Diciamo che a seconda della spesa, cambiano determinati elementi, come i LED più o meno efficienti, ed il sistema di pilotaggio.
I più economici montano un sistema simile a quello della foto bruciato, una variante sempre poco costosa è il ponte a diodi con condensatore di livellamento e led tutti in serie, che sarebbe probabilmente più resistente della versione della foto ma sempre un po' "rozzo", arrivando alle versioni più sofisticate che montano un circuito switching di pilotaggio a corrente costante, che poi è il metodo migliore per alimentare dei LED (elevate efficienze di pilotaggio e controllo delle condizioni operative dei LED= lunga vita dei chip luminosi).
Con driver switching, i LED vengono alimentati a corrente costante anche in caso di sbalzi-picchi di tensione, spesso vanno bene sia a 110V che a 220V (se c'è scritto sulla lampadina, hanno sicuramente un pilotaggio di tipo switching).
Per gli inverter ad onda quadra, è dunque da evitare il primo tipo, il secondo se ha solo limitatori resistivi dovrebbe essere al sicuro, il terzo pure non dovrebbe avere problemi.
Per intenderci, primo tipo di circuito che non va bene con onde quadre (perchè la reattanza è calibrata per i 50Hz):
http://electrodb.ro/wp-content/uploads/ ... a_230v.gifCon frequenze più alte, la reattanza è più bassa, sulla resistenza in serie scorre più corrente (e pure sui LED! cosa che non fa assolutamente bene), dissipa più potenza di quella nominale e si brucia.
Secondo tipo, che a mio avviso non dovrebbe dare troppi problemi in quanto ha un limitatore puramente resistivo (quasi invariante in frequenza):
http://www.ilprogettista.it/web/wp-cont ... ct_114.gifNB: il circuito sopra è solo concettuale, in realtà ci dovrebbe essere un ponte a diodi e non uno solo, più led in serie ed un condensatore di livellamento (non necessario ma utile per evitare l'effetto sfarfallio), più led in serie migliorano l'efficienza totale di pilotaggio (la potenza dispersa sulla resistenza è potenza "persa", aumentando il numero dei LED, diminuisce il valore della resistenza e pure la potenza dispersa su essa, mentre aumenta la potenza totale ) anche se resta un tantino scarsa. Ah, come il primo, soffre dei picchi di tensione, ma non dovrebbe soffrire per le armoniche dell'onda quadra dell'inverter. Una pecca: non abbiamo isolamento galvanico, per cui in uscita abbiamo qualcosa come 325V continui, senza grosse protezioni. Se tutto è ben isolato, non è un gran problema.
In ultimo: sapete come ho fatto io? Lampadine a LED alimentate a corrente costante tramite circuitino switching a 12V. Niente inverter, si sfrutta ancor meglio l'energia immagazzinata nelle batterie (passando dall'inverter, si perde sempre una certa potenza, dipendente dall'efficienza dell'inverter stesso. Dove non serve, è utile non usarlo, sempre se possibile logicamente)
Saluti!