eco-villaggio in quasi black out

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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Ferrobattuto » 14 dic 2011, 13:39

Ha ha ha ha!!!!! :D :D :D Quello che mi tenta di più è quel "qualche litro di grappa fatta in casa". :D
Gli alternatori prenditeli tutti, come sono sono. Tranquillo che possono sempre venirti utili, e invece di lasciarli ad arrugginire in un rottamaio o in un "fienile", è meglio che si "arruginiscano" lì da te...... E' quello che dico sempre agli amici: "Se lo devi buttare dammelo, nel caso lo butto io".
Il fatto che si possa modificare per aumentarne la tensione non dipende tanto dal fatto che sia di camion o di autobus, quanto da come è stato avvolto dentro. Quelli per autobus che dico io sono di grossa potenza, da 130A massimi, hanno gli avvolgimenti avvolti con filo doppio, per recuperare spazio e fare avvolgimenti più compatti, e le varie bobine interne si possono ricollegare in modo diverso per avere la stessa tensione ma a bassissimo numero di giri, oppure una tensione molto più alta a regime normale.
Stò per inserire una nuova discussione, ripresa da un lavoro che feci qualche anno fa e precedentemente messo sull'altro forum, in cui spiego passo per passo le modifiche fatte, come sono state fatte e il risultato ottenuto. Probabilmente può esserti di aiuto per capire se quegli alternatori si possono modificare nello stesso modo oppure no.
Credo che il costo per spedirmeli quì e rimandarteli là superi abbastanza quello di un alternatore a 220V usato, o di recupero. Non so, nel caso informati bene. Se eventualmente si potesse fare, a me non devi dare niente, sono in pensione, non ho bisogno di lavorare e il mio tempo ormai è di Dio.....
Quell'alternatore che ho modificato adesso ce l'ha Effeci2, che voleva farci un generatore eolico tripala. Non ne ha fatto più niente, non so perché, anche se ultimamente è un po' incasinato col lavoro e altre faccende personali.
Di quegli alternatori lì ne ho diverse parti di avanzo, posso vedere se si può ricomporre uno intero. Nel caso mi riesca te lo mando, e in cambio mi mandi quella famosa grappa. :D
Ma tu quaggiù nel Lazio non ci capiti mai?
Ciao.
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da maxlinux2000 » 14 dic 2011, 17:32

Scusate il ritardo, ma avevo da fare in questi giorni. Concordo anche io con barabba per l'alternatore da 24V sulla motozappa. Con poco lavoro e praticamente nessuna spesa hai un caricabatteria per le emergenze.

Forse sarebbe utile un commutatore automatico in modo che ogni 15-30 minuti commuti da un banco all'altro, in modo da ottenere una barica più o meno uniforme. 20A a 24 V non sono molti da gestire.
Forse ermete ha qualche idea a riguardo..... :D
Ma sono cose che puoi fare a meno almeno per il momento.

Piuttosto.... non sono ancora cariche le batterie?
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Barabbauz » 15 dic 2011, 8:54

in lazio difficile...è lontanino...ma comunque, spedire dal friuli anche che siano 10 o 20 kili non dovrebbe essere poi così astronomicamente costoso...adesso mi leggo l'altro post e poi vado in spedizione...20 km di bicicletta tra i boschi per arrivare a quell'autobus...e pioviggina...e la batterie no, non sono ancora cariche del tutto...è molto nuvoloso da giorni...

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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da maxlinux2000 » 15 dic 2011, 11:02

Barabba ha scritto:in lazio difficile...è lontanino...ma comunque, spedire dal friuli anche che siano 10 o 20 kili non dovrebbe essere poi così astronomicamente costoso...adesso mi leggo l'altro post e poi vado in spedizione...20 km di bicicletta tra i boschi per arrivare a quell'autobus...e pioviggina...e la batterie no, non sono ancora cariche del tutto...è molto nuvoloso da giorni...


una volta ho spedito un pacco da 30kg dall'italia alla spagna con le poste normali e mi sembra di aver speso 25 euro... poi ho dovuto aspettare 3 settimane :D ma se non hai fretta...

Anche qui varia da giornate splendide nuvoloso compatto, come oggi per esempio... meno male che domani dovrebbe arrivare vento a 40kmh per tutto il giorno. :| e allora con il mulino a vento dovrei riuscire a ricaricare decentemente.

è un paio di anni che vorrei costruirmi un quadriciclo elettrico fatto con ruote di bicicletta...... 3-4 batterie da 12V in serie, uno o due motori elettrici sulle ruote posteriori.... una specie di go-cart a pedali con avanzamento assistito. Poi arrivi a casa, lo metti sotto la tettoia solare e colleghi la spina per la ricarica. :D

Ermente... ma come facevano nel 1900 a regolare la velocità delle prime auto elettriche? non credo che avessero a bordo un circuito chopper fatto a valvole, no?
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Barabbauz » 15 dic 2011, 14:17

la sfortuna....nell'autobus di quell'amico, ormai era passato qualcun'altro e non c'è più ne alternatore ne motorino d'avviamento così come tutte le lampadine a 24 volt e insomma...a qualcuno è venuta la mia stessa idea...invece di quel camion da rottamare...il vicino si è incuriosito, e invece di rottamare tutto...se voglio l'alternatore allora sono 100 euri...e non sono nemmeno andato a controllare se era un alternatore o una dinamo...se fosse una dinamo andrebbe bene?
ERMETE...per favore...così possiamo anche chiudere il topic..che ormai è il più lungo del forum..trova, assembla, incastra un alternatore 24 volt come quelli che dici tu...fai una magia, trasformalo a 96 volt o va bene anche così e lo attacco mezz'ora per ogni pacco batterie...ti inonderò la casa di grappa.............

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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Ferrobattuto » 15 dic 2011, 14:47

Barabba, prima di spedire qualcosa e spendere dei soldi, magari mandami una foto di quegli alternatori, così cerchiamo di stabilire se eventualmente si può fare oppure no. Il tuo cellulare le può fare le foto? E se puoi inviare MMS me le spedisci al mio indirizzo di posta elettronica. La discussione sugli alternatori ha tutte le foto fatte e spedite in quel modo, a quei tempi non avevo ancora la macchinetta elettronica e quello era l'unico modo. Pensa un po' quanto spendevo per mettere su una discussione..... I disegni e gli schemi invece li passavo con lo scanner.
Nel caso potrei "guidarti" nello smontare almeno i coperchi laterali, in modo da vedere i collegamenti dello statore al ponte raddrizzatore.

@ Offgrid:
Quello della macchina elettrica che si ricarica col sole è........... "Un sogno di una notte di mezza estate"!!! :D
Peccato che il problema rimane quello dell'autonomia. Anche con un telaio ridotto al minimo, magari di alluminio il più leggero possibile, poi ci devi mettere degli accumulatori al piombo che pesano un botto. Con delle alcaline staresti quasi bene, pesano la metà.
Ai tempi che dici tu i sistemi di regolazione erano "empirici", ma funzionali ugualmente. A parte il fatto che le velocità erano paragonabili a quelle di un mezzo a trazione animale, o addirittura al passo d'uomo, per cui partenze "brusche" erano molto relative, comunque avevano diversi sistemi. Ovviamente erano tutti motori a spazzole in CC, non ne esistevano altri. Uno era di variare le prese sugli avvolgimenti dello statore. Aumentando o diminuendo le spire delle bobine statoriche si induce più o meno campo magnetico, e si aumenta o si diminuisce la velocità di rotazione. Aumentando le spire aumenta il campo, diminuisce la velocità e aumenta la coppia di spunto, viceversa diminuendole. Costruendo il motore con prese multiple è possibile modularlo. Alla fine i campi statorici venivano messi in parallelo tra loro e con il rotore, e si aveva la potenza massima. Un sistema praticamente uguale si usa ancora coi motori dei treni, quelli in CC a 3000V.
Un altro sistema era quello di escludere gli elementi della batteria, con un contattore. Se si avevano, poniamo, 20 elementi a 2V in serie, con un contattore se ne inserivano uno o due la volta, così la tensione andava gradualmente dal minimo al massimo, e viceversa escludendoli. Si doveva avere l'accortezza, ad ogni partenza, di invertire con un apposito invertitore le prese di alimentazione, in modo che alla fine tutti gli elementi venivano scaricati (più o meno.....) nello stesso modo.
In qualche caso si usavano resistenze di caduta, ma credo si sia capito subito che era un sistema che sprecava troppa potenza.
Niente elettronica, solo elettromeccanica, molta pazienza, molta inventiva e molta manutenzione. Era roba per "professionisti". :D
Le valvole conducono solo con tensioni elevate, scendere sotto i 50 o 100V con circuiti a valvole di potenza diventa un problema insormontabile, anche con circuiti a bassa corrente, figuriamoci per potenze elevate, poi le cadute di tensione interne buttano via oltre la metà della potenza in calore. E in ultimo le valvole per funzionare hanno bisogno di un filamento incandescente, che non consuma meno di un decimo della potenga gestibile dalla valvola. Sai che rendimenti.....
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Ferrobattuto » 15 dic 2011, 14:54

Hai risposto mentre scrivevo il mio post...... Leggi quanto ho scritto sopra a proposito delle foto. Per il resto non dare soldi a nessuno. Dammi il tempo di dare un'occhiata intorno, poi ti faccio sapere a breve giro di tempo. Al limite coinvolgo il mio amico meccanico e vediamo di trovarti una soluzione, tra i 24 e i 96V.

P.S.
Fare la doccia con la grappa mi pare sconsigliabile. :D Poi alla mia età bisogna cominciare ad andarci piano. ;)
Comunque hai i miei più sentiti ringraziamenti. :D
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da maxlinux2000 » 15 dic 2011, 21:47

OK, ho spostato i messaggi relativi all'auto elettrica RED BUG qui:
http://www.offgrid2.altervista.org/view ... p?f=7&t=96
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Ferrobattuto » 16 dic 2011, 15:19

Per Barabba:
Ferrobattuto ha scritto:.....Dammi il tempo di dare un'occhiata intorno, poi ti faccio sapere a breve giro di tempo. Al limite coinvolgo il mio amico meccanico e vediamo di trovarti una soluzione, tra i 24 e i 96V.

Dunque, miracoli non ne faccio, non ne so fare (per fortuna, che altrimenti sarei oberato di lavoro :D ), però ho quì un alternatore 110V - 22A - 2,5KVA militare americano. In pratica il gemello di quello che hai visto in foto. All'origine era assemblato con un motore a scoppio a benzina che consumava troppo, a suo tempo lo avevo smontato per applicarci un qualche altro motore diesel, poi la faccenda è andata per le lunghe e non ne ho fatto niente. Comunque funziona perfettamente.
Potresti usarlo sia come generatore a 110V alternati, per farti la 220V con un grosso trasformatore (2Kw circa), in questo caso dovrebbe girare a 1500 g/min fissi per avere i 50Hz, oppure per ricaricare direttamente, tramite un ponte raddrizzatore, il tuo banco batterie, poi la 220V te la fa il tuo inverter. In questo caso della frequenza non te ne frega niente, in quanto poi il ponte ti fa direttamente la continua per le batterie. In questo caso per variare la tensione e la corrente di ricarica, basta accelerare di più o di meno il motore che lo fa girare. Se poniamo ti da 110V a 1500 g/min, per scendere intorno ai 96 che ti servono lo fai girare a 1400, o a 1300. Naturalmente ti servirebbe un amperometro per controllare la corrente di ricarica delle batterie, allora ti basterebbe accelerare fino ad avere i tuoi 20A in uscita e fregartene dei volt, stai sicuro che sono quelli giusti..... Arrivato ai soliti 110-112V di fine carica del banco sei a posto e spegni il motore. Nel caso poi ti spiego o comunque farai le tue prove.
A me non devi dare niente, nel caso un giorno ti possa venire a trovare ci facciamo un bicchierino insieme di quella grappa famosa. :D
Unico neo di tutta la faccenda: pesa 55Kg...... Dimensioni 25x25x50, tutto in ferro. Poi ci si dovrebbe aggiungere un imballaggio "tosto, ma proprio tosto" che di più non si può, tipo una cassetta in legno fatta su misura e una scatola di cartone robusta intorno. Questi posso farli io. Non c'è problema ma il peso salirebbe ai 60Kg e forse più. Si può spedire? In che modo? E quanto potrebbe costare? Hai lì uno spedizioniere (tipo Bartolini o SDA) che fa prelievi anche quì o devo pensarci io? Ti si deve spedire in Croazia o hai un recapito anche in Friuli? Nel primo caso ti costerebbe di più.....
Pensaci su bene e poi fammi sapere.
Ciao
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Barabbauz » 16 dic 2011, 19:05

MAGNIFICO……
Io insisto comunque per pagare…facciamo così, domani costruisco una cassa da imballaggio di abete o di multistrato (dovrò tagliare tutto a mano che qui corrente non ce n'è)..te lo mando il prima possibile (da domenica fino a Natale sono in provincia di Pordenone, per 2 spettacoli ma anche per il Natale in famiglia) ripieno di alcune cose della nostra campagna, e di quella dei miei genitori…e appena ce l’hai faccio venire un corriere a prenderlo…così magari in meno di una settimana risolvo tutto, e già a Santo Stefano posso mettermi a lavorare sulla presa di forza del trattore (lo collegherò li con un grande moltiplicatore di giri, così da tenere il trattore al minimo sia per consumi sia per il rumore)…
Quella cosa dei diodi, è un lavoro semplice che posso fare anch’io no…?dovresti solo indicarmi quali comprare (e se magari hai anche un link di riferimento)e poi…li devo solo collegare all’uscita dell’alternatore…no? e poi amperometro e voltimetro li recupero, se non li ho già in qualche cassetto (anch’io non butto mai via niente…anche se non so che cos’è)…
E MILLE GRAZIE DI NUOVO…
Ps..devi anche mandarmi una mail con il tuo indirizzo così lunedì già ti spedisco il pacco dono..

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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da maxlinux2000 » 16 dic 2011, 19:43

Io fossi in te barabba, prima di inviarlo, lo smonterei e gli farei delle foto, in modo da farglele vedere a Ferro. Non vorrei che una volta arrivi a casa sua scopra che è rotto, oppure non va bene per il tuo scopo.
Nessuno di voi ha un cellulare con la macchina fotografica?
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Ferrobattuto » 16 dic 2011, 20:07

offgrid2 ha scritto:Io fossi in te barabba, prima di inviarlo, lo smonterei e gli farei delle foto, in modo da farglele vedere a Ferro. Non vorrei che una volta arrivi a casa sua scopra che è rotto, oppure non va bene per il tuo scopo.
Nessuno di voi ha un cellulare con la macchina fotografica?

Hemmmm..... Ho l'impressione che tu non abbia capito, Offgrid, oppure non ho capito io. :mrgreen:
Barabba mi manda la cassa per metterci dentro l'alternatore che ho io quì, e approfitta dalla spedizione per mandarmi qualcosa in regalo.

Bene Barabba, domani mi prendo bene le misure del generatore, tutto fuori dalla sagoma, per fare la cassetta (ma se vuoi la posso fare anche io....), tu nel frattempo controlla se hai voltmetro e amperometro, 25A fondo scala almeno. Soprattutto l'amperometro, per te più utile del voltmetro, che ti servirebbe 150V fondo scala se lo usi sulla 110, o di più se lo usi sulla 220. Fammi sapere abbastanza presto.
La faccenda dei diodi non è difficile, poi ne possiamo parlare appresso, quando hai lì tutto. Nel frattempo ti mando il mio indirizzo per e-mail.
Comunque: controlla bene con lo spedizioniere quanto ti costa questa faccenda, che tra andata e ritorno ho dei seri dubbi se ti convenga o meno. Purtroppo siamo lontanissimi.....
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da maxlinux2000 » 16 dic 2011, 20:33

opss ho saltato il messaggio in cui parlavate del generatore di ermete.... ero rimasto agli alternatori del gallinaio :D scusassero!
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da maxlinux2000 » 24 dic 2011, 15:15

Buon natale!! :D

Innanzitutto i complimenti per questa nuova sfida!
stavo pensando 2 cose:

1) che ne dici di separare questi ultimi post in una nuova discussione? Cosí gli diamo maggiore visibilità a questi alternatori.

2) ho provato ad aprire un vecchio alternatore da auto che ho li.... ma come si fa senza rompere nulla? Ho provato a togliere i 4 bulloni che lo tengono, ma i due gusci in alluminio sono molto incastrati nel corpo delle lamelle centrali. Ho dato qualche matellata (leggera) ma non si muove.... hai qualche trucco da vecchio elettrauto? :mrgreen:
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Ferrobattuto » 24 dic 2011, 18:14

Dovrei vedere cosa stai smontando di preciso..... Sono fatti tutti differenti! In alcuni casi si toglie solo uno dei coperchi, per togliere l'altro si debbono svitare altri bulloncini e viti varie che reggono il portaspazzole con il regolatore elettronico e anche il gruppo raddrizzatore. Metti una foto..... ;)

La discussione dedicata si può fare, da questo post quì: http://www.offgrid2.altervista.org/view ... t=70#p1015
Si potrebbe intitolare magari "Alternatore ex Militare Americano: 120V 2,5Kw" Che ne dici?
Ci completiamo tutta la descrizione, così se qualcuno ne rimedia un altro sa dove mettere le mani. Poi nel caso se ne potrebbe copiare la tipologia per nostro uso e consumo..... :lol:
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Barabbauz » 27 dic 2011, 8:28

Ferrobattuto ha scritto:Bene bene.
Il densimetro costa poco, lo sapevo. Almeno quì da noi. Spero sia un aggieggio come quelli nelle foto in basso, con la scala graduata e non con le palline colorate. :D
La scala graduata dovrebbe essere da 1000 o poco più in alto e da 1300 o poco più in basso. A volte dopo l'1 c'è la virgola, se non c'è indica i grammi per litro, se c'è indica i Kg, ma è esattamente la stessa cosa. A seconda di quale cifra sfiora il pelo del liquido all'interno, aspirato con la peretta, ti dice la densità dell'elettrolito. Più galleggia in alto e più è carico l'elemento sotto test.
In teoria gli elementi stazionari hanno l'elettrolito con densità di 1230 grammi/litro a elemento completamente carico, e 1100 g/l a elemento completamente scarico. Densità maggiori aumentano troppo l'acidità e la possibilità di corrosione, minori non permettono la carica completa e il normale funzionamento.
Le batterie d'auto invece hanno densità leggermente maggiori, vanno da 1280 a 1150, per avere maggiori spunti e carche più rapide, ma naturalmente durano di meno.
Se le tue batterie a tensione completamente carica (110-112V circa nel tuo caso) danno bassa densità, possono essere solfatate, oppure mancare proprio di una percentuale d'acido, probabilmente a causa di un versamento o di riempimento sbagliato. Potresti procedere ad una desolfatazione e poi ricontrollare tutto. Se gli elementi bassi hanno riacquistato densità significa che erano solfatati, altrimenti manca dell'acido. Se trovi degli elementi bassi di densità e molto bassi di tensione hanno dei cortocircuiti interni, oppure hanno molto materiale sbriciolato in fondo che mette in contatto le piastre positive con quelle negative e scarica da se la tensione. Quelli si rischia di doverli sostituire.....




Oggi è il gran giorno…le batterie sono cariche al 100 per 100 (almeno così sembra)
Smonto tutto, misuro l’acidità, pulisco le incrostazioni, metto piattine di rame al posto dei collegamenti in ferro (le avevo collegate con delle piattine in ferro e non ve l’ho mai detto perché mi vergognavo) e poi la vaselina perché non si ossidino…e poi collego il desolfatore…
Se non avete mie notizie in un paio di giorni, significa che sono saltato per aria insieme a tutto il pacco batterie….

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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da maxlinux2000 » 27 dic 2011, 12:07

Ok, ho diviso questo argomento in due tronconi. Ora i post e le foto che riguardano l'alternatore le ho spostate qui:
http://offgrid2.altervista.org/viewtopic.php?f=7&t=103

Tutte le risposte che riguardano quell'alternatore devono andare ovviamente nell'altra discussione.
Qui possiamo proseguire con le batterie di barabba, che finalmente sono cariche.
Prendi un pennarello, numera le batterie e poi comincia con le misurazioni della tensione con un volmetro digitale e con il densimetro.

ciao e buon lavoro :D
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Ferrobattuto » 27 dic 2011, 13:43

offgrid2 ha scritto:Ok, ho diviso questo argomento in due tronconi. Ora i post e le foto che riguardano l'alternatore le ho spostate qui:
http://offgrid2.altervista.org/viewtopic.php?f=7&t=103

Se non ci fossi tu Offgrid, a mettere in ordine..... Sai che casino! :D


offgrid2 ha scritto:Tutte le risposte che riguardano quell'alternatore devono andare ovviamente nell'altra discussione.
Qui possiamo proseguire con le batterie di barabba, che finalmente sono cariche.
Prendi un pennarello, numera le batterie e poi comincia con le misurazioni della tensione con un volmetro digitale e con il densimetro.

ciao e buon lavoro :D

Segui il suo consiglio Barabba. Dài, che pian piano ne veniamo a capo!!! :D
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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da Barabbauz » 28 dic 2011, 9:14

Allora ecco…
Tutte le batterie avevano un acidità intorno ai 1200 grammi litro…qualcuna scendeva fino a 11750 e qualcun’altra saliva fino a 1250…
I morsetti positivi erano quasi tutti pieni di “cacca” cioè una roba schifosa che credo conosciate…mi ci è voluto un giorno intero per smontare tutto, pulire bene bene con la spazzola di ferro, mettere la vaselina e rimontare usando piattine di rame 2X24mm (riciclate…in negozio volevano 150 euri)…rimontato tutto e sistemato i due desolatori sulla prima e ultima batterie (intendo pacchi da 12 volts)…chiuso tutto e tutto sembra funzionare…speriamo un un mesetto i desolatori facciano il loro lavoro

PS la batteria alla quale si collegava il positivo dell’inverter, segnava 1230 grammi litro…e sembrava ok…

PPS..come potete notare non sono saltato per aria….

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Re: eco-villaggio in quasi black out

Messaggio da maxlinux2000 » 28 dic 2011, 10:41

Allora,,, se hai elementi che marcano 1175 gr significa che hanno solo 1/4 di capacità... 50Ah scarsi invece di 200Ah originali.
Leggi questa pagina nela sezione "Sapere lo stato di carica di una batteria "

http://www.cantierino.it/Aarticoli/C-Ba ... eria1.html

Troverai spiegato che a 1180 gr di densità la batteria ha solo 1/4 della capacità... e le tue sono ancora più basse :x

Ti consiglerei quindi di collegare tra di loro tutti gli elementi in forma omogenea,in modo da formare dei banchi che girino attorno ai 1175 gr, un altro da 1200 e cosí via. Poi comincerei a desolfatare il banco più basso per almeno 15 giorni di fila misurando ogni 2 giorni la densità.

Che ne dici Ferro?

Nel frattempo sarà meglio che tu comincia a cercare altri elementi simili per sostituire quelli rotti, infatti la desolfatazione fuinziona, ma non fa miracoli... se un elemento ha danni fisici, non si può recuperare... almeno non facilmente.
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