purtroppo non tutti i venditori informano... questo per esempio lo fa http://www.ebay.it/itm/Nuovo-Max-5000W- ... 27dce0fd57 dicendo che per i carichi induttivi su questo tipo di inverter è meglio prevedere una potenza dell'inverter almeno 3 volte superiore, certo non per tutti è cosi e non tutti sono cosi sensibili quelli a trasformatore nemmeno se ne accorgono ma di contro hanno consumi a vuoto spropositati, comunque forse il piano ad induzione avendo sicuramente un suo circuito swich interno verra' visto come un carico resistivo....o comunque l'elettronica interna non permettera' che i rilasci induttivi arrivino fino al ponte ad h dell'inverter provocando la distruzione a catena dei mosfet,anch'io ho usato addirittura un piccolo martello demolitore e una smerigliatrice piccolina su un inverter onda modificata da 2000w di recupero e non ha mai fatto una piega anzi.... pero' su quello a onda pura non me lo sogno nemmeno di rischiarmela... ho sentito parecchia gente che cia' lasciato i mosfet ma probabilmente usando quegli aspirapolvere tutto motore che assorbono anche 1600w su inverter cinesi costruiti non si sa bene come....

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxlinux2000 » 1 ago 2014, 1:21

mah... io con il mio xantrex (sottomarca di schneider) ma anche con il vecchio victron, lo uso abitualente con il trapano, il flessibile piccolo da 600W... e quello parte in cortocircuito, la pompa dell' acqua con motore ad induzione da 450W e il frigorifero.
Io non ha potenza a sufficienza, ma molta gente con dei victron da 3000W ad onda pura, lo usa anche per saldare ad elettrodo con saldatrici tradizionali.

negli inverter, se si tratta di buone marche, sopportano tutti gli elettrodomestici targati CE... persino i phoon a 1/2 potenza con il diodo che serve per tagliare una semionda.

Ma con questo non ti voglio forzare ad usare l' inverter con elettrodomestici che non ti senti di usare.
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da mastrovetraio » 1 ago 2014, 9:50

Sempre pensando all'inverno, ed alle batterie che devono almeno sopravvivere, ho trovato questo 50 Watt Thermoelectric Wood Stove Generator: http://youtu.be/3eHqlsvGmLc Sono sicuro che ci avevi già pensato, a me ha fatto effetto una realizzazione così pulita e completa.
È una cella di Peltier ( sfrutta l'effetto Seebeck) se riceve calore su di un lato, e se sul lato opposto il calore viene asportato, genera elettricità in CC. Nel filmato è fatto molto bene l'asporto del calore, con un radiatore ed una pompetta di ricircolo a basso consumo, così come la cella di Peltier è montata in modo professionale, con lo scambiatore di calore già inserito. Ovviamente è un video "aziendale" fatto dal costruttore delle celle Peltier.

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxlinux2000 » 1 ago 2014, 12:55

mastrovetraio ha scritto:Sempre pensando all'inverno, ed alle batterie che devono almeno sopravvivere, ho trovato questo 50 Watt Thermoelectric Wood Stove Generator: http://youtu.be/3eHqlsvGmLc Sono sicuro che ci avevi già pensato, a me ha fatto effetto una realizzazione così pulita e completa.



bellino!! Mastro, potresti per favore fare una presentazione a questo sistema, spiegando in italiano come funziona?
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da mastrovetraio » 1 ago 2014, 14:21

Ciao, Maxlinux. È una cella di Peltier ( sfrutta l'effetto Seebeck) se riceve calore su di un lato, e se sul lato opposto il calore viene asportato, genera elettricità in CC. Nel filmato è fatto molto bene l'asporto del calore, con un radiatore ed una pompetta di ricircolo a basso consumo, così come la cella di Peltier è montata in modo professionale, con lo scambiatore di calore già inserito. Ovviamente è un video "aziendale" fatto dal costruttore delle celle Peltier.

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da badgir » 1 ago 2014, 14:34

maxlinux2000 ha scritto:
mastrovetraio ha scritto:Sempre pensando all'inverno, ed alle batterie che devono almeno sopravvivere, ho trovato questo 50 Watt Thermoelectric Wood Stove Generator: http://youtu.be/3eHqlsvGmLc Sono sicuro che ci avevi già pensato, a me ha fatto effetto una realizzazione così pulita e completa.


bellino!! Mastro, potresti per favore fare una presentazione a questo sistema, spiegando in italiano come funziona?

Sono sempre celle Peltier raffredate ad acqua. E' un giocattolo simpatico, magari da sperimentare in inverno. Ci ho pensato da tempo, avendo una canna fumaria con tubo di acciao abbastanza lunga.

I principali problemi teorici sono:

- trovare delle celle che resistono ad alte temparature, almeno a 180° (ogni tanto qualcosa c'è su ebay)
- fissarle al tubo in acciaio tondo in modo da creare un ponte termico perfetto (le celle sono sempre piatte e non si deformano)
- dissipare il calore sul lato opposto, magari con dei disssipatori in allumino (la soluzione ad acqua potrà anche essere più efficace ma la vedo macchinosa)

Ovviamente il tutto deve avere un aspetto decoroso se il tubo scorre in ambiente abitativo. Mi chiedo poi se il fatto di raffreddare il tubo dei fumi non aumenti il deposito di fuliggine all suo interno. Infine c'è la parte elettrica in quanto non so se le celle errogano una tensione costante al variare della temperatura. Comunque non c'è da aspettarsi una centrale termoelettrica in casa, tutt'alpiù si illumina qualche LED. Le 50W mi sembrano un po' esagerate ovvero ottenibili solo in condizioni di laboratorio. Certo, investendo un patrimonio in una gran quantità di celle (sempre che si ha tanta superficie di calore in esubero) alla fine si riuscirà pure a vedere la TV - ma a che prezzo?

Fissare le celle direttamente sulla stufa come nel video secondo me è un controsenso in quanto, per le leggi della fisica il calore sottratto per la produzione di elettricità manca poi nel bilancio termico di riscaldamento, anche se per piccole quantità questo discorso è puramente teorico.

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da Dolomitico » 1 ago 2014, 16:42

Io ho provato tempo fa con le celle di peltier,ma non sono mai andato oltre i millivolt,è un problema tenere le temperature entro certe fasce,se si raffredda la stufa crolla la resa,se si fa troppo caldo si esce dai parametri,il mio esperimento non era cosi tecnologico cmq.
Nota non da poco,la resa media è del 5%,significa che una cella da 100W in uso elettrico genera 5W in uso generatore,si fa di più con un modellino di motore stirling a mio avviso.
MAGARI ci fosse un affare da fissare sulla stufa e tirarci fuori corrente........Potremmo accendere un fuoco e rivestire le pareti di celle fotovoltaiche? :D

Insomma mi pare di capire che anche in base alle tue prove gli inverter a onda modificata non sono cosi validi,io lo uso ogni tanto con motori a spazzole,mi sembra che questi non brontolano molto,ho un'aspirapolvere che gira tranquillamente,roba semplice,niente regolatori,niente elettronica,un bottone e un motore.

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da badgir » 1 ago 2014, 17:32

maxlinux2000 ha scritto:bene badgir,
il sistema proposta da Dolomitico dei banchi da 12+12V era un vecchio metodo che avevamo teorizzato anni fa. Se guardi nel tread "Grosso risparmio..." troverai uno schema di esempio. Per funzionare funziona sicuramente, ma ci sono dei particolari da tenere in conto:
a) non devi mettere i negativi delle batterie a massa

Non che capisco bene. Se ho due banchi separati non hanno nulla in comune - o si?

b) ogni banco da 12V ha bisogno di un suo regolatore a 12V e dei suoi pannelli. Non puoi ricaricare i 2 banchi con un sistema a 24V.
Quindi ci sono limitazioni, ma l' uscita è a 24V, e ti permette di togliere o aggiungere una batteria dai 2 banchi "a caldo" senza interruzzioni del servizio.

Il concetto dei due banchi con due regolatori mi risulta chiaro. Portarle a 24V mettendo tutto in serie mediante opportuni diodi - me lo vedo dallo schema. La mia domanda era: possono attingere due regolatori di carica allo stesso campo fotovoltaico?

Interessante l' uso delle lifepo4 come "condensatore" o se preferisci per sopportare i carichi pesanti ma brevi come il frigo o la lavatrice in centrifuga.

In due anni di uso sulla bici ho fatto ottime esperienze con le lifepo4. Sono celle piccole, sono 8 Headway da 15Ah, quella specie di candelotto blu con le viti per metterle in serie. Recentemente, nel "periodo di emergenza" ho usato il pacco anche a casa, p.e. per consentire l'uso del fon a mia moglie (usando l'inverter Waeco ad onda modificata). 500W di carico per 10 minuti senza che nessun elemento sia andato mai sotto la soglia di alarme, che ho settato a 2,8 V/cella. Anzi, non sono andate nessuna sotto 3,1V. Quelle batterie consentono una scarica di 10 C per brevi periodi (150 A ovvero 3,5 kW) e comunque 3 C come scarica continua, cioè 45A, ca.1000W a 24V. Dal momento che si possono scaricare oltre il 90% - mantenendo sia tensione che potenza - senza danneggiarle hanno di fatto un'autonomia molto maggiore delle batterie al piombo.

Per l'impianto domestico penso comunque a qualcosa come le Winston (ex Thunderbird) da 60Ah, vedi http://www.ev-power.eu/Winston-40Ah-200 ... html?cur=1
Costano 55€ ad elemento, per fare un pacco da 8 sono quindi sulle 450 €. A questo si aggiunge il BMS - mettiamo altri 150€ e la spedizione (pesano 3 kg a cella e non sono considerate merce pericolosa). Poi però ci vuole anche un regolatore di carica adatto e qui ben vengano suggerimenti. Rimane il problema di come passare il carico da un banco all'altro. Eventualmente esiste anche un regolatore di carcia (a prezzi ragionevoli) che consente di gestire due banchi diversi conmposti appunto da due tipi di batterie diverse.
Cosi con le LiFePO4 si avrebbe una banco da ca. 1,2-1,3 kWh "condensatore" oppure tampone, come lo vogliamo chaiamare, che farebbe il suo lavoro durante il giorno più o meno fino al tramonto ovvero fino a fine carica solare per poi essere sostituito dal banco di piombo nelle ore serali e notturne, quando si va con i carichi più leggeri - luci, computer portatile/internet, TV ed eventualmente frigo (da spegnere comunque durante la notte). Certo, bisogna osservare sempre la regola che mi hanno insegnato le casalinghe di Gaza, ovvero di fare il bucato con la lavatrice quando c'è la rete (per noi: il sole) e non quando gira il gruppo autogeno (le nostre batterie al piombo).

Che ti pare di quest'idea?

Per il frigo, anche io come avrai letto, sto usando un congelatore a pozzetto con il termostato digitale, ma sto meditando di cambiarlo con un congelatore a cassetti. Sicuramente avrà una resa leggermente inferiore a sistema a pozzetto, ma almeno trovi la roba più facilemnte.

Si, ho letto. Sta tutto a vedere che autonomia (del freddo) ha quando spento. Perché a mio avviso il miglior esercizio di un frigo in una rete offgrid è quello di farlo caminare di giorno e di spegnerlo di notte. Il tipo a pozzetto mi sembra pià adatto a tale scopo. Per l'accessibilità, ho già cominciato a "lavorare" mia moglie :)

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxlinux2000 » 2 ago 2014, 0:23

badgir ha scritto:
maxlinux2000 ha scritto:bene badgir,
il sistema proposta da Dolomitico dei banchi da 12+12V era un vecchio metodo che avevamo teorizzato anni fa. Se guardi nel tread "Grosso risparmio..." troverai uno schema di esempio. Per funzionare funziona sicuramente, ma ci sono dei particolari da tenere in conto:
a) non devi mettere i negativi delle batterie a massa

Non che capisco bene. Se ho due banchi separati non hanno nulla in comune - o si?




quello che volevo dire è che solo il negativo di uno dei banchi dovrà avere il colelgamente a massa, e quindi a terra, perché il negativo dell'altro banco andrá acollagarsi al positivo del primo... ma se i due negativi sono a massa, provochi un cortocircuito.

b) ogni banco da 12V ha bisogno di un suo regolatore a 12V e dei suoi pannelli. Non puoi ricaricare i 2 banchi con un sistema a 24V.
Quindi ci sono limitazioni, ma l' uscita è a 24V, e ti permette di togliere o aggiungere una batteria dai 2 banchi "a caldo" senza interruzzioni del servizio.

Il concetto dei due banchi con due regolatori mi risulta chiaro. Portarle a 24V mettendo tutto in serie mediante opportuni diodi - me lo vedo dallo schema. La mia domanda era: possono attingere due regolatori di carica allo stesso campo fotovoltaico?



questo dipende dai regolatori... so che un utente in non so più quale forum ha briciato due regolatori a fare questo giochetto, ma probabilemente separando i rami con dei diodi, non succederebbe nulla.
In ogni caso non è difficile fare due linee dai pannelli fotovoltaici.

Interessante l' uso delle lifepo4 come "condensatore" o se preferisci per sopportare i carichi pesanti ma brevi come il frigo o la lavatrice in centrifuga.

In due anni di uso sulla bici ho fatto ottime esperienze con le lifepo4. Sono celle piccole, sono 8 Headway da 15Ah, quella specie di candelotto blu con le viti per metterle in serie. Recentemente, nel "periodo di emergenza" ho usato il pacco anche a casa, p.e. per consentire l'uso del fon a mia moglie (usando l'inverter Waeco ad onda modificata). 500W di carico per 10 minuti senza che nessun elemento sia andato mai sotto la soglia di alarme, che ho settato a 2,8 V/cella. Anzi, non sono andate nessuna sotto 3,1V. Quelle batterie consentono una scarica di 10 C per brevi periodi (150 A ovvero 3,5 kW) e comunque 3 C come scarica continua, cioè 45A, ca.1000W a 24V. Dal momento che si possono scaricare oltre il 90% - mantenendo sia tensione che potenza - senza danneggiarle hanno di fatto un'autonomia molto maggiore delle batterie al piombo.



ho letto le caratteristiche.... e sono miracolose!! :D
costano un casino peró... ma 4 elementi da 15Ah, cuanto costano?... qui in europa intendo.

aspetta.... queste qui:
http://www.ev-power.eu/LiFePO4-small-ce ... html?cur=1

sono equivalenti alle tue da 15Ah? costano 17€ l' una, me ne bastano 4 per arrivare a 12.8V, le metto nel banco separate da diodi assieme a quelle a piombo.... ma con diodi da 200A, cosí arrivano all' inverter 12.4V e quando parte il frigo, non mi si siede l' inverter..... e per la ricarica un regolatore per conto loro.
bisogna vedere come bisogna ricaricarle... ci studio su...

già fatto... :D

qui ho trovato un regolatore solare che fa bene per entrambe tecnologie di litio:
http://www.ebay.es/itm/Regulador-de-Car ... 233a2efdc1

è in spagnolo, ma io lo capisco benissimo :D :D

praticamente le li-ion vogliono 3.7V per cella, mentre le lifepo4 vogliono 3.2V per cella, e questo regolatore programmabile supporta entrambe le tecnologie.
Per le 15Ah penso che basti un pannellino da 50-60wp (3Ampere a 12V) e quindi basta il modello più economico da 10A: 20€

ah!! l' inverter si spegne perché pensa che le batterie al piombo siano scariche, visto che i diodi gli tolgono 0.4V e quindi durante un picco improvviso, succede che le batterie scendono per un secondo a 11.5V, ma l' inverter le vede calare improvvisamente da 15V a 11.1V e quindi da per scontato che siano scariche... entra in protezione e tanti saluti.

Dico questo sulle lifepo4, perché sono giusto quello che serve per sopperire ai problemi delle batterie al piombo, ovvero che con grossi picchi improvvisi, si siedono, quindi mettendo in parallelo anche solo 4 celle (per i 12V) o 8 celle (per i 24V) si ottiene un ottimo tampone, visto che reggono carichi da 150A per ben 10 secondi.


Per l'impianto domestico penso comunque a qualcosa come le Winston (ex Thunderbird) da 60Ah, vedi http://www.ev-power.eu/Winston-40Ah-200 ... html?cur=1
Costano 55€ ad elemento, per fare un pacco da 8 sono quindi sulle 450 €. A questo si aggiunge il BMS - mettiamo altri 150€ e la spedizione (pesano 3 kg a cella e non sono considerate merce pericolosa).


cosé il BMS?

Poi però ci vuole anche un regolatore di carica adatto e qui ben vengano suggerimenti. Rimane il problema di come passare il carico da un banco all'altro. Eventualmente esiste anche un regolatore di carcia (a prezzi ragionevoli) che consente di gestire due banchi diversi composti appunto da due tipi di batterie diverse.


con il sistema a diodi puoi avere diversi regolatori che ricaricano sottogruppi di batterie, quindi non vale la pena spendere molto per regolatori speciali

Cosi con le LiFePO4 si avrebbe una banco da ca. 1,2-1,3 kWh "condensatore" oppure tampone, come lo vogliamo chaiamare, che farebbe il suo lavoro durante il giorno più o meno fino al tramonto ovvero fino a fine carica solare per poi essere sostituito dal banco di piombo nelle ore serali e notturne, quando si va con i carichi più leggeri - luci, computer portatile/internet, TV ed eventualmente frigo (da spegnere comunque durante la notte). Certo, bisogna osservare sempre la regola che mi hanno insegnato le casalinghe di Gaza, ovvero di fare il bucato con la lavatrice quando c'è la rete (per noi: il sole) e non quando gira il gruppo autogeno (le nostre batterie al piombo).

Che ti pare di quest'idea?


La trovo ottima! :D
ma comincerei dalle celle da 15Ah invece che da quelle da 60.

Occhio che gli inverter vogliono a valle almeno una batteria al piombo come tampone, per fargli assorbire le correnti induttive.
Se non c' è potrebbero avere vita breve i condensatori interni all'inverter, e con il tempo fare bruciare i finali.
Nell' altra discussione di "grosso risparmio..." nei vari schemi definitivi, la trovi chiaramente disegnata.

Per il frigo, anche io come avrai letto, sto usando un congelatore a pozzetto con il termostato digitale, ma sto meditando di cambiarlo con un congelatore a cassetti. Sicuramente avrà una resa leggermente inferiore a sistema a pozzetto, ma almeno trovi la roba più facilemnte.

Si, ho letto. Sta tutto a vedere che autonomia (del freddo) ha quando spento. Perché a mio avviso il miglior esercizio di un frigo in una rete offgrid è quello di farlo caminare di giorno e di spegnerlo di notte. Il tipo a pozzetto mi sembra pià adatto a tale scopo. Per l'accessibilità, ho già cominciato a "lavorare" mia moglie :)


Un congelatore a pozzetto e uno a cassetti hanno la stessa capacità di isolamento termico... al limite la misuri prima con il "ditometro"... strumento estremamente preciso :D
L'aria che cade al suolo quando apri la porta, viene trattenuta per la maggior parte dai cassetti, e quindi non ci dovrebbero essere grosse differenze tra uno e l'altro.
Se ci avessi pensato prima, sicuramente avrei preso uno a cassetti...

Per la notte io ho messo un timer che lo spegne alle 20, e al mattino lo riaccende alle 11, quando le batterie sono di nuovo sufficentemente cariche per soipportare il duro colpo della partenza... poi una volta avviato consuma poco...110W.
Tengo il frigo a +8º dalle 11:00 alle 20:00 e al mattino dopo lo ritrovo intorno ai 12º. Considera che di notte da me ci sono 27º in questo periodo.
La cosa importante e tenere in frigo molta acqua o altri liquidi in modo che facciano da "accumulatori di freddo". Se il pozzetto è vuoto, al mattino te lo ritrovi a 17-18º e oltre.

dimmi qualche cosa su quelle batteria quadrate da 15Ah e sul bms, che non ho idea che cosa sia

ciao,
MAX
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da Patroclo » 10 set 2014, 22:36

Complimenti a tutti per la competenza dimostrata, lo spirito di sperimentazione e le iniziative prese.
Sono nuovo del forum e so poco dell'argomento e non ho nessuna esperienza pratica.
Comincio subito con la domanda da non addetto ai lavori: perchè mettere le batterie in parallelo e non in serie?
In parallelo hai basse tensioni e correnti mostruose e mi sembra che le batterie litigano un poì tra di loro.
In serie riesci ad avere alte potenze con correniti accettabili.

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxlinux2000 » 11 set 2014, 20:27

ciao e benvenuto al forum.

il motivo delle basse tensioni e quindi delle batterie in parallelo viene dal fatto che, storicamente, gli inverter a 12V costano molto ma molto meno che quelli da 24/48/110V.
Inoltre costa meno comprare 6 elementi da 2V-1000Ah (12kWh) che 12 elementi da 2V-500Ah (sempre 12kWh) o peggio ancora 24 elementi da 2V-250Ah (ancora 12kWh)

Questo peró sembra che stia cambiando con gli inverter cinesi rebranded in germania che costano la stessa cifra a 12 e 24V.
Tra l'altro c' è una foto interessante proprio in quel sito:

[img]http://www.autobatterienbilliger.de/mediafiles/Bilder/wechselrichter/wechselrichter_sicherheit.jpg[/img]

http://www.autobatterienbilliger.de/Rei ... selrichter

A quanto sembra questi inverter li fanno a 12/24/48/110V. Bisognerebbe chiedere loro.... in un buon tedesco :sick:

Se invece sei un buon elettrotecnico, cerca i progetti di Bridge. Ha messo online qui nel forum diversi schemi per l'autocostruzione di un inverter a 110V di suo progettazione e lo usa da molti anni.
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da Patroclo » 12 set 2014, 23:21

Io pensavo di mettere in serie una decina/ventina di batterie, quindi servirebbe un inverter in grado di accettare senza problemi tensioni di 100/300V.
Torno sulla terra, il parallelo di batterie di 12V mi va benissimo, anche se l'idea di gestire correnti dell'ordine dei 500/600 A mi spaventa un po'.
A questo punto mi sposto sugli inverter, altro argomento per me lacunoso.
Ipotizzando di mettere assieme
- impianto fotovoltaico
- inverter
- pacco di batterie
come si possono correlare queste cose tra di loro?
Di giorno i pannelli mettono corrente nella rete di casa e il surplus viene inviato alla grid nazionale, o nel sistema di accumulo.
La sera cala la produzione ed aumentano i consumi, per cui l'ammanco viene prelevato dalla grid o dal sistema di accumulo.

Ma un inverter è così bravo da prendere tutta la corrente disponibile dai pannelli e la parte mancante dalle batterie e se le batterie non ce la fanno, vengono bloccate e si passa alla grid? E intanto le batterie vengono caricate con il fotovoltaico?
A questo punto provo a chiedre se un inverter sa fare tutte queste cose assieme.

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxlinux2000 » 15 set 2014, 17:12

non avevo visto il messaggio, ti rispondo ora.

si che è possibile, ma le tensioni passano a 48V lato batterie, e queste devono essere massicce, e quindi scordati quelle da automobile o da camion.

leggi questa discussione:
http://faidateoffgrid.altervista.org/fo ... =68&t=1979

si tratta di come un impresario di agriturismo ha coperto con il solare una buona percentuale dei suoi elevati consumi.
Nei prossimi anni probabilmente con i soldi risparmiati sulla bolletta arriverà alla completa autonomia

ciao
MaX
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da Patroclo » 15 set 2014, 19:08

Il caso dell'agriturismo è splendido ed il forum contiene tantissime informazioni preziose con minuzia di dettaglio (grazie per il suggerimento), propongo lo stesso i miei dubbi.
Ecco quello che ho in testa a vedere se ci sono falle.
Rassegnato a spendere soldi per dei pannelli (2/3KWp, integrato quindi la piena potenza non l'avrò mai) capito che sull'inverter non si scherza in quanto è il cuore del sistema (sto puntando ad un 6KW) provavo con il risparmio sulle batterie.
Quali sarebbero le falle delle batterie da auto? Fanno pochi cicli di ricarica? Sono adatte agli spunti ma non alla potenza continua? Si offendono se vanno in scarica profonda?
Volevo provare ad utilizzare le batterie usate, costano poco e si prende qualcosa a rivenderle quando sono completamente sfruttate.
Certo che se le metto in parallelo spendo un capitale in diodi ed ho delle correnti paurose che prevedono cavi che non immagino; se le organizzo in file di 4/5 in serie (o addirittura di 9 per arrivare ai 110V) succede che la più debole viene ammazzata dalle altre.
Secondo una botta di conti se ne prendo per un totale di 1500Ah spendo circa 4/500€ e una volta esaurite si riesce comunque a rivenderle come piombo.
Se poi si esauriscono o non bastano ne prendo delle altre.
Attendo con piacere tutti i vostri suggerimenti e le vostre critiche.

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maxlinux2000
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da maxlinux2000 » 15 set 2014, 21:20

stai parlando di batterie auto usate vero? del resto 1500Ah gli ottieni con 21 batterie da 75Ah, ma dovresti pagarle 20€ cad.

CMQ...Si, le batterie auto hanno tutti i problemi che hai descritto con l' unico vantaggio che sono abbondanti.
Peró il sistema a diodi funziona solo con sistemi a 12V.
Eneo ha provato a 24V mettendo 2 batterie in serie in varie stringhe, ma alla fine una delle due cedeva sempre.

Un altro sistema teorico (mai provato da nessuno) sarebbe quello di creare più banchi da 12V con diodi, e poi metterli in serie per arrivare a 24 o 48V. In questo modo se una batterie cede, il sistema intero non cade mai.

Lo svantaggio è che ogni banco vuole la sua ricarica a 12V separata dagli altri, e quindi con un sistema a 48V, dovresti fare 4 sistemi fotovoltaici a 12V con relativo regolatore separato.

Stai parlando di un inverter da 6kW e quindi a 48V....
Non credo che il cammino delle batterie da auto sia percorribile con le potenze in gioco di cui stai parlando.
Non ti voglio disanimare... semplicemente metterti di fronte ai problemi che incontrerai per strada.

Il sistema a diodi va molto molto bene, ma solo per piccoli impianti da 12V.
Con l' esperienza maturata da me e da tutti gli altri non consiglio nessuno di usarlo per alti consumi

Ho appena scoperto un nuovo tipo di batterie al piombo-silicio SHE, che potrebbero cambiare parecchie cose.
Reggono molto meglio la scarica non profonda, ma profondissima!!

Costano un po' meno delle OPZS ma anche a bistrattarle scaricandole al 60% durano 2450 cicli!!
http://www2.interberg.com/wp-content/up ... 140131.pdf

Dimenticavo... nel calcolo per vedere quanto tempo ci vuole ad ammortizzare un sistema fotovoltaico (qualsiasi esso sarà), aggiungi il fatto che la corrente Enel, aumenta un 6% annuo!!

ciao
MaX
Cogito, ergo NO SUV !!

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Ferrobattuto
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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da Ferrobattuto » 16 set 2014, 13:21

Vorrei aggiungere qualche particolare.
Prima di pensare a metter su un impianto fotovoltaico, conviene imparare prima a "gestire" bene i propri consumi, ossia imparare a non usare contemporaneamente due o più elettrodomestici ad alto consumo, ad esempio lavatrice e ferro da stiro, o il phon per i capelli. A risparmiare sui consumi usando utilizzatori coi migliori rendimenti, evitare il forno elettrico, lo scaldabagno elettrico, bistecchiera elettrica, usare frigo e congelatore nel modo migliore e soprattutto che siano di classe AAA. Evitare stufe elettriche, usare lampadine a basso consumo o meglio ancora a LED, ecc ecc.....
Insomma, ottimizzare al meglio l'uso della corrente e prendere l'abitudine di evitare gli sprechi in tutti i modi possibili. Molto spesso alla fine ci si rende conto che di corrente ne serve molta meno.
Una volta imparati un po' di accorgimenti, ci si accorge che molto difficilmente si superano consumi momentanei superiori a 2Kw, per cui diventa inutile spendere per inverter e altri accessori di grossa potenza, realizzare un banco di accumulo eccessivamente grande, e forse non serve neanche un grosso banco fotovoltaico.

Un banco di pannelli da 1Kw rende mediamente durante l'anno oltre 3Kwh giornalieri. In estate molto di più, in inverno....... Anche se c'è il sole un po' meno, in quanto le giornate sono corte. Il consumo medio di una famiglia di 4 persone "dovrebbe" aggirarsi intorno ai 5,5Kwh giornalieri, a meno che non ci siano casi particolari di persone malate o molti bambini piccoli. Impiantare un sistema fotovoltaico ad isola per uso familiare per dei consumi medi superiori ai 6Kw giornalieri viene a costare un patrimonio e in qualche caso la spesa non vale l'impresa.....

I diodi: se ci si sa districare con il recupero di materiale elettronico usato, possono venire anche a costo zero, ma comunque è una spesa che si fa una sola volta.
Le batterie: si possono usare inizialmente anche batterie auto di recupero, ma bisogna essere MOLTO pratici, o comunque imparare molto bene a gestirle e misurarle. Altrimenti si va incontro a delusioni certe, e qualche volta anche ad incidenti.
6Kw a 12V sono una pazzia. Ma anche 3Kw. Secondo me a 12V non si dovrebbero superare i 1000W, in quanto si stà parlando già di correnti di oltre 100A, per cui cavi elettrici enormi e accorgimenti particolari, per evitare il surriscaldamento dei contatti e delle apparecchiature.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da Patroclo » 17 set 2014, 18:29

Per maxlinux2000
Vedo che un quasto forum ne sapete a pacchi, o meglio avete sperimentato tanto.
Per le batterie da auto, si comprano a 20€ e si rivendono a 10€, per cui il costo è irrisorio ma vedo che il metterle assieme è complicato.
Forse avrebbe senso avere linee da 9 per fare 110V, ma poi litigano tra di loro; forse ci vorrebbe un inverter dedicato in grado di accettare in ingresso tensioni da 50 a 500V e sciropparsi tutte le compensazioni.
Rinuncio alle batterie da auto e ringrazio per il tempo che mi avete fatto risparmiare.
La mia sensazione che le batterie da accumulo non sono ancora sul mercato; dovrebbero farsi almeno un 5000 cicli di carica e scarica.
La voglia di tagliare fuori i gestori elettrici è comunque sempre tanta.

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Re: Pagare la bolletta o andare offgrid?

Messaggio da Patroclo » 17 set 2014, 18:47

Per Ferrobattuto.
Un altro consiglio utile che vedo di mettere a frutto.
In realtà ho già fatto i miei tentativi di abbassare i consumi e ne sono uscito sconfitto.
Lavatrice e lavapiatti hanno un consumo di picco da 2200W l'uno. il ferro da stiro ne prende altri 2000W.
Il piccolo boiler da 12L lo tengo a 40° e non consuma molto, però se si sovrappone a ad un elettrodomestico, lampadine ed un computer passo tranquillamente i 3KW. Il contratto è da 4,5KW.
Sto progressivamente sostituendo le lampadine alogene e basso consumo con quelle a led; in casa passo periodicamente a spegnere le luci.
Però il grosso dei consumi non mi vengono dai poderosi ma brevi picchi, ma dai vari stand by di pochi watt che però sono attivi oltre 8000 ore l'anno.
Avendo un consumo annuo sui 4500KWh l'anno facciamo scattare tutte le tariffe più alte, che non abbiamo abbassato cambiando i vari gestori, tanto a loro arriva poco, il resto sono tutte aliquote. L'obbiettivo di stare sotto i 200€ al bimestre non riesco a raggiungerlo.
Già con un impianto fotovoltaico da 1KWp abbasserei i consumi a 3500KWh/anno e ci toglieremo dalle tariffe salate.
Ma la domanda che rimane senza risposta è: dov'è il buco dal quale escono tutti 'sti watt.
Adesso seguo i tuoi consigli, prendo a mano l'apparecchietto misura watt/watt-picco, un foglio elettronico e cerco di capirci qualcosa, poi vi raccondo cosa ho concluso.
Grazie Ferro!

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