contenitore batteria "pozzetto"
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
...140Ah
ogni piastra pesa 1163 grammi senza considerare la striscia per il collettore.
ti servono circa 7 litri di elettrolita
in effetti forse è meglio prevedere uno scaffale... cosí siamo sicuri che non si rompa il pvc sotto il peso degli altri elementi.
ogni piastra pesa 1163 grammi senza considerare la striscia per il collettore.
ti servono circa 7 litri di elettrolita
in effetti forse è meglio prevedere uno scaffale... cosí siamo sicuri che non si rompa il pvc sotto il peso degli altri elementi.
Cogito, ergo NO SUV !!
Re: contenitore batteria "pozzetto"
Io nei secchi i due poli li faccio uscire dai lati tagliando una piccola scanalatura di 1cm sul bordo superiore così il coperchio lo posso togliere quando mi pare e controllare dentro, estrarre il polo positivo, raccogliere sedimenti e qualsiasi altra cosa voglia fare.
In alcuni vecchi prototipi avevo fatto uscire le polarità dal coperchio ma mi ero reso conto fin da subito che era una cavolata
Vorrei darvi un paio di opinioni rigiardo a questo progetto, ma ho paura che poi vi arrabbiereste con me non so..... (:)
In alcuni vecchi prototipi avevo fatto uscire le polarità dal coperchio ma mi ero reso conto fin da subito che era una cavolata

Vorrei darvi un paio di opinioni rigiardo a questo progetto, ma ho paura che poi vi arrabbiereste con me non so..... (:)
Re: contenitore batteria "pozzetto"
@ Ferro
il problema delle scaffalature è un problema comune sia che si faccia plantè che sechci che altri tipi di batterie, ovvero qualcosa di economico ma solido e robusto, vi immaginate se cede la struttura e cadono per terra migliaia di chili di piombo, ossidi e acido? sempre nella speranza che se deve cedere lo faccia quando non 'cè nessuno è pur sempre un bel disastro
da evitare con assoluta certezza matematica :devil:
Quindi Ferro la tua idea sarebbe quella di usare per esempio bolognini per le colonne protanti e dei panetti multistrato in legno di quelli usati in edilizia per le impalcature o per le colate di cemento che in genere sono belli resistenti?
Per intenderci faccio uno schemino:
Questo sistema ha di sicuro un ottima resistenza e portanza di peso in verticale, ma se ci sono dei lievi spostamenti od oscillazioni laterali non potrebbe venire giù tutto?
No0n sò penso a lievi imperfezioni dei mattoni e delle assi di legno che sotto il peso magari hanno una differenza di qualche millimetro su un lato e salendo di ripiani magari in cima abbiamo che pende di 1cm o due da una parte, e stimando di avere che ne sò qualcosa come 500-800Kg per colonna alla base che preme magari basta una piccola forza laterale e viene giù tutto.
Oppure una leggera scossa sismica, io fino all'anno scorso non ci avevo mai pensato, ma da quando abbiamo sentito una leggera oscillazione anche qui da noi dove storicamente non si era mai registrato un evento del genere, quando penso alle scaffalature per impilare 100/200 secchi che pesano 40Kg l'uno salendo di 5 scaffalature in altezza per sfruttare tutto il volume della stanza mi viene spontaneo pensare alla struttura che regge tutto questo peso di sostanze che non devono andare in terra soggetta ad una leggera oscillazione come quelle che ho sentito di recente.
Poi è ovvio che se viene un sisma di quelli tosti che vengono giù le case possiamo anche dire che la sala batterie sia l'ultimo dei nostri pensieri oO
il problema delle scaffalature è un problema comune sia che si faccia plantè che sechci che altri tipi di batterie, ovvero qualcosa di economico ma solido e robusto, vi immaginate se cede la struttura e cadono per terra migliaia di chili di piombo, ossidi e acido? sempre nella speranza che se deve cedere lo faccia quando non 'cè nessuno è pur sempre un bel disastro

Quindi Ferro la tua idea sarebbe quella di usare per esempio bolognini per le colonne protanti e dei panetti multistrato in legno di quelli usati in edilizia per le impalcature o per le colate di cemento che in genere sono belli resistenti?
Per intenderci faccio uno schemino:
Codice: Seleziona tutto
M --> bolognino
------- --> panò di legno (non so come lo chiamate nella vostra zona)
----------------------
M M
----------------------
M M
----------------------
M M
----------------------
M M
Questo sistema ha di sicuro un ottima resistenza e portanza di peso in verticale, ma se ci sono dei lievi spostamenti od oscillazioni laterali non potrebbe venire giù tutto?
No0n sò penso a lievi imperfezioni dei mattoni e delle assi di legno che sotto il peso magari hanno una differenza di qualche millimetro su un lato e salendo di ripiani magari in cima abbiamo che pende di 1cm o due da una parte, e stimando di avere che ne sò qualcosa come 500-800Kg per colonna alla base che preme magari basta una piccola forza laterale e viene giù tutto.
Oppure una leggera scossa sismica, io fino all'anno scorso non ci avevo mai pensato, ma da quando abbiamo sentito una leggera oscillazione anche qui da noi dove storicamente non si era mai registrato un evento del genere, quando penso alle scaffalature per impilare 100/200 secchi che pesano 40Kg l'uno salendo di 5 scaffalature in altezza per sfruttare tutto il volume della stanza mi viene spontaneo pensare alla struttura che regge tutto questo peso di sostanze che non devono andare in terra soggetta ad una leggera oscillazione come quelle che ho sentito di recente.
Poi è ovvio che se viene un sisma di quelli tosti che vengono giù le case possiamo anche dire che la sala batterie sia l'ultimo dei nostri pensieri oO
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
Hal9000 ha scritto:.......Vorrei darvi un paio di opinioni rigiardo a questo progetto, ma ho paura che poi vi arrabbiereste con me non so..... (:)
Nessuna arrabbiatura, ogni idea è buona e si accettano tutti i consigli, poi ognuno decide da se.....

Per gli scaffali: la mia era un'idea messa giù semplice, tanto per dire, ma nessuno vieta di fare qualcosa di meglio. Poi i pozzetti sono alti di meno dei secchi, e comunque non pensavo di fare più di due o tre ripiani al massimo. Questo per Offgrid, che io quì ho tutto lo spazio a terra che voglio.....

Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
haha, buono a sapersi Ferro, non vorrei che sembrasse che c'è l'ho su con la vostra idea delle plantè, anche se non ho intenzione di cimentarmi su questa strada per via di deludenti risultati ottenuti da prove fatte negli anni passati, sono comunque curioso di leggere dei risultati che otterrete voi altri.
Ti ricordi la mia piccola plantè reallizata nel 2005?

Il barattolo di vetro era da circa 1,6 litri ed avevo usato lamiera da 2mm arrotolata, non ricordo quanta superfice fossero ma avevo ottenuto meno di 5Ah, l'avevo scritto da qualche parte forse anche solo 2/3Ah non ricordo bene, ma avevo notato che dopo tutti i cicli di carica e scarica fino a 0V le piastre di piombo positive erano state corrose per una buona percentuale, raschiando via il biossido del positivo si trovava l'anima di piombo puro assottiliata a circa 1,5mm (misura approssimativa, non l'ho presa con il calibro) e questo solo per arrivare a meno di 5Ah in meno di 1 anno di cicli fatti prevalentemente nel fine settimana quando avevo tempo di ravanarci dietro.
Da questa esperienza avevo dedotto che le piastre così sottili direttamente a contatto con l'elettrolita venivano corrose troppo velocemente per durare tutti gli anni che desideravo, fermo restando che questo processo di corrosione è utile al progetto perchè inizialmente crea materia attiva e quindi aumenta la capacità, a lungo andare avrebbe corroso completamente le piastre facendole cadere a pezzi, a scaglie.
Ovviamente avevo scelto la lamiera di piombo da 2mm per ridurre il quantitativo/peso di piombo da usare altrimenti il prezzo già all'epoca diveniva proibitivo e alla fine mi costava come prendere le commerciali già fatte così alla fine ho optato per l'acquisto di un banco nuovo.
Ma nonostante questo ho proseguito nella sperimentazione, così a mio avviso una plantè dovrebbe avere le piastre minimo di 5mm se parliamo di batterie che debbano vivere almeno 20 anni perchè la corrosione superficiale sarebbe più violenta essendo la piastra di piombo a contatto diretto con l'elettrolita, mentre in una soluzione in cui l'elettrodo è avvolto da ossidi pre-posizionati la corrosione è meno accentuata in quanto le correnti ioniche scontrandosi prima che gli ossidi già presenti decadono un pò prima di raggiungere l'anima di piombo della piastra sepolta sotto gli ossidi.
Tutto questo per dire che da una mia stima del tutto teorica piastre da 2mm durerebbero pochi anni in una plantè a meno di usarla con i guanti di velluto come si fà per le normali commerciali, ma mi pare scontato che se ci sbattiamo a costruire una batteria fai-da-te sia anche votata alla robustezza estrema.
Per esempio sui prossimi prototipi a secchio colerò gli elettrodi di spessore di 1cm proprio perchè avevo notato su vecchie celle 2V tudor che gli elettrodi positivi di 4mm dopo circa 20 anni erano stati completamente corrosi e si erano trasformati in biossido di piombo, ed essendo che la parte scoperta degli elettrodi che fuoriesce dalle masse di ossidi fino all'esterno, nella parte immersa in elettrolita subirebbe la stessa usura di una plantè, così ho deciso di andare direttamente su spessori di 1cm in modo da sperare che durino almeno 40anni anche sotto trattamenti da schiavisti degli accumulatori (scariche totali, ricariche forzate a tensioni elevate, ecc ecc)
Un altro fattore che mi preoccupa sulla geometria che state ipotizzando è che queste sottili piastra da 2mm sono tutte affiancate e quindi affaciate tra positivo e negativo con 3/4mm di spazio di acido libero, quesat è un ottima idea perchè non usando separatori di sorta non si ha il loro intasamento di polveri e relative autoscariche/corti, ma però se ci pensate bene inevitabilmente dirante certe condizioni d'uso si creeranno delle piccole scaglie di materia attiva che si distaccheranno, e forse nel cadere potrebbero ponticellare il positivo con il negativo visto che parliamo di pochi millimetri di distanza.
Nel prototipo del barattolo di vetro che avevo provato, scaricando a 0V l'elemento e lasciandolo scaricho per qualche giuorno con l'intento di farlo solfatare appositamente, poi successivamente applicando una ricarica ad impulsi la desolfatazione avveniva regolarmente come su una normale batteria, ma avevo notato che delle parti di solfato biancastro non reagivano più, la causa era dovuta al fatto che il solfato sottostante, quello più a contatto intimo con la piastra di piombo, si era ristretto riconvertendosi in piombo o biossido di piombo, lasciando qualche micron di distanza che isolava elettricamente la scaglietta più esterna che dopo qualche ciclo di carica e scarica con l'inevitabile formazione di bollicine negli strati più profondi si distaccava e cadeva inerte sul fondo provocando qualche corto lungo il percorso.
Riassumendo:
- 2mm mi sembrano troppo sottili per durare più delle comuni tubolari commerciali
- 3/4mm di distanza tra elettrodi mi sembrano ancora pochi per scongiurare corti da scaglie
- se ho capito bene il pozzetto misura 30x30x30 centimetri e stimate 140Ah, un secchio della vernice che ho usato misura 26cm di diametro alla base e 30cm di diamtro in cima e 32cm di altezza e al momento rende 200Ah
Quello su cui ragionavo è se veramente conviene costruire un a plantè, apparentemente l'unico vantaggio è la corrente di spunto, ma mica dobbiamo avviare la macchina
Però sono curioso di vedere i risultati se avrete tempo di realizzare una stringa di 6 elementi o anche uno solo per effettuare test, l'unica cosa che non possiamo testare è la durata negli anni, mica possiamo aspettare 20 anni
però mi pare che con un pò di buon senso analizzando i casi visi nella pratica si può stimare e trarre le conclusioni giuste.
Ti ricordi la mia piccola plantè reallizata nel 2005?

Il barattolo di vetro era da circa 1,6 litri ed avevo usato lamiera da 2mm arrotolata, non ricordo quanta superfice fossero ma avevo ottenuto meno di 5Ah, l'avevo scritto da qualche parte forse anche solo 2/3Ah non ricordo bene, ma avevo notato che dopo tutti i cicli di carica e scarica fino a 0V le piastre di piombo positive erano state corrose per una buona percentuale, raschiando via il biossido del positivo si trovava l'anima di piombo puro assottiliata a circa 1,5mm (misura approssimativa, non l'ho presa con il calibro) e questo solo per arrivare a meno di 5Ah in meno di 1 anno di cicli fatti prevalentemente nel fine settimana quando avevo tempo di ravanarci dietro.
Da questa esperienza avevo dedotto che le piastre così sottili direttamente a contatto con l'elettrolita venivano corrose troppo velocemente per durare tutti gli anni che desideravo, fermo restando che questo processo di corrosione è utile al progetto perchè inizialmente crea materia attiva e quindi aumenta la capacità, a lungo andare avrebbe corroso completamente le piastre facendole cadere a pezzi, a scaglie.
Ovviamente avevo scelto la lamiera di piombo da 2mm per ridurre il quantitativo/peso di piombo da usare altrimenti il prezzo già all'epoca diveniva proibitivo e alla fine mi costava come prendere le commerciali già fatte così alla fine ho optato per l'acquisto di un banco nuovo.
Ma nonostante questo ho proseguito nella sperimentazione, così a mio avviso una plantè dovrebbe avere le piastre minimo di 5mm se parliamo di batterie che debbano vivere almeno 20 anni perchè la corrosione superficiale sarebbe più violenta essendo la piastra di piombo a contatto diretto con l'elettrolita, mentre in una soluzione in cui l'elettrodo è avvolto da ossidi pre-posizionati la corrosione è meno accentuata in quanto le correnti ioniche scontrandosi prima che gli ossidi già presenti decadono un pò prima di raggiungere l'anima di piombo della piastra sepolta sotto gli ossidi.
Tutto questo per dire che da una mia stima del tutto teorica piastre da 2mm durerebbero pochi anni in una plantè a meno di usarla con i guanti di velluto come si fà per le normali commerciali, ma mi pare scontato che se ci sbattiamo a costruire una batteria fai-da-te sia anche votata alla robustezza estrema.
Per esempio sui prossimi prototipi a secchio colerò gli elettrodi di spessore di 1cm proprio perchè avevo notato su vecchie celle 2V tudor che gli elettrodi positivi di 4mm dopo circa 20 anni erano stati completamente corrosi e si erano trasformati in biossido di piombo, ed essendo che la parte scoperta degli elettrodi che fuoriesce dalle masse di ossidi fino all'esterno, nella parte immersa in elettrolita subirebbe la stessa usura di una plantè, così ho deciso di andare direttamente su spessori di 1cm in modo da sperare che durino almeno 40anni anche sotto trattamenti da schiavisti degli accumulatori (scariche totali, ricariche forzate a tensioni elevate, ecc ecc)
Un altro fattore che mi preoccupa sulla geometria che state ipotizzando è che queste sottili piastra da 2mm sono tutte affiancate e quindi affaciate tra positivo e negativo con 3/4mm di spazio di acido libero, quesat è un ottima idea perchè non usando separatori di sorta non si ha il loro intasamento di polveri e relative autoscariche/corti, ma però se ci pensate bene inevitabilmente dirante certe condizioni d'uso si creeranno delle piccole scaglie di materia attiva che si distaccheranno, e forse nel cadere potrebbero ponticellare il positivo con il negativo visto che parliamo di pochi millimetri di distanza.
Nel prototipo del barattolo di vetro che avevo provato, scaricando a 0V l'elemento e lasciandolo scaricho per qualche giuorno con l'intento di farlo solfatare appositamente, poi successivamente applicando una ricarica ad impulsi la desolfatazione avveniva regolarmente come su una normale batteria, ma avevo notato che delle parti di solfato biancastro non reagivano più, la causa era dovuta al fatto che il solfato sottostante, quello più a contatto intimo con la piastra di piombo, si era ristretto riconvertendosi in piombo o biossido di piombo, lasciando qualche micron di distanza che isolava elettricamente la scaglietta più esterna che dopo qualche ciclo di carica e scarica con l'inevitabile formazione di bollicine negli strati più profondi si distaccava e cadeva inerte sul fondo provocando qualche corto lungo il percorso.
Riassumendo:
- 2mm mi sembrano troppo sottili per durare più delle comuni tubolari commerciali
- 3/4mm di distanza tra elettrodi mi sembrano ancora pochi per scongiurare corti da scaglie
- se ho capito bene il pozzetto misura 30x30x30 centimetri e stimate 140Ah, un secchio della vernice che ho usato misura 26cm di diametro alla base e 30cm di diamtro in cima e 32cm di altezza e al momento rende 200Ah
Quello su cui ragionavo è se veramente conviene costruire un a plantè, apparentemente l'unico vantaggio è la corrente di spunto, ma mica dobbiamo avviare la macchina

Però sono curioso di vedere i risultati se avrete tempo di realizzare una stringa di 6 elementi o anche uno solo per effettuare test, l'unica cosa che non possiamo testare è la durata negli anni, mica possiamo aspettare 20 anni

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Re: contenitore batteria "pozzetto"
Ricordo benissimo la tua Planté-barattolo
come immagino tu ricorderai senz'altro questa quì: http://offgrid2.altervista.org/viewtopi ... &t=86#p811 addirittura solo 2-2,5Ah per due chili di piombo.... Ma per me e Offgrid, secondo te, quale altra alternativa ci sarebbe?
Non abbiamo un "banco primario" a cui chiedere degli spunti di corrente necessari ad alcune cose, a cui affiancare poi le "cilindriche". L'alternativa sarebbero comunque delle commerciali, col loro costo che, almeno io, ma credo anche Offgrid, non possiamo permetterci. Avere uno spunto di 1-1,5Kw con le cilindriche sarebbe impossibile, a meno di fare un accumulo grande come il Duomo di Milano, o la Cupola di S.Pietro a Roma.
Daltronde io non ho intenzione di scaricare a zero degli elementi planté, e nemmeno di sovraccaricarli di corrente nella loro formazione, per cui con un po' di precauzioni ci si dovrebbe andar bene. E' vero che queste sono precauzioni da elementi commerciali, ma se dovessimo comprarli non sarebbe la stessa cosa?

Non abbiamo un "banco primario" a cui chiedere degli spunti di corrente necessari ad alcune cose, a cui affiancare poi le "cilindriche". L'alternativa sarebbero comunque delle commerciali, col loro costo che, almeno io, ma credo anche Offgrid, non possiamo permetterci. Avere uno spunto di 1-1,5Kw con le cilindriche sarebbe impossibile, a meno di fare un accumulo grande come il Duomo di Milano, o la Cupola di S.Pietro a Roma.
Daltronde io non ho intenzione di scaricare a zero degli elementi planté, e nemmeno di sovraccaricarli di corrente nella loro formazione, per cui con un po' di precauzioni ci si dovrebbe andar bene. E' vero che queste sono precauzioni da elementi commerciali, ma se dovessimo comprarli non sarebbe la stessa cosa?

Buone realizzazioni a tutti!
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
grazie per i consigli hal
a dire il vero avevamo stimato 340Ah, ma il peso sarebbe eccessivo, per cui abbiamo pensato di ridurre il n. di piastre.
Volendo potremmo aumentare la distanza tra le piastre a 5mm o anche a 10mm, spazio ce nè in avanzo.
Per le piastre, potremmo usare il sistema che si usano in molte batterie commerciali per allungare la vita utile nonostante gli strapazzi:
piastre positive da 3mm
Piastre negative da 1mm
distanza a 6mm per evitare cortocircuiti possibili
Se aumentiamo a 200Ah arriviamo a 34kG di piombo + altri 6-7 litri circa di elettrolita.... ed è ancora maneggiabile
tieni conto che stiamo parlando di collettori da 10x20mm ... ovvero ogni singola piastra da 2-3mm di spessore per 20mm di larghezza, arriva al rispettivo polo, quidi l'effetto corrosivo creato dall'elettrolisi, viene diviso equimente per il numero di piastre.
in ogni caso,tieni conto che anche se tra 20 anni dovessimo rimetterci le mani per manutenzione, sarebbe il lavoro di 1/2 giornata di lavoro fisico, per elemento cambiare le piastre positive con altre nuove... basta conservare lo stampo e una piastra di esempio.
Svuotare l'elemento e conservare l'elettrolita
Lasciarlo asciugare per bene
sfilare i resti delle piastre positive
sfilare le piastre negative,
estrarre la fanghiglia (e metterla da parte per una eventuale riduzione assieme ai resti delle piastre positive)
inserire le nuove piastre positive
mettere acido nitrico all'1% per 2 giorni
lavare le piastre
inserire le piastre negative
rimettere l'elettrolita
Stavo anche pensando che si pottrebbe usare dadi e bulloni in piombo per unire le varie parti, proteggendo i filetti con grasso di vaselina.... vedremo + avanti.
ho fatti i conti e la tua batterie da 5Ah dovrebbe avere avuto una superficie totale di circa 80cm2...2 piastre da 15x15? Sono daccordo che devono essere robuste, ma caspita... tu le hai mantenute a 0V in corto per giorni...questo è troppo per un uso quotidiano! sarebbe come comprarsi un carroarmato perché e robusto, e invece di usarlo come una utilitaria, passiamo tutti i giorni per un campo minato... tanto è robusto no?
Non dico che le planté le voglia usare con i guanti come bisogna fare con le commerciali, ma dubito che scenderó sotto i 11V se non in contate occasioni nel giro di 20-30 anni.
A quella tensione hanno già dato il 90% della carica ed è inutile andare oltre no?
Per gli scaffali...
Nel tuo caso, io userei scaffali in muratura, ben fissati al muro e se fai degli scaffali a fila tipo libreria, allora fissati assieme in alto con delle putrelle in acciaio. In questo modo se viene un terremonto... normale, una scossa o due, non succede niente perché gli scaffali non possono cadere, ameno che non vada giù la casa.
Altra cosa.... la scala. Non usare una scala in alluninio o in ferro a pioli. Visto il grosso peso, devi usare una scala in legno a gradini con ruote sotto... sarebbe spiacevole fare tutto questo lavoro e poi rovesciarsi addosso un bidone pieno di acido, perché la scala non appoggiava bene.
Vista la mole delle batteria che vuoi usare, forse dovresti prima pensare a costruire una bat-caverna
in modo da evitare l'uso di scaffali, o al limite arrivare al massimo a 3 livelli .
5 Livelli sono tanti per quel peso.
a dire il vero avevamo stimato 340Ah, ma il peso sarebbe eccessivo, per cui abbiamo pensato di ridurre il n. di piastre.
Volendo potremmo aumentare la distanza tra le piastre a 5mm o anche a 10mm, spazio ce nè in avanzo.
Per le piastre, potremmo usare il sistema che si usano in molte batterie commerciali per allungare la vita utile nonostante gli strapazzi:
piastre positive da 3mm
Piastre negative da 1mm
distanza a 6mm per evitare cortocircuiti possibili
Se aumentiamo a 200Ah arriviamo a 34kG di piombo + altri 6-7 litri circa di elettrolita.... ed è ancora maneggiabile
tieni conto che stiamo parlando di collettori da 10x20mm ... ovvero ogni singola piastra da 2-3mm di spessore per 20mm di larghezza, arriva al rispettivo polo, quidi l'effetto corrosivo creato dall'elettrolisi, viene diviso equimente per il numero di piastre.
in ogni caso,tieni conto che anche se tra 20 anni dovessimo rimetterci le mani per manutenzione, sarebbe il lavoro di 1/2 giornata di lavoro fisico, per elemento cambiare le piastre positive con altre nuove... basta conservare lo stampo e una piastra di esempio.
Svuotare l'elemento e conservare l'elettrolita
Lasciarlo asciugare per bene
sfilare i resti delle piastre positive
sfilare le piastre negative,
estrarre la fanghiglia (e metterla da parte per una eventuale riduzione assieme ai resti delle piastre positive)
inserire le nuove piastre positive
mettere acido nitrico all'1% per 2 giorni
lavare le piastre
inserire le piastre negative
rimettere l'elettrolita
Stavo anche pensando che si pottrebbe usare dadi e bulloni in piombo per unire le varie parti, proteggendo i filetti con grasso di vaselina.... vedremo + avanti.
ho fatti i conti e la tua batterie da 5Ah dovrebbe avere avuto una superficie totale di circa 80cm2...2 piastre da 15x15? Sono daccordo che devono essere robuste, ma caspita... tu le hai mantenute a 0V in corto per giorni...questo è troppo per un uso quotidiano! sarebbe come comprarsi un carroarmato perché e robusto, e invece di usarlo come una utilitaria, passiamo tutti i giorni per un campo minato... tanto è robusto no?
Non dico che le planté le voglia usare con i guanti come bisogna fare con le commerciali, ma dubito che scenderó sotto i 11V se non in contate occasioni nel giro di 20-30 anni.
A quella tensione hanno già dato il 90% della carica ed è inutile andare oltre no?
Per gli scaffali...
Nel tuo caso, io userei scaffali in muratura, ben fissati al muro e se fai degli scaffali a fila tipo libreria, allora fissati assieme in alto con delle putrelle in acciaio. In questo modo se viene un terremonto... normale, una scossa o due, non succede niente perché gli scaffali non possono cadere, ameno che non vada giù la casa.
Altra cosa.... la scala. Non usare una scala in alluninio o in ferro a pioli. Visto il grosso peso, devi usare una scala in legno a gradini con ruote sotto... sarebbe spiacevole fare tutto questo lavoro e poi rovesciarsi addosso un bidone pieno di acido, perché la scala non appoggiava bene.
Vista la mole delle batteria che vuoi usare, forse dovresti prima pensare a costruire una bat-caverna

5 Livelli sono tanti per quel peso.
Cogito, ergo NO SUV !!
Re: contenitore batteria "pozzetto"
Considera che il prezzo delle batterie commerciali è al'80 / 90% il prezzo del piombo usato al loro interno, con la speculazione sul piombo in atto in questi tempi, di cui parlavamo nell'altra discussione, i costruttori di batterie assottigliano le piastre e riducono il margine per evitare un crollo delle vendite, da qui parte il ragionamento che la fatica, il tempo dedicato e il prezzo delle materie prime per una plantè danno poco margine di vantaggi rispetto a prendersi una batteria commerciale.
Per esempio ho un prezzo fresco fresco di un elemento 2V 1200Ah tubolare --> 230 euro
Pesa 80Kg, saranno 65Kg di piombo, se consideriamo il prezzo del piombo nuovo fatto a noi comuni mortali di circa 4euro al Kg siamo a:
65 * 4 = 260 euro solo in peso di piombo
se consideriamo un prezzo medio del piombo usato che si aggira intorno a 1,5 euro al Kg siamo a:
65 * 1,5 = 97,5 euro
Ora una considerazione sulla plantè, quindi ammesso di usare piombo usato abbiamo 100 euro solo di piombo, poi devi prendere l'acido solforico (se non smonti batterie usate da dove le recuperi?), l'acido nitrico, il contenitore, lo stampo per le piastre, il gas per le fusioni, è probabile che per avere 1200Ah con il sistema fai-da-te delle plantè andrai a spendere quasi come una commerciale tubolare o in lacuni casi anche di più, io avevo fatto questi conti ed avevo abbandonato il progetto, anche perchè c'è di mezzo il fattore tempo da dedicare, se devo spendere quasi come una commerciale, ma ci devo perdere un sacco di tempo e alla fine ho una batteria che dura come la commerciale lascio perdere e compro un banco già fatto
Che poi il procedimento con l'acido nitrico non l'ho capito bene, una volta finito il trattaamento devi lavarlo via bene che se resta in batteria rovina le reazioni regolari con l'acido solforico e corrode le piastre prematuramente, ma se l'acido nitrico per creare porosità mangia il piombo questo significa che parte del piombo si lega all'acido nictrico e và in soluzione, quindi qui vedo 2 problemi: la perdita di piombo che poi butti via e il fatto che abbiamo un composto solubile contenete piombo che dove lo buttiamo? e sarà tanto per fare un banco di certe dimensioni.
Poi c'è il problema dell'ossido riduzione, fà un fumo acre e denso, e probabilmente anche poco salutare, a meno di vivere in mezzo alla steppa credo che nessuno che vive con dei vicini o in un paese possa permettersi l'ossido riduzuione senza che (giustamente) gli arrivi un vigile a chiedere spiegazioni su cosa stà accadeno, io ero rimasto affascinato da quel processo che mi aveva illustrato Ferro la prima volta e avevo provato a replicarlo, ma dopo 2 ore ho dovuto smettere perchè tutti iniziavano a lamentarsi della puzza e del fumo....
Senza considerare che si spendono soldi in carbone per disossidare l'ossido di piombo, per poi colarlo in piastre che dovremmoancora spendere soldi ed energia in acido nitrico ecc per ossidarlo nuovamente, a me pare un pò un contro senso (:)
Va beh ma a parte la mia visione fallimentare in merito alle blasonate plantè, proseguite pure, potrei anche sbagliarmi, del resto ciuscuno deve fare quello che ha la possibilità di realizzare con i mezzi a disposizione e poi il mondo è bello perchp è vario
In merito alle cilindriche guarda che la situazione non è così tragica come sembrava all'inizio, se non fosse stato per Offgrid che mi aveva spinto a fare il test ad alto assorbimento non avremmo questi dati:
Visto che si riesce ad sssorbire una corrente di 10A per almeno 12 ore, a 48V sono già 480W, metti 3 serie di secchi a 48V in parallelo e hai i tuoi 1,5Kw per 12 ore, a me pare che 12 oer per uno spunto siano fino a mai (woot) che sono 24*3=72 secchi in totale
Poi vedi nel mio caso lo spunto sarebbe di 5Kw e per quel motivo punto a farne il doppio o poco più, ma alla fine il mio spunto se dura 1 ora p già tanto e da come ci siamo abituati in 4 anni sotto fotovoltaico ad isola gli spunti li facciamo sempre avvenire nelle ore centrali delle giornate di sole dove vengono coperti quasi totalmente dai pannelli direttamente, quindi non vedo il problema, sono soddisfatto del risultato ottenuto, ora la miasola preoccupazione è trovare il tempo per realizzare tutto e escogitare una scaffalatura sicura.
Per esempio ho un prezzo fresco fresco di un elemento 2V 1200Ah tubolare --> 230 euro
Pesa 80Kg, saranno 65Kg di piombo, se consideriamo il prezzo del piombo nuovo fatto a noi comuni mortali di circa 4euro al Kg siamo a:
65 * 4 = 260 euro solo in peso di piombo
se consideriamo un prezzo medio del piombo usato che si aggira intorno a 1,5 euro al Kg siamo a:
65 * 1,5 = 97,5 euro
Ora una considerazione sulla plantè, quindi ammesso di usare piombo usato abbiamo 100 euro solo di piombo, poi devi prendere l'acido solforico (se non smonti batterie usate da dove le recuperi?), l'acido nitrico, il contenitore, lo stampo per le piastre, il gas per le fusioni, è probabile che per avere 1200Ah con il sistema fai-da-te delle plantè andrai a spendere quasi come una commerciale tubolare o in lacuni casi anche di più, io avevo fatto questi conti ed avevo abbandonato il progetto, anche perchè c'è di mezzo il fattore tempo da dedicare, se devo spendere quasi come una commerciale, ma ci devo perdere un sacco di tempo e alla fine ho una batteria che dura come la commerciale lascio perdere e compro un banco già fatto

Che poi il procedimento con l'acido nitrico non l'ho capito bene, una volta finito il trattaamento devi lavarlo via bene che se resta in batteria rovina le reazioni regolari con l'acido solforico e corrode le piastre prematuramente, ma se l'acido nitrico per creare porosità mangia il piombo questo significa che parte del piombo si lega all'acido nictrico e và in soluzione, quindi qui vedo 2 problemi: la perdita di piombo che poi butti via e il fatto che abbiamo un composto solubile contenete piombo che dove lo buttiamo? e sarà tanto per fare un banco di certe dimensioni.
Poi c'è il problema dell'ossido riduzione, fà un fumo acre e denso, e probabilmente anche poco salutare, a meno di vivere in mezzo alla steppa credo che nessuno che vive con dei vicini o in un paese possa permettersi l'ossido riduzuione senza che (giustamente) gli arrivi un vigile a chiedere spiegazioni su cosa stà accadeno, io ero rimasto affascinato da quel processo che mi aveva illustrato Ferro la prima volta e avevo provato a replicarlo, ma dopo 2 ore ho dovuto smettere perchè tutti iniziavano a lamentarsi della puzza e del fumo....

Senza considerare che si spendono soldi in carbone per disossidare l'ossido di piombo, per poi colarlo in piastre che dovremmoancora spendere soldi ed energia in acido nitrico ecc per ossidarlo nuovamente, a me pare un pò un contro senso (:)
Va beh ma a parte la mia visione fallimentare in merito alle blasonate plantè, proseguite pure, potrei anche sbagliarmi, del resto ciuscuno deve fare quello che ha la possibilità di realizzare con i mezzi a disposizione e poi il mondo è bello perchp è vario

In merito alle cilindriche guarda che la situazione non è così tragica come sembrava all'inizio, se non fosse stato per Offgrid che mi aveva spinto a fare il test ad alto assorbimento non avremmo questi dati:
Hal9000 ha scritto:corrente assorbita circa 10A (2 lampadine 12V 60W)
inizio 8:00 7-9-2012
stop 21:30 7-9-2012 (9,14V) 13ore e 30minuti
riprende 6:20 8-9-2012 (12,4V)
stop 7:20 8-9-2012 (9,36V) 1ora
riprende 13:46 8-9-2012 (12,39V) 3ore e 12minuti
fine 16:58 8-9-2012 (8,06V)
tempo totale = 17ore 42minuti
capacità misurata poco superiore a 170Ah
Visto che si riesce ad sssorbire una corrente di 10A per almeno 12 ore, a 48V sono già 480W, metti 3 serie di secchi a 48V in parallelo e hai i tuoi 1,5Kw per 12 ore, a me pare che 12 oer per uno spunto siano fino a mai (woot) che sono 24*3=72 secchi in totale
Poi vedi nel mio caso lo spunto sarebbe di 5Kw e per quel motivo punto a farne il doppio o poco più, ma alla fine il mio spunto se dura 1 ora p già tanto e da come ci siamo abituati in 4 anni sotto fotovoltaico ad isola gli spunti li facciamo sempre avvenire nelle ore centrali delle giornate di sole dove vengono coperti quasi totalmente dai pannelli direttamente, quindi non vedo il problema, sono soddisfatto del risultato ottenuto, ora la miasola preoccupazione è trovare il tempo per realizzare tutto e escogitare una scaffalatura sicura.
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
come dicevamo.... il problema non è voler fare un sistema planté o un sistema a ossido riportato, quanto quello di trovare la materia prima.
Qui da me trovare una batteria da auto o solare, guasta in regalo, è oramai impossibile. Nessuno le abbandona, e ci sono i rottamai che girano costantemente con il furgone per raccogliere qualsiasi cosa possa valere.
Ho chiesto anche di comprare le batterie guaste... ma è espressamente vietato dalle legge... e non si vanno a sporcare le mani per pochi euro... forse in italia ci si arrangia con una bottiglia di vino, ma qui chiamano la guardia civile per una cosa del genere... questo non significa che non ci sia corruzzione... Solo ad alti livelli.... il popolino è onesto.... per lo meno dalle mie parti.
Per me è più facile trovare le materie prime... piombo a 1.8 euro il kg, acido solforico al 99% a taniche da 10litri, acido nitrico, a tonnellate.... ma se voglio comprare l'ossido di piombo... bèh... 7 euro il kg!
A questo punto mi faccio una planté e non ci penso più.
Riguardo al fatto che una commerciale tubolare, costa meno.... ma se hai appena finito di dire che per risparmiare sul prezzo fanno le piastre sempre più sottili.... non credo siano molto migliori di una batteria d'automobile allora.
Se stanno risparmiando sul piombo, allora significa che le nuove tubolari non sono affidabili come quelle fatte diversi anni fa... quindi scordiamoci che durino 20 anni anche a trattarle con i guanti.
Dunque... Tubolare da 1200Ah - 230Euros, - 65kG di piombo.
una planté da 1200Ah con piastre da 2mm di media, usando piombo da 1.5 euro/kg avrebbe queste caratteristiche:
1200Ah - 2Volts
209kg di piombo
circa 80x30x30 cm di spazio
Prezzo piombo 314 euro
...quindi abbastanza più caro che una tubolare senza contare il contenitore... ma davvero credi che una tubolare regga il confronto con una planté con piastre da 2mm, o meglio negative da 1mm e positive da 3mm? (calcolo 2mm per fare la media)
Se davvero (ma permittimi di dubitare) una tubolare odierna dura 20 anni trattandola con i guanti, quanto può durare una planté con lo stesso trattamento?
E la Fiamm... a quanto vende le sua planté su ordinazione? in teoria dovrebbero costare "solo" 500-600 euros per 1200Ah-2V... neppure troppo.
Qui da me trovare una batteria da auto o solare, guasta in regalo, è oramai impossibile. Nessuno le abbandona, e ci sono i rottamai che girano costantemente con il furgone per raccogliere qualsiasi cosa possa valere.
Ho chiesto anche di comprare le batterie guaste... ma è espressamente vietato dalle legge... e non si vanno a sporcare le mani per pochi euro... forse in italia ci si arrangia con una bottiglia di vino, ma qui chiamano la guardia civile per una cosa del genere... questo non significa che non ci sia corruzzione... Solo ad alti livelli.... il popolino è onesto.... per lo meno dalle mie parti.
Per me è più facile trovare le materie prime... piombo a 1.8 euro il kg, acido solforico al 99% a taniche da 10litri, acido nitrico, a tonnellate.... ma se voglio comprare l'ossido di piombo... bèh... 7 euro il kg!

A questo punto mi faccio una planté e non ci penso più.
Riguardo al fatto che una commerciale tubolare, costa meno.... ma se hai appena finito di dire che per risparmiare sul prezzo fanno le piastre sempre più sottili.... non credo siano molto migliori di una batteria d'automobile allora.
Se stanno risparmiando sul piombo, allora significa che le nuove tubolari non sono affidabili come quelle fatte diversi anni fa... quindi scordiamoci che durino 20 anni anche a trattarle con i guanti.
Dunque... Tubolare da 1200Ah - 230Euros, - 65kG di piombo.
una planté da 1200Ah con piastre da 2mm di media, usando piombo da 1.5 euro/kg avrebbe queste caratteristiche:
1200Ah - 2Volts
209kg di piombo
circa 80x30x30 cm di spazio
Prezzo piombo 314 euro
...quindi abbastanza più caro che una tubolare senza contare il contenitore... ma davvero credi che una tubolare regga il confronto con una planté con piastre da 2mm, o meglio negative da 1mm e positive da 3mm? (calcolo 2mm per fare la media)
Se davvero (ma permittimi di dubitare) una tubolare odierna dura 20 anni trattandola con i guanti, quanto può durare una planté con lo stesso trattamento?
E la Fiamm... a quanto vende le sua planté su ordinazione? in teoria dovrebbero costare "solo" 500-600 euros per 1200Ah-2V... neppure troppo.
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
Mhà.... Io non stò li a fare dei confronti tra le commerciali ed eventuali Planté autocostruite, semplicemente i soldi per comprarmi un buon banco commerciale non ce li ho.....
Se delle Planté autocostruite possono in qualche modo sostituirle ben vengano.
Non considero le Planté come batterie "blasonate", anzi, le considero un semplice esperimento ben riuscito....... nell'800. :: ) Le Fauré in tutte le versioni possibili di sicuro sono state un miglioramento. Quello che mi scoraggia è il "commercialismo" moderno, anzi, lo "arraffismo" contemporaneo, che rovina tutto. Tutto costa troppo e di più di quello che vale, e non dura più molto. Ho visto delle stazionarie, neanche di capacità elevata, erano da 100Ah, con piastre spesse 4mm, ovviamente Fauré a griglia impastata ma fatte molto bene, durare molti anni in uso stazionario. Non so se oggi se ne facciano ancora di uguali.... Le vecchie tubolari ad elementi singoli delle vecchie centraline telefoniche elettromeccaniche di paese duravano almeno 30 anni, magari ne trovassi ancora, anche usate, ora le hanno sostituite con le GEL.... E difatti durante la nevicata di febbraio dopo sole 24 ore senza energia da rete siamo rimasti senza telefono.... Le vecchie batterie per auto che si usavano quando ero ragazzo duravano almeno 6 anni, se duravano di meno erano considerate fregature, e l'elettrauto rischiava di perdere il cliente. Ma davano come spunto in corrente non più di tre volte la capacità. Ossia una batteria da 50Ah dava al massimo 150A. Adesso ne da 450..... E dura un terzo....
La riduzione degli ossidi non mi interessa più molto, un po' perché il carbone costa troppo e non si trova più tanto, un po' perché è macchinosa, anche se credo di aver trovato (dovrei provare) il modo di non bruciare più le griglie. Me la tengo come "ultima spiaggia". Quanto al fumo, visto che non stò in paese.....
Anche io stò accumulando rottami di piombo, a 1,3€ al chilo.....
Le tue cilindriche Hal, o secchielli come le chiami tu, sono senz'altro un'ottima idea, ma anche a 64V come vorrei farmi io il banco, con 10A sono soltanto 600W. Se devo accendere la pompa dell'acqua da 1,5HP mi serve almeno 4 volte tanto quella capacità per avere abbastanza spunto, ossia quattro serie da 32 elementi messe in parallelo. Mettiamo anche tre sole serie, sono in totale 96 secchi da circa 40Kg. Più o meno 4 tonnellate di materiali attivi e piombo. E' vero che 'sta roba pesa un sacco, ma è ugualmente un sacco di roba..... Le batterie vecchie ormai non si trovano più, da quando i rivenditori le pagano. Dove vado a prendere 4 tonnellate di materiali?
Stavo pensando: ma non c'è un modo per fare una specie di "ibrido"? Mi spiego meglio: usare il tuo sistema ma possibilmente avere una corrente maggiore, magari suddividendo di più il materiale impiegato. Pensa bene che a noi non serve come "accumulo stagionale", come in pratica lo stai progettando per te, ma come banco primario. E dal banco primario 2 o 3KW bisogna poterceli "strizzare". E neanche proprio per pochi secondi...... Ora se a 48V sono circa 60A, e a 64V sono circa 45A, bisogna poterli estrarre da un banco fatto con una sola serie di secchi. In questo caso 1200-1400Kg di batterie potrebbero diventare competitivi..... Altrimenti preferisco tentare con le Planté.


Non considero le Planté come batterie "blasonate", anzi, le considero un semplice esperimento ben riuscito....... nell'800. :: ) Le Fauré in tutte le versioni possibili di sicuro sono state un miglioramento. Quello che mi scoraggia è il "commercialismo" moderno, anzi, lo "arraffismo" contemporaneo, che rovina tutto. Tutto costa troppo e di più di quello che vale, e non dura più molto. Ho visto delle stazionarie, neanche di capacità elevata, erano da 100Ah, con piastre spesse 4mm, ovviamente Fauré a griglia impastata ma fatte molto bene, durare molti anni in uso stazionario. Non so se oggi se ne facciano ancora di uguali.... Le vecchie tubolari ad elementi singoli delle vecchie centraline telefoniche elettromeccaniche di paese duravano almeno 30 anni, magari ne trovassi ancora, anche usate, ora le hanno sostituite con le GEL.... E difatti durante la nevicata di febbraio dopo sole 24 ore senza energia da rete siamo rimasti senza telefono.... Le vecchie batterie per auto che si usavano quando ero ragazzo duravano almeno 6 anni, se duravano di meno erano considerate fregature, e l'elettrauto rischiava di perdere il cliente. Ma davano come spunto in corrente non più di tre volte la capacità. Ossia una batteria da 50Ah dava al massimo 150A. Adesso ne da 450..... E dura un terzo....
La riduzione degli ossidi non mi interessa più molto, un po' perché il carbone costa troppo e non si trova più tanto, un po' perché è macchinosa, anche se credo di aver trovato (dovrei provare) il modo di non bruciare più le griglie. Me la tengo come "ultima spiaggia". Quanto al fumo, visto che non stò in paese.....

Le tue cilindriche Hal, o secchielli come le chiami tu, sono senz'altro un'ottima idea, ma anche a 64V come vorrei farmi io il banco, con 10A sono soltanto 600W. Se devo accendere la pompa dell'acqua da 1,5HP mi serve almeno 4 volte tanto quella capacità per avere abbastanza spunto, ossia quattro serie da 32 elementi messe in parallelo. Mettiamo anche tre sole serie, sono in totale 96 secchi da circa 40Kg. Più o meno 4 tonnellate di materiali attivi e piombo. E' vero che 'sta roba pesa un sacco, ma è ugualmente un sacco di roba..... Le batterie vecchie ormai non si trovano più, da quando i rivenditori le pagano. Dove vado a prendere 4 tonnellate di materiali?
Stavo pensando: ma non c'è un modo per fare una specie di "ibrido"? Mi spiego meglio: usare il tuo sistema ma possibilmente avere una corrente maggiore, magari suddividendo di più il materiale impiegato. Pensa bene che a noi non serve come "accumulo stagionale", come in pratica lo stai progettando per te, ma come banco primario. E dal banco primario 2 o 3KW bisogna poterceli "strizzare". E neanche proprio per pochi secondi...... Ora se a 48V sono circa 60A, e a 64V sono circa 45A, bisogna poterli estrarre da un banco fatto con una sola serie di secchi. In questo caso 1200-1400Kg di batterie potrebbero diventare competitivi..... Altrimenti preferisco tentare con le Planté.
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
piastre da 4mm fauré?
mmmm... ipotesi:
fusione di una piastra da 4mm.
forarla con il trapano stile colabrodo
Riempire i fori con ossido di piombo umido... e lasciare asciugare.
mmmm... ipotesi:
fusione di una piastra da 4mm.
forarla con il trapano stile colabrodo
Riempire i fori con ossido di piombo umido... e lasciare asciugare.
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
Te ne do un'altra: prendi della lamiera di piombo da 2mm, ritagli le piastre come se fossero piane, col taglierino ci fai tanti tagli longitudinali distanti 2 o 3mm l'uno dall'altro, senza arrivare in fondo e in cima, ossia lasciando le striscette unite per le estremità, poi le allarghi premendone una in un verso e una nell''altro, in modo che la piastra si "gonfia", ci metti in mezzo il materiale attivo e pressi tutto ben bene con qualcosa di pesante. Hai le tue "griglie" col materiale attivo dentro......
Devi pressare molto forte, in modo che il materiale diventi duro.
Ma poi, quanto tempo ti ci vuole? :: )

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Ma poi, quanto tempo ti ci vuole? :: )
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
vero.... troppo tempo e servirebbe pure una pressa e ci si sporca troppo le mani...
cmq quella di piastra da 4mm forate potrebbe essere una idea... 4 mm ci voglino un casino di anni a corroderle, e se è un colabrodo, poi gli ossidi si formano da soli, ma una buona parte non può cadere sul fondo e con il tempo i fori si riempiono e il materiale si pressa da solo.
Ma anche a fare diverse centiaia di fori per ogni piastra non è che mi attira troppo.... forse bisognerebbe prevederlo in fase di colata, ma allora servirebbe uno stampo sofisticato... :S :-/
cmq quella di piastra da 4mm forate potrebbe essere una idea... 4 mm ci voglino un casino di anni a corroderle, e se è un colabrodo, poi gli ossidi si formano da soli, ma una buona parte non può cadere sul fondo e con il tempo i fori si riempiono e il materiale si pressa da solo.
Ma anche a fare diverse centiaia di fori per ogni piastra non è che mi attira troppo.... forse bisognerebbe prevederlo in fase di colata, ma allora servirebbe uno stampo sofisticato... :S :-/
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
offgrid2 ha scritto:....ma allora servirebbe uno stampo sofisticato... :S :-/
He he he!.....



il serpente si morde la coda..... Una volta da un'altra parte qualcuno propose delle piastre alettate abbastanza pesanti, ma alettate orizzontalmente, in cui pressare il materiale attivo. Pressare per modo di dire, bastava "spingercelo" dentro mettendole orizzontali e versandocelo sopra. Poi si rigiravano e si ripeteva l'operazione. Alla fine tra quello pressato e quello che si formava da solo di sostanza attiva sulle piastre ce n'era parecchia. Non credo però che te la caveresti con meno di 7 o 8mm di spessore per piastra finita, tra alettature e tutto il resto.
Certo servirebbe uno stampo fresato, che credo che fare "sculture manuali" in questo caso sia piuttosto difficile, e a farlo di legno non durerebbe abbastanza per fare qualche centinaio di piastre. Pure a farlo "composito" sarebbe un lavoro da certosini, anche se poi si fa una volta sola.....
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
ok... allora una piastra rettangolare da 80x20x0.2cm. Si piega a fisarmonica in modo da ottenere un quadrato da 20x20... con le pieghe orrizzontali.
Questo mi sembra molto più facile no?
Si ottengono alettature orrizzontali e servono molte meno piastre in quanto supponendo una piega a 180 gradi ogni 2cm, otteniamo una piastra alettata da 20x20x2cm

Questo mi sembra molto più facile no?
Si ottengono alettature orrizzontali e servono molte meno piastre in quanto supponendo una piega a 180 gradi ogni 2cm, otteniamo una piastra alettata da 20x20x2cm

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Re: contenitore batteria "pozzetto"
Non saprei cosa dirti..... Ho l'impresssione che la "fisarmonica" si allunghi buttando fuori tutto.... Bhè, col tempo comunque si deformerebbe sicuramente. 
Forse invece che a fisarmonica sarebbe meglio farla a forma di "greca", ossia con pieghe quadrate, ma servirebbe comunque qualcosa per non far riaallungare il tutto. Poggiarle su qualcosa non credo che basti.

Forse invece che a fisarmonica sarebbe meglio farla a forma di "greca", ossia con pieghe quadrate, ma servirebbe comunque qualcosa per non far riaallungare il tutto. Poggiarle su qualcosa non credo che basti.
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
si, sicuramente una greca sarebbe anche migliore e non sarebbe neppure difficile da piegare con semplici strumenti di legno.... poi usando le guide verticali che hai pensato tu, ma più grandi, si potrebbe semplificare il tutto.
tieni conto ne in senso orrizzintale le piastre non potrebbero piegarsi, mentre in senso verticale ci sono le guide ad impedirlo... dove vuoi che vadano queste 5 (!!!) piastre?
Sì, perché piegandole in questo modo, basterebbero 5 piastre da 100x25x0.2cm di media, per ottenere i 150Ah in un pozzetto da 25x25x25.
qui i conti:
tieni conto ne in senso orrizzintale le piastre non potrebbero piegarsi, mentre in senso verticale ci sono le guide ad impedirlo... dove vuoi che vadano queste 5 (!!!) piastre?
Sì, perché piegandole in questo modo, basterebbero 5 piastre da 100x25x0.2cm di media, per ottenere i 150Ah in un pozzetto da 25x25x25.
qui i conti:
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
ecco, una roba del genere
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Re: contenitore batteria "pozzetto"
Bella immagine! Ti diverti col Blender? 
Che dici, questa non potrebbe essere un'idea compatibile con "l'ibrido" che accennavo ad Hal9000 una decina di post sopra? Certamente il suo sistema è molto più sbrigativo di questo, che comporterebbe comunque un lavorone non indifferente per imprimere il materiale nelle scanalature. Poi anche in questo caso gli spessori sono più grossi e le correnti più basse.
Stavo pensando se invece non si potessero fare delle "cilindriche" con più elettrodi concentrici ma meno spessi, in modo da poter prelevare più corrente con uguale peso in materiali. Invece di farne solo due magari tre o quattro, o più se possibile. Lo spessore del materiale attivo sarebbe molto minore, la superfice totale maggiore, la distanza tra gli elettrodi minore, la resistenza interna minore e di conseguenza poter prelevare correnti di maggiore entità. Insomma, delle Fauré con piastre concentriche molto "massicce".
Però temo che il costo finale e il tempo da impiegarci sarebbero decisamente maggiori......

Che dici, questa non potrebbe essere un'idea compatibile con "l'ibrido" che accennavo ad Hal9000 una decina di post sopra? Certamente il suo sistema è molto più sbrigativo di questo, che comporterebbe comunque un lavorone non indifferente per imprimere il materiale nelle scanalature. Poi anche in questo caso gli spessori sono più grossi e le correnti più basse.
Stavo pensando se invece non si potessero fare delle "cilindriche" con più elettrodi concentrici ma meno spessi, in modo da poter prelevare più corrente con uguale peso in materiali. Invece di farne solo due magari tre o quattro, o più se possibile. Lo spessore del materiale attivo sarebbe molto minore, la superfice totale maggiore, la distanza tra gli elettrodi minore, la resistenza interna minore e di conseguenza poter prelevare correnti di maggiore entità. Insomma, delle Fauré con piastre concentriche molto "massicce".

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Re: contenitore batteria "pozzetto"
torniamo sempre agli ossidi... io ne ho pochissimi e allora a questo punto tanto vale che vada dal ferrivecchi a scambiare batterie ritte per rottami di piombo, senza contare che lavorare con planté è estremamente più pulito che con le fauré.
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