Batterie con positivo ricostruito

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da giuseppe » 10 set 2014, 7:53

maxlinux2000 ha scritto:quanto costa al m² il kevla.
non ne ho la pallida idea ,si usa al lavoro e ognitanto lo scartano

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da giuseppe » 10 set 2014, 8:03

maxlinux2000 ha scritto:A mio parere servono pressioni non molto superiori a quelle che puoi ottenere con i morsetti.
Allora non so se centra lo spessore o se bisogna fare altro a mio parere ad essicarle non gli fa niente (almeno come faccio io ) :wacko:

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da maxlinux2000 » 10 set 2014, 11:08

non so, sicuramente per fare le faurè avranno fatto esperimenti di tutti i tipi. Quello della pressa potresti andare da un tuo amico meccanico con le piastre pronte da comprimere e farle "trattare" con una sua pressa...
Oppure prendi il crick della macchina, alzi una ruota anteriore, gli infili sotto la piastra e poi fai scendere la ruota per alcuni minuti e poi passi alla seguente.
Per comprimerla sarebbe meglio non usare un sandwich il legno, ma piuttosto 2 quadrati di ferro da 15mm poco più grandi della piastra. Metti in mezzo la piastra da comprimere e la metti sotto la ruota della macchina (dove c' è il motore)... o meglio ancora, del furgone/camion.
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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Dolomitico » 10 set 2014, 15:15

Ma io non ho mai visto pressare le piastre da nessuna parte,probabilmente gli ossidi recuperati sono diversi dalla pasta iniziale che pare si compatti per bene.
Anche Hall nelle sue prove delle cilindriche ha notato all'inizio dell'itorpedimento dell'elettrolito,quindi forse è normale che qualcosa si muova,il male semmai è se tutta la psta sulla griglia si smuova e vada a spasso.
Uno dei motivi che preferisco le tommasi è proprio per evitare spanciamenti e perdite varie,alla fine la cilindrica di Hall è una versione maxi,e perfettamente funzionante,capacità bassa a parte.
Secondo te Max calcolando che Hall ha usato ossidi solfatati,ora che sappiamo che ricaricando a fondo nel tempo si migliorano le caratteristiche potrebbe migliorare di quanto?
Vado a sbirciare il manuale.
Per Giuseppe,semmai non lo sapessi cè un manuale in inglese che spiega come recuperare e rifare gli accumulatori al piombo,se ti interessa è qui in pdf:
http://www.goodideacreative.com/battery_builder.html

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Dolomitico » 10 set 2014, 15:40

Letto un pò il manuale,ma ci vorrebbe una letta più approfondita:
Nella mistura usano la "Carbossimetilcellulosa" che se ho capito bene crea una pasta dura da dissolvere:
Cmq per le positive
1 parte di "litharge" che tradotto è litargirio che non so minimamente cosa sia.
4 parti di red lead che mi pare ovvio siano ossidi rossi
1 parte di elettrolito
0.2% del peso totale di Carbossimetilcellulosa

Altro discorso per le negative:
6 parti di litharge (?????)
1 di elettrolito
0.2% del peso di Carbossimetilcellulosa

Ora di cosa siano è a discrezione ma dalle foto pare che partano da materiale nuovo,e non da ossidi riutilizzati.
Per dirla tutta non credo che gli ossidi riutilizzati visti gli effetti possano andar bene cosi come sono,serve un qualche legante chimico o meccanico che li tiene lì altrimenti si disperdono.

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da maxlinux2000 » 10 set 2014, 17:41

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Dolomitico » 10 set 2014, 18:27

Si,wikipedia l'avevo guardata anch'io,ma non spiega molto.
Credo sia un legante per tenere tutto attaccato.Lgicamente sui documentari non ti fanno vedere "proprio" tutto,sul manuale ti dicono come fare la materia attiva credo proprio da nuova,in fin dei conti gli ossidi non sono piombo puro,ma ci sono altri composti.
Più ci penso e più mi sa che gli ossidi vecchi si recuperano bene con sistemi a vaso,in modo che nonpossono sfuggire neanche volendo,appiccicati cosi la vedo dura,ma magari Giuseppe riesce a stupirci ancora una volta.

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da maxlinux2000 » 10 set 2014, 20:24

beh... questo legante non è altro che una versione "moderna" della "colla arabica".
La troviamo negli spaghetti e in moltissimi altri prodotti alimentari industriali.

Penso che faccia lo stesso che gli ossidi siano nuovi o vecchi. Il legante fa da supporto e impedisce che vadano in giro. Poi con la desolfatazione e l' uso, gli ossidi tornano "nuovi"
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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Ferrobattuto » 10 set 2014, 22:03

Ho l'impressione che ne gli spaghetti ne la carta siano destinati ad essere immersi nell'acido solforico, infatti se ce li immergi fanno la stessa fine......

Il litargirio è semplicemente ossido di piombo: PbO
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da maxlinux2000 » 10 set 2014, 22:08

gli spaghetti sicuramente no... ma questo E-466 non è sicuramente sensibile all'acido solforico.

Il fatto che poi ce lo mettino dentro agli spaghetti del supermercato, questo è un altro discorso.

In realtà l' ideale sarebbe evitare ci comrate qualsiasi prodotto alimentare che abbia dentro un qualsiasi E-qualchecosa.
Tornando alle batterie... continuo a credere che sia una buona opzione per fissare l'ossido .
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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da giuseppe » 11 set 2014, 22:57

:unsure: Aggiornamento
2014-09-11 10.10.02.jpg
Che sia la volta buona ? Le piastre sono di 9mm e le buste sono + alte delle piastre e dell'acido Homesso la plastica trasparente per vedere dentro
2014-09-11 10.10.02.jpg (238.91 KiB) Visto 7653 volte

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da giuseppe » 4 ott 2014, 12:11

Oggi ho voluto recuperare un po di ossidi delle positive e ho notato una cosa le buste quelle + grandi si rompono + facilmente di quelle piu piccole penso sia il materiale diverso probabilmente perche richiedono +A di spunto.Ho dovuto aprirle perche nonostante fossero 2 giorni al sole x asciugerle ancora l'ossido non si staccava dalla busta
2014-10-04 11.18.03.jpg
buste di una fiamm da 70 AH aperte e messe ad asciugare perchè gli ossidi sono ancora incollati alla busta
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buste di una fiamm da 70 AH aperte e messe ad asciugare perchè gli ossidi sono ancora incollati alla busta
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2014-10-04 11.19.13.jpg
Sesta batteria recuperata questa ha 3 negativi e 2 positivi x elemento
2014-10-04 11.19.13.jpg (229.37 KiB) Visto 7638 volte
PS la fiamm aveva 5 negativi e 5 positivi griglia 1mm (e pensare che le fiamm credevo fossero meglio delle altre)

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Dolomitico » 4 ott 2014, 13:11

Bah,ormai con tutte ste cose che combianano cè da aspettarsi di tutto,la configurazione corretta sarebbe una positiva in meno delle negative.
Ieri ho visto batterie di non so che marca in vendita per 50€ una da 100A,chissà cosa ci sarà dentro.
Ma cosi per curiosità,di quelle che trovi quante sono con le griglie positive distrutte?
Se sono finite le negative dovrebbero essere abbastanza integre,mentre le positive ormai quasi solo ossidi con qualche pezzo di piombo qua e la,ma la struttura è corrosa,a me sono capitate molte positive ancora mecanicamente integre....quindi solo probabili corti e basta.

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da giuseppe » 4 ott 2014, 13:35

Le griglie positive di solito sono tutte distrutte o attaccate x un pelo al collettore. Da notare che anche le negative ne soffrono xchè non essendo imbustate un po di ossido si stacca e va sul fondo (dalla fiam ho raccolto un bicchiere di plastica colmo di ossidi negativi che erano sul fondo) e poi basta un buchetto sulla busta (la +)che quell'elemento va in corto. Anche il rialzo che c'e sul fondo (non tutte)x ridurre i corti è un po una presa x il c... xchè ho notato che è proprio li che le buste cominciano a bucarsi con le vibrazioni praticamente una superfice di appoggio + piccola consuma +in fretta la busta e quando l'ossido delle negative arriva al buco va in autoscarica

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Dolomitico » 4 ott 2014, 13:56

Cavolo,ecco un dettaglio che non avevamo considerato,l'appoggio troppo piccolo,che storie,le fanno tutte per farle durare poco......
Quindi se le positive sono finite non ci sarebbe cmq altro da fare,sono studiate a tavolino,sanno già che XX ricariche consumano XX quandita di piombo,e questo rende possibile ottenere piastre fini a sufficenza per farle durare il tempo voluto.....

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da giuseppe » 4 ott 2014, 18:16

p015
2014-10-04 15.50.56.jpg
Come si vede dalla foto i buchi corrispondono ai rialzi che ci sono nel contenitore
2014-10-04 15.50.56.jpg (174.58 KiB) Visto 7630 volte

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Dolomitico » 4 ott 2014, 19:49

E secondo te,il materiale che usano per i deparatori è il minimo indispensabile?
Non so se hai guardato il manuale delle tommasi che ti dicevo,in certi prototipi non c'erano proprio,le tenevano semplicemente a distanza.
Ora la domanda che è un pò di tempo che mi porto dietro è:
UNa pistra durante la scarica tende a gonfiarsi,quindi a l'impasto tende a venir via.
Quindi il sistema di impacchettarle è conforma al tentativo di tenere gli ossidi al loro posto.
Se noi le posizioniamo a una distanza l'una dall'altra andranno a morire prima per distacco eccessivo degli ossidi oppure moriranno della stessa morte per perditae corrosione?
Nelle scatole comerciali non tengono conto del fatto che la batteria ha una sorta di respiro,quando si scarica si gonfia (gli ossidi occupano più spazio incorporando anche l'acido e trasformandosi in solfato.
Col tempo,e le non corrette ricariche tendono a gonfieare le celle fino al corto finale,le mie sono morte cosi,le devo operare per vedere cosa cè dentro....

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da giuseppe » 4 ott 2014, 22:43

Penso che le batterie auto vadano a morire di piu per corrosione dei positivi .quelle che vanno in corto è per le buste che si bucano (di + sul fondo).Altre caso raro mi è successo con batterie ancora buone che tutto dun colpo non accendono neanche una lampadina , in quei casi( 2 volte)UN COLLETTORE SI ERA ROTTO PROPRIO DOVE C'è ILPASSAGGIO DA UN ELEMENTO ALL'ALTRO ,probabilmente un diffetto di saldatura .Sicuramente i separatori sono il minimo indispensabile e hanno il compito di trattenere gli ossidi ma.......sono alti quanto le piastre o al piu mezzo cm + alti per cui attenzione alle ricariche veloci ho visto su una batteria (normale ) alla quale avevo tolto il coperchio e in carica con 16 v 4 A (bolliva tanto)un po di ossidi fuoriusciva dalla busta .Per cui va bene portarle a 16, v ma gia da carica con il minimo amperaggio possibile altrimenti sono + danni che benefici. Se fai il chirurgo guarda attentamente dove possono essere andate in corto
ciao

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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Ferrobattuto » 5 ott 2014, 22:11

giuseppe ha scritto:........e in carica con 16 v 4 A (bolliva tanto).....

Troppa corrente......
......va bene portarle a 16, v ma gia da carica e con il minimo amperaggio possibile.....

È quello che stiamo scrivendo da una vita: portarle a carica completa (14-14,5V) con correnti "normali", ossia tra un decimo e un ventesimo della capacità, poi continuare fino ai 15,5V o fino ai 16,2 ma con correnti molto più basse.
Ho cominciato a scriverlo quì http://faidateoffgrid.altervista.org/fo ... 300#p31183 ma lo aveva già detto Dolomitico in precedenza.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Batterie con positivo ricostruito

Messaggio da Dolomitico » 6 ott 2014, 16:13

Si,la storia di tirare la tensione a 16volt deve essere transitoria,solo per espellere l'ultimo strato di elettrolita dalle pistre.
Meglio fare molti cicli consecutivi che uno lungo su batterie funzionanti.
Tutto il ciclo dovrebbe durare mezz'ora,3/4 d'ora al max.
Cmq è bene vedere sul campo cosa succede se si strapazzano con questa tecnica,come ricordo spesso la chimica ha i suoi tempi,la velocità non gli è amica in questi casi.

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