In generale quello che mi capita a volte di dover fare non necessita di pezzi sagomati in modo particolare, per cui per ora non mi interesso di forme e modelli, ne delle terre necessarie per fare stampi, se ne riparlerà in futuro, magari in una discussione apposta. Al momento penso che userò i soliti barattoli vuoti della conserva di pomodori, o dei solventi o della vernice..
Per realizzare il crogiolo sono partito da un vecchio estintore obsoleto, che avevo già aperto tagliandolo trasversalmente vicino alla sommità, residuo di una prova come stufa "LuciaStove", poi abbandonata perché non mi interessava più.
Così com'era era troppo lungo, per cui l'ho ritagliato a 20cm dal fondo. Il diametro è di 16cm, per cui il volume massimo da pieno sarà di circa 4L, ma se anche con l'alluminio penso di riempirlo per metà o di più, col piombo non ci penso proprio, diventerebbe troppo pesante.
Lo spessore del ferro con cui è fatto è di circa 2mm, perciò piuttosto sottile per poterci applicare un manico di qualche tipo, per cui ho ho curvato un ferro piatto da 5x30mm da saldarci attorno al bordo superiore come rinforzo. Durante la saldatura.
La foto mi è venuta un po' sfocata. La luce non era un granché..... Forse la mano neanche.

Irrobustito il bordo ho saldato dei tondini da costruzione da 16mm come appoggio e manico, ma prima con un martello e un battitoio (scalpello senza taglio....) sulla morsa ho ricavato il "becco" per colare il metallo senza che rischi di andarsene attorno. Il crogiolo finito.
Quì sotto completo di tutto.
Il manico è lungo, per avere una leva sufficiente ad alzarlo quando è pieno, la maniglia in fondo è grande perché sia maneggevole quando lo si deve girare per colare il metallo fuso, l'appoggio opposto al manico è abbastanza lungo perché oltre che servire per appoggiare il crogiolo sul bordo del forno serve anche per infilarci un ulteriore manico per farsi aiutare da una seconda persona in caso di peso eccessivo. Poi nessuno vieta di fare ulteriori modifiche.....

Per realizzare il forno sto impiegando una vecchia bombola da 10Kg. Molto vecchia e molto malandata, come si vede nelle foto.
La parte inferiore. Molto arruginita....
In passato giravo molto per lavoro, e col passare del tempo di bombole buttate nei fossi e nelle discariche ne ho trovate parecchie, ovviamente tutte vuote, e adesso ne ho diverse di diverse dimensioni accatastate in una rimessa.

Prendendo qualche misura ho visto che per poterci inserire dentro il crogiolo fatto prima serviva di tagliarla circa 25cm sopra la saldatura inferiore. Ma non si può prendere una bombola, anche se "vuota" e tagliarla con la smerigliartice senza correre il rischio che i residui di idrocarburi presenti dentro non provochino qualche brutta esplosione. Per cui bisogna "bonificarla", ossia togliere da dentro tutto quello che potrebbe prendere fuoco. Per farlo si deve svitare la valvola col rubinetto superiore, ma quelle impanature sono coniche, vengono strette a morte e per di più con qualche collante di bloccaggio che fa anche da "guarnizione" contro i trafilaggi di gas. Svitarla con metodi "normali" non mi è riuscito. Anche con una grossa chiave e un tubo infilato a contrasto nella maniglia superiore non ci sono riuscito, per cui ho seguito un modo diverso. Tagliata via la maniglia con la smerigliatrice e un disco da taglio sottile (1,5mm....) badando a non rovinare la bombola, ho stretto la valvola nella morsa.
Stretta nel quadrello sotto l'impanatura, quello che usano in fabbrica per avvitarla, in modo da non rovinare ne l'impanatura per il riduttore ne il resto, che potrebbe tornare utile per altri usi futuri. In passato mi è capitato di dovermene servire ma non averne a portata di mano.
Per poter avere una grossa "leva" con cui fare abbastanza forza per svitare ho appuntato con la saldatrice un pezzo di scatolato alla ghiera che fa da base alla bombola, e finalmente sono riuscito a girarla.
Hemmm...... Non fate caso al disordine, per favore..... :blushing: L'incerata sul banco non è per nasconderlo, ma perché piove e il tetto ormai non tiene più..... :: )
Svitata la valvola, ho riempito la bombola d'acqua, e non vi dico quanto "fondaccio" di gas ha buttato fuori...... Anche se il GPL che ci vendono è discretamente filtrato, durante la distillazione frazionata del petrolio da cui vengono ricavati i gas che ci vendono, passano ugualmente piccole percentuali di idrocarburi più pesanti, che durante il normale consumo casalingo NON evaporano e rimangono dentro. Formano un residuo giallastro della densità della normale benzina da auto, ma puzzano da morire...... A causa di un particolare idrocarburo "aromatico" che viene aggiunto perché l'odore (puzza!) serve per rivelare le fughe di gas. Le bombole in fabbrica vengono sempre riempite di gas, ma mai svuotate, e il fondaccio si accumula.....
Quel lavoro di toglierlo con l'acqua conviene farlo il più possibile lontano da casa, o su una fogna, perché quella roba non evapora facilmente e la puzza rimane stazionaria per moltissimo tempo.

Svuotata dall'acqua, tagliata via anche la ghiera inferiore e ripulito il fondo dalla ruggine.
Per tagliarla tutt'intorno alla stessa altezza si segna con un pennarello. Per fare in modo che in segno venga "orizzontale" l'ho girata sottosopra, poggiandola dul tondo in cui era avvitata la valvola col rubinetto, poi messo un pennarello su qualcosa che aveva l'altezza giusta, ho fatto ruotare la bombola sul piattello facendo un segno quasi perfettamente dritto. E finalmente tagliata con la smerigliatrice e il solito disco all'altezza giusta.
Ora sul fondo dovrò praticare un foro da una decina di centimetri di diametro in cui inserire il bruciatore a gas, poi rivestire l'interno con qualcosa di più o meno refrattario. Sono indeciso se usare "fette" di mattoni refrattari tagliate a misura e incastrate tutt'intorno, o applicare uno strato di argilla, oppure uno strato di malta refrattaria. la prima soluzione mi sembra la migliore, anche se macchinosa, le altre due sono più semplici, ma mi paiono meno efficaci. L'argilla potrebbe spaccarsi, e la malta refrattaria in realtà non lo è molto.... Se qualcuno ha qualche idea la leggo volentieri.
Con la parte "avanzata" al taglio vorrei anche realizzare un "coperchio" con comignolo, da rimettere sopra durante la fase di riscaldamento. Il coperchio manterrebbe i gas combusti e poveri di ossigeno tutt'intorno al crogiolo, in modo da diminuire la dispersione di calore ed evitare che l'aria esterna vada ad ossidare il metallo durante la fusione. Ma questa è una cosa da fare quando il resto è terminato.
Questo sotto è il bruciatore che ho preso. E' uno di quelli con cui si fondono e incollano le guaine impermeabili sui tetti o lle terrazze.
Guardandoci dentro.....

Il mio dirimpettaio lo ha usato con successo per riscaldare un forno per la ceramica (700-800°C), e funziona benissimo, per cui immagino basti anche per fondere alluminio e piombo. Dovrò curvare il tubo a 90°, in modo da mantenere orizzontale il manico col rubinetto e verticale il bruciatore.
Per ora mi fermo quì, a presto il seguito.
