Prima di tutto: Non serve nessuna impastatrice, ne attrazzatura particolare. Questo dolce o un suo simile, i nostri trisavoli lo facevano in casa da secoli, quindi in periodi in cui la corrente elettrica e/o tecnologie attuali erano pura fantascienza... anzi, non avevano ancora inventato il termine.

Quelle che serve davvero è una pentola cilindrica senza manici oppure con manici metallici, perché dovrà essere messa in forno.
Per la farina bianca: Potete usare quella che più vi aggrada. L' unica cosa che cambia sará la quantità necessaria perché le farine assorbono più o meno liquidi in base alla loro forza. Io ho usato una farina media con proteine a 9.5gr per 100gr (si legge sull' etichetta del pacchetto della farina)
Qui la pentola necessaria:
[img]http://www.sapsitalia.com/vedit/15/img_ricette/pentola.jpg[/img]
Forse nella vostra zona potreste trovare lo stampo da panettone, ma con la pentola cilindrica non è necessario.
Altra cosa importante è la carta da forno, altrimenti poi a togliere il panettone dalla pentola diventa un problema.
Una volta ottenuto l' impasto, preparate la pentola imburrandola abbondantemente e poi tagiate fuori due pezzi di carta da forno per coprire il burro:
un cerchio grande come il fondo esterno della pentola. A questo cerchio fate parecchi taglietti nel bordo in modo che si appoggi perfettamente sul fondo interno della pentola.
Poi tagliate un rettangolo grande come la circonferenza della pentola e alto come il bordo.
In questo modo il burro terrá fisso sulla pentola la carta da forno durante la lievitazione finale (terza fase) e la cottura.
Qui sotto Le foto del mio panettone

Notate la carta da forno sulle pareti della pentola.

Qui sopra un attimo prima di infornare. Vedete il taglio a croce e la noce di burro. Ho aggiunto alcune mandorle perché piacciono a barbara

A me non piacciono i canditi, per cui ho messo solo l' uvetta.

E qui il panettone dopo una ora di cottura lenta.
Qui la ricetta che uso di solito io... ma su giallo zafferano ne trovate una simile con tanto di video, foto e commenti semplificati. Il risultato è uguale. Vi consiglio cmq quella di giallo zafferano, anche perché le dosi sono già ridotte per i nostri tempi di famiglie piccole.
La ricetta originale (qui sotto) è scritta in modo un po' arcaico perché si tratta di un vecchio libro di ricette regionali italiane... sembra complicata per la lunghezza del testo, ma non lo è affatto.



Qui il link a giallozafferano per chi si fosse spaventato dalla ricetta originale.


http://ricette.giallozafferano.it/Panettone.html