Ecco, hai fatto bene a scrivere in questa discussione che volevo dirvi una cosa ma poi me ne sono sempre scordato:
le piastre negative sono avide di ossigeno, nel senso che su un manuale del 1922 avevo letto che una piastra negativa carica se viene estratta dall'elettrolita ed esposta all'aria inizia a scaldare ed in alcuni casi arriva a far evaporare/bollire l'acqua di cui sono bagnate, il fenomeno avviene perchè l'ossigeno contenuto nell'aria ossida il piombo velocemente creando monossido di piombo, di fatti una qualsiasi lamiera di piombo in realtà e ricoperta di un sottilissimo strato di ossido (PbO) ma su un pezzo pieno di piombo il processo si arresta immediatamente in quanto lo strato di ossido formato inibisce il procedere della reazione in profondità.
Ma nelle piastre negative cariche c'è una forma di piombo metallico finemente suddiviso, poroso, per cui se esposto all'aria è in grado di assorbire una grande quantità di ossigeno e quindi di sviluppare una dicreta quantità di calore, proprio come avviene se provate a dare fuoco alla paglietta di ferro, fate pure l'esperimento e la vedrete bruciare diventanto incandescente.
Ora tornando alle reazioni che avvengono in una batteria quando è carica abbiamo Pb poroso al negativo e PbO2 al positivo, se entrambe vengono esposte all'aria il Pb al negativo diviene PbO mentre il PbO2 al positivo dovrebbe restare PbO2, questo porta ad una parziale autoscarica della batteria in quanto la piastra negativa perde tutta la sua energia quindi sbilancianto lo stato di carica delle due piastre che per riportarle in pari comporterebbe di ridare quasi tutti gli amper-ora forzando la positiva già carica ad elettrolizzare a manetta e la negativa a ricaricarsi.
Fatta questa premessa che spiega le ragioni io consiglio vivamente di non far entrare a contatto con l'aria atmosferica le piastre negative perchè si rovinerebbe la batteria, e a dirla tutta sono anche contento di aver pianificato le prossime secchio con la negativa sul fondo e la positiva sopra, in questo modo le bollicine di ossigeno prodotte dalla positiva hanno strada libera verso l'alto disperdensodi in aria senza entrare a contatto con le masse porose di piombo della negativa scaricandole/danneggiandole, anche perchè se considerate che le masse porose di piombo reagiscono velocemente con l'ossigeno atmosferico che mi pare abbia una concentrazione bassa tipo 20% pensate con che rapidità reagirebbero con le bollicine di ossigeno puro generate dalla piastra positiva, sarebbe un vero cortocircuito locale (:)
Anche io stavo pensando a soluzioni alternative per migliorare il rimescolamento, ma evito la soluzione delle bollicine, invece stavo pensando ad un altra soluzione, visto che devo rabboccare gli elementi con acqua distillata stavo pensando che versare l'acqua dal classico tappino in alto è solo un modo per accentuale la stratificazione, in quanto in basso c'è più acido e in alto più acqua, se aggiungo acqua in alto non può che peggiorare, così stavo valutando il modo di infilare un tubicino in ogni elemento che da sopra scendesse fino al fondo ed immettere l'acqua del rabbocco ogni volta facendola entrare da sotto le piastre, in un futuro lo stesso tubicino potrebbe anche servire per un ricircolo manuale o automatizzato dell'elettrolita.
Ovviamente tutti problemi solo sulle celle strette ed alte commerciali, non vedo l'ora di completare 200 secchi e dimenticare tutte le delicate cure per le batterie a cui sono stato obbligato usando batterie commerciali
