Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 17 lug 2012, 23:35

Ferrobattuto ha scritto:@ Offgrid: lascia stare tutto com'è, che le tue sono batterie usate..... ;) Meno le sfrugugli e meglio è. Se fin'ora è andato bene tutto così è meglio che ci resta.
Sai bene che all'inizio accroccammo quel sistema coi diodi praticamente per scommessa, e nessuno avrebbe scommesso un centesimo che avrebbe funzionato. :mrgreen: :barf: (woot)


E proprpio per questo che forse sarebbe meglio metterle su AGM. In questo modo evito che raggiunga voltaggi pericolosi... a Gennaio e febbraio arriva a 15.1V alcune volte, per via del freddo. Se le metto in AGM al massimo arriva a 14.5V.
In estate ora non c'è problema perché non supera i 13.8V visto il calore che fa.
Inoltre ho un piccolo desolfatore megapulse collegato costantemente per evitare solfatazioni, e funziona.
Ieri ho tolto una batteria da 70Ah per avviare il land rover dopo aver lavorato sul problema meccanico che sai, ed è stata in grado di fare partire bene il motore.. .alimentato ad olio al 100% :mrgreen:
quasi quasi metto il regolatore su AGM e mi dimentico anche io le equalizzazioni mensili.
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 18 lug 2012, 12:20

@ Elettrauto:

scusami tanto ma purtroppo l'interfaccia preposta a "decodificare" attraverso la parola ciò che il mio pensiero detta, ha avuto sempre questa limitazione, ...manca di bit!, hi!.- E' stato sempre un mio problema.-
Ora ho fatto un disegnino che spero chiarisca il concetto:
Ci sono due fasi distinte che si susseguono sequenzialmente.-

La prima è la fase principale dove NON avviene alcun intervento, e termina quando viene raggiunto un livello di carica di circa 85/90%.-

La seconda è la fase di completamento, mantenimento e di recupero energetico.-

A questo si deve anteporre sempre quei presupposti di cui si è parlato.-

elettrauto ha scritto:Tu vuoi deviare l'energia altrove (riscaldare acqua), ma i convertitori a commutazione lavorano con un condensatore all'ingresso, se non ci fosse, ad ogni colpo di ON un pannello fotovoltaico verrebbe cortocircuitato, allontanandosi dal MPPT inevitabilmente.


questo è un'argomento diverso, soprattutto vedo molto nebuloso ciò che comprende l'acronimo MPPT nel caso in questione.-

@ Ferro:

bravo, sei molto ordinato e programmatico nella spiegazione, al contrario di me; sotto quest'aspetto sono un casin...

Ciao da

Bridge
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da elettrauto » 18 lug 2012, 23:26

@ermete50 @bridge
in questa immagine

http://www.google.it/imgres?q=mppt&hl=i ... 2,s:0,i:78

c'è descritto un convertitore abbassatore di tensione, il condensatore che dico io è quello a sinistra del mosfet, che nel circuito di bridge manca.

Quindi piuttosto che deviare l'energia sulla R per riscaldare l'acqua mentre il mosfet è off l'energia del pannello va a riempire il condensatore prima del mosfet.
Quello che dici tu ermete50 è messo dopo il mosfet ed io non mi riferivo a quello, per quello siamo d'accordo che deve restare lì a fare il suo lavoro.

Spero di aver chiarito il mio punto di vista su come semplificare di molto questo schema, ma poi se bridge vuole riscaldarci l'acqua sul momento, piuttosto che ricaricare la batteria con tutta l'energia del pannello, è una cosa che lui vuole fare in quel modo e non ho nulla da ridire, sono punti di vista, io ho inteso che se tu bridge potessi, vorresti immagazzinare tutta l'energia nell'accumulatore, se non è così vuol dire che ho capito male io.

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 19 lug 2012, 5:59

Non occorre quel condensatore, a cui ti riferisci, poichè non è un convertitore nè step-up, nè down, bensì un semplice interruttore che resta chiuso per tutto il tempo necessario a portare la batteria ad uno stato di carica di circa ...90%, con corrente massima entrante di valore idoEneo (PRESUPPOSTI).-
Terminata questa fase entra in funzione un secondo circuito che provvede a terminare la carica in modo opportuno, a controllarne lo stato, ....ecc. ed anche a veicolare il surplus di energia altrove.-
Nella prima fase tutta l'energia disponibile nel modulo FV viene indirizzata verso l'accumulo senza interferire in alcun modo. CONDIZIONE VINCOLANTE: I PRESUPPOSTI ENUNCIATI PIU' VOLTE PRECEDENTEMENTE.- Non avanza nulla, non c'è assolutamente bisogno di caricare nulla se non la batteria.-
Non c'è la necessità di convertire la tensione del modulo FV poichè è il modulo stesso che si adatta alla situazione che trova in quel momento, istante per istante, ...non può fare diversamente.-
Discorso diverso è la seconda fase, ma anche qui non c'è nulla da convertire.-
Spero sia OK?.
Ciao da Bridge

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Hal9000 » 19 lug 2012, 9:47

Ciao a tutti,
se ho capito bene Bridge stà illustrando un tipo di regolazione di tipo PWM non MPPT, il circuito da lui illustrato non fà altro che iniziare ad aprire il circuito pannello - batteria quando la batteria raggiunge una soglia di tensione, e fino a qui il principio di funzionameno è quello dei regolatori PWM commerciali, quello che forse ha tratto in inganno Elettrauto è quella bobina + condensatore sull'uscita del mosfet, perchè effettivamente è una configurazione uguale ai regolatori switching (e quindi anche ai regolatori MPPT) ma se ci fai caso mancano 2 cose fondamentali, il diodo shotcky da massa verso l'induttore e come dicevi tu il condensatore prima del mosfet, ma qui non servono, infatti Bridge con questo circuito non ha intenzione di realizzare uno stadio switching step-down, lui use quella bobina + condensatore solo come "filtro" per i picchi di corrente e/o tensione dovuti alle continue aperture e chiusure del circuito pannello + cavi di discesa che superate certe potenze creano disturbi, oscillazioni e sovratensioni nel circuito non indifferenti, lo dico per esperienza perchè brucai delle apparecchiature quando provai a pwemmare (se mi è concesso inventare questo verbo....) 4Kwp di pannelli a 48V sul banco batterie con dei mosfet :devil:

Elettrauto vedi quella bobina e condensatore solo come filtro, a livello logico di funzionamento rimuovili pure per semplificare la lettura, nei regolatori PWM commerciali, quelli che aprono il circuito pannello -> batteria , non quelli di tipo shunt, mi pare che usino dei varistori o soppressori di picco, come per esempio nel Tristar della Morningstar, di fatti il ronzio che si sente in questo tipo di regolatore quando inizia a pwemmare è causato dei varistori che sopprimono/assorbono il rilascio induttivo della linea di discesa dei pannelli e/o della linea delle batterie.

Ogni volta che si interrompe bruscamente una corrente si generano effetti induttivi in cui il campo mangetico attorno a tutti i conduttori dove scorreva la corrente bruscamente interotta deve scaricarsi in qualche modo e genera correnti e tensioni indotte di brevissima durata ma in alcuni casi molto noiose e dannose per i circuiti elettornici connessi.

Invece vorrei fare una domanda a Bridge, vedo il mosfet che alimenta direttamente l'induttore ma non vedo un diodo che da massa sale verso il nodo mosfet + induttore, quindi presuppongo che ogni volta che il mosfet apre nell'induttore la corrente impiega un certo tempo T per scendere fino a 0, in questa fase in cui il mosfet è interdetto si dovrebbe generare un picco di tensione negativa sul source del mosfet che potrebbe danneggiarlo, probabilmente viste le dimensioni "generose" dei semiconduttori che usi sotto una certa potenza non si hanno problemi, ma forse sarebbe meglio prevedere un diodo in quella posizione, in modo che la corrente indotta dalla scarica del campo magnetico dell'induttore durante la fase off del mosfet possa circolare tranquillamente senza generare un deltaV fino alla soglia di breakdown del mosfet tra drain e source, cosa ne pensi?

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da elettrauto » 19 lug 2012, 11:01

@hal9000
Si ho visto che mancava pure il diodo da massa verso l'induttore, pensavo si trattasse di un ulteriore errore, ma non volevo mettere tanta carne al fuoco.
Pwemmare concesso! non c'è un modo più immediato per dirlo!!! :mrgreen:

@bridge
la tensione di uscita del pannello fotovoltaico sarà regolata in qualche modo?

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Hal9000 » 19 lug 2012, 13:05

Purtroppo la stratificazione dell'acido è un fenomeno reale, sperimentato di persona, i miei elementi commerciali in uso nel mio impianto sono stretti e alti e a causa di una mia "distrazione" ho dimenticato di abilitare la funzione di carica di equalizzazione per i primi 3 anni di utilizzo, il risultato è stato che la porzione più bassa delle piastre ha subito una usura notevolmente maggiore, vi mostro una foto a testimonianza:

Immagine

Succede che l'acido solforico, essendo più pesante dell'acqua, tende a gravitare verso il basso aumentando la concentrazione di acido sul fondo e dimminuendola in cima, quindi le molecole di piombo e biossido di piombo nella parte inferiore generano una differenza di potenziale leggermente superiore rispetto agli ossidi nella parte superiore, proprio a causa della maggiore densità di acido solforico, così durante il prelievo di corrente (fase di scarica) le molecole in basso reagiscono prima dando un contributo energetico maggiore di quelle in alto mentre durante l'immissione di corrente (fase di ricarica) quelle in cima prelevano più energia e per prime di quelle in basso in quanto oppongono una differenza di potenziale (tensione) minore al flusso contrario di corrente di ricarica proveniente dei pannelli.

Questo ha lentamente portato, giorno dopo giorno, man mano che la stratificazione aumentava, ad avere le materie attive dei primi 10cm di piastre ad essere scaricate profondamente, sì perchè per esempio quando io pensavo di essere al 50% della capacità residua nelle batterie in realtà con molta probabilità i primi 10cm di piastre erano state scaricate completamente, ovvero tutti (o quasi) gli ossidi erano stati convertiti in soflato, questo ha portato ad una maggior espansione delle materie attive nella regione bassa e ad una maggiore usura che ne stà provocando il lento sfaldamento.

Le batterie in montagna sotto il regolatore morningstar che effettua regolare equalizzazione temporizzata ogni mese non presentano questo difetto.
A fronte della mia esperienza e degli studi statistci fatti da un ente americano, sul risultato dei quali si basano certi algoritmi di ricarica di alcuni produttori seri, consiglierei di effettuare con regolarità, specie dopo scariche profonde, la carica di equalizzazione, specialmente su batterie nuove e banchi di accumulo seri.

Poi concordo con Ferro che su batterie da auto usurate che dentro avranno le piastre positive completamente sbriciolate forse è più salutare evitare di farle bollire, perchè è anche vero che il troppo bollire stacca le materie attive.
Su questo punto ha ragione anche Bridge, una vivace generazione di bollicine per effetto di elettrolisi tende a sgretolare le piastre, specie se sono vecchie e sottili, ma del resto con le batterie commerciali si tratta sempre di trovare un compromesso, se non fai equalizzazione non sgretoli le piastre per una ragione ma le sgretoli per un altra, se equalizzi troppo le sgretoli comunque, insomma sono costruite meccanicamente per disfarsi qualsiasi cosa gli fai.....

Ad ogni modo sugli elementi di mia costruzione dove le materie attive sono contenute meccanicamente dentro all'elettrodo e non solo pressate lì pressapoco, io penso che farò sempre delle cariche a 15V, tanto li gli ossidi non possono scapare più di quel tanto e preferisco avere una ricarica a fondo sfruttando tutto il sole che posso prima che tramonta ;)

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 19 lug 2012, 13:46

elettrauto ha scritto:......la tensione di uscita del pannello fotovoltaico sarà regolata in qualche modo?

Bridge ha spiegato che la tensione del banco di accumulo è strutturata in modo che la tensione dei pannelli anche con sole forte non possa produrre eccessive sovratensioni e rovinarlo. Insomma, si è studiato la tensione dei pannelli e quella del banco in modo che praticamente si equivalgano, con le dovute minime differenze per la circolazione della corrente verso le batterie. Per questo motivo NON ha bisogno di ulteriori regolatori prima del dispositivo che ha illustrato.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da elettrauto » 19 lug 2012, 14:05

Per evitare il fenomeno della stratificazione,
1)nella costruzione del banco planté forse sarebbe benefico aumentare il più possibile la concentrazione di acido in modo che quando si scarica e la concentrazione dell'acido diminuisce, non diminuisce di moltissimo, così si mantiene più o meno la resistività omogenea in tutta l'intera piastra.

2) forse per le planté sarebbe benefico fare piastre alte massimo 15cm; le tue piastre sono usurate per i primi 10cm in basso, ma in totale quanto sono alte?

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Hal9000 » 19 lug 2012, 14:08

Anche perchè comunque un pannello fotovoltaico è un generatore di corrente, come se fosse un lm317 in modalità corrente, per esempio se lui sotto una certa insolazione eroga 10A e a vuoto misuriamo 80V puoi collegargli una batteria 12V, 24V o 48V che non cambia niente, verso la batteria scorreranno sempre quei 10A (o poco meno, ho semplificato la speigazione senza considerare la curva del pannello), la differenza è che 10A a 12V sono 120W, a 24 sono 240W e a 48V sono 480W, quindi è intuitivo che più la tensione delle batterie e del pannello sono vicine e maggiore potenza trasferiamo dal pannello alla batteria.

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Hal9000 » 19 lug 2012, 14:12

Per evitare la stratificazione dovresti avere acido al 100% credo :D
Scherzi a parte alzare troopo la concentrazione di acido è deleterio, aumenta la "testardaggine" ad accettare la carica

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 19 lug 2012, 17:58

@ Hal: ...............acuto osservatore!; il disegnino è solo per illustrare il principio di funzionamento e non dovevo inserire nemmeno il filtro LC; il diodo è volutamente mancante nell'intento di evitare la possibilità di confonderlo con un converter step-down.- E' obbligatorio, per evitare dispiaceri ed anche fenomeni riguardandanti la EMC, disciplinare la risposta ciclica e spontanea dell'induttore, ma questo è nel dettaglio circuitale.-
Bello l'accostamento all'LM317, ..non ci avevo pensato.-

Hal9000, mi hai fatto venire un .......magone grande, grande guardando la foto sopra, e sono sopraggiunti pensieri nebulosi (al pari delle nubi spagnole di Offgrid!!) che coinvolgono TANTI aspetti dell'argomento accumulo.- Non avevo mai osservato niente del genere in 22 anni.- Forse sarebbe opportuno parlarne coinvolgendo tutti, aprendo un nuovo ....(come si chiama) topic??.-
Allego una foto fatta ora in fretta e quasi al buio della situazione attuale di un elemento della mia serie dopo 5anni e 6 mesi di onorato servizio.- E' da considerare il fatto che questa nuova dimensione degli elementi, stretti ed alti, rispetto ai più vecchi (anni '80) bassi e larghi, aumenta la concentazione del deposito in uno spazio più ristretto per via dello sviluppo verticale.- Sono 65vasi 2V-600Ah.-

Noto una differenza tra le due foto osservando la "forma" del deposito.- Sembrerebbe che sull'elemento di Hal l'elettrolita non sia immobile bensì presenti un movimento (forse stimolato anche dalla gassificazione) che "SPALMI" il deposito in modo omogEneo su tutta la superficie della base, non avvertibile nella mia situazione dove si concentra solo sotto all'elemento negativo.-
Ma se così fosse verrebbe meno la possibilità di pensare ad una stratificazione dell'elettrolita (Hal), ma lo sgretolamento della griglia dimostra il contrario, ...forse.-
La conseguenza di ciò mi porta a pensare che la stratificazione è presente nel mio parco stazionario!.- .......Mamma mia!!!.-
Quale è la vostra sensazione??.-

Inoltre Hal vorrei farti delle domande semplici, semplici se è possibile, avendo la certezza che il tuo (poderoso) impianto è basato su una tensione complessiva nominale di 48Volt.-
-L'anno della messa in servizio dell'accumulo.-
-A quanto ammonta il valore della massima corrente uscente dall'accumulo nel momento più gravoso e per quanto tempo??.-
-A " " " " " prodotta dai moduli??.-
-La media dei tuoi consumi nel periodo più favorevole comprensivo anche di produzione ACS. Non ricordo se il prelievo dell'energia per i boiler proviene dai solo moduli o dal "parallelo Moduli-Accumulo.-

@ Ferro: ...esatto!. Il dimensionamento è fondamentale; è un pò come misurarsi un paio di scarpe: devono essere giuste, ......ma tassativamente comode.- L'eccedere anche in tensione (n°wafers), rispetto a quella dell'accumulo fa perdere in rendimento.-


@ Elettrauto: spiacente di averti portato "fuori strada", ma bene così, poichè è sempre utile per tutti una fase di riflessione entrando nelle "pieghe" di un qualsiasi argomento.-

Alla prossima.-

Bridge
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 19 lug 2012, 20:35

Hal9000 ha scritto:Per evitare la stratificazione dovresti avere acido al 100% credo :D
Scherzi a parte alzare troppo la concentrazione di acido è deleterio, aumenta la "testardaggine" ad accettare la carica

Poi specialmente nelle stazionarie è meglio se rimane bassa, proprio per prevenire eccessive corrosioni e allungarne la durata.
Che dici Hal, mettere un tubicino che peschi in fondo e soffiare un po' d'aria ogni tanto? Sarebbe buona anche una pompettina per acqua tipo acquario (consumano pochissimo) ma con l'acido.....

Per il resto..... Accipicchia!!! Non mi immaginavo davvero tanta corrosione in delle batterie stazionarie..... :OMFG: :( :cries:
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da elettrauto » 19 lug 2012, 21:08

@bridge
e si bridge, mi hai mandato proprio oltre il paracarri :mrgreen:
Insistevo perché mi sembravi tu del tutto fuori strada, mentre intendevi un'altra cosa. Ma poco male, se ci si chiarisce :mrgreen:

@hal9000
nel libro secondari batteries c'è il grafico che dice della variazione di resistenza con la concentrazione dell'acido e la cosa non è affatto lineare, hanno scelto il 30% di concentrazione solo dopo che planté ha inventato le sue planté (scusate il gioco di parole, ma è proprio planté che ha inventato le planté :D ) che le aveva immerse nell'acido al 10%, come è stato esposto ampiamente nel vecchio forum.
La resistenza passando dal 20 al 30 % varia di poco, mentre passando dal 10 al 20% varia di molto, ricordo perfettamente di aver visto quel grafico tempo fa quando leggevo i vecchi post, ma poi non sono riuscito a scaricare quel libro dal link che si dava.
QUindi si tratta di una specie di iperbole e il tuo effetto di stratificazione potrebbe essere ridotto in base a quel grafico.

in sostanza la concentrazione alla base ha un delta che va dal 10% al 5% quindi di grande variazione di resistenza offerta dalla soluzione, mentre se lo stesso 5% varia da 35 a 30% ha un effetto trascurabile sulla resistività tra alto e basso della tua cella.

@ermete50
con la pompetta come dici tu si potrebbe verificare un'altro problema, quando tu tempo fa consigliavi anon mi ricordo chi di non spostare le sue batterie da una parte all'altra della casa
perché si sfaldavano le piastre per gli urti seppur piccoli, lo stesso potrebbe accadere per la pompa, a meno che inrendi una pompa che muove 1 litro al giorno :mrgreen: , ma forse ti riferisci a questo...
Potrebbe essere una pompa fatta in piombo, tanto che importa che il cilindro non sia perfettamente lavorato, tu sei bravo a fondere il piombo ;)

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da maxlinux2000 » 19 lug 2012, 21:20

Hal9000 ha scritto:.... la differenza è che 10A a 12V sono 120W, a 24 sono 240W e a 48V sono 480W, quindi è intuitivo che più la tensione delle batterie e del pannello sono vicine e maggiore potenza trasferiamo dal pannello alla batteria.


Quindi torniamo al discorso dei pannelli a 30 celle? no, perché.... se l'equalizzazione è da fare a mano quando necessario, e le batterie non devono superare i 2.4V per cella, allora tanto vale usare pannelli da 30 celle (15V max) e usare il generatore a benzina/diesel delle emergenze, per fare quelle equalizzazioni quando le batterie sono già cariche la sera.

Tanto alla fine se ne faranno un paio l'anno se va bene.

A pensarci bene, molti anni fa i pannelli solari per impianti a 12V avevano 30 celle, ora ne hanno 36.
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 19 lug 2012, 21:32

Ferrobattuto ha scritto:...Bridge ha spiegato che la tensione del banco di accumulo è strutturata in modo che la tensione dei pannelli anche con sole forte non possa produrre eccessive sovratensioni e rovinarlo. ........Per questo motivo NON ha bisogno di ulteriori regolatori prima del dispositivo che ha illustrato.

Mi quoto da solo perché voglio fare una domanda a Bridge che secondo me è importante: se ho ben capito dal tuo primo post intitolato "Gente rara", tu hai una stringa di pannelli fatta con 10 pannelli da 12V nominali più altre due differenti in parallelo, che però equivalgono a quella, e che per il momento non consideriamo. Per cui "normalmente" si avrebbe un banco equivalente a 10 batterie da 12V in serie, ossia 60 elementi da 2V. Invece ne hai 65...... Per un totale di 130V. Da quì la possibilità di non avere un regolatore. O sbaglio? :?
Come si vede quì: http://www.offgrid2.altervista.org/view ... &t=93#p900 in una foto della targa posteriore di uno dei miei pannelli, la tensione a vuoto raggiunge i 20,7 (non è uguale per tutti i tipi, però abbastanza simile). Naturalmente poi la caratteristica discendente del pannello fa sì che la tensione si "adatti" al banco in virtù della loro resistenza interna.
Arrivo alla domanda: questo è un compromesso trovato sperimentalmente o frutto di calcoli specifici?
Come vedi lì sulla foto, ci dice che la tensione sotto carico è di 17,3V per cui in teoria si dovrebbe avere un banco da 170V..... Ovvio che deve essere di meno, altrimenti la corrente non scorre..... Ma c'è un modo per calcolarlo, o bisogna "sperimentare"? :)
La mia domanda parte da questo: dovendo "lavorare" su tensioni differenti, forse maggiori, ma più probabilmente intermedie tra i "normali" 48V di Hal9000 e i tuoi 130V, come si può fare per trovare il giusto compromesso?
Tutto questo perché, per motivi miei "locali" e personali, mi potrei trovar a lavorare con 60V nominali, invece che coi "canonici" 12 - 24 - 48 - 96V degli altri impianti.
Trasformatore, semiconduttori, dimensione e numero dei vasi, e il posto in cui stoccarli ecc ecc, mi fanno pensare che 60V circa potrebbero essere un buon compromesso.
Chiaro che mettendo 5 pannelli in serie avrei 60V nominali, ma gli elementi dovrebbero essere 2 o 3 di più, almeno stando ai tuoi standard. Il tuo impianto è provato che funziona bene da diverso tempo, per cui ridimensionando tensioni e correnti si dovrebbe poter ottenere un risultato simile.
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Ferrobattuto » 19 lug 2012, 21:40

@ elettrauto: io intendevo una pompetta piccolissima, che facesse circolare l'elettrolito pian piano dentro gli elementi, in modo da evitare stratificazioni. Da accendere solo ogni tanto con un piccolo timer, anche di quelli commerciali, come avviene negli acquari. Ma non necessariamente un pompa per liquidi, anche far gorgogliare un po' d'aria periodicamente, potrebbe andar bene.
Mettersi a farla di piombo può non servire, se ne esistono di plastica. ;)
Buone realizzazioni a tutti!
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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da elettrauto » 20 lug 2012, 8:21

@ermete50
Però tempo fa ci avevate fatto un pensierino a realizzare bulloni in piombo :D , devo dire che non mi sembrava una brutta idea, se non fosse che il solfato si insinua dovunque (la pompa in piombo era sulla falsariga dell'unilateralità di vedere il mondo tutto di piombo ormai :mrgreen: )
infatti, alla fine del post mi sono detto che non potevi che aver pensato a quello, ma è sempre meglio specificare :)

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Hal9000 » 20 lug 2012, 11:45

Bridge parliamo della stratificazione in questa discussione che avevano già avviato a tal propsito:

http://www.faidateoffgrid.org/viewtopic.php?f=7&t=154

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Re: Grosso Risparmio: Batterie in Parallelo + diodi Schottky

Messaggio da Bridge » 20 lug 2012, 18:18

OK Hal rispondo nella sezione indicata.-

Per Ferro:
fò un riepilogo della situazione odierna inerente il parco fotovoltaico che è costituito da:
-1 prima serie da 10 moduli Solarex (come i tuoi Ferro ,ma questi sono da 64W cadauno.- Anno 1991).
-1 seconda serie da dieci moduli Solarex (Amoco Corporation), disaccoppiati ed in parallelo con quelli sopra.
-1 terza serie composta da 16 moduli da 8Volt @carico, disaccoppiata anch'essa ed in parallelo con le altre due.-
L'allegato qui sotto illustra le specifiche del moduloFV Solarex, quindi con 800W/mq di radiazione luminosa ....dovrebbe "sostenere" ai suoi capi una tensione di una quindicina di Volt (come i tuoi) con una corrente di 4A. Non considerare la condizione ottimale corrispondente a 1000W/mq.-
In sostanza si hanno due serie da 150V cadauna ed una serie (quella da 16*8) da 128Volt.-

La discordanza tra i due voltaggi della serie non deve trarre in inganno (soprattutto quelli da 8Volt @wafers rotondi ancora esuberanti) poichè sono valori che sono suscettibili enormemente a variazioni dovute alla variabilità delle condizioni ambientali, irraggiamento anche parziale in qualche circostanza, ed altre cause anche logistiche che vanno ad influenzare singolarmente ogni modulo.-

Ferro ha scritto:voglio fare una domanda a Bridge che secondo me è importante: se ho ben capito dal tuo primo post intitolato "Gente rara", tu hai una stringa di pannelli fatta con 10 pannelli da 12V nominali più altre due differenti in parallelo, che però equivalgono a quella, e che per il momento non consideriamo. Per cui "normalmente" si avrebbe un banco equivalente a 10 batterie da 12V in serie, ossia 60 elementi da 2V. Invece ne hai 65...... Per un totale di 130V. Da quì la possibilità di non avere un regolatore. O sbaglio?.


Il ragionamento da me fatto a quei tempi (e credo valido tuttora) si basava sul presupposto di intervenire solo quando la tensione presente ai capi dell'accumulo raggiungeva DUE valori limite prefissati ed impostabili, nell'intento di mantenere il rendimento ed efficienza la più alta possibile.
1- limite superiore (Tensione che indica uno stato di carica raggiunto)
2- limite inferiore (Valore della V in cui avviene il distacco dell'accumulo)
Questi limiti derivano dal NUMERO e dalla TIPOLOGIA degli elementi dell'accumulo.-
IL LIMITE SUPERIORE (qui sopra) della tensione deve rientrare nel RANGE operativo dei MODULI FV.-
Entro questa finestra non avviene alcun intervento. Si può pensare i moduli connessi direttamente alle batterie.-

Per poter rendere valido questo ragionamento bisogna necessariamente adeguare l'accumulo alle specifiche del parco FV VALUTANDO che la MASSIMA corrente erogabile dallo stesso RIENTRI entro il valore della corrente di ricarica dichiarato dall'azienda fornitrice le batterie.- Io condidererei anche l'argomento qui riportato, con un'occhio anche ai casi limite:
http://www.offgrid2.altervista.org/view ... t=80#p2828
ed anche:
http://www.offgrid2.altervista.org/view ... t=80#p2802

Comunque anche quando si va (con i moduli) al di fuori (+) in TENSIONE del range operativo della batterie, non succede nulla di grave; l'unico handicapp sarà di aver pagato di più un modulo che non potrà mai fornire la potenza di targa.- Questo è un caso limite.-
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