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da Bridge » 24 set 2012, 23:17
[quote= ...........senza complicazioni circuitali,[/quote]
La semplificazione circuitale, "accorciare la strada o prendere quella più comoda" per intenderci, porta sempre ad un compromesso, è un pò come la coperta corta, ....sempre secondo me, e su questo argomento mi sono scontrato e dibattuto più volte nella mia vita professionale. Non perchè io abbia ragione, ....per carità, ma la ricerca di una funzionalità all'altezza delle aspettative porta sempre ad una complicanza circuitale che va sempre al di fuori delle previsioni iniziali, ....ricordate quel "....strada facendo"?.-
L'evoluzione tecnologica ha consentito di migliorare ulteriormente la commutazione (lo stato ON-OFF tipico negli alimentatori switching) introducendo i POWERMOS e di seguito gli IGBT (quest'ultimi snocciolano ampere come bruscolini!) semplificando notevolmente lo stadio di pilotaggio, cosa non possibile con i BJT (transistori).- L'interruttore ideale non esiste, sono daccordo, ma l'interruttore che funziona bene ed alla grande, ...SI.- E' chiaro che un pò di perdita la si deve accettare, ma bisogna anche tenere conto dei valori delle grandezze in gioco e fare a posteriori, la valutazione del rendimento, ed allora ci si accorge che le cose funzionano ed anche bene.-
Per fare un'esempio: nel progettino del regolatore di carica, come inizialmente era nelle intenzioni, si è tramutato in qualcosa di notevolmente diverso e complesso divenendo un sistema di gestione impianto FV in isola, atto a mantenere a "margine", nei limiti del possibile, il PRELIEVO dall'accumulo pur mantenendone lo stato ottimale di carica. Ora arrivo al commutatore allo stato solido. In questo momento sto impiegando due IGBT in due stadi diversi: uno preposto alla ricarica e l'altro alimenta la porta recupero.- Sono consapevole che la tensione VCEsat, ossia la tensione presente tra 2 terminali quando il disposivivo è nello stato ON (interruttore chiuso), ammonta a circa 2,2V per una corrente in transito di una decina di ampere o poco più, a cui si deve sommare la tensione Vf del diodo che è di circa 1,2V.- Quindi in totale ho una perdita di 2.2+1.2=3.4volt.- Sembrerebbero tanti, ma così non è, poichè facendo due conti la potenza persa sul diodo e IGBT equivale a P=V*I, quindi 3.4V*10A=34watt, ma non bisogna dimenticare cosa "transita" su quei due componenti e nella fattispecie: tensione di 150volt per una corrente di 10ampere fanno 1500W!!!.-
Sono "transitati" 1500W con una perdita di soli 34W.- Ci si avvicina al 98% di rendimento!!.- Tanto male non vanno questi disposivivi, l'importante è la cura del dettaglio.-
Il linguaggio utilizzato non è prettamente tecnico, ma così ci si intende meglio.-
In realtà esiste anche un'altra tipologia di perdita che non menziono, comunque quest'ultima è vincolata anche alla bonta del progetto, ....eccoci ...ci risiamo.-
Bahh, ...come sempre mi faccio prendere dalla mano e non la smetto più.
E' meglio che vada a nanna, ciao.-
Bridge