
batterie plantè fai da te
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Re: batterie plantè fai da te
salve offGrid perla risposa,spero in ogni modo di farcela, mi allenerò con delle saldature su pezzi di piombo inutilizzabili, se non ce la dovessi fare ho pensato di rifare dei collettori con delle linguette che vanno a combaciare con le linguette delle piastre poi con il trapano farò dei grossi buchi tra linguetta collettore e linguetta piastra , poi farò dei ribadini di piombo e li presserò tra piastra e collettore,spero che in questo metodo dovrebbe andare bene per un po di tempo. Tu che ne pensi? 

- maxlinux2000
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Re: batterie plantè fai da te
penso che vada bene. Nella zona dove metti il bullone sporcala per bene di grasso di vaselina, per impedire all'ossido di provocare falsi contatti.
Cogito, ergo NO SUV !!
Re: batterie plantè fai da te
Il problema delle saldature tra linguette e collettori è comune anche nelle batterie indutriali, non a caso è uno dei punti deboli e causa di prematura rottura delle batterie commerciali, e li credimi le saldatire sono fatte abbastanza bene, difficile replicarlo a mano, di fatti industrialmente un braccio robotico prende un panino di piastre composto da positive, separatori e negative, e tenendole ben pressate nella sua morsa le capovolge e le immerge in due collettori di piombo fuso allo stato liquido in due stampi probqabilmente facendolo solidificare/rafreddare velocemente, hai volgia a farlo a mano in casa, impossibile!
Ad ogni modo quello della giunzione delle varie piastre ad un collettore è uno dei difetti e punto debole delle batterie commerciali, sulle batterie auto il fenomeno è molto evidente, ma accade anche sulle stazionarie di buona qualità, in ambiente altamente corrosivo come l'interno della batteria e per giunta sottoposto a polarizzazione positiva il metallo viene fortemente attaccato e corroso, le saldature di due pezzi di piombo presentano sempre delle micro-fessure, a volte visibili ma a volte microscopiche, dove l'acido ci si infila e proprio come un cuneo sul tronco penetra, dilata e alla fine stacca i due pezzi saldati.
Quindi se si vuole costruire una buona batteria che duri a lungo nel tempo è meglio realizzare tutte le parti interne in colata unica, te lo dico non come supposizione ma come dato di fatto tratto dalla pratica, non a caso nel mio prototipo definitivo ho scelto di colare le piastre in colata unica dalle alette interne fino all'estremità esterna di polarità e connessione.
Ovviamente per una tipologia con tante piastre affiancate la cosa non è molto semplice, ma qualsiasi altro tipo di gunzione interna presenta problemi, anche il metodo di fissaggio meccanico poi spalmato di grasso di vasellina presenta non pochi inconvenienti, prima di tutto la vasellina (o qualsiasi grasso inerte all'acido) non è un isolamento stagno, va bene per i morsetti esterni, ma all'interno c'è troppo acido e vapori di acido, alla fine penetra lo stesso sulle superfici protette dal grasso e le corrode.
Inoltre consiglierei di evitare di introdurre grassi all'interno della batteria, perchè proprio per il suo potere di isolare la superfice del piombo dalle reazioni con l'acido se dovesse inquinare l'interno della batteria potrebbe finire sulle materie attive, sulle piastre, sugli ossidi e ridurre di molto le normali reazioni chimiche di fatto rendendo inutile la batteria atsessa, inoltre non sarebbe lavabile con un banale risciacquo ma bisognerebbe rifondere glo ossidi stessi inquinati dal grasso con l'ossidoriduzione per ottenere di nuovo piombo pulito da ri-formare, insomma assolutamente eviterei di intridurre grassi e sostanze estranee alle normali reazioni chimiche della batteria.
Quindi le soluzioni durevoli e pratiche sono 2:
1) fusione completa di tutte le parti in colata unica
2) portare gli elettrodi delle singole piastre all'esterno e unirle fuori dalla cella
Ti allego alcune foto di una riparazione che feci diversi anni fà su un elemento stazionario a piastre tubolari della tudor, guarda come l'elettrodo positivo si era completamente corroso in corrispondenza delle saldature tra piastre e collettore, ti mostro prima il collettore negativo che non soggetto a corrosione catodica come il positivo è rimasto intatto come da originale, per farti capire com'era il positivo in origine:


Ora come si presentava il terminale positivo corroso sulle saldature, e parliamo di ottime saldature industriali:


Una volta ripulito un pò si vedono chiaramente le 3 piastre positive che salgono e tutto il piombo del collettore corroso in corrispondenza dei punti di giunzione saldati con le 3 piastre:

Come vedi il piombo interno alle piastre positive è ancora consistente ma le saldature sono defunte prematuramente rispetto a quanto avrebbero potuto durare le piastre:

In base a questa ed altre sperienze pratiche ho deciso uno dei tanti particolari costruttivi delle batterie secchio.
Ad ogni modo quello della giunzione delle varie piastre ad un collettore è uno dei difetti e punto debole delle batterie commerciali, sulle batterie auto il fenomeno è molto evidente, ma accade anche sulle stazionarie di buona qualità, in ambiente altamente corrosivo come l'interno della batteria e per giunta sottoposto a polarizzazione positiva il metallo viene fortemente attaccato e corroso, le saldature di due pezzi di piombo presentano sempre delle micro-fessure, a volte visibili ma a volte microscopiche, dove l'acido ci si infila e proprio come un cuneo sul tronco penetra, dilata e alla fine stacca i due pezzi saldati.
Quindi se si vuole costruire una buona batteria che duri a lungo nel tempo è meglio realizzare tutte le parti interne in colata unica, te lo dico non come supposizione ma come dato di fatto tratto dalla pratica, non a caso nel mio prototipo definitivo ho scelto di colare le piastre in colata unica dalle alette interne fino all'estremità esterna di polarità e connessione.
Ovviamente per una tipologia con tante piastre affiancate la cosa non è molto semplice, ma qualsiasi altro tipo di gunzione interna presenta problemi, anche il metodo di fissaggio meccanico poi spalmato di grasso di vasellina presenta non pochi inconvenienti, prima di tutto la vasellina (o qualsiasi grasso inerte all'acido) non è un isolamento stagno, va bene per i morsetti esterni, ma all'interno c'è troppo acido e vapori di acido, alla fine penetra lo stesso sulle superfici protette dal grasso e le corrode.
Inoltre consiglierei di evitare di introdurre grassi all'interno della batteria, perchè proprio per il suo potere di isolare la superfice del piombo dalle reazioni con l'acido se dovesse inquinare l'interno della batteria potrebbe finire sulle materie attive, sulle piastre, sugli ossidi e ridurre di molto le normali reazioni chimiche di fatto rendendo inutile la batteria atsessa, inoltre non sarebbe lavabile con un banale risciacquo ma bisognerebbe rifondere glo ossidi stessi inquinati dal grasso con l'ossidoriduzione per ottenere di nuovo piombo pulito da ri-formare, insomma assolutamente eviterei di intridurre grassi e sostanze estranee alle normali reazioni chimiche della batteria.
Quindi le soluzioni durevoli e pratiche sono 2:
1) fusione completa di tutte le parti in colata unica
2) portare gli elettrodi delle singole piastre all'esterno e unirle fuori dalla cella
Ti allego alcune foto di una riparazione che feci diversi anni fà su un elemento stazionario a piastre tubolari della tudor, guarda come l'elettrodo positivo si era completamente corroso in corrispondenza delle saldature tra piastre e collettore, ti mostro prima il collettore negativo che non soggetto a corrosione catodica come il positivo è rimasto intatto come da originale, per farti capire com'era il positivo in origine:
Ora come si presentava il terminale positivo corroso sulle saldature, e parliamo di ottime saldature industriali:
Una volta ripulito un pò si vedono chiaramente le 3 piastre positive che salgono e tutto il piombo del collettore corroso in corrispondenza dei punti di giunzione saldati con le 3 piastre:
Come vedi il piombo interno alle piastre positive è ancora consistente ma le saldature sono defunte prematuramente rispetto a quanto avrebbero potuto durare le piastre:
In base a questa ed altre sperienze pratiche ho deciso uno dei tanti particolari costruttivi delle batterie secchio.
Re: batterie plantè fai da te
Dimenticavo di aggiungere una nota sulla sicurezza, dentro alle batterie si forma un atmosfera altamente esplosiva, di fatti viene generato ossigeno e idrogeno e dentro alle batterie vi restano mischiati questi due gas (comburente e combustibile) in elevate precentuali, una qualsiasi scintilla ne provoca l'innesco e quindi il contenitore della batteria esplode, lo scoppio in sè non provoca molti danni ma la rottura del contenitore e la forza deflagrante provoca la fuoriuscita e lo srpuzzo tutto attorno di acido solforico e ossidi di piombo, entrambe cose nocive e pericolose.
Quindi se le giunzioni interne tra piastre e collettori non sono più che perfette durante il passagio della corrente si possono provocare scintille che potrebbero innescare lo scoppio della batteria, per questo motivo suggerisco di realizzare bene questa parte e di evitare saldature di qualsiasi tipo che con il tempo cedono causando non pochi problemi.
Per farvi un esempio guardate questa batteria da auto che a causa delle saldature interne tra piastre e collettori ormai corrose sia esplosa semplicemente facendo scorrere corrente


Quindi se le giunzioni interne tra piastre e collettori non sono più che perfette durante il passagio della corrente si possono provocare scintille che potrebbero innescare lo scoppio della batteria, per questo motivo suggerisco di realizzare bene questa parte e di evitare saldature di qualsiasi tipo che con il tempo cedono causando non pochi problemi.
Per farvi un esempio guardate questa batteria da auto che a causa delle saldature interne tra piastre e collettori ormai corrose sia esplosa semplicemente facendo scorrere corrente
Re: batterie plantè fai da te
Perdonatemi ma dimenticavo un ulteriore cosa: per saldare bene piombo su piombo bisogna usare la lega di stagno comunemente usata per saldare i circuiti elettronici, ma questa lega contiene per l'appunto stagno che in ambiente acido viene corroso velocemente, specialmente se polarizzato positivamente, inoltre introduce sali di stagno che inquinano le reazioni chimiche.
- Ferrobattuto
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Re: batterie plantè fai da te
Sempre molto preciso ed esplicativo il nostro Hal9000, proprio come il suo omonimo cibernetico. 
Sul fatto delle saldature mi trovi perfettamente daccordo, specialmente al punto (2), in quanto col fai-da-te casalingo, per quanto possa essere bene attrezzato, molto difficilmente si potrebbe realizzare un blocco multiplo di piastre completamente fuso in una sola volta, specialmente a causa della complessità dello stampo e della sagomatura delle piastre. Portare fuori dei reofori, sigillandoli sul coperchio con del silicone, ed unirli poi all'esterno, anche senza saldatura, sarebbe senz'altro più facile.
Costruisrsi una Planté in casa può sembrare una cosa facile: qualche piastra più o meno sagomata immersa nella soluzione acida, caricare, ed il gioco è fatto. I problemi sorgono quando scendi nei particolari, specialmente se si vuole realizzare un elemento duraturo e a bassa manutenzione, allora ci si accorge delle vere difficoltà. Vanno curati molti particolari che a prima vista non si vedono..... :: )
Ad esempio uno dei particolari "strani" sui tuoi contenitori, Eugenio, sono le viti autofilettanti di fissaggio dei coperchi. Quanto credi che durerebbero coi vapori e i trasudi acidi? Quando "inventai" quei tipo di contenitori, nel lontano 2009 in questo forum quì: http://energiaalternativa.forumcommunit ... y201766507 omisi apposta il problema delle viti, anzi, parlai di sfuggita di viti in plastica. Ma nulla vieta di usare un qualsiasi altro sistema di fissaggio.

Sul fatto delle saldature mi trovi perfettamente daccordo, specialmente al punto (2), in quanto col fai-da-te casalingo, per quanto possa essere bene attrezzato, molto difficilmente si potrebbe realizzare un blocco multiplo di piastre completamente fuso in una sola volta, specialmente a causa della complessità dello stampo e della sagomatura delle piastre. Portare fuori dei reofori, sigillandoli sul coperchio con del silicone, ed unirli poi all'esterno, anche senza saldatura, sarebbe senz'altro più facile.
Costruisrsi una Planté in casa può sembrare una cosa facile: qualche piastra più o meno sagomata immersa nella soluzione acida, caricare, ed il gioco è fatto. I problemi sorgono quando scendi nei particolari, specialmente se si vuole realizzare un elemento duraturo e a bassa manutenzione, allora ci si accorge delle vere difficoltà. Vanno curati molti particolari che a prima vista non si vedono..... :: )
Ad esempio uno dei particolari "strani" sui tuoi contenitori, Eugenio, sono le viti autofilettanti di fissaggio dei coperchi. Quanto credi che durerebbero coi vapori e i trasudi acidi? Quando "inventai" quei tipo di contenitori, nel lontano 2009 in questo forum quì: http://energiaalternativa.forumcommunit ... y201766507 omisi apposta il problema delle viti, anzi, parlai di sfuggita di viti in plastica. Ma nulla vieta di usare un qualsiasi altro sistema di fissaggio.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: batterie plantè fai da te
Per saldare il piombo si usano bacchette in piombo come materiale di apporto. Il probema è dato (per un neofita) dalla fiamma usata, che per un novizio deve essere concentrata e poco energetica. Per imparare va benissimo la "penna a gas" che appunto fa una fiamma lunga circa 15 mm diametro 3. La trovate dal ferramenta, costa poco. Con una diga fatta con la solita fibraceramica legata con fil di ferro potete fare una specie di stampo intorno alla saldatura. Basta poi non esagerare, quando vedete il piombo diventare liquido ci si ferma
Re: batterie plantè fai da te
Salve a tutti e buon Santo Stefano, grazie hall9000 per i consigli un grazie anche a tutti gli amici che mi hanno dsto dei buoni consigli, un saluto particolare a ermete50. Oggi mi sono messo a lavorare, quando io mi fisso in una cosa cioè come potere saldare i collettori, non ci può sonno.Adesso vi dico cosa mi sono inventato : allora ho costruito la base del collettore in legno direttamente sopra le linguette delle piastre, poi con del fango ho otturato eventuali fessure, dopo quando ho finito di chiudere la forma del collettore ho versato il piombo fuso, pensavo di avercela fatta ma invece no! il collettore si muoveva poco ma si muoveva, poi ho pensato di riscaldare il collettore direttamente sulle linguette delle piastre , ho tolto il coperchio di legno orizzontale con della argilla ho fatto dei bordi rialzati sopra il leggo per evitare la fuoriuscita del piombo e la bruciatura dei bordi ho preso una piastra di ferro lò appoggiata sul collettore verticale onde evitare che si squagliasse, e con il cannello ho portato il piombo allo stato liquido, e tutto è andato alla meraviglia.Domani mi comprerò un cannello più professionale con la uscita della fiamma più unidirezionale e farò delle saldature ai bordi tra collettore e piastre per maggiore sicurezza , ragazzi tifate per me, sono molto ottimista nella riuscita.Non posso postare le foto perchè mia moglie mi ha rotto la seconda macchina fotografica, non appena avrò l'occasione posterò tutto,
.

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Re: batterie plantè fai da te
Buona fortuna per il tuo progetto!
Le foto puoi farle anche col cellulare, specie se ha il bluetooth o una porta ad infrarossi. In 640x480 o non superiori ad un megapixel. Se sono poche puoi spedirle al tuo indirizzo mail e poi scaricartele nel computer.
Le foto puoi farle anche col cellulare, specie se ha il bluetooth o una porta ad infrarossi. In 640x480 o non superiori ad un megapixel. Se sono poche puoi spedirle al tuo indirizzo mail e poi scaricartele nel computer.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto
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Re: batterie plantè fai da te
buongiorno ermete50, con l'elettronica non ci vado molto d'accordo vediamo oggi mia figlia se mi fa queste foto come hai detto tu.Adesso scappo che vado a comprare il cannello per le saldature e della pasta salda, oggi è la prova del nove (cannello permettendo).Vi terrò aggiornati.
Re: batterie plantè fai da te
come promesso, ecco le foto delle prime due batterie plantè,meditate gente meditate!
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- dopo aver fatto al colatura ho tolto il coperchio orizzontale
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- che goduria!
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Ultima modifica di eugenio61 il 29 dic 2012, 16:43, modificato 1 volta in totale.
Re: batterie plantè fai da te
ancora altre foto questo è il mio regalo di un Buon Anno ha TUTTI GLI AMICI DEL FORUM.
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- quà gli ho fatto i bordi con argilla per poi proceder con il cannello per la liquefazione del piombo per la seconda volta, così diventa tuttuno ed con questo metodo abbiamo risolto il problema della fusione piombo con piombo .è stato un lavorone , ma nè valsa la pena .
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Re: batterie plantè fai da te
altre foto ancora,sono un vulcano di foto.
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- ed ecco tutte le piastre saldate fra di loro, cosa ne dite?
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- ed ecco il risultato, saldamente saldato!
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- quì con il cannello porto il piombo allo stato liquido
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Re: batterie plantè fai da te
se non vi siete scocciati ? altre foto!
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Re: batterie plantè fai da te
queste sono l'ultime.
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Re: batterie plantè fai da te
nove foto con nuova risoluzione.
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Re: batterie plantè fai da te
altre foto.
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Re: batterie plantè fai da te
queste sono le piastre con relativo stampo.
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- maxlinux2000
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Re: batterie plantè fai da te
Cáspita!! non si può dire che hai economizzato con il piombo 
quanto pesa una piastra? e che superficie sviluppa?

quanto pesa una piastra? e che superficie sviluppa?
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Re: batterie plantè fai da te
Salve offgrid2, già! ogni piastra peserà sui 10,5 kg. le misure sono: h 38,5 cm x l 25,5 cm con n° 40 alette da 4 mm di profondità x 3 mm e più di spessore, adesso non so quanti ah potrò tirarci, non ho la tabella per il calcolo.Magari ragazzi qualcuno di voi mi potrebbe fare il calcolo se per voi non è un disturbo.Ti auguro una buona serata.-
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