Il tuo nickname non mi è nuovo, ma d'altra parte ho scritto e comunicato con talmente tante persone che mi rimane difficile ricordarli tutti. Probabilmente se vado a ricercare tra le email troverò anche quelle tue. Per tu non c'è problema.
A mio parere la FIAMM resta una delle migliori marche di accumulatori attualmente sul mercato. Strano che non abbiano saputo darti consigli sicuri, ma è probabile che sia dovuto più che altro a chi ti ha risposto in quel momento.
Il dato di 1,85V a 20°C a fine scarica è corretto, altri dati potrebbero essere 2,6V di fine carica completa, e 2,7V come fine carica di equalizzazione. Ma per l'equalizzazione ci sono accorgimenti particolari e comunque conviene farla solo in caso di necessità.
Da quello che si legge sul manuale che hai postato, sembrano normali batterie per uso stazionario, poi li c'è scritto "solar" con tanto di pannelli ed eolico in figura, per cui penso che siano adatte per quello che vuoi farci tu. La resistenza interna indicata è discretamente bassa, per cui sembrano adatte a prelievi consistenti senza soffrire inconvenienti. Il DOD intorno a 35%, come risulta dal grafico nel manuale che hai postato, ti assicura circa 2500 cicli di vita, che se protratti per tutto l'anno corrispondono a circa 7 anni di uso, ma se usati solo in estate diventano molti di più.
Però 34KWh scaricati al 35% significano poco meno di 12KWh giornalieri...... Non 15, ne tantomeno 25.
Certo che 25KWh al giorno sono proprio tanti......... Ma anche 15, che noi qui non li consumiamo nemmeno in due famiglie.
È una famiglia molto "energivora" la tua. Forse numerosa?
Mi permetto di chiederti: "ma che ce fate con tutta quella corrente?"

Il resto del tuo ragionemento mi pare giusto, ma se poi mi parli di pompe di calore, allora non ci siamo proprio. Ne per l'estate ne per l'inverno.
Per il DOD, più che parlare di tensioni, si dovrebbe parlare di correnti, in quanto le variazioni di tensione secondo lo stato di carica e l'intensità dei prelievi sono piuttosto ampie e possono trarre in inganno. Le tensioni andrebbero misurate ad accumulatore "fermo", ossia disconnesso e lasciato a riposo. Per avere dei dati sicuri conviene usare un misuratore di SOC (State Of Charge) che ti da la percentuale di carica residua momento per momento.
Attualmente la migliore tipologia di accumulatori per uso solare stazionario risulta essere quella al ferro-nichel, ma costano un botto.
Si potrebbero ordinare direttamente dalla Cina, che ne è la maggior produttrice, ma ci si deve districare con le imposte di importazione, iva a dogana, in alternativa ci sono due importatori europei, ora non ricordo bene ma mi sembra uno in Inghilterra ed uno in Germania, che danno anche garanzie, ma in quel caso i prezzi lievitano un pochino.
Certo, quelle durano anche 50 anni e non danno problemi di sorta, ne di solfatazione ne di usura o di mancato uso. Possono essere lasciate scariche o cariche, sopportano scariche profonde e sovraccariche, ecc ecc. al limite consumano solo un po' più acqua.
Ne ho avute per le mani alcune che erano state lasciate ferme per molti anni ed erano ancora cariche e funzionanti. Oltretutto non necessitano di essere scaricate solo al 20 o 30%, per cui bastano capacità molto minori di quelle equivalenti nella tipologia al piombo-acido. Per contro ogni elemento ha 1,2V nominali, per cui a 48V servirebbero 40 elementi.
Insomma, è da valutare caso per caso.