Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Moderatori: Ferrobattuto, Dolomitico

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 8 gen 2014, 23:22

Ciao dolomitico.
No. Ho ancora a yto tempo di guardare il video... tropo lungo. :)
E anche io on questo periodo ho diffucoltá a fare,questi esperimenti in quanto c' é poco sole.

Cmq a naso 16V li possono sopportare forse delle troyan, ma dubito si possa fare con batterie auto. CMQ ci posso provare con una. :)
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
maxdef
Messaggi: 744
Iscritto il: 8 mar 2012, 8:34

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxdef » 9 gen 2014, 9:17

...interessantissima questa cosa,mi ricorda molto un documentario sull'obsolescenza programmata delle lampade ad incandescenza dei primi decenni del secolo scorso,comunque sicuramente le batterie attuali si disintegrerebbero in poco tempo,il discorso sarebbe diverso per quelle fai da te con lastre di piombo :rolleyes:

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 9 gen 2014, 9:35

Se volete darci un occhio basta scrivere in inglese "batteria segreti peter lindemann " su google e trovate i link per procurarvelo :D
Secondo me si può fare su tutte le batterie a liquido,non è una carica di equalizzazione che dura delle ore,se si guarda il grafico da quando la batteria oltrepassa i 2.4 volt(14.4 x sei elementi) sta solo 3 quarti d'ora nella fase alta,25 min nella fase oltre i 15 volt,che secondo me è fattibilissimo,basta provare con una batteria da battaglia.
Io ho ancora le vecchie trojan semisolfatate,e quelle sono ottime per questi tast,ma prima voglio provare qualcosa di più piccolo.
Ovvio che bisogna rabboccare più spesso l'acqua,e secondo me anche con le agm si potrebbe fare,ma a sto punto diventano quasi a liquido.
Sicuramente se si recuperano ossidi solfatati è buona cosa dargli delle tiratine.
Questa cosa si rifà anche al tema dell'osolescenza programmata,i megapulse sono stati fatti per ovviare con basse tensioni a questo inconveniente,invece che farci arrivare la batteria da sola a ripulirsi,lo si fa tramite impulsi,io ho la mia batteria sull'auto che ha 10 anni e ancora va,anche in inverno con accensioni micidiali.

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 9 gen 2014, 13:38

qualcuno sa come funzionano quei serbatoi di acqua da collegare al posto dei tappini delle batterie?

Mi chiedevo se non fose il caso di:
a) Mettere un serbatorio per ogni cella di una batteria di test
b) collegare direttamente un pannello solare alla batteria

in teoria non dovrebbe superare i 16V e ovviamente il consumo di acqua sará elevato... ma con un serbatoio extra non dovrebbe essere un problema.
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8503
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 9 gen 2014, 14:18

Immagino che ci siano da considerare diversi fattori: intanto si dovrebbe poterlo fare subito sulle batterie nuove, in modo da conservarle fuori da solfatazioni, poi bisognerebbe sapere con precisione con che intensità caricarle. Altrimenti si rischia di "friggerla" se a corrente è troppo alta, o di sprecare corrente solo per fare elettrolisi se è troppo bassa. Questo a mio parere solo su batterie in uso stazionario, ovviamente NON AGM, ne GEL, ma solo ad elettrolita liquido.
In auto purtroppo la carica dell'alternatore è molto incostante, soggetta al numero di giri del motore, ma sopra a tutto ai consumi dell'impianto elettrico di bordo, che sulle auto moderne sono altissimi e MOLTO variabili, in dipendenza di numerosissime cause. Fari, tergicristalli, radio o climatizzatore, alzacristalli, ma SOPRA a TUTTO alla variazione del consumo delle moderne centraline elettroniche di iniezione, sia a benzina che diesel, dipendentissime dal numero di giri e dallo sforzo del motore. Si può arrivare a variazioni anche di 50 o 60A momentanei.
Ipotizzare un sistema che le carichi fino a 16,2V, con corrente adeguata solo per la batteria, indipendente dai consumi momentanei del resto, penso che sia oltremodo complesso, quasi fantascientifico. Poi le centraline e gli utilizzatori attuali nelle auto credo non sopportino i 16V, raramente i 15....
A questo punto per una normale batteria auto è meglio un desolfatatore fatto apposta.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
maxdef
Messaggi: 744
Iscritto il: 8 mar 2012, 8:34

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxdef » 9 gen 2014, 15:21

Dolomitico ha scritto:io ho la mia batteria sull'auto che ha 10 anni e ancora va,anche in inverno con accensioni micidiali.


...che dire,le mie sono del 2001 e solo adesso stanno tirando le cuoia,ma non ho mai fatto nulla tranne ricaricarle normalmente quando per lunghi periodi l'auto è stata ferma...difficile trovare delle certezze :wacko:

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 9 gen 2014, 16:28

X ferro, io intendevo ovviamente batterie ad uso stazionario.

X maxdef.. ma di quale automobile stai parlando? Escludi il defender e la niva, perché non sono paragonabili ai consumi elettrici delle auto mordene. :D
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8503
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 9 gen 2014, 18:54

maxlinux2000 ha scritto:....Escludi il defender e la niva, perché non sono paragonabili ai consumi elettrici delle auto moderne......

Concordo. Quelle erano macchine i cui consumi sono limitati alla sola accensione, per quella a benzina, ossia 5 o 6A, e per i servizi in entrambe, che comunque sono consumi limitati. Un diesel con accensione meccanica in genere può camminare anche senza batteria, o con batteria guasta, l'importante è che non si spegne.
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 9 gen 2014, 19:10

Ferrobattuto ha scritto:.... anche senza batteria, o con batteria guasta, l'importante è che non si spegne.


...e che sia in discesa... perché a spingerlo.... :sick:
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
maxdef
Messaggi: 744
Iscritto il: 8 mar 2012, 8:34

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxdef » 9 gen 2014, 21:18

...è vero,però nel corso degli anni mi è capitato anche di strapazzarle con il verricello,un vecchio Ramsey da 36q e per diversi anni l'alternatore è stato un asfittico 45A...poi gli ho regalato un 90A di una volvo ;)

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 10 gen 2014, 10:49

Qui la cosa si fa interessante....
Stamattina mi sono ritrovato la casa vuota...... :P erano mesi che non succedeva,cosi ne ho subito approffittato,preso una delle mie vecchie ursus e l'ho messa in carica con un alimentatore variabile,30 volt 5 amper
Sono rimasto incuriosito,mi aspettavo chissà che ribollimenti,invece su una batteria da 40A (o cmq quelli che saranno rimasti) bastava 1.5ah per arrivare a 16.2volt.
L'ho lasciata li per 30 min in controllo di corrente e in effetti prima la tensione è risalita piano piano,poi una volta arrivata a 16.2v,la corrente è calata fino a 1.16ah.
L'ho lasciata cosi 30 min,ho aperto i tappini e bolliva si,ma non molto più delle equalizzazioni classiche.
Ho collegato un carico,una lampadina da auto da 60w,5 ampere di assorbimento per 30 secondi.
La tensione è scesa sotto i 12.8 volt e l'ho lasciata cosi per un pò,e con mia curiosità ho visto la tensione che risaliva sobito a 12.9v,poi 13,poi 13.11v.
Ora la batteria è ferma da parecchio,ogni tanto la caricavo solo per tenerla in esercizio.
Secondo lindemann in ogni caso ci vorrà del tempo prima che tutto il solfato si converta di nuovo,questa prima prova anche seppur fatta in velocità ha dato esiti alquanto incoraggianti,più tardi vado a vedere se la tensione si è stabilizzata ulteriormente.
Ora non credo che le batterie da auto risentano in maniera cosi negativa di un simile trattamento,se fatto a banco,su una vettura è meglio di no come diceva ferro sono troppi i limiti di sopportazione sulle aparecchiature di un'auto,meglio un classico desolfatatore.
Quando intendevo sulla mia auto partenze micidiali,intendo che dopo 10 anni la accendo la mattina con -7,anche -10 ogni tanto faccio 5 km per andare al lavoro e ritorno tutta settimana,l venerdi si sente che comincia a mugugnare nel senso che vuole una ricarica fatta bene allora ci faccio un giretto più lungo cosi nel frattempo si ricarica a fondo,e va ancora.
Sono questo gli usi più gravosi,accensioni frequenti e poco tempo di ricarica.....


AGGIORNAMENTO: :P
dopo 2 ore dalla fine del test la batteria segnava 12.99 volt,il che calcolando che il test ha avuto una durata di mezz'ora lascia molto ben sperare,io mi ero dato per sufficente un 12.8/12.9 come già un miglioramento valido,ma essere arrivati quasi a 13 volt è già buono,occhio che abbiamo trovato la chiave di volta?
Appena riesco provo un'altra volta,devo rabboccare di acqua e via un'altra volta.
Come dicevo non serve una gran corrente,sono curioso di vedere ciclandola un pò cosa succede....

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8503
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 10 gen 2014, 14:17

Ecco, facci sapere, che interessa molto anche me. ;)
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 11 gen 2014, 10:13

Stamattina la tensione era a 12.85volt,nella norma,ma siccome conosco quelle batterie e anche col megapulse non c'era verso di farle salire oltre i 12.70V è già un passo avanti.
12.85v è praticamente batteria carica.
Ora quello che mi chiedevo è come rilevare la carica massima,il grafico fa una curva e poi cala un pochino diciamo un 0,04 volt per cella,su una batteria da 12 volt saranno 0.24 volt,quindi la tensione finale dovrebbe essere 15.9volt una volta completata la ricarica.
Ho fatto una stima guardando il grafico.

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 11 gen 2014, 10:29

Ferro, se a in 7815 gli immetto 14V, in uscita quanti volt abbiamo?
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8503
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 11 gen 2014, 13:23

Quegli integrati non possono lavorare con la tensione in entrata più bassa del valore di lavoro, nel caso 15V, ma solo con tensioni in ingresso che abbiano almeno 3V di più di quanti ne prelevi in uscita. Nel caso del 7815 deve avere in entrata almeno 18V.
Ma che ci devi fare?.....

Dolomitico, ti rendi conto di quanto potrebbe essere utile la sperimentazione che stai facendo, per una eventuale formazione di un banco autocostruito? :P
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 11 gen 2014, 13:26

Proteggere l'inverter ed evitare che entri in protezione a 16V.
Come possiamo fare diversamente?
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 11 gen 2014, 14:36

Ferrobattuto ha scritto:...Dolomitico, ti rendi conto di quanto potrebbe essere utile la sperimentazione che stai facendo, per una eventuale formazione di un banco autocostruito? :P


A dire il vero non ho ancora pensato ai possibili effetti,sto ancora valutando il modus operandi.
Oggi a mezzogiorno l'ho rimessa in carica dopo averla ben rabboccata d'acqua e l'ho impostata a 0.9amper di ricarica,in modo che salga piano piano,voglio vedere se riesco a intercettare il famoso scalino di fine carica.
Fin qui posso dire che da come ho visto si comporta esattamente come una ricarica normale,semplicemente la tensione più alta la fa bollire un pò di più.
Per l'inverter io pensavo a un relè con regolatore di soglia,una volta che si superano i 15.5 volt che sono supportati scatta il relè che applica un grosso diodo lungo il cavo cosi che l'inverter sente sempre 15.5 volt circe,calcolando i 0.7 volt di caduta del diodo.
Per il regolatore si potrebbe lasciare l'impianto cosi come da originale,in fin dei conti i pannelli sono da 17.5 volt giusto?Se aplichiamo un deviatore che manualmente esclude il regolatore e tramite sempre 2 grossi diodi di caduta (0.7x2=1.4v e quindi 17.5volt del pannello ,meno 1.4volt di caduta arriviamo a 16.1 circa da lasciar caricare per bene le batterie.
Non so sono solo idee che mi staano frullando in testa.
Per adesso voglio valutare se cosi facendo si hanno dei benefici,per adesso il mio obiettivo è di vedere la tensione fermarsi al di sopra dei 13.10 volt, e mi sembra di ricordare che con certe baterie desolfatate avevo notato questo extra voltaggio che non capivo.
Curioso che tutti i regolatori e inverter siano fatti apposta per non arrivare a 16.2 v vero?

Ora facendo mente locale a quanto diceva prima il libro del "22 e poi lindemann,è anche logico,i produttori non possono aplicare l'obsolesenza programmata alla chimica,e alora fanno leva sui naturali processi di invecchiamento,la solfatazione è uno di questi,i desolfatatori fanno in bassa tensione quello che "probabilmente" una ricarica corretta già farebbe di suo.
Ora non so se la batteria arriverebbe a 50 anni o 5000 cicli,ma è plausibile che sicuramente molto più di quanto ci aspettiamo noi.
Stasera vi darò un aggiornamento....(sono come il bernacca del meteo che aggiorna le evoluzioni)
Di voi cè nessuno che ha provato nulla?

Avatar utente
Ferrobattuto
Moderatore
Messaggi: 8503
Iscritto il: 23 mar 2011, 13:56
Località: Basso Lazio.

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Ferrobattuto » 11 gen 2014, 14:46

Ma non puoi alimentare l'inverter con un 7815.... Ce ne sono al massimo per 3A......
Dovresti costruirti una sorta di "circuito alimentatore", ma da quanti A ti servirebbe? Il tuo inverter è potente, ci alimenti la casa.

Ecco, l'idea di Dolomitico del diodone (o due diodi) in serie al cavo dell'inverter potrebbe essere una buona idea.... Basterebbe misurare la caduta di tensione nel diodo in base alla corrente che ci passa.

Al momento io non posso fare prove del genere, vedremo più in la.....
Buone realizzazioni a tutti!
Ferrobattuto

Avatar utente
maxlinux2000
Amministratore
Messaggi: 7409
Iscritto il: 22 mar 2011, 11:50

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da maxlinux2000 » 11 gen 2014, 15:57

Pensavo di usare diversi 7815 in parallelo....ma visto che non funzia, torniamo all'idea del sensore di soglia.

Oggi ho aggiunto acqua e ingannato ul regolatore in modo che arrrivi a 15.5V ... che non sono 16.2, ma é giá meglio. Ovviamente ora piove! :(
vediamo domani
Cogito, ergo NO SUV !!

Avatar utente
Dolomitico
Moderatore
Messaggi: 2249
Iscritto il: 28 mag 2011, 8:39
Località: Belluno

Re: Come si dovrebbe ricaricare una batteria al piombo

Messaggio da Dolomitico » 11 gen 2014, 17:16

Dunque,ho ripassato il libro..... -_-
Se guardiamo il grafico la tensione non rimane a 2.2 volt fissi,ma cala un pò sotto,quindi 13.2 era un valore errato,loro dicono che il voltaggio dovrebbe essere intorno a 2.15,ovvero 12.9 volt.
Quindi anche se è un valore standard che noi ben conosciamo.Il grafico indica 2.15,che moltiplicato per 6 celle da appunto 12.9v.
http://faidateoffgrid.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=7&t=104&start=100#p28886
Cmq dopo 2 ore che ho staccato la batteria adesso segna 12.95 Volt.
Quindi posso fare una prima supposizione che ha funzionato,o almeno l'ha caricata a fondo,ogni tanto in estate la mettevo a caricare con il pannellino,ma non arrivava mai a pieno voltaggio,lampeggiava come a piena carica ma poi scendeva a 12.75 o giu di lì.
Ora vedrò domani mattina come si comporta,ma se stamattina era a 12.85v non credo scenda molto.
La procedura non è difficile da mettere in piedi avendo un alimentatore variabile,oppure un pannello con 2 diodi da limitare la tensione.
A questo punto resta da vedere che effetto ha la corrosione,non credo influisca molto,passare da 2.4 volt a cella a 2.7 non sono moltissimi,stiamo parlando di 0.3volt di differenza.
Anche perchè la cosa non durerebbe ore,ma solo una mezz'oretta,il tempo di finire la ricarica, e rimettere l'acido di nuovo in soluzione.

Bloccato

Torna a “Batterie & elettricità”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 73 ospiti